The Strokes - The New Abnormal (Rca, 2020)
#2
Inviato 12 aprile 2020 - 13:11
#3
Inviato 12 aprile 2020 - 18:06
Hai scelto la migliore insieme a Endless Summer. Il disco non è perfetto eh, ma hai ragione fa un gran piacere ritrovarli così. Recensione on its way.
#4
Inviato 13 aprile 2020 - 01:41
Appena finito di ascoltare, davvero ottimo! Grazie a Good Vibrations per aver aperto il topic e avermi fatto così scoprire The Adults Are Talking, canzone dell'anno anche per me. Mi sembra che con questo album abbiano raggiunto un certo tipo di sound solido, maturo e consapevole, pesando benissimo i synth e l'elettronica senza snaturare il loro sound sempre comunque presente alla base dei pezzi (scopro ora essere stato prodotto da Rick Rubin (!)).
Le canzoni sono molto corpose e mai inutilmente sbrodolose. Aggiungo a The Adults Are Talking e Endless Summer già menzionati come pezzi migliori anche At The Door e la conclusiva Ode To The Mets (dedicata ai NY Mets di cui Casablancas è fan). Complessivamente ho apprezzato tutti i pezzi, peccato per Brooklyn Bridge To Chorus che avrei voluto essere sviluppata in maniera diversa visto il potenziale.
Promosso, è dalle parti dell'8 nella mia pagella volendogli dare una valutazione numerica. Ho riascoltato per l'occasione Is This It e nonostante sia difficile comparare i due direi che come livello generale siamo da quelle parti.
E la voce di Casablancas a momenti fa innamorare, non so se sono l'unico...
Drums please, Fab
#5
Inviato 13 aprile 2020 - 12:08
The Adults Are Talking è il pezzo degli Strokes che aspettavo da 10 anni. Erano anni che non riuscivano a bilanciare tutto così bene e quando lo fanno non puoi non volergli un bene dell'anima.
#6
Inviato 13 aprile 2020 - 14:43
#7
Inviato 13 aprile 2020 - 14:49
avete notato che (per 5 secondi) Eternal Summer = The Ghost in You
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#8
#10
Inviato 13 aprile 2020 - 20:29
avete notato che (per 5 secondi) Eternal Summer = The Ghost in You
Se ne sono accorti anche loro, non a caso Tim e Richard Butler risultano tra gli autori del pezzo. Stesso discorso per Bad Decisions e Dancing With Myself, che vede Billy Idol e Tony James nei credits.
#11
Inviato 25 aprile 2020 - 06:26
Se avessi dovuto scommettere su un gruppo della scena di Nyc dei primi anni 2000, avrei pensato che Tv On The Radio o Interpol potessero durare nel tempo, invece nel 2020 ci sono ancora gli Strokes. La loro fortuna consiste nel non avere la necessità (anche e soprattutto economica) di dover per forza fare uscire un disco ogni tot anni? O sono ancora qua perché non hanno mai avuto troppe pretese e hanno semplicemente continuato a fare ciò che gli viene meglio?
#12
Inviato 25 aprile 2020 - 08:05
Se avessi dovuto scommettere su un gruppo della scena di Nyc dei primi anni 2000, avrei pensato che Tv On The Radio o Interpol potessero durare nel tempo, invece nel 2020 ci sono ancora gli Strokes. La loro fortuna consiste nel non avere la necessità (anche e soprattutto economica) di dover per forza fare uscire un disco ogni tot anni? O sono ancora qua perché non hanno mai avuto troppe pretese e hanno semplicemente continuato a fare ciò che gli viene meglio?
Però gli Interpol sono durati eh, mostrando peraltro molta più continuità degli Strokes. Anche i Tv On The Radio proprio una parabola corta non sono stati, al netto di un'evoluzione sintetica e della perdita progressiva di mordente.
#13
Inviato 25 aprile 2020 - 09:16
Se avessi dovuto scommettere su un gruppo della scena di Nyc dei primi anni 2000, avrei pensato che Tv On The Radio o Interpol potessero durare nel tempo, invece nel 2020 ci sono ancora gli Strokes. La loro fortuna consiste nel non avere la necessità (anche e soprattutto economica) di dover per forza fare uscire un disco ogni tot anni? O sono ancora qua perché non hanno mai avuto troppe pretese e hanno semplicemente continuato a fare ciò che gli viene meglio?
Però gli Interpol sono durati eh, mostrando peraltro molta più continuità degli Strokes. Anche i Tv On The Radio proprio una parabola corta non sono stati, al netto di un'evoluzione sintetica e della perdita progressiva di mordente.
Gli Strokes sono riusciti a durare quasi 20 anni, nonostante in pochi credevano che avrebbero continuato dopo First Impressions Of Earth del 2006. Eppure nel 2020 ce li ritroviamo ancora qua, nonostante non siano stati il classico gruppo che ha macinato concerti su concerti e che ha avuto chissà quale particolare rapporto con i propri fan, oltre a non essere mai sembrati veramente uniti. Mi chiedo cosa abbia spinto ogni volta i discografici a credere in loro, soprattutto dal 2010 in avanti. Hanno una fan base talmente grande da potersi permettere di suonare dal vivo poco e (spesso) male e pubblicare dischi in cui loro per primi sembrano non crederci nemmeno? Della fortunata scena newyorkese della decade 2001-2011 erano quelli tecnicamente più scrausi, ma la loro immagine è riuscita ad andare oltre a palesi mancanze (anche se i riff e i ritornelli catchy non sono mai mancati, questo gli va riconosciuto).
Secondo te a cosa è dovuto il loro successo (sempre che si possa definirlo tale oggi) dopo tutti questi anni?
#14
Inviato 25 aprile 2020 - 09:21
Se avessi dovuto scommettere su un gruppo della scena di Nyc dei primi anni 2000, avrei pensato che Tv On The Radio o Interpol potessero durare nel tempo, invece nel 2020 ci sono ancora gli Strokes. La loro fortuna consiste nel non avere la necessità (anche e soprattutto economica) di dover per forza fare uscire un disco ogni tot anni? O sono ancora qua perché non hanno mai avuto troppe pretese e hanno semplicemente continuato a fare ciò che gli viene meglio?
Però gli Interpol sono durati eh, mostrando peraltro molta più continuità degli Strokes. Anche i Tv On The Radio proprio una parabola corta non sono stati, al netto di un'evoluzione sintetica e della perdita progressiva di mordente.
Gli Strokes sono riusciti a durare quasi 20 anni, nonostante in pochi credevano che avrebbero continuato dopo First Impressions Of Earth del 2006. Eppure nel 2020 ce li ritroviamo ancora qua, nonostante non siano stati il classico gruppo che ha macinato concerti su concerti e che ha avuto chissà quale particolare rapporto con i propri fan, oltre a non essere mai sembrati veramente uniti. Mi chiedo cosa abbia spinto ogni volta i discografici a credere in loro, soprattutto dal 2010 in avanti. Hanno una fan base talmente grande da potersi permettere di suonare dal vivo poco e (spesso) male e pubblicare dischi in cui loro per primi sembrano non crederci nemmeno? Della fortunata scena newyorkese della decade 2001-2011 erano quelli tecnicamente più scrausi, ma la loro immagine è riuscita ad andare oltre a palesi mancanze (anche se i riff e i ritornelli catchy non sono mai mancati, questo gli va riconosciuto).
Secondo te a cosa è dovuto il loro successo (sempre che si possa definirlo tale oggi) dopo tutti questi anni?
Semplicemente perchè, magari anche solo grazie a quel primo disco, sono entrati nell'immaginario collettivo. Io stesso li rinnego da anni, ma poi ogni loro nuova uscita me la vado ad ascoltare. Ormai ci avevo perso le speranze, ma proprio a causa di questo affetto atavico, perché sono una delle poche band game changing vissute più o meno in diretta, che sono finito ad ascoltare anche questo ultimo e con somma sorpresa apprezzarlo.
Ma ho una domanda più interessante e sincera. Perché ti chiami Lota? Da napoletano è stranissimo parlare con qualcuno che ha scelto come nickname Lota.
#15
Inviato 25 aprile 2020 - 10:39
Se avessi dovuto scommettere su un gruppo della scena di Nyc dei primi anni 2000, avrei pensato che Tv On The Radio o Interpol potessero durare nel tempo, invece nel 2020 ci sono ancora gli Strokes. La loro fortuna consiste nel non avere la necessità (anche e soprattutto economica) di dover per forza fare uscire un disco ogni tot anni? O sono ancora qua perché non hanno mai avuto troppe pretese e hanno semplicemente continuato a fare ciò che gli viene meglio?
Però gli Interpol sono durati eh, mostrando peraltro molta più continuità degli Strokes. Anche i Tv On The Radio proprio una parabola corta non sono stati, al netto di un'evoluzione sintetica e della perdita progressiva di mordente.
Gli Strokes sono riusciti a durare quasi 20 anni, nonostante in pochi credevano che avrebbero continuato dopo First Impressions Of Earth del 2006. Eppure nel 2020 ce li ritroviamo ancora qua, nonostante non siano stati il classico gruppo che ha macinato concerti su concerti e che ha avuto chissà quale particolare rapporto con i propri fan, oltre a non essere mai sembrati veramente uniti. Mi chiedo cosa abbia spinto ogni volta i discografici a credere in loro, soprattutto dal 2010 in avanti. Hanno una fan base talmente grande da potersi permettere di suonare dal vivo poco e (spesso) male e pubblicare dischi in cui loro per primi sembrano non crederci nemmeno? Della fortunata scena newyorkese della decade 2001-2011 erano quelli tecnicamente più scrausi, ma la loro immagine è riuscita ad andare oltre a palesi mancanze (anche se i riff e i ritornelli catchy non sono mai mancati, questo gli va riconosciuto).
Secondo te a cosa è dovuto il loro successo (sempre che si possa definirlo tale oggi) dopo tutti questi anni?
Semplicemente perchè, magari anche solo grazie a quel primo disco, sono entrati nell'immaginario collettivo. Io stesso li rinnego da anni, ma poi ogni loro nuova uscita me la vado ad ascoltare. Ormai ci avevo perso le speranze, ma proprio a causa di questo affetto atavico, perché sono una delle poche band game changing vissute più o meno in diretta, che sono finito ad ascoltare anche questo ultimo e con somma sorpresa apprezzarlo.
Ma ho una domanda più interessante e sincera. Perché ti chiami Lota? Da napoletano è stranissimo parlare con qualcuno che ha scelto come nickname Lota.
Il nick doveva essere Loto ma per qualche strano motivo è uscita un A al posto della O e me ne sono accorto a cose fatte (avrei voluto cambiarlo, ma non ricordo la password).
#16
Inviato 25 aprile 2020 - 11:04
Non sono molto d’accordo sul fatto che fossero tecnicamente scrausi. Più che altro erano per scelta “geometrici”: la batteria dritta e le chitarre seguono fedelmente ricamando melodie semplici e appiccicose. Sul fatto che il loro culto continui ancora, direi che possono vantare su un primo disco capolavoro totale (ed è già tanto), fuori da ogni moda perché essenzialmente è rock n roll, più una manciata di singoloni tipo Reptilia che l’80% delle band non indovinerà mai. Ogni ragazzo e ragazza affascinato da quel mondo “alternativo” a 15-16 anni finisce per forza con imbattersi con gli Strokes (ultimamente passando per gli AM, magari) e quindi si affeziona irrimediabilmente a loro. In più mettici il fatto che fanno 10 concerti l’anno e quindi non riesci mai a vederli, ed ecco spiegato il culto che continua ancora oggi nonostante 3-4 dischi sottotono
#17
Inviato 25 aprile 2020 - 11:27
Comunque Virtue dei Voidz di un paio d’anni fa riascoltatevelo che è bellissimo.
#18
Inviato 25 aprile 2020 - 12:36
Come scritto nella recensione, che condivido in pieno, per una volta sembra che avessero veramente voglia di essere e fare gli strokes, senza inventarsi minestroni di tutte le loro esperienze soliste (e ce ne sono di interessanti eh, quella d i Julian in primis) messe insieme per trovare un senso per combattere la noia del ritrovarsi a tavolino. Anche il fatto di aver fatto quelle videochat promozionali tutti tranquilli e cazzeggianti mi fa pensare a un clima proprio diverso e guarda caso un bel po' di qualità è tornata a fare capolino. E la gente sta dimostrando di volergli ancora bene quando non fanno le cose per noia/dovere. Io per primo.
#19
Inviato 25 aprile 2020 - 12:55
Non sono molto d’accordo sul fatto che fossero tecnicamente scrausi. Più che altro erano per scelta “geometrici”: la batteria dritta e le chitarre seguono fedelmente ricamando melodie semplici e appiccicose. Sul fatto che io loro culto continui ancora, direi che possono vantare su un primo disco capolavoro totale (ed è già tanto), fuori da ogni moda perché essenzialmente è rock n roll, più una manciata di singoloni tipo Reptilia che l’80% delle band non indovinerà mai. Ogni ragazzo e ragazza affascinato da quel mondo “alternativo” a 15-16 finisce per forza con imbattersi con gli Strokes (ultimamente passando per gli AM, magari) e quindi si affeziona irrimediabilmente a loro. In più mettici il fatto che fanno 10 concerti l’anno e quindi non riesci mai a vederli, ed ecco spiegato il culto che continua ancora oggi nonostante 3-4 dischi sottotono
Non considerò la semplicità un difetto, perché non è affatto semplice comporre melodie semplici in grado di rimanere impresse e definire il suono di un gruppo, come è stato anche nel caso degli Strokes. Per scrausi non intendo incapaci, ma dotati in maniera minore rispetto ad alcuni dei musicisti degli Interpol e Yeah Yeah Yeahs (per citare i gruppi più vicini al loro), ritengo Fogarino-Kessler e Zinner-Chase superiori a Moretti e Hammond Jr., le loro carriere hanno però dimostrato che non sempre (per non dire raramente) chi è più capace ottiene anche più successo. Gli Strokes hanno sempre avuto un'immagine che piaceva di più (nonostante gli Interpol sebbene diversi, non fossero da meno), ma chi era affascinato da quel mondo alternativo a 16 anni oggi ne ha quasi 40 ed è lecito pensare che ascolti altro, mentre chi ha quell'età oggi più che affascinato da loro lo è da artisti trap e più in generale rap (non escludo che parte della loro fan base sia composta anche da nostalgici che sono cresciuti con loro). Semplice considerazione a quasi 20 anni dal loro debutto.
#20
Inviato 02 maggio 2020 - 22:15
#21
Inviato 07 maggio 2020 - 08:42
commento sintetico: discone
#23
Inviato 07 maggio 2020 - 19:43
Questo disco è la più grande sorpresa dell'anno dopo il coronavirus.
#24
Inviato 12 novembre 2020 - 21:58
#25
Inviato 16 marzo 2023 - 08:53
Sono tornato su questo disco a distanza di 3 anni e l'ho trovato sorprendentemente meraviglioso, mi era sicuramente piaciuto molto all'uscita ma non mi aveva fatto impazzire, ora lo ritengo la cosa migliore dai tempi dell'esordio, anche se arriverei a dire quasi che sia davvero il disco più maturo, completo e riuscito della band. Il cantato di Casablancas, che sinceramente non mi aveva mai particolarmente colpito, qui invece è camaleontico forse come non mai, riuscendo a commuovere nei pezzi più struggenti e a fare la voce grossa nei brani più movimentati. Rileggendo la recensione non sarei affatto d'accordo con il "qualcosa si guasta sul finale" preferendo abbastanza la seconda metà dell'album (da at the door in poi).
Una menzione speciale andrebbe fatta anche per il video di at the door appunto, un piccolo capolavoro
Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..
non vorrei sembrare pedante
#26
Inviato 16 marzo 2023 - 13:37
Io devo fare proprio ammenda nei loro confronti, ho riascoltato dopo anni Is This It e su Someday mi sono tornate su le serate del 2002 passate a giocare a sparatutto scrausi che trovavo nei CD delle riviste di settore con Jackass alla TV in sottofondo, ma in generale mi è tornata su tutta l'epopea delle medie e malinconia a palate. M'ha fatto malissimo.
Iniziai a odiarli in modo stupido, principalmente perché Room On Fire era una palla e mi sentivo che erano l'ennesima band che prometteva e non manteneva, ma chiedevo queste cose alla band sbagliata, sono d'accordo con un post qua sopra che dice che devono fare dischi quando sono presi bene, e quando lo fanno viene fuori roba che solo loro possono fare.
The Adults are Talking da sola mangia in testa a vent'anni di epigoni che si sono succeduti lungo i due decenni.
"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."
#27
Inviato 16 marzo 2023 - 18:31
e non dimentichiamo il documentario piu' bello di sempre
Directed by Steven Speilberg
#29
Inviato 28 marzo 2023 - 12:22
#30
Inviato 28 marzo 2023 - 12:40
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