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Non Solo Roberto: Post Malone


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9 replies to this topic

#1 Edgewalker

    The storm is upon us

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Inviato 26 dicembre 2019 - 15:22

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Vista che l’altra detentrice del record streaming di quest’anno è stata già ampiamente dibattuta, inauguriamo con l’ennesima provincialata [tipo quelle che si leggono quando si parla di Solange o D’Angelo] il thread su Post Malone. che, a differenza di Billie Eilish, è maschio, bianco, etero e appropriatore culturale. Classe 1995, newyorkese ma texano d’adozione, i più sagaci lo ricordano già per questa

 




lui si presenta con delle treccine tra un Sean Paul e un Rob Flynn d’epoca, una barbetta da youtuber di Minecraft [quale era], e un pezzo che, in pieno 2015 e in piena autonomia autoriale, quasi stravolge completamente a suo modo l’idea di r&b moderno a braccetto con la trap. Oggi se ne parla come di un artista ben più che affermato, ma è interessante notare come nel periodo tra White Iverson e il primo album, la sua nomea si stava un pò concretizzando in quella di un one hit wonder come tanti. Nessuno dei pezzi sparsi [e spesso comunque belli: Too Young, Go Flex] generò quel tipo di escalation, e a ben poco servì il solito mixtape per ingannare il tempo August 26, pieno di canzoni oggi dimenticate ma con tra di esse un valevole monito: una sorta di karaoke dei Fleetwood Mac che non solo indicizza future sue tendenze ma è anche ben realizzato.


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Quando esce Stoney a fine 2016 insomma, l’impressione iniziale è che sia, in scala, un caso simile alla meteora di inizio anni ’10 Kreayshawn. E invece non solo darà grandi risultati nell’anno successivo con i singoli Congratulations e I Fall Apart [diventata tale in seguito ad una esibizione unplugged], ma dimostra già una bella serie di frecce al proprio arco, una vocalità ed un gusto melodico peculiari ma versatili nell’essere asservibili al country trap di Broken Whiskey Glass [3 anni prima di Old Town Road], a quello puro della bonus track Leave, al Sade-ismo di Deja Vu, ad una delle ultime farrellate valevoli come Up There, all’hip hop che campiona Gigi Masin di Big Lie. Persino le feature sono poche e azzeccate, cosa che certo non si può dire dei suoi dischi successivi.


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Beerbongs & Bentleys viene invece anticipato dal singolone Rockstar [che a sua volta anticipa la Rockstar canzone / album di Sfera Ebbasta], e mira molto più veementemente a consolidare il suo brand di trap canterina eterea e dreamy in gran parte del disco. Post qui ha oramai uno stile riconoscibile, ma qualche maligno exec decide comunque che sia una buona idea piazzare qualche marchettata più generalista, come il g-funk di Same Bitches con G-Eazy e YG, o l’ignobile Ball For Me con una Nicki Minaj pre-ritiro che abbisognava di Malone molto più che viceversa. Molto meglio, piuttosto, il cloud rock di Over Now con Nikki Six alla batteria, l’earworm Better Now, l’Imagine trap Psycho, il Jonestown Interlude che sembra uscito dai P.O.D. di Matrix Reloaded. A tal proposito, una mia conoscenza in occasione del concerto a Capannelle, dopo aver notato le similarità vocali con Chester Bennington, lo inquadrò poeticamente come “un Coez che non ha mai smesso di ascoltare nu metal”, e non è del tutto in torto. Persino la copertina riprende quelle dei Filter di 20 anni prima.



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Hollywood’s Bleeding, di quest’anno, batte il ferro finchè è caldo e ben esemplifica il dilemma che Malone, votatosi inizialmente all’hip hop per l’impossibiltà di emergere come artista rock e criticato per l’ammettere di preferire Dylan al rap quando vuole ascoltare qualcosa con emozioni profonde, è chiamato a interpretare. Ci sono le canzoni belle nello stile che lo ha reso famoso [la title track, Saint-Tropez, Goodbyes, I Know], ma il disco è po dilaniato tra

- le incursioni rock che può finalmente permettersi: Circles è Fleetwood Mac + Tame Impala + Empire of the Sun, spodestata dalla cima billboard solo dalla Carey natalizia, A Thousand Bad Times e Allergic sono l’alternativa viabile agli Imagine Dragons, Take What You Want convoca in maniera credibile non solo Ozzy Osbourne ma persino un solo alla Randy Rhoads

- le solite marchettate per, a questo punto, quasi tenere in vita un genere che, nella sua forma attuale, ha raggiunto un punto di non ritorno [tutte le canzoni con i sir Future, Meek Mill, DaBaby e Lil Baby]. A queste sono assimilabili anche Wow di Malone in solitaria e Sunflower che, seppur bella, è solo una imbucata della soundtrack del recente Spiderman a pupazzi

La mia opinione in breve: Post Malone è quanto di meglio il mainstream americano possa offrire oggi, nel suo tanto forgiare uno stile personale e riconoscibile quanto giocare ed attualizzare richiami a musica antica più o meno nobile a seconda delle orecchie. La mia speranza per il suo futuro è che arrivi o ad un fisiologico calare commerciale che gli consenta di fare un pò quello che vuole senza doveri e pretese, o ad un opposto strapotere da midas touch che gli consenta di fare altrettanto. In entrambi i casi: sfanculare il rap e i rappers. O almeno, questo rap e questi rappers.


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#2 Mr. Atomic

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Inviato 26 dicembre 2019 - 17:03

Terribile, abbiamo provato ad ascoltarlo ma siamo quasi impazziti
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#3 cinemaniaco

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Inviato 26 dicembre 2019 - 17:07

quello che mi ha indotto a pensare l'ascolto di hollywood's bleeding è che post malone abbia trasformato la trap nel pop elettronico del XXI secolo. ben inteso che non è l'unico, però quest'ultimo disco è il più scopertamente "pop" dei suoi album

ogni anno riesce a tirare fuori 1-2 pezzi che immediatamente adoro, tendenzialmente i singoli di punta, ma poi quando vado ad ascoltare l'intero disco mi entusiasma molto meno. i motivi sono sicuramente i compromessi che indichi. ma in generale la pubblicità rock che si è fatto e gli hanno fatto, mi sembra sempre più uno specchietto per le allodole. a me posty sembra in tutto e per tutto una popstar. non è un peggiorativo, è che non mi pare abbia ancora deciso di varcare la soglia che ad esempio, come ben sai, un MGK ha coraggiosamente deciso di oltrepassare. da questo punto di vista lo metto un gradino sotto xxxtentacion e lil peep, le due vere rockstar "mascherate" dei nostri tempi uscite dallo stesso milieu di post malone, musicisti sicuramente meno coerenti ed organizzati, ma anche meno convenzionali

ha indubbiamente scritto una delle canzoni del decennio: rockstar
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#4 Edgewalker

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Inviato 26 dicembre 2019 - 17:35

quello che mi ha indotto a pensare l'ascolto di hollywood's bleeding è che post malone abbia trasformato la trap nel pop elettronico del XXI secolo. ben inteso che non è l'unico, però quest'ultimo disco è il più scopertamente "pop" dei suoi album

ogni anno riesce a tirare fuori 1-2 pezzi che immediatamente adoro, tendenzialmente i singoli di punta, ma poi quando vado ad ascoltare l'intero disco mi entusiasma molto meno. i motivi sono sicuramente i compromessi che indichi. ma in generale la pubblicità rock che si è fatto e gli hanno fatto, mi sembra sempre più uno specchietto per le allodole. a me posty sembra in tutto e per tutto una popstar. non è un peggiorativo, è che non mi pare abbia ancora deciso di varcare la soglia che ad esempio, come ben sai, un MGK ha coraggiosamente deciso di oltrepassare. da questo punto di vista lo metto un gradino sotto xxxtentacion e lil peep, le due vere rockstar "mascherate" dei nostri tempi uscite dallo stesso milieu di post malone, musicisti sicuramente meno coerenti ed organizzati, ma anche meno convenzionali

ha indubbiamente scritto una delle canzoni del decennio: rockstar

 

Beh Machine Gun Kelly ha fatto una scelta di campo sicuramente più dichiarata in certi aspetti, ma per altri non mi sembra poi così meno "ignavo" di Malone ora come ora. La pubblicità rock sua e di altri in questo senso sarei più propenso a vederla come veritiera a posteriori tra un pò; da parte sua il background non manca [anche metal: frequentissime magliette e comparsate con gruppi anche moderni come i Gatecreeper e i Power Trip, mentre nel 2010 venne provinato come chitarrista dai Crown The Empire ma venne scartato perchè gli si ruppe una corda mentre suonava asd, della serie what if però] , da parte di altri direi invece che gli stessi o altri exec rispetto a quelli che menziono prima hanno comunque colto che c'era un pezzo di pubblico rimasto da coltivare dopo esser stato bistrattato per anni a suon di Drake e Rihanna, e il record di streaming spotify di quest'anno dimostra che commercialmente ne è valsa la pena


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#5 cinemaniaco

    FЯEAK ON A LEASH

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Inviato 26 dicembre 2019 - 17:47

comunque anche io ho l'idea che né gli convenga, né gli lascino fare la roba rock che vorremmo sentirgli fare. il pezzo con ozzy - che per me è bellissimo - suona come quei passion project cinematografici fatti tra un blockbuster e l'altro, con il regista che sa benissimo che non staccherà un biglietto e con il produttore tranquillo perché sa di tamponare le perdite con il merchandising del film successivo
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#6 Edgewalker

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Inviato 26 dicembre 2019 - 19:11

Un pó alla certi film di Soderbergh asd

Peró sai, alla fine Circles è un singolo e sta andando molto meglio di quelle deep cuts coi trappers messe in mezzo alla tracklist, e se è vero che comunque poi i singoli oramai si scelgono anche dopo una mesata di ascolti dell’album, mi sembra che anche come numeri abbiamo proprio spiccato di meno rispetto a quella con Ozzy [certo, quella ha anche Travis Scott, ma quest’ultimo messo vicino a loro due fa veramente la figura del bambino speciale]

Un’altra cosa importante di Circles è che conferma che Malone, dopo molti singoli sempre aiutati dalla collaborazione di turno, riesca a reggersi in piedi e fare numeri oramai anche con solo la sua di brand power e in quasi qualsiasi genere
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#7 solaris

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Inviato 27 dicembre 2019 - 10:19

dopo l'immersione di questo thread non rimane altro che darsi fuoco


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#8 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 27 dicembre 2019 - 10:34

Pancarotto di te un po' mi fido, approfondirò questo POST ma intanto ti chiedo: la citazione del titolo è casuale o voluta? Non pensavo che ROBERTO avesse un seguito anche tra i GDO (o forse ti sto giudicando troppo giovane)

 

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#9 Edgewalker

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Inviato 27 dicembre 2019 - 14:23

dopo l'immersione di questo thread non rimane altro che darsi fuoco

 

Nemmeno il sample di Clouds di Gigi Masin è riuscito a convincerti

 

Pancarotto di te un po' mi fido, approfondirò questo POST ma intanto ti chiedo: la citazione del titolo è casuale o voluta? Non pensavo che ROBERTO avesse un seguito anche tra i GDO (o forse ti sto giudicando troppo giovane)

 

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Premetto che qui sono relativamente nuovo e non so cosa sia un GDO, sono del 93 ma un pò di cultura sul mondo prima della mia nascita ce l'ho asd


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#10 Edgewalker

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Inviato 12 giugno 2020 - 09:44

 

sni


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