Gli amori della seconda adolescenza per le cacofonie degli Smegma, i due milioni di dischi di meteore del neo folk passate poi a lavorare al supermercato, non che ci sia qualcosa di male, ma il 70%, evidentemente, era davvero ignobile. E poi i duecentomila dischi di Bonnie Prince Billy, l'italia bella sopratutto quando sei Repetto e sei un vero sfigato, gli ascolti a ripetizione cercando di trovare un senso agli aggettivi letti e ai generi pressoché inesistenti altrove.
Non è un thread sulla nota rivista, ormai roccaforte degli over 40 against new generation, per quello c'è il thread apposito e va bene così. Ma è un thread in cui raccogliere tutte le storie inerenti l'amore, per essere più precisi la curiosità di quando ci si tuffava in certi percorsi chiudendo fin troppo spesso gli occhi sul restante 95% della musica esistente: da quella mainstream a quella dei paesi più lontani, ovviamente mai trattata in Italia, o giù di lì. Relazioni poi finite male e con pentimenti assurdi, o bene, e con un distacco graduale e ragionato.
Insomma, quando, come e perché vi siete fatti, ehm, "abbindolare" dalla critica, blowuppara, ma anche ondarockiana o quella che vi pare, e quando invece avete deciso di smetterla di seguire pedissequamente certe chiavi di lettura e passare ad ascolti e ricerche più personali e senza influenza alcuna? Vi sentite maturi o ancora suggestionabili?
E ancora: quando viene a crearsi, è un percorso da neofita necessario per distinguere meglio il tutto, o sarebbe sempre e comunque preferibile non avviare alcuna relazione di fiducia con quella rivista o quel sito web etc..?
Inizio dicendo che sono secoli ormai che non seguo più alcuna rivista, e che la lettura di siti o cartacei specializzati mi è utile solo in alcuni casi. C'è stato però un periodo in cui mi lasciavo influenzare da certe cose, parlo dei primissimi anni 2000, salvo poi rimediare con un'accurata selezione prettamente emotiva.