Campionato Non Anglofono: Saluti E Baci!
#2101
Inviato 01 dicembre 2021 - 22:05
#2102
Inviato 01 dicembre 2021 - 22:07
#2103
Inviato 02 dicembre 2021 - 13:01
Ottimo turno e molto variegato, unica nota dolente la carne di squalo putrefatta, assaggiata e davvero disgustosa
#2104
Inviato 02 dicembre 2021 - 13:54
Ottimo turno e molto variegato, unica nota dolente la carne di squalo putrefatta, assaggiata e davvero disgustosa
Che coraggio ad assaggiare una roba del genere!
#2105
Inviato 02 dicembre 2021 - 14:50
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#2106
Inviato 02 dicembre 2021 - 15:00
Diocristo però fire pils og en pizza no non è la voce del padrone norvegese, è decisamente più attiguo come iconografia a un vasco/ligabue: fieramente rozzi/campagnoli, sbraiati a squarciagola da normies etero ubriachi in ogni situazione
onestamente non lo conosco così bene, ma da quel poco che ho sentito mi sembra decisamente una proposta più "raffinata" e "interessante"
#2107
Inviato 02 dicembre 2021 - 15:25
per certi aspetti a me ha ricordato alcuni brani di Jacno , ovviamente quest'ultimo è piu' sintetico .
per quanto riguarda lo squalo putrefatto, sembra interessante il liquore in genere abbinato, brennevin o morte nera
#2108
Inviato 02 dicembre 2021 - 15:42
Diocristo però fire pils og en pizza no non è la voce del padrone norvegese, è decisamente più attiguo come iconografia a un vasco/ligabue: fieramente rozzi/campagnoli, sbraiati a squarciagola da normies etero ubriachi in ogni situazione
Tu quoque, Thælle, fili mi!
Comunque hai voglia se è "La voce del padrone" norvegese. Vendette 250mila copie quando uscì, è una cifra enorme e fino a quel momento l'unico disco norvegese che l'aveva raggiunta era la colonna sonora locale dei puffi.
Vasco negli anni Ottanta ha venduto molto, ma non cifre capaci di segnare simili record.
Il disco su RYM ha la media di 3.42, simbolo di una considerazione comunque buona anche in quello che è il regno degli snob ("Bollicine" di Vasco ha 2.88, per capirsi). Anche lasciando da parte il testo, strumentalmente a me sembra un discone e ricorda molto l'heartland rock, cosa che non è mai stata nelle corde di Vasco francamente.
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#2109
Inviato 02 dicembre 2021 - 18:20
Infatti stavo parlando strettamente di "iconografia" o diciamo mboh, "presenza socioculturale" - vi posso assicurare che la categoria di persone che canterebbero fire pils og en pizza e quella che canterebbero battiato NON sono lo stesso tipo di persone, o perlomeno l'overlap non è così vasto Poi onestamente vi dirò, la versione originale devo averla sentita "per bene" massimo un paio di volte perché normalmente è completamente coperta dai suddetti norvegesi ubriachi urlanti, con birre in mano e con o senza una chitarra scordatissima tirata fuori da chissà dove (scene tragique, lo so). Quindi per carità, può benissimo essere che a livello puramente musicale o di vendite sia meglio di Vasco o sia più vicino a Battiato, non ne ho idea, mi fido - ma capitemi, c'ho i traumi (e normies è una parola meravigliosa)
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#2110
Inviato 02 dicembre 2021 - 18:24
(e normies è una parola meravigliosa)
Ti dico solo che ce l'hanno sempre in bocca i marrani del thread woke, fatti due conti.
Comunque non sopravvalutare l'utenza di Battiato: su Spotify ha più di un milione di ascoltatori mensili e dubito siano tutti raffinati intellettuali.
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#2111
Inviato 02 dicembre 2021 - 21:10
#2112
Inviato 02 dicembre 2021 - 21:13
#2113
Inviato 03 dicembre 2021 - 00:11
Garbarek si poteva rappresentare molto meglio ma è comunque dignitoso, i Fra Lippo Lippi hanno delle belle canzoni ma sono in inglese e quindi non giocabili... e forse era meglio non giocarli a questo punto, perché questo brano strumentale è abbastanza dimenticabile.
Vàli ben fatto ma sbadiglioso, Bjarki troppo breve, a malapena c'è il tempo di accorgersi che succeda qualcosa.
Bene ha fatto il selezionatore a seguire il suo gusto, ma io voto secondo il mio: 2, 3, 2, 2
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#2114
Inviato 03 dicembre 2021 - 19:14
Garbarek si poteva rappresentare molto meglio ma è comunque dignitoso, i Fra Lippo Lippi hanno delle belle canzoni ma sono in inglese e quindi non giocabili... e forse era meglio non giocarli a questo punto, perché questo brano strumentale è abbastanza dimenticabile.
Vàli ben fatto ma sbadiglioso, Bjarki troppo breve, a malapena c'è il tempo di accorgersi che succeda qualcosa.
Bene ha fatto il selezionatore a seguire il suo gusto, ma io voto secondo il mio: 2, 3, 2, 2
#2115
Inviato 03 dicembre 2021 - 20:35
Desidera la medesima sorte anche per il disgustoso selezionatore, Maestro?
Se è fattibile perché no!
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#2116
Inviato 04 dicembre 2021 - 21:04
utente: popten
voti: 16
media: 3,265
Fra Lippo Lippi – French Painter Dead (Norvegia, 1983) 3,25
Jan Garbarek, Anouar Brahem & Shaukat Hussain – Ramy (Norvegia, 1994) 3,75
Vàli – Et ensomt minne (Norvegia, 2004) 3,125
Bjarki – Salty grautinn (Islanda, 2019) 2,937
CLASSIFICA PARZIALE CANZONI
1. Þokkabót – Utan hringsins (Islanda, 1976) 4,705
2. Trúbrot – Án þín (Islanda, 1969) 4,666
3. Megas & Spilverk Þjóðanna – Við sem heima sitjum #45 (Islanda, 1977) 4,555
3. Þeyr – Hringt (Islanda, 1980) 4,555
5. deLillos – Hjernen er alene (Norvegia, 1989) 4,529
6. Kaizers Orchestra – 170 (Norvegia, 2001) 4,5
6. Høst – På sterke vinger (Norvegia, 1974) 4,5
6. Óðmenn – Spilltur heimur (Islanda, 1970) 4,5
9. Egó – Tungan (Islanda, 1982) 4,444
10. Aller Værste! – Bare en vanlig fyr (Norvegia, 1980) 4,437
11. Ensími – Arpeggiator, gulur (Islanda, 1998) 4,421
12. Min Bul – Champagne of Course (Norvegia, 1970) 4,421
13. Savanna Tríóið – Suðurnesjamenn (Islanda, 1964) 4,411
13. Kari Bremnes – Tiltrekning (Norvegia, 1993) 4,411
13. Quarashi – Tarfur (Islanda, 1999) 4,411
16. Folque – Reven og bjørnen (Norvegia, 1974) 4,375
17. Steindór Andersen & Hilmar Örn Hilmarsson – Bærinn minn (Islanda, 2012) 4,368
18. JóiPé & Króli – Geimvera (Islanda, 2020) 4,352
19. Knutsen & Ludvigsen – Kanskje kommer kongen (Norvegia, 1983) 4,333
20. Vilhjálmur Vilhjálmsson – Bíddu pabbi (Islanda, 1972) 4,315
21. Kalenda Maya – Peder Og Liten Kirsten (Norvegia, 1989) 4,235
22. Stuðmenn – Fljúgðu (Islanda, 1975) 4,157
22. Anna Thorhallsdottir – Island farsaelda fron (Islanda, 1969) 4,157
24. Raga Rockers – Trygge her (Norvegia, 1988) 4,117
25. Dead Skeletons – Lifðu!/Live! (Islanda, 2010) 4,105
25. Åge Aleksandersen og Sambandet – Fire pils og en pizza (Norvegia, 1984) 4,105
25. Björk – Vökuró (Islanda, 2004) 4,105
28. Erik Bye – Rolandskvadet (Norvegia, 1978) 4,058
28. Kvelertak – Mjød (Norvegia, 2010) 4,058
30. Sigur Ros – Untitled #8: Popplagið (Islanda, 2002) 4,052
31. Mari Boine – Hymn (Norvegia, 2001) 4
31. Jokke med Tourettes – Verdiløse menn (Norvegia, 1999) 4
33. Kaleo – Vor í Vaglaskógi (Islanda, 2013) 3,941
34. Jan Garbarek, Anouar Brahem & Shaukat Hussain – Ramy (Norvegia, 1994) 3,75
35. Kukl – Söngull (Islanda, 1983) 3,666
36. Ivar Bjørnson & Einar Selvik – Nordvegen (Norvegia, 2018) 3,529
37. Mezzoforte – Garden Party (Islanda, 1983) 3,437
38. Kvist – Ars manifestia (Norvegia, 1996) 3,315
39. Fra Lippo Lippi – French Painter Dead (Norvegia, 1983) 3,25
40. Vàli – Et ensomt minne (Norvegia, 2004) 3,125
41. Emmsjé Gauti – Djammæli (Islanda, 2016) 3,058
42. Burzum – Det som en gang var (Norvegia, 1994) 3,052
43. Aron Can – Grunaður (Islanda, 2016) 2,941
44. Bjarki – Salty grautinn (Islanda, 2019) 2,937
CLASSIFICA PARZIALE UTENTI
1. Gozer 4,555 (18 votanti)
2. Captino 4,279 (17 v.)
3. Mami_Tomoe 4,276 (19 v.)
4. Tana delle Tigri 4,25 (18 v.)
5. mr_tankian 4,236 (19 v.)
6. Maladiez 4,187 (16 v.)
7. sfos 4,176 (17 v.)
8. Corrigan 4,044 (17 v.)
9. Terminator 3,676 (17 v.)
10. Pingu 3,631 (19 v.)
11. popten 3,265 (16 v.)
#2117
Inviato 05 dicembre 2021 - 21:06
(Harald Bellachioma e Hálfdan il Nero)
Eik – Eitthvað almennilegt (Islanda, 1977)
Durati due dischi e poi sciolti a causa dello scarso interesse di pubblico, gli Eik hanno col tempo acquisito un certo culto presso i collezionisti di rock progressivo. Il pezzo in gara, dall'album "Hríslan og Straumurinn", vanta una travolgente carica funk.
Biosphere – Cloudwalker II (Norvegia, 1991)
Dall'album "Microgravity", pietra miliare dell'ambient techno, dell'elettronica anni Novanta, e infine di Ondarock: https://www.ondarock...icrogravity.htm
Ulver – Capitel II: Soelen gaaer bag aase need (Norvegia, 1995)
"Bergtatt" è uno dei dischi metal più importanti dell'epoca, ma si dà per scontato lo conosciate tutti, così come gli Ulver più in generale.
Todd Terje – Strandbar (Disko) (Norvegia, 2013)
Anche loro dovreste conoscerlo tutti, ma per chi non frequentasse l'elettronica o avesse vissuto su Marte: produttore molto rinomato, cocco della critica internazionale (è arrivato fino ai Best New Music di Pitchfork).
#2118
Inviato 06 dicembre 2021 - 21:20
#2119
Inviato 06 dicembre 2021 - 21:29
#2120
Inviato 07 dicembre 2021 - 12:19
Ma che razza di voti state mettendo ai Þursaflokkurinn, che vi possa venire la tigna...
Musica fra la più originale e creativa dell'epoca, anche molto orecchiabile peraltro, non capisco tutta 'sta difficoltà.
5 stelle a tutto, ovviamente.
Edit - Fermi tutti che c'è stato un inghippo. Non corrisponde il pezzo dei Þursaflokkurinn fra quello dichiarato e quello che poi si apre effettivamente quando si clicca sul link. * / **
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#2121
Inviato 07 dicembre 2021 - 12:56
Ora se cliccate sul terzo link si apre il file giusto. Vi chiediamo cortesemente di rivotare.
#2122
Inviato 07 dicembre 2021 - 21:24
#2123
Inviato 08 dicembre 2021 - 22:23
QUATTORDICESIMO TURNO ISLANDA & NORVEGIA
(Trolltunga)
Terje Rypdal – Bleak House (Norvegia, 1968)
Leggenda del jazz, l'abbiamo già incontrato con i Min Bul, anche se il pezzo non era composto da lui. Questo invece è autografo e intitola il suo album di debutto.
Dumdum Boys – En vill en (Norvegia, 1988)
Fra le più importanti rock band norvegesi, con sette album al numero 1 nel corso della carriera. Dotati di un suono classicamente alternative, possono piacere a chi apprezza Replacements e dintorni.
Seigmen – Ohm (Norvegia, 1994)
Band di grande culto, con un suono a metà fra l'alternative metal e il post-punk di stampo gotico. Il pezzo viene dall'album "Total", il loro più celebrato.
Nils Petter Molvær – Recoil (Norvegia, 2011)
Altra leggenda del jazz, anzi in questo caso del nu jazz. Trombettista e tastierista, in questo pezzo, piuttosto cupo, lo accompagnano il chitarrista e produttore Stian Westerhus e il batterista Erland Dahlen.
#2124
Inviato 08 dicembre 2021 - 23:04
Purmuà:
5
4
5
5
Ottimo turno, non vado pieno coi Dumdum Boys giusto perché, nonostante siano un nome storico, li ho meno in confidenza e forse il pezzo si apprezza meglio contestualizzato nel disco o comunque con più ascolti; ha meno caratteristiche da ko immediato rispetto al resto della variegata selezione.
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#2125
Inviato 10 dicembre 2021 - 13:04
i Seigman mi ricordano un pacco regalo ricevuto nel music crossing, non li conoscevo e lì per lì li avevo apprezzati non pienamente, ritornandoci ora mi piacciono di più
#2126
Inviato 10 dicembre 2021 - 21:01
#2127
Inviato 10 dicembre 2021 - 21:06
#2128
Inviato 13 dicembre 2021 - 16:04
#2129
Inviato 13 dicembre 2021 - 19:07
Quattro importanti comunicazioni:
1. Gozer e Bungle hanno deciso di comune accordo di rinunciare dalla prossima gara in poi a scegliere le nazioni in caso di vittoria. Ne hanno già scelte abbastanza, è ora che gli altri giocatori abbiano più peso.
2. L'Argentina si farà a gennaio 2022, avrete tutto il tempo per scegliere i pezzi.
3. Gozer ha scelto come nazione successiva la Finlandia. Si giocherà dopo l'Argentina, quindi anche questa avrete tutto il tempo di studiarvela bene.
4. Da qui alla fine delle feste troveremo comunque qualcosa da farvi fare (arriveranno istruzioni diciamo entro sette-otto giorni). Mai battere la fiacca!
#2130
Inviato 15 dicembre 2021 - 21:12
Mi spiace non essere stato attivo come avrei voluto. Ho avuto un pò da fare. Spero di rifarmi! Però sulla Finlandia non conosco una mazza o quasi.
#2131
Inviato 21 dicembre 2021 - 21:19
Dopo aver recuperato in estate i turni: Indonesia e Taiwan, approfittiamo di queste vacanze natalizie per recuperare il turno nordafricano. Vi chiediamo quindi di votare i 24 brani propositi
Potrete scrivere i voti sia qui in risposta al thread, sia inviarli a World Elite in privato (poi semmai li renderemo pubblici quando daremo i risultati). Non è necessario mandare i voti tutti assieme, potete integrare il vostro messaggio man mano che andate avanti con gli ascolti.
In questo caso non vince o perde nessuno, si tratta di un modo come un altro per farvi ascoltare un po' di buona musica e tenere a galla il gioco durante le festività.
ALGERIA:
Cheikh Hamada – Ya Ben Sidi (Algeria, 1959)
Importante musicista beduino, fra i più influenti sul chaabi algerino e fra i fondatori della della musica gasba (https://en.wikipedia...iki/Gasba_music). Lo stesso Béla Bartók durante un viaggio in Algeria rimase folgorato dalla sua musica. che divenne per lui fonte d'ispirazione. Non è forse musica delle più fruibili per l'ascoltatore occidentale, ma se avete pazienza di addentrarvi nelle sue complesse strutture nei giochi di dissonanze ne rimarrete rapiti.
El Hadj M'Hamed El Anka – El Hamdou Li Allah (Algeria, 1969)
Allievo di Hamada, è uno dei musicisti che più hanno reso popolare il chaabi. Costruì assieme a un liutaio una mandola più grande del solito, perchè quelle utilizzate comunamente nelle orchestre avevano suoni troppo acuti e non abbastanza potenti per accompagnare la sua musica. Pur rimanendo complessa, la sua proposta risulta più morbida e avvolgente, e per questo di più facile fruibilità rispetto a quella di Hamada.
Salim Halali – Andaloussia (Algeria, 1970)
Attivo in Francia prima e Marocco poi, è stato una delle icone della musica arabo-andalusa, unendo elementi di flamenco alla musica araba tradizionale, come si può ascoltare in questo splendido brano.
Kamel Messaoudi – Ya Hasra Alik Ya Denia (Algeria, 1998)
Testamento artistico di questo sfortunato artista chaabi di origini cabiliane, morto prematuramente a causa di un incidente stradale e oggi ricordato per i suoi testi socialmente impegnati. Questa meravigliosa ballata dagli arrangiamenti moderni e stratificati riprende appieno le melodie tipiche della Cabilia, più dolci rispetto a quelle tradizionali arabe. Tornano alla mente i brani dei grandi cantautori di quella zona come Ait Menguellet e Idir, incontrati nei precedenti turni.
Mouh Milano – Y'en A Marre (Algeria, 2018)
Nel corso dell'intera battle non abbiamo mai messo un pezzo calcistico. Ecco allora l'inno della USM Alger, che mescola l'ovvio coro da stadio a ritmi sbilenchi mutuati dal folk arabo. Milano è una delle popstar arabe più seguite degli ultimi anni.
EGITTO:
Mounira El Mahdeya & Sayed Darwish – Bassara Barrajeh (Egitto, 1925)
In questo pezzo troviamo due colossi. Darwish, morto a trentuno anni per un'overdose di cocaina, è stato l'enfant prodige della musica egiziana, arrivando a comporre l'inno nazionale. El Mahdeya, soprannominata "la Sultana", è stata forse la prima grande diva della canzone egiziana. La musica riprende il folk arabo ma col piglio dello studioso accademico, mutuato dai compositori classici europei dell'epoca, mentre la voce di lei è tanto potente da superare le limitazioni tecniche della registrazione.
Ahmed Mounib – Rabak Howa El 3alem (Egitto, 1989)
Cantautore nubiano molto apprezzato da pubblico e critica, attinge a piene mani dalla tradizione della sua terra natia, contominandola però con l'elettronica. Il risultato è un pop etnico affascinante e ricco di colori.
El Sawareekh – Alpk Bahr Maleh (Egitto, 2019)
El Sawareekh, El Swarekh, El Swareekh o come diamine vogliate traslitterare il loro nome (che significa "Missili"), questi due ragazzini sgangherati producono la trap più bizzarra del pianeta: l'autotune c'è, ma anche le cellule ritmiche prese dalla tradizione araba, l'influenza della musica shaabi e qualche chilo di arpeggi chiptune presi di peso dai vecchi videogiochi. Folli e ipnotici.
Hamza Namira – Esta3izo (Egitto, 2020)
Su lui c'è pure il thread, anche se da canetti quali siete l'avete mandato deserto: http://forum.ondaroc...ugh-trade-2021/
È stato il disco egiziano più streamato dell'anno, ma era abbastanza prevedibile: parliamo di uno di quegli artisti epocali che riescono a unire complessità e capacità di arrivare al grande pubblico.
Mohamed Mohsen – Atshan (Egitto, 2020)
Il più rinomato cantante che l'Egitto abbia generato negli ultimi anni nei campi del pop tradizionale e della musica classica araba (campi che da loro sono cofinanti e comunicanti: la distinzione è molto diversa da quella che operiamo in Europa). Visti gli ambiti accademici in cui si muove appare molto servizievole verso il potere e ciò non lo rende troppo simpatico. Ciò detto, è indubbiamente bravo in quello che fa e riesce a guardare anche fuori dalla propria zona di comfort, come comprovato dal pezzo in gara, arabic pop moderno e raffinato, con melodia a presa rapida.
LIBIA:
Salam Qadri – Safar Mazal Eayni Turiduh (Libia, 1957)
Il nome d'arte Salam Qadri, che significa "salve mio destino", gli è stato dato da Kazem Nadim, uno dei più grandi compositori libici. Cantante, poeta e polistrumentista talentuoso, è stato uno degli artisti principali dell'epoca d'oro della musica libica, prima che Gheddafi spazzasse via tutto. Questo è il suo brano più famoso, tutto basato sul rincorrersi fra orchestra, voce principale e coro.
Khaled Saeed – El Samra Wel Beida (Libia, 1969)
Soprannominato "l'usignolo libico" e in patria spesso paragonato al già incontrato Abdel Halim Hafez, Saeed è uno dei pezzi da novanta della canzone libica pre-regime. Principalmente interprete, fu preso sotto l'ala protettiva di Kazem Nadim, che scrisse per lui tutti i brani più famosi, tra qui il pezzo in gara.
Adel Abdel Majid – Haz El Sho (Libia, 1980)
Uno dei più importanti musicisti libici, durante il regime di Gheddafi fu costretto a emigrare in Francia. Proprio durante l'esilio ha registrato questo brano monumentale, che unisce alla musica dei classici egiziani elementi di musica berbera.
Asma Salim – Nbihalh (Libia, 2016)
La massima star della musica libica nel nuovo millennio, ha supportato i rivoluzionari contro il regime, ma ne ha poi preso le distanze visto il disastro che ne è conseguito. Questo suo brano ripropone con un sound fresco e tecnologico le caratteristiche tipiche del pop tradizionale arabo: dopo un inizio elegiaco, caratterizzato dalla sua voce muscolare, esplode in un andamento ritmato e incalzante, con i tipici botta e risposta tra prima voce e coro.
MAROCCO
Haja El Hamdaouia – Daba Yji (Marocco, 1969)
L'immagine di lei che canta accompagnata dal tamburino e indossando coloratissime caffettane (tipica tunica araba) è una delle icone della musica marcocchina. È stata un'innovativa cantautrice e una delle prime a contaminare la musica locale con il pop di stampo occidentale. Qui la troviamo con uno dei suoi grandi classici.
Ammouri M'barek – Wa Yahou (Marocco, 1978)
Cantautore berbero, assieme ai Nass El Ghiwane e ai Lemchaheb è stato uno degli innovatori della musica amazigh, contaminandola fortemente con elementi occidentali. Rispetto ai gruppi sopraccitati, dall'approccio più rock, la musica di M'barek vira verso il pop e il cantautorato. Il brano scelto è una ballata assimilabile a quelle dei cantautori kabiliani (regione algerina di prevalenza berbera).
Abdessadeq Cheqara – Ya Bent Bladi (Marocco, 1982)
Gran maestro della musica arabo-andalusa e virtuoso del violino. lo incontriamo con uno dei più grandi classici del suo repertorio. Pare comunque che molti brani di questa corrente siano stati scritti da compositrici come Hajja Shili e Hajja Shahaba, per poi essere loro sottratti dagli uomini che le frequentavano: non è difficile da credere, vista la società fortemente patriarcale del mondo arabo. A riprova di ciò, il pezzo in gara è scritto da una prospettiva femminile.
Mohamed Bajeddoub – Inseraf Qdam Al Asbahan (Marocco, 2001)
Altro maestro della tradizione arabo-andalusa e in particolare della musica gharnati (https://en.wikipedia.../Gharnati_music). Caratterizzata dalla presenza nell'orchestra di strumenti come archi, oud e rabat, è praticamente musica classica per complessità e rigore. In questo brano spicca l'utilizzo del coro, con i suoi intrecci vocali.
TUNISIA:
Mohamed Ennouri – Ouallah Lou Menkhaf Allah (Tunisia, 1948)
Pioniere della musica popolare tunisina, pare che abbia un catologo di migliaia di canzoni (non abbiamo modo di verificare). Nel corso della sua lunga carriera ha rimodellato la musica tradizionale locale traghettandola verso la modernità, come riscontrabile nel brano selezionato, che pur essendo del 1948 potrebbe essere spacciato per un pezzo anni Sessanta.
Saliha – Ya Khamouri (Tunisia, 1954)
La Rachida è stata un'associazione musicale e culturale nata a tunisi nel 1934 (https://fr.wikipedia...iki/La_Rachidia), con l'obiettivo di salvaguardare la musica tradizionale tunisina e in particolare il malouf (versione autoctona della musica andalusa). Fra i tanti musicisti importanti che ne hanno fatto parte, spiccano Khemaïs Tarnane e Saliha. Tarnane è stato il primo direttore del coro e nel corso della sua carriera ha composto un'infinità di brani, interpretati sia da lui, sia da altri. La sua più grande musa è stata appunto Saliha, cantante e ballerina che a partire dal suo ingresso, nel 1951, ha avuto una carriera fulminante, diventando la più grande diva della canzone tunisina (è nota anche come la "Stella della Rachidia"), per poi morire prematuramente nel '58. In questo brano di Tarnane, in pieno stile malouf, la troviamo all'apice della forma, con la sua voce densa e profonda.
Mohamed Jamoussi – Riheit Elblad (Tunisia, 1957)
Artista poliedrico, cantante, compositore, poeta e attore, è stato una delle figure di riferimento della cultura tunisina del dopoguerra. Abile nel maneggiare la musica tradizionale, quanto nel creare colonne sonore teatrali di stampo accademico, spesso fondendo le due cose come nel brano in gara, peraltro particolarmente orecchiabile.
Hédi Jouini – Maftoun Bkhazret Iniha (Tunisia, 1969)
Indicato talvolta come il Sinatra tunisino per via della sua voce suadente e ammiccante, a differenza dell'americano è stato anche compositore di quasi tutti i suoi brani. È ancora oggi ricordato e rispettato, in particolare perché nel corso della sua carriera non ha mai fatto concessioni ai governanti di turno (cosa che agli artisti più famosi capitava invece spesso). Abbiamo scelto uno dei suoi cavalli di battaglia, in cui elementi malouf arrichiscono una proposta in linea con i grandi classici della musica araba.
Zied Gharsa – Tlammet Lahbab (Tunisia, 2013)
Figlio di Tahar Gharasa, ha sostituito il padre nella direzione del coro della Rachidia (il padre a sua volta aveva sostituito il già citato Tarnane). La sua musica guarda ovviamente agli stilemi della tradizione arabo-andalusa, traghettando questo genere plurisecolare verso il nuovo millennio.
Thisiz Balti – Ya Hasra (Tunisia, 2021)
Dominatore delle classifiche tunisine (e non solo), lo troviamo con una sua hit di quest'anno in cui ci propone una trap malinconica e raffinata su cui innesta strumenti tipici della tradizione araba come oud e mizwad.
Per comodità vi abbiamo creato anche una playlist per facilitarvi l'ascolto:
https://youtube.com/...vZI2Gpm6wM0ycWf
Scadenza per le votazioni 6/1/2022 (ne avete di tempo )
#2132
Inviato 22 dicembre 2021 - 08:14
3
5
4
3
2
MAROCCO
5
5
5
5
"Chi vuol brillare, si metta in ombra"
Alice: "Quanto tempo è per sempre?"
Bianconiglio: " A volte solo un secondo"
#2133
Inviato 23 dicembre 2021 - 07:09
5
5
5
5
4
#2134
Inviato 23 dicembre 2021 - 15:49
4
5
3
4
5
"Chi vuol brillare, si metta in ombra"
Alice: "Quanto tempo è per sempre?"
Bianconiglio: " A volte solo un secondo"
#2135
Inviato 24 dicembre 2021 - 09:19
ALGERIA
3-4-2-5-4
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#2136
Inviato 24 dicembre 2021 - 12:20
4
4
3
5
5
4
"Chi vuol brillare, si metta in ombra"
Alice: "Quanto tempo è per sempre?"
Bianconiglio: " A volte solo un secondo"
#2137
Inviato 24 dicembre 2021 - 14:56
ALGERIA
4
3
3
3
3
EGITTO
3
4
2
4
3
#2138
Inviato 24 dicembre 2021 - 17:37
ALGERIA
3
5
3
4
4
EGITTO
3
5
3
4
5
LIBIA
3
4
4
4
MAROCCO
4
5
4
4
TUNISIA
3
3
4
5
4
4
#2139
Inviato 25 dicembre 2021 - 03:39
Listone non anglofono > natale
ALGERIA
3
4
3
4
4
EGITTO
3
5
4
4
3
LIBIA
4
3
3
4
MAROCCO
5
3
3
4
TUNISIA
3
3
4
3
4
4
RIP vecchio account ✟
#2140
Inviato 25 dicembre 2021 - 05:18
EGITTO
2-5-1-4-5
LIBIA
3-4-3-3
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#2141
Inviato 26 dicembre 2021 - 10:57
5
4
5
5
3
#2142
Inviato 26 dicembre 2021 - 22:35
ALGERIA
3
4
3
3
3
EGITTO
4
3
3
3
3
LIBIA
3
3
3
3
MAROCCO
3
3
3
3
TUNISIA
4
4
3
4
3
3
#2143
Inviato 27 dicembre 2021 - 12:50
4
4
3
2
"Chi vuol brillare, si metta in ombra"
Alice: "Quanto tempo è per sempre?"
Bianconiglio: " A volte solo un secondo"
#2144
Inviato 27 dicembre 2021 - 17:51
Libia
3
3
3
3
Marocco
4
4
3
3
#2145
Inviato 28 dicembre 2021 - 11:41
5
5
5
5
#2146
Inviato 29 dicembre 2021 - 14:45
LIBIA
3-4-3-3
MAROCCO
3-4-4-5
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#2147
Inviato 30 dicembre 2021 - 13:09
Cosa volere di meglio che ascoltare musica araba durante le festività natalizie (ma non riposate mai?)
spettacolare selezione algerina, la 2 e la 4 su tutte
5-5-5-5-5
#2148
Inviato 30 dicembre 2021 - 16:58
Tunisia
3
3
3
3
3
4
#2149
Inviato 30 dicembre 2021 - 17:16
Che sono tutti 'sti 3 guaglioni? Vi stiamo offrendo il meglio!
EGITTO
5
4
5
5
3
Finalmente il giusto voto per El Sawareekh, il drop videogiocoso a 1:20 vale la carriera di metà dei trapper mainstream italiani (ma non diciamolo ad Atly).
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#2150
Inviato 30 dicembre 2021 - 17:45
il faut se radicaliser.
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