10s
Ops, il topic mi e' partito per sbaglio. Va beh, magari aggiorno piu' tardi il post, intanto il tema mi sembra chiaro...
Inviato 25 novembre 2019 - 19:13
10s
Ops, il topic mi e' partito per sbaglio. Va beh, magari aggiorno piu' tardi il post, intanto il tema mi sembra chiaro...
Inviato 25 novembre 2019 - 20:33
Inviato 25 novembre 2019 - 23:29
Inviato 26 novembre 2019 - 08:18
10s
Ops, il topic mi e' partito per sbaglio. Va beh, magari aggiorno piu' tardi il post, intanto il tema mi sembra chiaro...
io intervengo per dire che questa vignetta colpisce drammaticamente le nostre coscienze. fa più piangere questa serie di immagini senza parole, che mille film di Steven Spielberg.
Inviato 26 novembre 2019 - 09:30
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 26 novembre 2019 - 11:16
La narrazione in generi ovviamente e' quella che interessa anche a me.
Seguendo la suddivisione di IMDb e andando a braccio e sensazioni :
Action: mi vien da dire che un po' tutto il cinema di genere ormai e' action, persino un certo tipo di cinema con pretese passa da li' (Nolan, Villeneuve). Parlando di action duro e puro: resistono franchise collaudati e magari un po' consunti (Bourne, 007, Mission Impossible), si registra il piccolo-grande fenomeno di John Wick che ha dato il via a un nuovo stile (che forse pero' mostra gia' la corda), trionfa la pachidermia di Fast and Furious e limitrofi, che pero' mi sembra abbiano svoltato da un pezzo nel fantasy del cinefumetto. Dunque genere ancora sfruttatissimo e iper-prolifico, ma la cui stragrande maggioranza di prodotti e' relegata a un'inguardabile serie C a base di plumbei dtv girati in Europa dell'est o stronzate trash della Asylum e simili. Naturalmente parlo dell'occidente, l'oriente al solito fa storia a se', con la new entry indonesiana.
Adventure: ormai non sembra poter esistere un film d'avventura pura senza il lato fantasy. La variante storica e biopic e' quasi peggio pero'. Se ne fanno pochi di entrambi, comunque.
Animation: per quanto mi riguarda le buone promesse del decennio precedente non sono state mantenute: qualche ottimo titolo in un oceano di inquietante omologazione. Nel frattempo e' il cinema spettacolare dal vivo che assomiglia sempre piu' al cinema animato.
Biography: per me uno dei grandi flagelli del cinema moderno, altro che il cine-fumetto. Ormai la scritta "tratto da una storia vera" mi sembra una maledizione, un luogo comune nauseante. Poi per carita', il biopic ha fatto anche cose buone.
Comedy: altro genere iperprolifico, ma in tragico coma creativo. E lo e' da decenni. In America resiste l'old school degli Anderson (W), Payne, Baumbach e del vecchio e osteggiato Allen, ma e' tutto dire che Todd Phillips (pre-Joker) possa essere considerato il miglior “autore” mainstream in circolazione nel genere. Quasi peggio in Europa, a parte qualche isolata sorpresa qui e la', non mi viene in mente nessun regista di rilievo nel genere.
Documentary: boh, non seguo.
Fantasy: dopo i fasti tolkien/potter-iani del decennio precedente, un genere ormai assorbito e sostituito dal cinefumetto, anche quando non c'e' un fumetto alla base estetica e approccio imperante sono quelli. E del cinefumetto ha gia' detto Cine.
History: quasi sempre biopic, quindi rimando a quanto detto per i biography. C'e' pero', soprattutto nelle serie televisive, il fenomeno “period”, cioe' la ricostruzione storica come motore e fine stessi della narrazione. Idea affascinante, che pero' finora ha dato per lo piu' risultati che mi sembrano troppo patinati e leziosi. Pero', nelle mani giuste, approccio che potrebbe dare risultati.
Horror: L'unico genere ancora vivo e trionfante, dove ancora serie A, serie B, cinema d'autore, cinema indie e prodotti semi-amatoriali si mescolano e si contaminano, contendendosi spazi e pubblico. L'unico genere ancora bastante a se stesso: la gente guarda un horror perche' vuole vedersi un horror, tutto il resto e' secondario, tanto che e' ancora l'unico genere privo di divi. Da qui una produzione senza precedenti che conta centinaia e forse migliaia di titoli ogni anno. Presumo che dal 2000 in poi siano stati tranquillamente prodotti piu' film horror che in tutto il 900, scommetterei anche piu' del doppio. Una tale estenuante massa di titoli che e' anche solo per la legge dei grandi numeri che ogni anno escono quei 15 - 20 film da vedere e altre decine di titoli interessanti/passabili.
Music/Musical: al di fuori del biography/biopic (col caso clamoroso di Bohemian Rhapsody) e il caso isolato di La La Land mi pare restare il solito genere zombi che si finge di rivitalizzare e riscoprire ogni tanto.
Sci-Fi: luci ed ombre per il genere che mi fa sempre piu' soffrire, tra tanta spazzatura e occasioni sprecate. Questi 10s meglio del ventennio precedente, ma pure la fs e' stata assorbita dal cinefumetto e i titoli davvero interessanti e davvero riusciti si contano tranquillamente sulle dita di due mani. Tanti invece i titoli riusciti a meta' a cui applicare la filosofia del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Ancora una volta nel genere la tv forse batte il cinema, con una serie grottesca come “Ricky e Morty” che come quantita' e radicalita' di idee straccia il decennio cinematografico quasi ad ogni episodio e una serie “umile” come The Mandalorian che al terzo episodio ha gia' preso a calci in culo tutti gli elefantiaci Star Wars cinematografici post-2000.
Sport: impera ancora il biopic, ma anche sensatamente e nella variante migliore, con diversi titoli interessanti e da ricordare.
Thriller: diluito nell'horror, annegato nel mare dei procedural televisivi, a pensarci quasi non esiste piu' come genere puro. Fincher forse l'unico autore ancora interessato a farlo vivere, sia al cinema che in tv.
War: se ne sono prodotti diversi negli utimi anni, un fenomeno che non riesco ad inquadrare bene (la svolta destrosa del mondo non ha connotati militareschi): qualche buon titolo, ma non mi sovviene nulla di imprescindibile.
Di noir e western al prossimo post con appositi listoni.
Inviato 26 novembre 2019 - 11:28
Sport: impera ancora il biopic, ma anche sensatamente e nella variante migliore, con diversi titoli interessanti e da ricordare.
Tom di sport quali titoli consiglieresti? Magari me ne sono perso qualcuno di valido
Inviato 26 novembre 2019 - 11:33
1. Il cavallo di Torino
2. Vi presento Toni Erdmann
3. Belluscone, una storia siciliana
4. Tabu
5. Nico, 1988
6. Tesnota
7. Laurence, anyways
8. Reality
9. La prima cosa bella
10. A gentle creature
11. The lobster
12. E' stato il figlio
13. La bocca del lupo
14. Amour
15. Non essere cattivo
16. Loveless
17. Le quattro volte
18. The tribe
19. La donna che canta
20. Elle
Bonus track: Olive Kitteridge, miglior (mini) serie del decennio.
Inviato 26 novembre 2019 - 11:50
Sport: impera ancora il biopic, ma anche sensatamente e nella variante migliore, con diversi titoli interessanti e da ricordare.
Tom di sport quali titoli consiglieresti? Magari me ne sono perso qualcuno di valido
Cosi' su due piedi mi sono piaciuti molto:
La vera storia di Olli Mäki - Juho Kuosmanen
I, Tonya - Craig Gillespie
Jawbone - Thomas Napper
Moneyball - Bennett Miller
poi, boh...
The Fighter - David O. Russell
Warrior - Gavin O'Connor
Rush - Ron Howard
Foxcatcher - Bennett Miller
Borg McEnroe - Janus Metz
A Prayer Before Dawn - Jean-Stéphane Sauvaire
e, ma si' dai, pure Veloce come il vento - Matteo Rovere
come serie tv: Glow
Inviato 26 novembre 2019 - 12:08
Sulle commedie Phillips è stato bravo, ma in generale secondo me è molto valevole tutta la cricca di Rogen-Franco e affiliati [non so se abbia un nome conclamato come il Frat Pack.
Gli horror sono contento siano in questa golden age, probabilmente anche grazie ai punti deboli di tutto il resto, sarei più contento se fosse un tipo di film di mio gradimento però.
Molto belli, almeno fino a qualche anno fa, i coming of age, tra devasto nichilista del trittico Spring Breakers / Project X / The Bling Ring all'artsiness di Me, Earl and the Dying Girl, The Perks of Being a Wallflower e Age of Seventeen.
Un fenomeno a cavallo tra i generi e forse sui generis proprio: il revival anni 80 che sta agli 80 veri quanto quello anni 50 negli 80 stava ai 50 veri [leggere piano per capire]. Da Drive a Stranger Things.
Trend negativo: x-washing, appropriazione di brand e saghe per fare campagna elettorale, estrema sessualizzazione gratuita [peraltro spesso molto più bigotta di quanto voglia intendere di essre], e solito carrozzone liberal hollywoodiano.
Spring Breakers
Project X
Frank
Drive
Nightcrawler
Once Upon a Time in Hollywood
Jagten
Joker
Gone Girl
Boyhood
Moonrise Kingdom
The Yellow Sea
Drug War
Dunkirk
Baby Driver
The Disaster Artist
Inherent Vice
Killer Joe
We Need to Talk About Kevin
The Raid
... vabbè comunque di film belli ne han fatti parecchi.
The core principle of freedom
Is the only notion to obey
Inviato 26 novembre 2019 - 13:02
Inviato 26 novembre 2019 - 13:59
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
Inviato 26 novembre 2019 - 14:32
Senza classifica:
- Personal Shopper
- Il Cigno Nero
- Spring Breakers
- The Tree of Life
- Shame
- La Vita di Adele
- Tre Manifesti a Ebbing, Missouri
- Lucky
- First Reformed
- A Single Man
- Another Year
- Under the Skin
- Melancholia
- Drive
- The Master
- Prisoners
- Her
- Gone Girl
- Room
- The VVitch
- It Follows
- The Square
- La Tartaruga Rossa
- A Ghost Story
- A Spasso con Bob
Inviato 26 novembre 2019 - 14:38
Sicuramente resterà, per me, il mio film preferito, Paterson, un film che comunica felicità, una traduzione transmediale da un poema a un film perfettamente riuscita: un’operazione difficilissima ma che è stata capita fino in fondo nei suoi elementi strutturali da Jarmusch e Padgett (le decorazioni della moglie, il segreto di Paterson, la poetica degli oggetti di Williams...).
Questo mi sono ripromesso di vederlo ancora, forse il Jarmusch migliore di quelli che ho visto.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 26 novembre 2019 - 15:10
cazzo ragazzi le classifiche con i titoli tradotti sono peggio dei cinefumetti
Inviato 26 novembre 2019 - 15:23
Sicuramente resterà, per me, il mio film preferito, Paterson, un film che comunica felicità, una traduzione transmediale da un poema a un film perfettamente riuscita: un’operazione difficilissima ma che è stata capita fino in fondo nei suoi elementi strutturali da Jarmusch e Padgett (le decorazioni della moglie, il segreto di Paterson, la poetica degli oggetti di Williams...).
Questo mi sono ripromesso di vederlo ancora, forse il Jarmusch migliore di quelli che ho visto.
Anche secondo me, ma se ti è piaciuto tanto ti consiglio anche altri suoi film perché il tocco poetico è quello: Mistery Train con Ariosto (Jarmusch e i suoi personaggi italiani, come in Down By Law, che mettono soggezione a noi italofoni...*), l'ultimo episodio di Coffee and Cigarettes con "la musica della terra" (ripresa in Only Lovers Left Alive)... The Limits of Control, altro film dei '10, è un po' il film che ha concluso (in maniera magistrale) la sua parte più "indie", secondo me: adesso ormai parla a cuore aperto e non ha più paura di niente (io lo considero un po' uno della "new sincerity" se l'etichetta significasse qualcosa, infatti in due suoi film piazza il volumone di Infinite Jest mentre Wallace lo considerava un epigono scarso di Lynch; i suoi ultimi film sono anche segno di amichevole sfida e di strana gratitudine a Wallace, forse).
*A differenza di quella cosa orribile in Miller's Crossing dei Coen, con la cicciona americana che prova a parlare napoletano, o anche di Tarantino nell'ultimo film su Hollywood, Jarmusch è uno che conosce a memoria canti interi dell'Orlando Furioso.
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
Inviato 26 novembre 2019 - 15:36
Dunque “il mio west” come disse qualcuno.
Piccolo inaspettato fenomeno partito gia' nella seconda meta' del decennio precedente...
- The Three Burials of Melquiades Estrada - Tommy Lee Jones
- Appaloosa - Ed Harris
- Broken Trail - Walter Hill
- The Assassination of Jesse James By the Coward Robert Ford - Andrew Dominick
- The Proposition - John Hillcoat
- Seraphim Falls - David Von Ancken
- The Burrowers- J.T. Petty
- 3:10 to Yuma - James Mangold
...il genere apparentemente piu' desueto di tutti ha conosciuto negli ultimi dieci anni un minuscolo e appartato ritorno. Era dai primi anni 70 che non se ne vedevano cosi' “tanti” in giro. La cosa piu' curiosa, visto il comunque non eclatante ritorno commerciale, e' la sua trasversalita', tra “serie A” quasi di lusso...
- The Homesman - Tommy Lee Jones
- The Ballad of Buster Scruggs - Joel & Ethan Coen
- The Hateful Eight - Quentin Tarantino
- True Grit - Joel & Ethan Coen
- Django Unchained - Quentin Tarantino
- Bone Tomahawk - S. Craig Zahler
- Wind River - Taylor Sheridan
- The Sisters Brothers - Jacques Audiard
- Rango - Gore Verbinski
- Lone Ranger - Gore Verbinski
- The Revenant - Alejandro González Iñárritu
- Hostiles - Scott Cooper
...una variante hipster / indie molto up-to-date...
- Slow West - John Maclean
- Gold - Thomas Arslan
- Meek's Cutoff - Kelly Reichardt
- In a Valley of Violence - Ti West
- Sweetwater - Logan Miller
- Damsel - David Zellner
e una serie B ruspante (i primi tre sono gia' miei cultoni)...
- Outlaws and Angels - J.T. Mollner
- Good for Nothing - Mike Wallis
- The Last Rites Of Ransom Pride - Tiller Russell
- Kill or Be Killed - Duane Graves, Justin Meeks
- The Duel - Kieran Darcy-Smith
- The Salvation - Kristian Levring
Inviato 26 novembre 2019 - 16:12
Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..
non vorrei sembrare pedante
0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi