Il disco di Liberato è infatti un compendio del passato più brani nuovi. Tuttavia, è una sorta di pellicola sonora ben scritta, e basta osservare l'opera videografica di Lettieri per comprendere l'operazione di fondo. Un progetto denso di citazioni eleganti, melodie killer e momenti meno prevedibili come "Niente", istantanea dai chiaroscuri pazzeschi che resta una delle cose più belle dell'anno. Che sia sopra gente tipo i The Comet Is Coming, che pure hanno riproposto materiale del disco precedente, rivoltato addirittura in una nuova pseudo salsa afrobeat, onestamente mi pare il minimo. Ci si lamenta sempre del proprio giardino, mentre la realtà suggerisce che quello degli altri è dannatamente più trito e ritrito, sostanzialmente poco consistente. Lingua Ignota molto apprezzabile, ma i precedenti sono più sanguigni, degenerati e tenebrosi. Sull'ultimo di Cave ho ormai detto tutto e il suo contrario, e mi sono promesso di non scrivere più niente. Tanto resta comunque una lagna funerea poco trascinante e amen.
la pseudo salsa afrobeat, se la vuoi chiamare così, ce l'hanno sempre avuta i comet is coming. la riproposizione del materiale precedente non me la ricordo proprio, è lo stile al sax di shabaka che tende a ripetersi, ma se proprio vogliamo nel disco dell'anno scorso dei sons of kemet era un problema molto più marcato (che infatti mi è piaciuto molto meno, e di roba "psudo salsa afrobeat" ce n'era a pacchi)