

Campionato Non Anglofono: Iniziato Turno Filippine, Melanesia, Micronesia & Polinesia
#2361
Inviato 18 maggio 2022 - 20:28

#2362
Inviato 19 maggio 2022 - 17:14
Altro ottimo turno! Curiosa la storia di Rey Valera: nel 1983 un impostore,spacciandosi per lui, commise molti crimini, violentando donne e facendosi prestare denaro senza restituirlo. Valera preoccupato per i suoi fans arrivò al punto di uscire di scena nel 1984 all'apice della sua carriera. Ritornò solo nel 1988 cambiando look, ma da allora del suo impostore non ci fu più traccia.
#2363
Inviato 20 maggio 2022 - 20:10
#2364
Inviato 22 maggio 2022 - 21:40
Efren Reyes
Anak Bayan – Bangungot (1973, Filippine)
Dallo speciale di OR sul prog non anglofono: «L'unico album degli Anak Bayan, capitanati dal cantante e batterista Edmond Fortuno, esce nel 1977, a quattro anni di distanza dalla registrazione, con la band forse già sciolta (praticamente nulle le informazioni al riguardo). Difficile da classificare, ma molto meno da ascoltare grazie alle sue melodie a presa rapida, il disco alterna brani piuttosto diversi tra loro, spaziando dalla ballata folk sognante "Habang Buhay" al blues rock esotico di "Tayo'y Magsayaw", dal rock progressivo di "Bangungot", dominato dal flauto, ai violenti singulti ritmici del rock fiatistico "Ang Probinsiyana" (come dei Blood Sweat & Tears iniettati di fuzz). Non tutto rientra nel prog, ma è musica mutagena e originale. Pur di scarso successo, la band è considerata seminale per l'underground rock filippino.»
Mayonnaise – Jopay (2004, Filippine)
Guidati dal cantante e polistrumentista Monty Macalino, emersero nel 2004 dopo aver vinto un concorso nazionale per band rock (il Red Horse Muziklaban, nato nel 1999). Il loro nome è ispirato dal quasi omonimo brano degli Smashing Pumpkins e il pezzo in gara, il loro più noto, è uno degli inni del rock alternativo locale.
Emman – Teka Leng (2020, Filippine)
Da un vecchio post di Gozer: «Breve storia triste del cantante filippino Emman.
Già molto noto come youtuber, decide di tentare la carriera come cantante. Pubblica a marzo 2020 la sua prima canzone, "Teka Lang", seguita in aprile da "Kung Pwede Lang". A maggio scopre di avere una leucemia fulminante. A luglio pubblica una terza canzone, "Uuwian", e ad agosto muore a 21 anni. Fine di una carriera durata neanche cinque mesi.
I tre pezzi sono tutti bellissimi, "Teka Lang" è stato il successo dell'anno nelle Filippine, ma le altre non sono da meno.
Musicalmente siamo fra r&b alternativo e pop jazzato, con "Uuwian" che si spinge verso il rap ma sempre con soluzioni molto morbide e un mood più notturno rispetto alle prime due, dovuto forse al fatto che l'ha elaborata dopo aver scoperto la malattia. A meno che non abbia lasciato un tesoro nascosto da qualche parte, l'album non ci sarà e il suo testamento consisterà in 9 minuti e 52 secondi di musica in tutto.»
Zack Tabudlo – Habang Buhay (2021, Filippine)
Si fece notare già nel 2014 in un'edizione locale di "The Voice Kids", ma è solo nel 2018 che ha intrapreso la carriera professionale, coronata nel 2020 da un contratto per la Mca. Nel 2021, con suo indie pop angelico e cristallino, è stato uno dei dominatori delle classifiche locali. Speriamo lo rimanga a lungo e senza volgarizzarsi.
#2365
Inviato 24 maggio 2022 - 20:06
#2366
Inviato 24 maggio 2022 - 20:50

#2367
Inviato 26 maggio 2022 - 09:59
Un gruppo si chiama Mayonnaise, un altro Hotdog... a quando il Ketchup?
P.S. Battute a parte, il pezzo di Zack Tabudlo è stupendo.
Messaggio modificato da mr_tankian il 26 maggio 2022 - 11:17
#2368
Inviato 26 maggio 2022 - 11:58
Un gruppo si chiama Mayonnaise, un altro Hotdog... a quando il Ketchup?
Incredibile come non ci avessi fatto caso.
Comunque ne approfitto per una precisazione: non tutti, ma diversi fra i gruppi filippini che stanno venendo giocati cantano anche in inglese, che lì è lingua ufficiale e diffusissima (seppur imbastardito). Se avete mai visto serie tv locali avrete notato come durante i discorsi passano senza soluzione di continuità dall'inglese al tagalog e viceversa. Noi però abbiamo accettato solo brani in tagalog.
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Tra due anni torniamo per vincere.
#2369
Inviato 26 maggio 2022 - 20:09
#2370
Inviato 26 maggio 2022 - 20:34

#2371
Inviato 27 maggio 2022 - 11:36
La storia del rock della Papua Nuova Guinea è molto particolare e travagliata. La Papua è la nazione con la più alta concentrazione di lingue per abitante (dopo Vanuatu), ha quindi una cultura tradizionale molto variegata e ampia, questo si è rifletutto anche nella musica, ma fino alla fine degli anni 70 non c'erano studi di registrazione privati, solo un paio statali. La musica ha avuto quindi uno sviluppo molto amatoriale legato soprattutto alle tradizioni tribali e alle stringband, ensemble chitarre e voci che giravano di città in città.
Le cose cambiano grazie a due personaggi chiave: il chitarrista cantante John Wong, uno dei primissi a suonare musica occidentale con i suoi Apple Sun, proponendo non solo cover, ma anche pezzi propri; l'altro è sicuramente George C. Seetho, che sul finire degli anni 70 crea i Soundstream studio nella città di Rabaul sull'isola della Nuova Bretagna.
Scatta quindi la scintilla, Wong da vita alla Barike Band, band seminale per lo sviluppo del rock papuese, Seetho trasforma (con il supporto di Wong) i soundstream nei Pacific Gold Studios, etichetta che contribuirà in maniera fondamentale alla sviluppo della scena negli anni a seguiri. La città di Rabaul diventa il fulcro della scena e si sviluppa una sound molto particolare che integra nel rock di stampo occidentale elementi di folk locale dando vita ad un genere nuovo chiamato Tolai Rock. Il disco con cui si fa nascere questo nuovo genere è "Painim Wok" dei Molachs, che dopo il successo dell'album cambieranno il nome proprio in "Painim Wok". Durante tutti gli anni 80 e gli anni 90 fioriscono un numero impressionanti di artisti (alcuni li avete incontrati o li incontrerete nella battle), più del 90% localizzati nella città di Rabaul. Nascono anche nuovi studios come i Kuanua studios o NBC, tutto sembra andare per il meglio, ma purtroppo la scena subbisce una brutta battuta d'arresto e relativo ridimensionamento a causa dell'esplosione del vulcono Tavurvur (vedere la foto del turno in corso) che spazza letteralmente via la città di Rabaul.
Negli anni a seguire si sviluppa un nuovo genere chiamato "Lokal" alter ego pop meno interessante del Tolai Rock. Ad ogni modo molti dei pezzi grossi degli anni 80 hanno continuato ad avere successo anche nei decenni a seguire, su tutti Telek ha avuto un culto anche fuori dalla Papua.
#2372
Inviato 28 maggio 2022 - 15:12
grandissimo turno'
#2373
Inviato 28 maggio 2022 - 15:20
grandissimo turno'
Tana puoi commentare anche col tuo account qui, non ti cacciamo mica via.
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#2374
Inviato 28 maggio 2022 - 20:23
#2375
Inviato 28 maggio 2022 - 21:30
José Rizal
Dawn – Salamat (1989, Filippine)
Attivi sin dal 1986, si vantano di essere la più longeva band filippina e in effetti fra quelle che conosciamo sembrano esserlo.
Arrivarono al successo commerciale con questa canzone, singolo di lancio e brano d'apertura di "Beyond the Bend", loro terzo album.
Post-punk con tastiere eteree, chitarre effettate e melodia trionfale, ribalta il precetto di base della OPM: nessuna loro ballata è famosa quanto il brano in questione.
Truefaith – Alaala (1995, Filippine)
Sì, il nome viene dai New Order. Il brano è un indie rock con chitarre jangle e un ritornello che plana su strati di tastiere e angeliche armonie vocali. Viene dall'album "Build" e rappresenta perfettamente la stagione d'oro della OPM, ossia quella in cui le sonorità assorbirono l'influsso del rock alternativo.
I Truefaith ricadono nel precetto: nonostante fossero capaci di brani come questo (che comunque è stato una mezza hit), i loro due classici sempiterni sono ballate.
Rivermaya – Umaaraw Umuulan (2001, Filippine)
A detta di qualsiasi appassionato di musica locale, la seconda rock band più importante nella storia delle Filippine (più avanti troveremo anche la prima). I loro primi tre album superarono tutti le 200mila copie (che per il mercato locale cominciano a essere una cifra imponente).
La loro storia si divide in: fase con Bamboo alla voce (primi tre album, 1994-97), fase con Rico Blanco alla voce (gli album dal 1999 al 2006) e fase dal 2007 in poi in cui cantano un po' tutti.
Questa canzone è un maestoso vortice che sembra unire un po' tutti gli anni Novanta alternativi (shoegaze, dreampop, britpop, baggy), ma anche anticipare - si senta il basso - certo revival post-punk. Curiosamente è uno dei loro più grandi successi e rimane uno degli inni del rock filippino.
Viene dall'album "Tuloy Ang Ligaya", il migliore cantato da Blanco e forse il loro migliore in assoluto, anche se secondo i più i dischi con Bamboo sono inarrivabili - ma è una convinzione dovuta all'attaccamento per il personaggio, dato che già in quella fase la direzione creativa era in realtà in mano a Blanco. A ogni modo, Bamboo lo incontreremo più avanti in proprio.
IV of Spades – Ilaw Sa Daan (2016, Filippine)
Band indie rock di grande fama, guidata da Zild Benitez (voce e basso) e Unique Salonga (voce e chitarra), almeno prima che il secondo abbandonasse per tentare la carriera come solista. A quel punto anche Zild l'ha intrapresa e la band è stata messa in pausa nel 2020.
Visto che Zild lo incontreremo più avanti in proprio, per i IV of Spades è stata scelta una canzone di Salonga: un indie rock/synth-funk atmosferico e crepuscolare, peraltro loro singolo di debutto.
Spiace che due simili talenti siano oggi ai ferri corti, o almeno lo sono i loro entourage, anzi peggio, le loro mamme, che di recente si sono rese protagoniste di un litigio su internet riguardo chi avesse effettivamente scritto "Mundo", massima hit della band.
#2376
Inviato 31 maggio 2022 - 21:15
#2377
Inviato 01 giugno 2022 - 19:39

Telek – Midal (1997, Papua Nuova Guinea)
Proveniente dalla storica band dei Painim Wok/Molachs, Telek è stato uno degli alfieri dei Pacific Gold Studios e del tolai rock, con una corposa discografia anche in proprio. Nel post-eruzione, si affaccia sul mercato australiano con l'album "Telek", del 1997, grazie al quale attirerà le attienzione della Real World e ottenerrà piccolo culto internazionale tra gli appassionati di world music. Proprio dal disco del '97 è tratto questo brano ossessivo e ipnotico, in cui i ritmi e le melodie tolai vengono innestati su tappeti di chitarre distorte e tastiere ambient.
Zild – Bungantulog (2021, Filippine)
#2378
Inviato 04 giugno 2022 - 00:02
La dolce progressione psichedelica del primo brano è molto bella, mi convince meno la melodia e la voce. Comunque quattro stelle. "Midal" invece non è il tambureggiare epico che amo, ma riesce comunque ad avere una sua presa su di me. Cinque stelle quanto il successivo. Che forse è il più canalizzato e centrato del lotto. "Zild" una carezza. Brano raffinatissimo. Cinque stelle confermate anche al quarto e ultimo giro.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#2379
Inviato 05 giugno 2022 - 12:04
#2380
Inviato 05 giugno 2022 - 12:06
CLASSIFICA PARZIALE UTENTI
1. Corrigan 4,468 (16 votanti)2. Gozer 4,437 (16 v.)3. mr_tankian 4,367 (17 v.)4. Bungle 4,343 (16 v.)5. Terminator 4,279 (17 v.)6. Script 4,263 (18 v.)7. shemo (ex Pingu) 3,97 (17 v.)
Non vorrei sbagliare ma potrebbe essere la prima volta in vetta per Corrigan, my compliments. Ma riuscirà a mantenerla?
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Tra due anni torniamo per vincere.
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