Tirreno, Liegi, Tour e Lombardia nella stessa stagione, alla faccia del cazzo!
E il bronzo olimpico.
Mi dimentico sempre di questo thread.
È un mostro ma non mi da nessuna emozione come pedala, la faccia che ha, niente. Non lo “sento” proprio.
Ho trovato illuminante questo articolo:
http://www.bidonmaga...ersione-di-pogi
Si tratta di un’osservazione del giornalista irlandese Cillian Kelly, il quale fa notare come, sebbene Tadej Pogačar abbia coronato a Bergamo una delle stagioni migliori della storia del ciclismo, conclusa con in carniere un Tour de France, una Liegi, un Lombardia, una medaglia olimpica e diverse altre cose, la sensazione è che le sue vittorie non siano state la "storia centrale" di un anno dominato piuttosto da Alaphilippe e dai Vans (termine in cui Kelly accorpa Wout van Aert e Mathieu van der Poel).
In una delle risposte al tweet iniziale, Kelly chiarisce il senso del “dominio” di cui parla, che non ha a che vedere in senso stretto con i risultati (rispetto ai quali nessuno evidentemente ha fatto meglio di Pogačar), ma con la capacità di generare hype, suscitare articoli di giornale, catalizzare l’interesse mediatico, occupare i discorsi dei tifosi. Detto altrimenti, di indirizzare la narrazione.