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Diamanti Grezzi (Josh E Benny Safdie, 2020)


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10 replies to this topic

#1 William Blake

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Inviato 22 febbraio 2020 - 18:42

diamanti-grezzi-locandina.jpg

"Diamanti grezzi" si segnala per la magnifica presenza di Adam Sandler che compie il suo capolavoro attoriale, ma in questo progetto a lungo coltivato Josh e Benny Safdie trovano la definitiva consacrazione del loro cinema vitale e stilisticamente sovreccitato

 

http://www.ondacinem...nti-grezzi.html


  • 3
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#2 Edgewalker

    The storm is upon us

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Inviato 23 febbraio 2020 - 14:58

Film uscito nel 2019 ma ambientato nel 2012, con Weeknd che fa se stesso nel suo momento più cool [quando era la next big thing in grado di conciliare gusti di neri r&b e hipster bianchi] e le musiche [smarmellatissime sia come costante presenza che come volume] di Oneohtrix Point Never. Ma il raggio coperto tra data di ambientazione e di effettiva uscita e la presenza sia on che off screen di due dei musicisti chiave di questi anni non sono gli motivi per i quali ho trovato che riassuma bene la decade che chiude; soprattutto, invece, il suo delineare perfettamente, in Sandler, l'uomo contemporaneo di ben poche virtù e fin troppi vizi: l'avidità, il gioco d'azzardo, il sesso [la messaggistica con la ragazza a sua insaputa a pochi metri di distanza ha del clamoroso, come scena].


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The core principle of freedom
Is the only notion to obey


#3 corrigan

    気持ち悪い

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Inviato 23 febbraio 2020 - 18:09

Bel film, Sandler giganteggia.
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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#4 lazlotoz

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Inviato 29 febbraio 2020 - 09:55

È uno di quei film cangianti. Credo che a seconda dello stato mentale con cui lo si guarda cambia un bel po' il giudizio.

Ci son cose veramente brutte, in maniera incontrovertibile. Come l'incipit nella miniera che ha il solo pregio di farti pensare che stai per vedere un film di serie b abbastanza di merda.

Ci son cose al contrario notevolissime. Su tutte l'interpretazione di Sandler, che a tratti (non sempre perché forse carica un po' troppo) è veramente sublime (specie nel finale).

 

È tutto sommato un film basato sulla tensione e l'accumulo costante, e funziona anche nel suo rilanciare costantemente anche oltre il credibile, dove ogni cosa è sempre il passaggio a qualcosa di peggio. I personaggi di lui e l'amante sono davvero bellissimi. 

 

Un dubbio, ma da dove diavolo è uscito il tipo con l'elicottero verso il finale?


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#5 William Blake

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Inviato 29 febbraio 2020 - 10:19

È l'altro passeggero sul blazer
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#6 lazlotoz

    Enciclopedista

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Inviato 29 febbraio 2020 - 13:09

Ah, mi son perso quel passaggio, mi pareva mancasse un raccordo narrativo al film, invece mancava a me asd

Però boh quel tipo a prescindere dalla mia incomprensione m'è sembrato un po' buttato lì. Però vero che non è un film che si può giudicare per quello perché è tutto un carico continuo di tensione e eventi...


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#7 William Blake

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Inviato 29 febbraio 2020 - 13:54

Beh, è strumentale ma inserito in modo coerente. Lui è un ricco che le fa la corte sull'elicottero. La rincontra al casinò e la invita nella stanza dove aspetta degli amici. Quando lei vede gli scagnozzi lo raggiunge etc
..
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#8 rudic

    mainstream Star

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Inviato 05 marzo 2020 - 16:45

La carrellata in apertura ci introduce dalle viscere della terra alle viscere di Howie Ratner, gioielliere ebreo di Manhattan indebitato per oltre centomila dollari che recupera illegalmente una gemma inestimabile. Pagata centomila dollari a due minatori etiopi e nascosta dentro un carico di pesce (altre viscere), dovrebbe andare all’asta e fruttare un milione. Mentre strozzini e allibratori si accaniscono sul povero schlemiel, angariato dalla moglie e ingelosito dall’amante, l’opale nero finisce (chissà per quanto) tra le mani di Kevin Garrett, stella NBA.
 
Il parallelo tra sport, scommesse e capitalismo forma uno schema funzionale al ritratto di una società ferocemente competitiva, destinata a bruciare il surplus di guadagno nel consumo di orripilanti e inutili beni di lusso (i furby tempestati di gioielli) e nel soddisfacimento di compulsioni auto-distruttive (cocaina, gioco d’azzardo). Il denaro diventa allora l’oggetto di una mania pulsionale, come suggerito dai ripetuti accostamenti tra capitale e funzioni corporee: denaro e vomizione, vincite e desiderio sessuale, estrazione mineraria e colonscopia – mentre Freud, già un secolo fa, ravvisava una connessione diretta tra il piacere di trattenere le feci e quello di accumulare moneta.
 
La regia spiritata e clamorosa dei fratelli Safdie sposa brillantemente la prospettiva alterata di Howie, soggetto patologico di una mania evidente – laddove la mania implica con precisione un soggetto che “vive in puri presenti, nell’assoluta deficienza della temporalizzazione” (Binswanger 1983, 98), in preda a un senso delirante di euforia. Ecco allora che in Howie – un Adam Sandler alla miglior prova della sua carriera – “l’espansività, l’entusiasmo, l’iperattività, l’evasione, l’agitazione motoria, la logorrea, l’esaltazione […] sono manifestazioni della pulsione di morte” (Recalcati 2019, 109).
 
Pulsione di morte (todestrieb) che non significa tendenza suicida, ma consiste al contrario nell’estremizzazione del principio di piacere, che spinge la vita organica a recuperare l’inerte beatitudine della materia inanimata – o il vuoto caldo e torpido del grembo materno. Netta l’influenza del magnifico “The Gambler” di Edgar Reisz (1974), nel quale uno spiritato James Caan, forse alla miglior prova in carriera, mette in scena la progressiva convergenza di principio di piacere e pulsione di morte attraverso il gioco. Rispetto al personaggio di Caan, ormai assuefatto all’energia libidica sprigionata dalla ludopatia, Howard non è un caso così disperato. Anzi, è un satiro. Ma la sua attività sessuale è proporzionale alla sua attività di gioco (“I’m gonna fuck the living shit out of you tonight”). Infatti, l’unico periodo in cui non scommette è fatalmente quello in cui tronca con l’amante, e nel primo piano finale estinzione ed estasi coincidono.
 
Altra grande prova dei Safdie dopo “Good Time”, altra grande prova di Sandler dopo “Punch Drunk Love”, “Diamanti grezzi” si candida di diritto come miglior film di questo inizio 2020.

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#9 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 17 aprile 2020 - 09:05

Ero venuto a commentare ma non ho molto da aggiungere alla recensione di William Blake (durante la visione sono venuti in mente anche a me Altman, Cassavetes, Godard e Ferrara, neanche ci fossimo messi d'accordo) e al post di Rudic.

 

Per me un cazzo di capolavoro. I Safdie con due soli film (che ho visto) si confermano tra i registi più potenti e irriverenti (sui titoli di coda ho avuto un mezzo infarto) della loro generazione, sicuramente da grandissime speranze per i moribondi 20s.


  • 1

#10 Wattimo Fuggente

    chi semina vento raccoglie scureggia

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Inviato 18 aprile 2020 - 04:34

 Ferrara

idem, bad lieutenant in particolare (meno l'elemento religioso, qui presente ma in forma grottesca/ironica) - scorsese non lontano (wolfows il primo a cui ho pensato).
non un capolavoro ma un ottimo film


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#11 maun

    pivello

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Inviato 19 maggio 2021 - 18:43

a mio modesto parere mezza tacca sotto a good time pero'


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