Orchestre le National Badema – Sama (Mali, 1977)
Scomparso nel 2018, Kassé Mady Diabaté è stato uno dei più importanti griot* maliani. Fiero esponente della cultura mandinga, con una carriera ultraquarantennale alle spalle, lo troviamo qui agli inizi, a capo dell’orchestra National Badema. (*Custodi della tradizione orale e cantori, più o meno quelli che in Europa chiameremmo bardi).
4 stelle
Amadou et Mariam – Je pense à toi (Mali, 1998)
Coppia di cantanti ciechi che ha orbitato nel giro dei già giocati Salif Keita e Idrissa Soumaoro per anni, prima di intraprendere a fine anni Ottanta una carriera in proprio.
“Sou ni tilé”, 1998, è il loro primo album con distribuzione internazionale e uno dei capolavori del pop maliano, con il suo desert blues levigato (Amadou è anche un grande chitarrista) e le splendide armonie vocali.
Il pezzo in gara è uno degli inni della musica africana. Da segnalare il violino di Sameh Catalan, turnista di prestigio un anno dopo al servizio anche di Sting.
5 stelle
Ramata Diakité [con Issa Bagayogo] – Na (Mali, 1998)
Due cantanti la cui carriera è segnata dall’utilizzo di tecnologia e arrangiamenti ricorrenti nel pop rock euro-americano. Speriamo che ciò non scandalizzi i puristi dell’africanità, perché i risultati sono tutt’altro che scontati, come dimostra questo pezzo notturno e sperimentale.
Ufficialmente è intestato alla sola Diakité, di cui intitola un album, ma Bagayogo è il produttore e l’arrangiatore, oltre che la voce maschile, quindi l’abbiamo aggiunto fra parentesi (del resto, è dai più considerato un duetto a tutti gli effetti).
5 stelle
Habib Koité & Bamada – Wassiye (Mali, 1998)
Altro classicone della musica maliana che sposa pop folk con arrangiamenti occidentali e tradizione dei popoli mande. Splendido l’intreccio fra chitarra acustica, percussioni, idiofoni e cori.
Habib Koité è uno dei nomi che hanno segnato la scena locale negli anni Novanta. Parte del suo prestigio è dovuta anche ai Bamada, band di accompagnamento con alcuni fra i migliori strumentisti locali (basti Kélétigui Diabaté al balafon, molto in evidenza nel pezzo in questione).
5 stelle