Due fidanzatini, giovanissimi, incontrano New York e, dividendosi immediatamente, la attraversano in lungo e in largo facendo incontri.
La Fanning e Chalamet sono bravissimi nelle parti della svampita ingenua e dell’imbranato fuori dal tempo (insomma, gli stereotipi Alleniani) che fronteggiano l’una la passione della sua vita (che è il cinema in veste di regista/sceneggiatore/attore) l’altro la sua città che è le sue radici, la sua memoria, la sua famiglia.
C’è tutto Allen, davvero, il classico con la pioggia, i personaggi strani, l’arte, la mamma castratoria, il cinema, le vecchie canzoni e la nostalgia, l’essenza dell’essere fuori del tempo e quindi modernissimo.
Ma labile, leggerissimo e con qualche problema di scrittura questa volta, a mio parere (la svolta romantica come attaccata frettolosamente).
Brava la Gomez.
Link alla recensione di OndaCinema: http://www.ondacinem...a-new-york.html
Messaggio modificato da William Blake il 23 dicembre 2019 - 11:49
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