Chabrol con La Cérémonie si sono espressi meglio.
è davvero molto vicino al film di Chabrol, il paragone non mi era venuto in mente guardandolo ma effettivamente è perfetto.
Inviato 08 dicembre 2019 - 14:43
Chabrol con La Cérémonie si sono espressi meglio.
è davvero molto vicino al film di Chabrol, il paragone non mi era venuto in mente guardandolo ma effettivamente è perfetto.
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
Inviato 08 dicembre 2019 - 15:20
(che/se poi quei film siano peggiori sotto il punto di vista cinematografico mi interessa solo ex-post)
Beh siccome si parla di cinema e non di saggi sul marxismo direi che la resa filmica andrebbe considerata come questione fondamentale.
Inviato 08 dicembre 2019 - 17:13
tra i film recenti, ho trovato Elysium di Blomkamp e In Time di Niccol (che già si era espresso al riguardo con Gattaca) più efficaci nel trattare la sempre verde lotta di classe con un tocco più moderno (che/se poi quei film siano peggiori sotto il punto di vista cinematografico mi interessa solo ex-post) , essenzialmente perchè in quei film la dimensione familiare era più in controluce se non del tutto assente, quindi più significativi sulla solitudine dell'uomo contemporaneo.
Sì ma non insistiamo troppo sull'aspetto verticale, che è il più banale, quando il film verte quasi totalmente sulla lotta intestina e orizzontale fra "poveri di tipo diverso". Ed è esattamente ciò che lo rende modernissimo.
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
Inviato 08 dicembre 2019 - 20:46
Chabrol con La Cérémonie si sono espressi meglio.
è davvero molto vicino al film di Chabrol, il paragone non mi era venuto in mente guardandolo ma effettivamente è perfetto.
qualcuno descrisse quel film con la struggente frase "il proletariato che ha perso Marx" che direi che è perfetta (anche il titolo italiano "Il buio nella mente" è per una volta migliore di quello originale).
di quel film mi piace anche pensare che il finale ultraviolento sia stato in qualche modo ispirato da Tarantino, anche in maniera sarcastica.
(che/se poi quei film siano peggiori sotto il punto di vista cinematografico mi interessa solo ex-post)
Beh siccome si parla di cinema e non di saggi sul marxismo direi che la resa filmica andrebbe considerata come questione fondamentale.
non avendo gli strumenti per farlo, e reputando le risorse a disposizione un fattore di uguale importanza al talento ed al lavoro nel confenzionamento di un film, la metto in secondo piano rispetto ai temi presentati
tra i film recenti, ho trovato Elysium di Blomkamp e In Time di Niccol (che già si era espresso al riguardo con Gattaca) più efficaci nel trattare la sempre verde lotta di classe con un tocco più moderno (che/se poi quei film siano peggiori sotto il punto di vista cinematografico mi interessa solo ex-post) , essenzialmente perchè in quei film la dimensione familiare era più in controluce se non del tutto assente, quindi più significativi sulla solitudine dell'uomo contemporaneo.
Sì ma non insistiamo troppo sull'aspetto verticale, che è il più banale, quando il film verte quasi totalmente sulla lotta intestina e orizzontale fra "poveri di tipo diverso". Ed è esattamente ciò che lo rende modernissimo.
se, nella sua riconquista di un posto al sole, si fosse ripresentato anche l'autista (alla cui sorte vengono invece dedicate due frasi di circostanza fredde ed autoassolutorie) sarei d'accordo con te, ma nell'economia del film la ricomparsa della ex-donna di servizio mi è più sembrato un espediente narrativo funzionale allo svolgimento del film come se ne sarebbero potuti trovare altri, ed in fondo è stato più importante per il finale (momento non proprio al livello dei precedenti) il gesto di tapparsi il naso del padrone di casa rispetto all'accoltellamento della figlia (quindi ancora lotta fra classi e non interclasse)
Inviato 08 dicembre 2019 - 21:37
Chabrol con La Cérémonie si sono espressi meglio.
è davvero molto vicino al film di Chabrol, il paragone non mi era venuto in mente guardandolo ma effettivamente è perfetto.
qualcuno descrisse quel film con la struggente frase "il proletariato che ha perso Marx" che direi che è perfetta (anche il titolo italiano "Il buio nella mente" è per una volta migliore di quello originale).
di quel film mi piace anche pensare che il finale ultraviolento sia stato in qualche modo ispirato da Tarantino, anche in maniera sarcastica.
(che/se poi quei film siano peggiori sotto il punto di vista cinematografico mi interessa solo ex-post)
Beh siccome si parla di cinema e non di saggi sul marxismo direi che la resa filmica andrebbe considerata come questione fondamentale.
non avendo gli strumenti per farlo, e reputando le risorse a disposizione un fattore di uguale importanza al talento ed al lavoro nel confenzionamento di un film, la metto in secondo piano rispetto ai temi presentati
tra i film recenti, ho trovato Elysium di Blomkamp e In Time di Niccol (che già si era espresso al riguardo con Gattaca) più efficaci nel trattare la sempre verde lotta di classe con un tocco più moderno (che/se poi quei film siano peggiori sotto il punto di vista cinematografico mi interessa solo ex-post) , essenzialmente perchè in quei film la dimensione familiare era più in controluce se non del tutto assente, quindi più significativi sulla solitudine dell'uomo contemporaneo.
Sì ma non insistiamo troppo sull'aspetto verticale, che è il più banale, quando il film verte quasi totalmente sulla lotta intestina e orizzontale fra "poveri di tipo diverso". Ed è esattamente ciò che lo rende modernissimo.
se, nella sua riconquista di un posto al sole, si fosse ripresentato anche l'autista (alla cui sorte vengono invece dedicate due frasi di circostanza fredde ed autoassolutorie) sarei d'accordo con te, ma nell'economia del film la ricomparsa della ex-donna di servizio mi è più sembrato un espediente narrativo funzionale allo svolgimento del film come se ne sarebbero potuti trovare altri, ed in fondo è stato più importante per il finale (momento non proprio al livello dei precedenti) il gesto di tapparsi il naso del padrone di casa rispetto all'accoltellamento della figlia (quindi ancora lotta fra classi e non interclasse)
Il gesto di tapparsi il naso scatena il finale ma poi l'autista dentro il bunker si pente e anche l'altro "povero" ha sempre rispettato il padrone che, inconsapevolmente, lo manteneva lì sotto. Girala come vuoi ma il messaggio è chiaro, si vorrebbe diventare come i ricchi, ma scavalcando i vicini più prossimi. Non esiste più alcun tipo di solidarietà fra simili.
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
Inviato 28 dicembre 2019 - 12:30
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
Inviato 29 dicembre 2019 - 13:18
A proposito del film, abbiamo anche scritto uno speciale di approfondimento a più mani: http://www.ondacinem...ng-joon-ho.html
Inviato 29 dicembre 2019 - 14:00
Visto quando è uscito, confermo capolavoro e niente più.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
Inviato 29 dicembre 2019 - 15:39
Visto ieri, confermo buon film e niente di più. Personaggi tagliati con l'accetta, tono generale più che vario incerto perché non fa ridere né ha lo spessore di un dramma proprio per via della debolezza dei personaggi. Non c'è un vero protagonista, una parabola interessante c'è un ottimo incastro generale e un'ottima regia. Mi aveva incuriosito di più snowpiercer anche se più o meno i difetti sono quelli. Forse poteva finire dopo la festa.
critiche puntuali che in una certa misura condivido anche. però un film a volte si giudica anche dalla densità di spunti che riesce a convogliare, a ispirare... perlomeno nel mio caso con "Parasite" è stato così.
anzi, vi invito come Giuseppe poco sopra a dare un'occhiata allo SPECIALE COLLETTIVO SU "PARASITE", che pubblicizzo in maniera sfrontata perché ci è costato parecchi sforzi in termini organizzativi
Inviato 29 dicembre 2019 - 15:49
però i personaggi sono "tagliati con l'accetta" perché devono svolgere una funzione all'interno dell'intreccio, non per una carenza nella scrittura (che importanza ha qual è, ad esempio, la motivazione della povertà di Ki-taek?), mentre il registro non si può definire affatto incerto. come scritto da Stefano nella recensione, non c'è alcuna incertezza, il registro è chiaramente grottesco e mescola gli stili (il comico col tragico), una caratteristica tipica del cinema coreano sin dai tempi di Kim Ki-young.
Inviato 20 gennaio 2020 - 10:54
Allora, senz'altro un bel film, ma mi riconosco anche nelle virgole di questo commento:
Vado in (parziale) controtendenza:
È un film grottesco, esplicitamente politico. In realtà oltre il politico: antropologico (o forse entomologico) nella misura in cui nega qualsiasi orizzonte di progresso o alterità rispetto al dato della disuguaglianza socioeconomica. I poveri sono ratti che si insinuano nelle case dei ricchi, ne occupano le fogne e gli scantinati, e si disputano tra di loro con ferocia le briciole della dispensa. A mancare è forse persino l'aspirazione a sostituirsi ai facoltosi (Il sogno di Ki-woo nel disperato prefinale è consapevolmente irrealizzabile). L'unico barlume di coscienza di classe è il gesto di Ki-taek; ma è una reazione puramente emotiva, che lui stesso non saprà spiegarsi successivamente.
La regia rigorosa e le continue invenzioni di soggetto e sceneggiatura impediscono che il film si faccia fagocitare dal piano metaforico e mantengono alti la partecipazione e il divertimento (amaro).
Cosa non mi ha convinto fino in fondo nemmeno io saprei spiegarmelo chiaramente, ma ho avuto come la sensazione che il film sia troppo denso, troppo pieno di cose, e non ci sia il tempo per lo spettatore di lasciar sedimentare emotivamente le situazioni. Manca forse il respiro che fa di un'opera cinematografica un classico.
Quindi sì, è un mezzo capolavoro. Però al termine della visione di -esempio a caso su temi simili- Anatomia di un rapimento mi ero alzato ben più sazio e soddisfatto, vai a sapere perché. Magari mi ricrederò alla seconda visione.
Perfetta la questione del poco "respiro".
E' uno di quei film fatti apposta per farti esclamare "Cazzo e' vero! Il mondo va proprio cosi'!". E ok, ci riesce alla grande ed e' gia' grasso che cola. Ma per i miei gusti ci volevano un po' piu' di mistero e ambiguita', invece a un certo punto si vedono troppo gli ingranaggi del discorso. E non e' solo una questione di contenuti. Non sono sicuro, ad esempio, che a un film occidentale si sarebbero perdonati tutti quei violini a commentare i molteplici finali. Ne' tutti quei finali in se', probabilmente.
Il capolavoro l'ho visto nella prima ora "polanskiana", ma si fosse concluso (come poteva concludersi) con la ridiscesa nei bassifondi alluvionati era ancora un grandissimo film. Invece l'ultima mezz'ora l'ho trovata macchinosa e paradossalmente prevedibile nei suoi programmatici spiazzamenti sempre piu' grotteschi.
Detto cio' l'ho visto un paio di giorni fa e continua a tornarmi in mente, niente di piu' facile che sia uno di quei film che mi cresceranno nel ricordo.
Inviato 20 gennaio 2020 - 11:05
però i personaggi sono "tagliati con l'accetta" perché devono svolgere una funzione all'interno dell'intreccio, non per una carenza nella scrittura (che importanza ha qual è, ad esempio, la motivazione della povertà di Ki-taek?), mentre il registro non si può definire affatto incerto. come scritto da Stefano nella recensione, non c'è alcuna incertezza, il registro è chiaramente grottesco e mescola gli stili (il comico col tragico), una caratteristica tipica del cinema coreano sin dai tempi di Kim Ki-young.
Chiaramente parliamo di impressioni, però i personaggi li devi saper creare. Prendo ad esempio un film corale e a suo modo grottesco come Bastardi senza gloria, non serve che tutti i personaggi facciano i fenomeni come Waltz, alcuni sono normali, però non piatti. Questi qui mi lasciano del tutto indifferente, forse la ragazza ha un pochino di personalità, il padre (poca anche lui) ma in generale mi hanno lasciato indifferente. Viene svolta fino a 3/4 una tesi, molto efficace per poi arrivare a un finale melodrammatico che onestamente non ho capito a cosa servisse. Un film che invece diceva le stesse cose ma secondo me molto meglio era "us", non che li ci fossero questi grandi personaggi. Però manteneva un suo mistero e fascino fino alla fine.
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
Inviato 20 gennaio 2020 - 11:18
Allora, senz'altro un bel film, ma mi riconosco anche nelle virgole di questo commento:
Vado in (parziale) controtendenza:
È un film grottesco, esplicitamente politico. In realtà oltre il politico: antropologico (o forse entomologico) nella misura in cui nega qualsiasi orizzonte di progresso o alterità rispetto al dato della disuguaglianza socioeconomica. I poveri sono ratti che si insinuano nelle case dei ricchi, ne occupano le fogne e gli scantinati, e si disputano tra di loro con ferocia le briciole della dispensa. A mancare è forse persino l'aspirazione a sostituirsi ai facoltosi (Il sogno di Ki-woo nel disperato prefinale è consapevolmente irrealizzabile). L'unico barlume di coscienza di classe è il gesto di Ki-taek; ma è una reazione puramente emotiva, che lui stesso non saprà spiegarsi successivamente.
La regia rigorosa e le continue invenzioni di soggetto e sceneggiatura impediscono che il film si faccia fagocitare dal piano metaforico e mantengono alti la partecipazione e il divertimento (amaro).
Cosa non mi ha convinto fino in fondo nemmeno io saprei spiegarmelo chiaramente, ma ho avuto come la sensazione che il film sia troppo denso, troppo pieno di cose, e non ci sia il tempo per lo spettatore di lasciar sedimentare emotivamente le situazioni. Manca forse il respiro che fa di un'opera cinematografica un classico.
Quindi sì, è un mezzo capolavoro. Però al termine della visione di -esempio a caso su temi simili- Anatomia di un rapimento mi ero alzato ben più sazio e soddisfatto, vai a sapere perché. Magari mi ricrederò alla seconda visione.
Perfetta la questione del poco "respiro".
E' uno di quei film fatti apposta per farti esclamare "Cazzo e' vero! Il mondo va proprio cosi'!". E ok, ci riesce alla grande ed e' gia' grasso che cola. Ma per i miei gusti ci volevano un po' piu' di mistero e ambiguita', invece a un certo punto si vedono troppo gli ingranaggi del discorso. E non e' solo una questione di contenuti. Non sono sicuro, ad esempio, che a un film occidentale si sarebbero perdonati tutti quei violini a commentare i molteplici finali. Ne' tutti quei finali in se', probabilmente.
Sul finale sono d'accordo. Mi aspettavo anche io una chiusura più asciutta.
Ci stava il sogno di poter arrivare a comprare la casa e riabbracciare il padre, perché rappresenta il "nuovo piano" fallimentare, la condanna all'eterna illusione... ma la parte con lo scambio di lettere tramite morse è inutilmente lunga e zuccherosa e poteva tranquillamente essere levata.
Inviato 20 gennaio 2020 - 11:33
Il finale-finale mi e' piaciuto molto.
Quel sogno / flashword / illusione / allucinazione e' un bel colpo di coda.
Inviato 20 gennaio 2020 - 11:52
Boh, se si vedono gli ingranaggi non va bene, se è troppo umano/zuccheroso(??) non va bene, dite che non sapete apprezzare i bei film e basta.
Inviato 20 gennaio 2020 - 12:08
Inviato 20 gennaio 2020 - 12:11
Magari invece che palle te, no?
Tra due anni torniamo per vincere.
Inviato 20 gennaio 2020 - 12:17
Inviato 03 febbraio 2020 - 10:32
Film perfetto. Vuoi per la sceneggiatura - che spazia praticamente tra tutti i genere, il grottesco, la black comedy, il pulp, persino l'erotico - vuoi la recitazione, la fotografia. E' un film molto moderno, molto critico nei confronti della società. Un film potente.
Inviato 10 febbraio 2020 - 12:04
Eheheh
Inviato 10 febbraio 2020 - 20:34
Rudic C6?
gli Oscar non premiano necessariamente la qualità... i più premiati nella storia sono Titanic, Ben Hur e il Ritorno del Re, nessuno dei quali mi sembra un capolavoro (anzi)...
nei 60s alcuni musical mielosi ne facevano incetta, l'anno scorso ha sbancato Bohemian Rapsody che il nostro Domenico ha giustamente stroncato http://www.ondacinem...n-rhapsody.html...
in questo senso la possibilità che Joker vinca 4-5 statuette la prenderei come una conferma della sua mediocrità
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
Inviato 11 febbraio 2020 - 12:51
Inviato 11 febbraio 2020 - 14:44
quindi come funziona? ha vinto l'oscar = fa cagare, o rimane un capo? o il vero capo è joker?
sentenziate
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
Inviato 11 febbraio 2020 - 14:46
Inviato 11 febbraio 2020 - 15:00
era quello che sostenevo, ma pochi erano d'accordo
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
Inviato 11 febbraio 2020 - 15:11
quindi come funziona? ha vinto l'oscar = fa cagare, o rimane un capo? o il vero capo è joker?
sentenziate
io non seguo gli oscar e quindi non ho idea ma è l'unico film che mi è piaciuto molto negli ultimi mesi, tra quelli nuovi eh; più o meno come Snowpiercer tra i suoi
edit: non vado a fondo come nella musica, per i film prendo quello che passa il convento per cui può pure essere che abbia sbagliato i film da vedere e mi sia limitato a quelli che sono al cinema e fanno notizia
Inviato 11 febbraio 2020 - 15:14
Questi sono gli oscar al miglior film degli anni 70, non mi sembrano esattamente opere di scarsa rilevanza.
- un uomo da marciapiedi
- patton
- il braccio violento della legge
- il padrino
- la stangata
- il padrino 2
- qualcuno volò sul nido del cuculo
- rocky
- io e annie
- il cacciatore
Oggi cosa abbiamo?
E' proprio il prodotto medio di grande qualità che non c'è più, o supereroi e fantasy o film a basso budget da festival, in questo panorama è proprio la formula del tipico film da oscar americano a non trovare più spazio per tutta una serie di motivi non ultimo il fatto che un film deve essere anche buono, pieno di ideali edificanti e soprattutto non suscitare la minima polemica, quindi si producono e di conseguenza si premiano film, registi e attori sempre più innocui e standardizzati fatto salva qualche isolata e meritevole eccezzione.
E quest'anno dovevano darlo a The Irishman comunque che rispetto al film di Bong è su un altro pianeta.
Inviato 11 febbraio 2020 - 15:23
E' proprio il prodotto medio di grande qualità che non c'è più, o supereroi e fantasy o film a basso budget da festival, in questo panorama è proprio la formula del tipico film da oscar americano a non trovare più spazio per tutta una serie di motivi non ultimo il fatto che un film deve essere anche buono, pieno di ideali edificanti e soprattutto non suscitare la minima polemica, quindi si producono e di conseguenza si premiano film, registi e attori sempre più innocui e standardizzati fatto salva qualche isolata e meritevole eccezzione.
harry oggi a livello di mainstream/cose semifamose forse questo è un ragionamento che si può fare un po' in tutti i settori, o almeno così penso; per questo mi capita di vedere tanti film di merda, perché non ho tempo e voglia di approfondire/ricercare come per la musica (dove è magari più veloce e semplice darsi da fare)
Inviato 11 febbraio 2020 - 15:25
Si infatti, era solo il mio ennesimo sfogo da vecchio stronzo contro questi nefasti tempi moderni
Inviato 11 febbraio 2020 - 15:28
Si infatti, era solo il mio ennesimo sfogo da vecchio stronzo contro questi nefasti tempi moderni
sì ma non è i tempi moderni, non è lo sfogo da vecchi dai; il fatto che la proposta media sia inferiore rispetto a un tempo, non esclude che venga prodotta musica bella come quella degli anni 70 (esempio), bisogna solo cercarla, immagino sia così anche per il cinema ma le mie dinamiche di cinema sono meno di ricerca per cui se domani sera un amico mi invita, vado magari a vedere un film qualunque e poi esco dicendo "che merda ma vabbeh, almeno non sono andato al pub a bere 20 birre********", per la musica invece l'approfondimento è più veloce (almeno per me)
comunque questo film lo metto al pari di quelli che hai citato sopra (magari non Rocky ) per cui vedi, basta cercare bene, magari ce ne sono tantissimi del 2019 altrettanto belli ma meno conosciuti, o proprio sconosciuti, e io non li ho visti
********
che è meglio, sia chiaro, ma ogni tanto è bene cambiare dai
Inviato 11 febbraio 2020 - 15:35
Nel cinema la situazione è molto peggiore perchè per farlo servono un fracco di soldi, quindi chi produce decide cosa finanziare e cosa no e se un film è in qualche maniera fuori dagli schemi o divisivo (per usare una terribile parola moderna) è difficile anche che veda la luce.
L'ultimo Scorsese l'ha prodotto Netflix per dire perchè nei canali di produzione ufficiale non trovava posto nonostante De Niro e Pacino.
Inviato 11 febbraio 2020 - 15:35
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
Inviato 11 febbraio 2020 - 15:40
Però nella musica è diverso, il rock ormai è un genere del passato, è naturale che non abbia più l'impatto e la centralità di una volta.
Inviato 11 febbraio 2020 - 15:44
Bara ma il discorso che Harry sta facendo da un secolo è che nel mainstream sia cinema che musica rock non si producono più film e dischi che uniscano grande successo di pubblico e di critica. Joker è stato un raro caso, ma è un goccia senza mare.
questo Parasite non ha avuto sia il successo che la critica?
non ho seguito bene, il cinema era pieno ma vabbeh conta poco
boh se per critica intendi me concordo pure ma non mi pare che la critica cassi per forza la musica di successo di oggi, o il cinema; io dicevo questo che vale per me (e magari altri si riconoscono): rispetto a un tempo ascolto musica molto meno famosa, o insomma di oggi solo produzioni proprio per cavoli loro, e alcune mi sembra che siano dei grandissimi capolavori ma boh, disperse (poco male) ---- immagino sia così anche per il cinema, insomma che ci siano tanti film belli ma la mia maniera di approfondire il cinema è limitata e quindi rimango solo alla superficie e li perdo
però è tutto rapportato ai miei gusti; e comunque anche nel cinema tra le cose di tutti i giorni senza approfondimento questo Parasite mi è piaciuto molto
non è diminuito il numero di opere belle ma la loro esposizione, per quanto riguarda i miei gusti; la critica "generale" non ho idea, bisogna vedere anche che rischi si prende perché chi scrive sul Corriere o su una cosa del genere, non può (ovviamente) esaltare un'opera sconosciuta, non lo fanno più nemmeno le riviste specifiche, oggi per approfondire (almeno la musica) devi fare tutto da solo
Inviato 11 febbraio 2020 - 15:47
Questo è vero, anche se quello che ascolta bara e la nuova utenza tipica di Or anche se non sembra rock è ascrivibile filosoficamente al rock, il problema che non avendo la FORMA rock, non ha successo di massa perchè è musicalmente debole e astrusa assieme.Però nella musica è diverso, il rock ormai è un genere del passato, è naturale che non abbia più l'impatto e la centralità di una volta.
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
Inviato 11 febbraio 2020 - 15:50
Inviato 11 febbraio 2020 - 15:58
Si infatti nei 70 si sono venduti più dischi che nei 60, è nato l'AOR e mille altri supergruppi.sì ma i discorsi su rock e non rock che c'entrano con la musica dai?
hanno senso in relazione ai propri gusti
sono discorsi che si facevano anche nel 1969, prima di entrare nei 70, e già era morto il rock; creperà altre 47 volte, la storia dell'uomo purtroppo è lunga
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
Inviato 11 febbraio 2020 - 16:03
poi decidi tu dove saresti voluto stare.
Inviato 11 febbraio 2020 - 16:11
Ma sei te che continui a scrivere su ciò che pensi tu.poi decidi tu dove saresti voluto stare.
decido io e quindi IO IO IO IO ma io non sono la persona in grado di distinguere in maniera universale il rock dal non rock, la musica bella da quella brutta, il film di valore da quello di merda, ecc ecc
se riporto il discorso solo alla mia sfera ripeto: mi piace molta musica pure oggi, forse più di un tempo, ma è meno famosa, quindi concordo pure ma a patto che si faccia un discorso per cavoli propri; e ho paura che mi piacciano meno film di un tempo per una questione mia di ignoranza per cui non ho tempo e voglia di fare come per la musica, di stare dietro a 20000 film totalmente ignoti tra i quali probabilmente si nascondono tanti capolavori (sempre per me) come questo Parasite a cui darei serenamente un voto altissimo (Oscar o non oscar)
apri il topic, non mi pare una roba di Parasite, è abbastanza generale
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
Inviato 11 febbraio 2020 - 16:15
le riviste di musica tipo blowUp, quelle che un tempo parlavano di "ROCK" (e che hanno dentro anche vecchi giornalisti storici tipo Guglielmi ecc), esaltano anche artisti di oggi molto famosi tipo Lana Del Rey, quindi? Sei tu che parti dalla tua prospettiva e pretendi sia la verità assoluta
sul cinema immagino sia uguale ma non leggo riviste specializzate
ora ovviamente mi chiederai cosa ne penso di Lana perché sai benissimo che la farei rotolare dalle scale a calci nel culo fino a quando non la vedo crepare ma appunto, ci spostiamo nei miei gusti
Lana Del Rey è come gli Stones?
Beh per alcuni sì, anche per i critici, ha grande talento e grande successo
o decidi tu?
Inviato 11 febbraio 2020 - 16:21
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
Inviato 11 febbraio 2020 - 16:25
Ma ti pare raffrontabile una e dico una Lana del ray, con le mega star degli anni 70 e 80 he vendevano milioni di album e avevano jet privati?
Dai inguaribile ottimista positivista.
mi pare abbia venduto tanto, e sia famosa sulle riviste più estreme e parallelamente anche su TVSorrisi&Canzoni, questo era il senso
ecco il suo jet privato, magari se fai il bravo ti invita e ti sbaciucchia tutto con quelle labbrone gommose
Inviato 11 febbraio 2020 - 16:27
ottimista?
a me che ci siano artisti bravi famosi o meno, non frega una mazza, Lana mi piace meno di 0, la affogherei
a me basta che escano dei nuovi dischi belli, e dei film, che vincano l'oscar o li guardino solo al cinema dell'oratorio, che mi frega
Inviato 11 febbraio 2020 - 16:34
bene, bravissimo a non dire nulla di inerente per molti post
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
Inviato 11 febbraio 2020 - 16:38
bene, bravissimo a non dire nulla di inerente per molti post
spiegami tu: Lana del Rey non è un esempio moderno di successo, parallelo, di pubblico e di critica?
era questo l'argomento eh, io ho fatto il suo esempio e tu hai detto che non ha il jet privato (che tra l'altro ha) come le star degli anni 70
non è che non la calcoli solo perché a te non piace?
nel forum piace a gente che ha i tuoi gusti ROCK eh
Inviato 11 febbraio 2020 - 16:43
bene, bravissimo a non dire nulla di inerente per molti post
spiegami tu: Lana del Rey non è un esempio moderno di successo, parallelo, di pubblico e di critica?
era questo l'argomento eh, io ho fatto il suo esempio e tu hai detto che non ha il jet privato (che tra l'altro ha) come le star degli anni 70
non è che non la calcoli solo perché a te non piace?
nel forum piace a gente che ha i tuoi gusti ROCK eh
fammi altri 20 esempi
tanto per competere con gli anni 70 80, io potrei farne pure di più per decennio
anzi sono buono, fammene 5
sarebbero pochi, ma almeno avresti un poco di soddisfazione
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
Inviato 11 febbraio 2020 - 16:45
ah intanto ora sei andato a controllare, hai visto che ha il jet privato e vuoi altri esempi; vabbeh intanto hai fatto un passo
apri il topic dedicato e trasferisci tutto lì, possiamo parlare anche della questione oscar lì ma qua viene fuori un casino dai
lo aspetto, vedrai che sarà il topic di tuo maggiore successo
(cmq tu e Lana sareste una coppia perfetta; le fai da turnista)
Inviato 11 febbraio 2020 - 16:49
no cazzo di stronzo il fatto è che se tu mi porti un artista famoso e apprezzato dai cultori rock attuale e io per gli anni 70 te ne posso portare 30, direi che la discussione è finita e tu hai fatto la figura del solito troll del cazzo
a prescinder dal fatto che il jet () non sarà suo
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
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