
Cosa Resterà Di Questi Anni 10 Afferrati E Già Scivolati Via?
#21
Inviato 26 novembre 2019 - 16:39
#22
Inviato 26 novembre 2019 - 17:03
1. Solo Dio perdona
2. Leviathan
3. Drive
4. The Raid 2: Berandal
5. Mademoiselle
6. The Wolf of Wall Street
7. My Name Is Victoria
8. Toy Story 3
9. Moonrise Kingdom
10. It's Such a Beautiful Day
11. The Master
12. I Saw the Devil
13. Il cigno nero
14. Grand Budapest Hotel
15. Prisoners
16. Una separazione
17. Her
18. Good Time
19. Whiplash
20. Inception
Menzioni d'onore in ordine sparso: Bandersnatch (sì, mi è piaciuto un botto), L'impostore, Baby Driver, Moonlight, Boyhood, The Hateful Eight, La gabbia dorata, Mommy, Lo sciacallo, Secuestrados, Sicario, Tom at the farm, Forza maggiore, La storia della principessa splendente.
Tuttavia nella mia vita non ho mai smesso di masturbarmi
#23
Inviato 26 novembre 2019 - 17:24
Tra le commedie intelligenti sicuramente everybody wants some. Uno dei miei film preferiti di Linklater, sopra anche a dazed and confused secondo me.
Io lo trovai orrido, e dire che Linklater di solito la vince in partenza con me.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#24
Inviato 26 novembre 2019 - 17:44
Ho visto molti citare Whiplash....veramente?
#25
Inviato 26 novembre 2019 - 17:57
Frances Ha
To the Wonder
La vita di Adèle
Melancholia
El abrazo de la serpiente
Solo gli amanti sopravvivono
Before Midnight
Boyhood
Una vita
Il cavallo di Torino
Il figlio di Saul
La quinta stagione
Toy Story 3
Little Sister
Arrival
Ex Machina
Un amore di gioventù
Qualcosa nell'aria
Le ricette della signora Toku
Pina
Non uscito al cinema:
Ce sentiment de l'été
Neanche a me è piaciuto Everybody wants some
Ho adorato invece il progetto Life in a Day:
#26
Inviato 26 novembre 2019 - 19:39
per quanto riguarda la classifica, secondo RYM ho visto 435 film del decennio :shocked:
(effetto di quando ero felicemente sotto-occupato)
mi limito ai primi 7 perché poi proseguendo avrei vere difficoltà e molta poca motivazione a mettere in ordine, ma mi va di citare i lavori di Aronofski, Xavier Dolan e Shame di McQueen tra i moltissimi altri.
0. The Lady
1. Moonlight
2. Spring Breakers
3. The Place Beyond the Pines
4. A Ghost Story
5. The Comedy
6. Alì ha gli occhi azzurri
7. Universal Soldier: Day of Reckoning
per il resto, Lanthimos succede ad Audiard come migliore regista europeo del decennio, la scandinavia ci dice bene con, in ordine di potenziale, Ostlund, Vogt e Trier ed è meglio non dimenticarci di citare i rumeni per la propria salvaguardia personale (Poromboiu il mio preferito). Mi viene in mente poco altro che non sia già stato citato tipo Refn o von Trier.
Primo decennio che la Francia è la grande assente e se mi parlate di Kechiche tiro fuori i meme anti-Soros.
L'italietta per fortuna ha Giovannesi e la Rohrwacher (dei quali devo comunque vedere gli ultimi film), dato che Sorrentino alterna capi (vabbeh, uno) a vaccate e Garrone l'ho lasciato perdere dopo Reality. Panos Cosmatos lo considero apolide.
Già citato Xavier Dolan, e devo dire che le sue ultime prove e seconde visioni hanno smorzato l'entusiasmo che avevo nei suoi confronti. Credo che Mommy e Tom a la ferme siano le sue prove migliori per ora, qualche anno fa ne avrei elencato altre.
Completamente disinteressato agli asiatici (tranne Tokyo Tribe e conto di vedere Parasite), troppo normie per indagare cinematografie africane e sudamericane, mi sono quindi pigramente adagiato su film americani, anche se non troppo amerriggani, per stilare la mia classifica, dalla quale sono rimasti fuori i sundance kid Cahill e Batmanglij e magari, volendo essere magnanimi, qualche randomica mumblecorata tipo Cold Weather, non dimenticando che Solondz e Jarmusch vivono e lottano sempre insieme a noi.
Concordo sul bel numero di film horror, tanto che pure io potrei elencarne un trio di validissimi (sarebbero i soliti VVitch, Babadook e Hereditary) a cui aggiungerei la saga dei Sinister.
Ma più dei generi mi piacerebbe, pur senza averne le competenze, discutere di quello che per me veramente determina stilisticamente un decennio, ovvero la fotografia, i movimenti di macchina e soprattutto come viene inquadrato il corpo umano, quale porzione dello schermo occupa, se con primi piani o a figura intera.
Fenomeno secondario, anche se non è cinema, bisognerebbe analizzare il travaso di registi dal grande al piccolo schermo.
#27
Inviato 26 novembre 2019 - 19:53
1. Mad Max Fury Road
2. Under The Skin
3. Inception
4.Super
5. The Way Back
6. Melancholia
7.Drive
8. Moneyball
9. Safety Not Guaranteed
10. Argo
11. The Perks Of Being a Wallflower
12. Moonrise Kingdom
.13. Still Life
14. Her
15. Blue Jasmine
16. Les Combattants
17. Edge Of Tomorrow
18. Nightcrawler
19. Asphalte
20. Inside Out
21 Turbo Kid
22. Allied
23. Three Billboards Outside Ebbing, Missouri
24. A Ghost Story
25. Lady Bird
26. Welcome To Marwen
27. The Dead Don't Die
28. Joker
#28
Inviato 26 novembre 2019 - 20:18
Paterson
Boyhood
Citizenfour
The Florida Project
Ostatnia Rodzina (The Last Family)
Too Late
La leggenda della principessa splendente
Norte, the end of history
Enemy
Faults
Shame
Blue Jay (anche come omaggio a Mark Duplass)
Honeymoon (magari poi andrebbe fatta una top 10 horror)
Leave no trace
Diversi altri film ottimi ma questi direi che sono i film a cui sono affezionato.
#29
Inviato 26 novembre 2019 - 23:27
L'ho pensato davvero stupidino anch'io nel mentre, epperò col tempo mi è cresciutoIo lo trovai orrido, e dire che Linklater di solito la vince in partenza con me.
Tra le commedie intelligenti sicuramente everybody wants some. Uno dei miei film preferiti di Linklater, sopra anche a dazed and confused secondo me.
Comunque topic doveroso, che se non altro mi fa tornare in mente film che mi dico di voler recuperare da anni
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#30
Inviato 26 novembre 2019 - 23:55
#31
Inviato 27 novembre 2019 - 09:39
40 dei film che più ho amato del decennio. Ordine puramente sparso (ho troppa cinema da recuperare).
Leviathan (Andrey Zvyagintsev, 2014)
La fine del mondo (Edgar Wright, 2013)
Holy Motors (Leos Carax, 2012)
La storia della principessa splendente (Isao Takahata, 2013)
L'illusionista (Sylvian Chomet, 2010)
The Perks of Being a Wallflower (Stephen Chbosky, 2012)
The Boy and the Beast (Mamoru Hosoda, 2015)
La grande bellezza (Paolo Sorrentino, 2013)
Kotoko (Shinya Tsukamoto, 2011)
Mirai (Mamoru Hosoda, 2018)
La vita d'Adele (Abdellatif Kechiche, 2013)
Reality (Matteo Garrone, 2012)
Unsane (Steven Soderbergh, 2018)
Si alza il vento (Hayao Miyazaki, 2013)
Tomboy (Céline Sciamma, 2011)
L'arte della felicità (Alessandro Rak, 2013)
Non essere cattivo (Claudio Caligari, 2015)
Il racconto dei racconti (Matteo Garrone, 2015)
C'era una volta a... Hollywood (Quentin Tarantino, 2019)
Libere, disobbedienti, innamorate (Maysaloun Hamoud, 2016)
Adieu au langage (Jean-Luc Godard, 2014)
Trance (Danny Boyle, 2013)
Scott Pilgrim vs The World (Edgar Wright, 2010)
The Badadook (Jennifer Kent, 2014)
La casa di Jack (Lars von Trier, 2018)
L'altro volto della speranza (Aki Kaurismäki, 2017)
Parasite (Bong Joon-Ho, 2019)
Into the Inferno (Werner Herzog, 2016)
Il traditore (Marco Bellocchio, 2019)
Tutto può accadere a Broadway (Peter Bogdanovich, 2014)
Jackie (Pablo Larraìn, 2016)
La prima cosa bella (Paolo Virzì, 2010)
La scomparsa di Haruhi Suzumiya (Yasuhiro Takemoto/Tatsuya Ishihara, 2010)
Nocturama (Bertrand Bonello, 2016)
Steve Jobs (Danny Boyle, 2015)
Your Name (Makoto Shinkai, 2016)
La forma della voce (Naoko Yamada, 2016)
Cuori puri (Roberto De Paolis, 2017)
Apollo 11 (Todd Douglas Miller, 2019)
Queen of Heart (Alex Ross Perry, 2015)
#32
Inviato 27 novembre 2019 - 09:52
action
1. the raid
2. john wick
3. mad max: fury road
4. universal soldier - il giorno del giudizio
5. sabotage
6. la notte su di noi
7. skyfall
8. fast & furious 5
9. the equalizer
10. drive angry
horror
1. hereditary
2. green room
3. you're next
4. 31
5. kill list
6. the conjuring
7. wolf creek 2
8. maniac
9. the guest
10. bone tomahawk
11. insidious
12. sinister
13. oculus
14. the visit
15. get out
16. la notte del giudizio
17. clown
18. I spit on your grave
19. autopsy
20. piranha 3D
cinefumetto
1. joker
2. super
3. logan
4. deadpool 2
5. chronicle
6. kick-ass
7. batman v superman
8. guardiani della galassia vol.2
9. captain america: civil war
10. x-men - giorni di un futuro passato
thriller/noir/crime
1. the wolf of wall street
2. cell block 99
3. sicario
4. the counselor
5. cogan
6. codice 999
7. end of watch
8. drive
9. killer joe
10. outrage
11. l'amore bugiardo
12. animal kingdom
13. il cigno nero
14. the rover
15. millennium
16. enemy
17. prisoners
18. escobar
19. the town
20. hell or high water
fantascienza
1. snowpiercer
2. inception
3. blade runner 2049
4. interstellar
5. midnight special
6. source code
7. looper
8. prometheus
9. upgrade
10. edge of tomorrow
vorrei menzionare ancora un paio di film che non rientrano "rigidamente" in un genere, ma possono essere etichettati con l'onnicompresivo drama o ricadere in più generi, o in generi di cui ho visto troppi pochi esemplari (vedi il western) per stilare una decina o più di titoli:
- take shelter
- django unchained
- zero dark thirty
- come un tuono
- the canyons
- maps to the stars
- il fuoco della vendetta
- joe
- american sniper
- fury
- creed
- revenant
- the hateful eight
- animali notturni
- deepwater horizon
- la forma dell'acqua
- la casa di jack
titoli italiani:
- suburra
- non essere cattivo
- acab
- shadow
- loro 1
#33
Inviato 27 novembre 2019 - 10:03
per quanto riguarda la classifica, secondo RYM ho visto 435 film del decennio :shocked:
Ho controllato il mio conteggio per curiosità.
559*.
Ecco cosa succede a non avere una vita sociale.
* Ai quali si aggiungono tutti i film non del decennio 10, nemmeno ci provo a fare una stima.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#34
Inviato 27 novembre 2019 - 10:23
POPOLARE
Documentary: boh, non seguo.
Tre titoli (anche se sull'idea di documentario come "genere" ci sarebbe da discutere visto il proliferare di soluzioni ibride [tanto che si sono inventati la - problematica - locuzione "cinema del reale"):
The Act of Killing - Joshua Oppenheimer
Prodotto da due giganti come Errol Morris e Werner Herzog, il film di Oppenheimer segue i racconti di alcuni gangster indonesiani durante le cosiddette purghe anticomuniste. Al di là dei raggelanti racconti, la cosa interessante è che questi carnefici vogliono farne un film - in perfetto stile hollywoodiano, con addirittura siparietti musical - interpretando loro stessi. Nel mettersi di fronte alle sanguinolente torture compiute, quindi mettendosi di fronte alla loro stessa immagine, iniziano a pentirsi e il doc prende i contorni angoscianti di un incubo.
L'image manquante - Rithy Panh
Basterebbe questo breve estratto tratto dal film con la voce off del regista per convincervi a recuperarlo:
"Da anni cerco un’immagine mancante. Una fotografia scattata tra il 1975 e il 1979 dai Khmer Rossi, quando governavano la Cambogia. […] L’ho cercata invano negli archivi, nei giornali, nelle campagne del mio paese. Ora lo so: questa immagine manca […] allora la creo io. Quello che oggi vi offro non è un’immagine, o la ricerca di una sola immagine, ma l’immagine di una ricerca, quella che consente il cinema. Alcune immagini dovrebbero sempre mancare, sempre essere rimpiazzate da altre: in questo movimento c’è la vita, la lotta, il dolore e la bellezza, la tristezza dei volti perduti, la comprensione di ciò che è stato, a volte la nobiltà, e anche il coraggio: ma l’oblio, mai"
il film racconta il delirio di Pol Pot e dei Khmer Rossi e lo sterminio del popolo cambogiano nei campi di lavoro, tra cui la famiglia del regista. È interessante soprattutto perché mette in discussione le immagini di propaganda del regime e le fa interagire con delle statue di argilla, per cui si crea questo cortocircuito nel quale l'immagine (in pellicola) risulta ideologicamente manipolata mentre la messa-in-scena con le statue (in digitale) recupera una memoria sommersa.
Le quattro volte - Michelangelo Frammartino
A metà tra natura e fiaba il film di Frammartino è una delle operazioni più interessanti sul territorio italico. In realtà si tratta di una co-produzione con altre cdp europee, nessuno in Italia investe totalmente su questo tipo film (anche se ultimamente avverto un leggerissimo trend positivo), e lo stesso regista - che tra le altre cose ha presentato al MoMA di New York l'installazione Alberi - ha avuto diverse difficoltà produttive (ma finalmente ha terminato le riprese del suo nuovo film). Le quattro volte parte dalla suggestione di una frase attribuita a Pitagora: "Abbiamo in noi quattro vite successive incastrata l'una dentro l'altra". Il film insegue questi quattro stadi, l'umano, l'animale, il vegetale e il minerale. Senza dialoghi e senza musiche può risultare una visione ostica - ricordo che in sala ero rimasto solo dopo circa 30/40 minuti - ma tutta la potenza è delegata alla bellezza dell'immagine, al tempo sfibrato e a questo continuum dova la vita sta nella morte e viceversa.
Per rimanere in Italia, in questi anni dieci bisogna fare i conti anche con quella mina vagante che risponde al nome di Franco Maresco. Due film bellissimi e corrosivi come Belluscone e La mafia non è più quella di una volta, che hanno come tratto comune l'improbabile (eppur più vero del vero) personaggio di Ciccio Mira. Ma non sono da sottovalutare anche piccole e sporadiche operazioni di questi ultimi anni come Selfie, Normal e La scomparsa di mia madre.
Poi, inutile girarci intorno
Cave of Forgotten Dreams (2010)
girato in 3d nella grotta Chauvet che contiene i più antichi disegni della storia dell'umanità (noi non possiamo visitarla, Herzog sì)
Into the Abyss (2011)
sulla pena di morte, risente un po' del finanziamento televisivo ma ad ogni modo colpisce e affonda
Lo and Behold, Reveries of the Connected World (2016)
Internet analizzato in dieci capitoli, senza moralismi e con un pizzico di post-apocalisse
Into the Inferno (2016)
C'è una scena in particolare dove un abitante di una zona vulcanica afferma con sicurezza che la fine del mondo coinciderà con l'eruzione di tutti i vulcani.
Meeting Gorbachev (2018)
ancora non visto
Nomad: in the Footsteps of Bruce Chatwin (2019)
Meraviglioso. Un film su uno zaino regalato da Chatwin al regista diventa un pretesto per raccontare la sua storia e le sue ricerche etno-antropologiche.
Un altro grande vecchio che non pensa assolutamente di fermarsi è Frederick Wiseman, i miei preferiti di questi anni dieci sono National Gallery e Ex Libris, sul sistema bibliotecario newyorkese
#35
Inviato 27 novembre 2019 - 10:26
Faccio la mia classifica horror:
1. Honeymoon
2. Insidious
3. The Nightmare
4. The Visit
5. The Battery
6. The Woman
7. The Babadook
8. Hereditary
9. The Witch
10. It Comes At Night
Altri da citare (alcuni non li ricordo proprio però )
Don't Breathe
Excision
Musaranas
The Returned
Shelley
Stake Land
They Look Like People
VHS 2
Wolf Creek 2
Tristissimo il panorama sci-fi a parte il primo Black Mirror.
#36
Inviato 27 novembre 2019 - 10:30
Shelley
Ma quello con Elle Fanning, vale la pena si'? Pensavo fosse un polpettone biopic. Ah no, e' un altro fim infatti.
Drag Me to Hell e' 00s, mi sembra.
#37
Inviato 27 novembre 2019 - 10:34
Documentary: boh, non seguo.
Spoiler
Tre titoli (anche se sull'idea di documentario come "genere" ci sarebbe da discutere visto il proliferare di soluzioni ibride [tanto che si sono inventati la - problematica - locuzione "cinema del reale"):
The Act of Killing - Joshua Oppenheimer
Prodotto da due giganti come Errol Morris e Werner Herzog, il film di Oppenheimer segue i racconti di alcuni gangster indonesiani durante le cosiddette purghe anticomuniste. Al di là dei raggelanti racconti, la cosa interessante è che questi carnefici vogliono farne un film - in perfetto stile hollywoodiano, con addirittura siparietti musical - interpretando loro stessi. Nel mettersi di fronte alle sanguinolente torture compiute, quindi mettendosi di fronte alla loro stessa immagine, iniziano a pentirsi e il doc prende i contorni angoscianti di un incubo.
Un altro grande vecchio che non pensa assolutamente di fermarsi è Frederick Wiseman, i miei preferiti di questi anni dieci sono National Gallery e Ex Libris, sul sistema bibliotecario newyorkese
Molto belli sia il primo che quello sulla National Gallery (non per tutte le serate diciamo ), comunque mi sembra che sia stata e sia un'epoca d'oro per i documentari, da citare anche l'eccezionale (in tutti i sensi, per gli eventi che gira in tempo reale e per l'argomento) Citizenfour. Io segnalo anche:
- Blackfish, sulla vita delle orche in cattività
- Project Nim, su un esperimento di inserimento di un cucciolo di scimmia in una famiglia umana per studiarne l'apprendimento di linguaggio e regole sociali
#38
Inviato 27 novembre 2019 - 10:36
Shelley
Ma quello con Elle Fanning, vale la pena si'? Pensavo fosse un polpettone biopic.Ah no, e' un altro fim infatti.Drag Me to Hell e' 00s, mi sembra.
Hai ragione, è 2009.
Su Shelley ti riporto la recensione del mitico Blissard su RYM:
"La giovane Elena, per mettere da parte dei soldi per se e per il figlioletto di 5 anni nella natia Romania, va a lavorare in Danimarca dai coniugi Kasper e Louise, coppia di quarantenni che ha scelto volontariamente di vivere in una casa isolata, priva di acqua corrente ed elettricità. Louise è malinconica e debilitata, soprattutto perchè non è riuscita ad avere un bambino, ma la relazione con Elena sembra gradualmente farle ritrovare un po' il sorriso, ed Elena stessa supera le iniziali perplessità e inizia a godersi le meraviglie di una vita pacifica lontana dal caos cittadino. Il clima di affettuosa complicità che si crea tra le due spinge Louise a chiedere a Elena un grosso, grossissimo favore...
In un'epoca in cui anche un ambito libero e apparentemente illimitato come quello orrorifico sembra avere difficoltà a dire qualcosa di nuovo, una delle scelte "vincenti" è quella di immergere una storia praticamente archetipica in un contesto anomalo, ammantare di inquietudine tanti piccoli particolari, costellare la trama di false piste che riescano a mantenere alta la tensione anche nelle scene interlocutorie; è questo il grande pregio di Shelley, pellicola horror rurale che regala un paio di scene perturbanti indimenticabili.
Ali Abbasi non è sicuramente a suo agio nel donare uno spessore psicologico ai suoi protagonisti, ma al contrario è molto dotato nell'avvolgere i volti, i corpi dei personaggi in una luce che li raffiguri ora fragili e innocenti, ora inquietantissimi."
#39
Inviato 27 novembre 2019 - 14:05
Documentary
[...]
Wiseman (per quelle due o tre cose magnifiche che vidi a Fuori orario nella notte dei tempi) e Herzog idoli, chiaramente.
"Le quattro volte" di Frammartino capolavoro, anche se per me, pur utilizzandone la forma, non e' un documentario, anzi lo trovo un film molto "letterario".
"Act of Killing" non e' il mio genere. Non amo l'arte che crede di poter maneggiare e farci guardare in faccia il Male reale. Per me non e' cosa, soprattutto per le arti visive, l'astrazione della scrittura forse puo arrischiarsi di piu'. Idiosincrasia personale.
#40
Inviato 27 novembre 2019 - 15:57
Ordine numerico non rispecchia il valore. Avrò ancora un sacco di roba de vedere/recuperare.
1. An elephant sitting still (Hu Bo)
2. Mektoub my love: canto uno (Abdellatif Kechiche)
3. Oslo, 31. august (Joachim Trier)
4. Tangerine (Sean Baker)
5. Too late ( Dennis Hauck)
6. Leviathan (Andrei Zvyagintsev)
7. Another year (Mike Leigh)
8. Everybody wants some!! (Richard Linklater)
9. Class Enemy (Rok Bicek)
10.L’Âge Atomique (Héléna Klotz)
11. Moonlight (Barry Jenkins)
12. Amour (Michael Haneke)
13. Il club (Pablo Larrain)
14. Biutiful (Alejandro González Iñárritu)
15. Il cliente (Asghar Farhadi)
16. Hell or high water (David Mackenzie)
17. Wind river (Taylor Sheridan)
18. Three Billboards Outside Ebbing, Missouri (Martin McDonagh)
19. Lucky (John Carroll Lynch)
20. Carbone - La truffa del secolo (Olivier Marchal)
21. The neon demon (Nicolas Winding Refn)
22. Take shelter (Jeff Nichols)
23. Only lovers left alive (Jim Jarmusch)
24. Love, Simon (Greg Barlanti)
25. The perks of being a wallflower (Stephen Chbosky)
26. Non essere cattivo (Claudio Caligari)
27. Prisoners (Denis Villeneuve)
28. Dragged across concrete (S. Craig Zahler)
29. Gokseong (Na Hong-jin)
30. Zero dark thirty (Kathryn Bigelow)
31. It follows (David Robert Mitchell)
32. Good time (John e Benny Safdie)
33. Cosmopolis (David Cronenberg)
34. Personal shopper (Olivier Assayas)
35. Nocturama (Bertrand Bonello)
36. Miracolo a Le Havre (Aki Kaurismaki)
37. Killer Joe (William Friedkin)
38. The hateful eight (Quentin Tarantino)
39. '71 (Yann Demange)
40. Un padre, una figlia (Cristian Mungiu)
41. C'era una volta in Anatolia (Nuri Bilge Ceylan)
42. First reformed (Paul Schrader)
43. Fuochi d'artificio in pieno giorno (Yinan Diao)
44. Turist (Ruben Ostlund)
45. Trois souvenirs de ma jeunesse (Arnauld Desplechin)
46. The Social network (David Fincher)
47. La isla minima (Alberto Rodriguez)
48. Che Dio ci perdoni (Rodrigo Sorogoyen)
49. Inherent vice (Paul Thomas Anderson)
50. El clan (Pablo Trapero)
Una fulgida meteora (Hu Bo), ottime nuove leve (Sean Baker, David Robert Mitchell, Craig S. Zahler), un commovente epitaffio (Lucky) e testamento di una carriera (Non essere cattivo, First reformed), un grandissimo noir (Too Late), un turbinio di vita, emozioni, sensazioni (Mektoub my love), un capolavoro totale (Nocturama), occhi a mandorla sempre sugli scudi (Gokseong, Fuochi d'artificio in pieno giorno), Non ho mai più avuto amici come quelli che avevo a 12 anni 16 anni. Gesù, ma chi li ha? (Love, Simon, The perks of being a wallflower), The drugs don't work (Oslo, 31. august) e tante altre belle cose.
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