Altra scarica di pezzoni: la Grecia è una scena formidabile in rapporto alla popolazione, paragonabile a Israele e poco altro.
Stelios Kazantzidis – Iparho (Grecia, 1975)
Ha debuttato su 78 giri nel 1952, ed è rimasto uno dei personaggi centrali della cultura greca fino alla sua morte, nel 2001.
Cantante simbolo del laiko, ma anche riprova che a volte stabilire il confine è difficile perché per me il pezzo in gara ha un'orchestrazione molto complessa e quindi avrei giurato fosse almeno entechno laiko. Invece il consulente ellenofono che abbiamo utilizzato è stato categorico: nein! Solo laiko!
Non chiedetemi di più, ancora devo arrivarci.
Nikos Xydakis, Manolis Rasoulis & Nikos Papazoglou – Mi m' apokaleis tempeli (Grecia, 1978)
Questa cosa la noterete in molti altri dischi: se cantante e compositore non corrispondono, i greci sono soliti cointestare gli album. I più puntigliosi addirittura arrivano a cointestare anche gli autori dei testi.
Per capirsi, è come se in Italia "La buona novella" fosse uscito a nome Fabrizio De André e Gian Piero Reverberi. Francamente, la trovo un'abitudine molto sana.
Per questo disco storico (
"I ekdikisi tis gyftias") si va addirittura oltre: sono intestati Rasoulis, autore dei testi, e Xydakis, il compositore, entrambi al debutto e in seguito molto importanti nella scena greca. Alla voce si alternano in diversi nomi importanti: in questo caso c'è Papazoglou, che incontreremo poi da solo più avanti.
Recentemente rientrato in classifica in seguito alla ristampa, da me subito acquistata, è un classico dell'entechno laiko (o almeno spero).
Nikolas Asimos & Haris Alexiou – Ama se legan Vaso (Grecia, 1982)
Asimos è un bizzarro cantautore, che ha raggiunto una notevole fama durante gli anni Settanta e Ottanta grazie alle sue canzoni satiriche, spesso con strutture irregolari e cantate con voce sgraziata.
Entechno quindi, visto l'impegno politico e l'impostazione, ma volendo anche freak folk, se la vediamo in ottica più internazionale.
In questa canzone lo accompagna Haris Alexiou, una delle più celebri cantanti greche, solitamente più vicina al laiko, ma capace di adattarsi e collaborare con gli artisti più disparati (Asimos in questo caso, ma anche l'altrettanto impegnata Dimitra Galani, che incontreremo in seguito).
Questo il disco in cui trovate il pezzo.
Nick Carr (aka Nikos Karvelas) – Swahili (Grecia, 1985)
Tratta da "Nick Carr", disco con cui Karvelas tentò di lanciarsi come solista (dopo molti anni passati come musicista dietro le quinte) cantando in inglese.
Nell'immediato fu un fiasco commerciale, ma ha goduto di una rivalutazione grazie al successo di Karvelas negli anni successivi (cantando in greco), e oggi è oggetto di culto, tanto che anche questo è di recente entrato in classifica in seguito alla ristampa.
Questo è uno dei due brani da quel disco a non essere in inglese. Le sonorità sono fra l'art pop e il synth-pop più sofisticato.
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