Sta tornando!
Inviato 16 giugno 2019 - 08:24
Sta tornando!
Inviato 16 giugno 2019 - 09:59
Pezzo molto semplice e trasparente che sto ascoltando da giorni e che non mi andava di dare in pasto ai soliti discorsi da forum.
Mi sa che e' una canzone d'assaggio piu' che un vero singolo, ma non mi dispiacerebbe che in un periodo in cui tutti si buttano a gonfiare proprio lei, che un po' barocca lo e' sempre stata, se ne uscisse con un disco "francescano".
la copertina...
Inviato 21 agosto 2019 - 09:56
User tranquilla, sono con te nell'attesa, ma faccio una fatica boia in questa fase della mia vita a veder film ed ascoltare musica, comunque monitoro e ti metto le frecce verdi e dico che trovo i primi tre brani piacevoli e in crescendo anche se un po' troppo ancorati al revival anni '80* (anche se il terzo verso suoni ottantiani diversi dal solito).
*Revival anni 80 che ormai è più lungo degli anni 80 stessi.
Inviato 05 settembre 2019 - 08:11
Oh finalmente una canzone che mi fa venir voglia di "attandere" questo nuovo album!
Non che le altre sinora pubblicate non fossero belle però boh non mi hanno preso, anzi sono rimasto molto stupito dai tanti commenti entusiasti che ho letto in giro...
Inviato 05 settembre 2019 - 08:23
E invece io devo un commento più articolato dato che ho ascoltato un po' meglio: siamo dalle parti della perfezione produttiva di the haunted man (anche per lo stile synth-electro) ma con le melodie di two suns. Le canzoni rilasciate vanno in crescendo: kids in the dark è puro automanierismo, quella melodia è la terza o quarta volta che la usa, ma se piace Natasha il pezzo si lascia ascoltare volentieri anche se senza troppi scossoni. Feel For You mi sembrava quasi una curiosità minore ed invece col tempo mi ha preso, è praticamente uno strumentale ma con dei ricami elettronici ottimi e quando lei canta ha un timbro differente dal solito, ha giocato con la sua voce e col mixer. Jasmine mi piace ma lascio il giudizio in sospeso dato che nell'attacco si sente la coda di un'altra traccia ed essendo un brano breve acquisterà maggior senso nell'album. Ma The Hunger! The Hunger User e Floods cazzo! Questa è un capolavoro! Il finale dio mio: un finto bridge, anticipato da una pausa strumentale che diventa in realtà la lunga coda del brano e che rilancia melodicamente un pezzo già da fischiettio sotto la doccia. L'ultimo appena postato lo ascolto ora.
ah, l'album ha una struttura promettente (pochi brani, breve durata totale).
Però adesso qualcuno sposti i messaggi in un nuovo topic apposito. User aprilo tu che io ascolto il pezzo.
Inviato 05 settembre 2019 - 08:31
No vabbeh dai manco arrivo alla fine, bellissima anche The Desert Man, mi unisco ufficialmente agli entusiasti di cui si stupisce Floods e ordino l'album.
Inviato 05 settembre 2019 - 08:55
A me suona tutto gradevole e ben fatto, ma in un certo qual modo "minore". Effetto probabilmente voluto, vista anche la brevita' delle canzoni e del disco, di cui ormai abbiamo ascoltato tutta la prima meta'. Mi stupisce l'aderenza filologica alle sonorita' anni 80, che lei ha sempre usato, ma mai in modo cosi' smaccatamente retro', quasi volesse ottenere davvero l'effetto di audiocassetta "ritrovata" come in uno dei gadget proposti:
Inviato 05 settembre 2019 - 08:58
Inviato 05 settembre 2019 - 09:08
Sì, anche a me all'inizio l'adesione quasi totale al revival degli anni 80 "immaginari" di questi anni mi aveva dato l'impressione di brani poco personali ma The Hunger sembra correggere in maniera più profonda lo stile che avrà l'album: ci sono chitarre più in evidenza, basso elettrico e batteria acustica (vabbeh nel senso che non è drum machine), un po' meno anni 80 solo synth e un po' più anni 80 new wave, strade un po' meno battute insomma. Altra considerazione ovvia: lontanissimo lo stile di The Bride ma non dimenticato, infatti un un'eco lo sento nella strofa recitata di Jasmine.
Inviato 05 settembre 2019 - 11:24
Dietro richiesta, ho splittato la discussione sul disco precedente in questa.
Non mi sembra ci sia ancora la recensione, ma lascio tutto qua, perché tanto arriverà a breve.
Inviato 06 settembre 2019 - 07:38
Su spotify c'è! Son partito dalla prima di un ipotetico lato B dato che la prima parte è già stata tutta rilasciata: si intitola Vampires ed è uno strumentale con un sax clamoroso, qualcosa di inedito per lei, magnifica!
Comunque, come ben diceva Tom, è chiaro l'effetto album pre cd, con le canzoni a volte troncate con sfumature rapidissime per non superare i 42-43 minuti concessi dal vinile come succedeva un tempo. Ormai si fa citazionismo anche sul modo di sfumare che una volta sembrava quasi un fastidio dover fare. Comunque il lato B sembra più sullo stile di Desert Man.
Inviato 06 settembre 2019 - 09:16
Dietro richiesta, ho splittato la discussione sul disco precedente in questa.
Non mi sembra ci sia ancora la recensione, ma lascio tutto qua, perché tanto arriverà a breve.
Arriva arriva.
Inviato 06 settembre 2019 - 10:03
Ad un primo ascolto gran bel disco anche per me. Veloce e scorrevolissimo. Rischiando di eccedere in senso opposto sembra che abbia applicato a questo disco tutta quella sintesi che non aveva mai preso in considerazione nei suoi sempre un po' esagerati (e affascinanti anche per quello) album precedenti.
Impressionante, almeno per me, la differenza di ascoltare le canzoni nel contesto di un album rispetto all'ascoltarle come singoli isolati. In un paio di casi mi e' quasi venuto il dubbio che fossero versioni differenti (no, naturalmente). Ascoltate in fila e nell'ordine giusto acquistano tutte una sottigliezza dark che non avevo colto, anche la semi-strumentale Feel For You che non mi aveva detto un granche'. E poi, contrariamente all'andamento solito dei suoi album, il Lato B stavolta mi e' sembrato quello piu' fascinoso e forte, o almeno quello piu' Cure e meno Carly Simon usando l'analogia di Floods.
Oltre che Lost Boys e Near Dark, un'ispirazione cinematografica che mi pare abbastanza evidente, anche dai video, e' il piu' recente A Girl Walks Home Alone at Night. In effetti potrebbe essere la "cassettina" perfetta che si potrebbe ascoltare la vampirotta protagonista di quel film nei suoi giri notturni in skate...
Inviato 06 settembre 2019 - 10:17
Impressionante, almeno per me, la differenza di ascoltare le canzoni nel contesto di un album rispetto all'ascoltarle come singoli isolati.
Stessa, identica impressione! Mi sono praticamente domandato "ma come cavolo li avevo ascoltati prima!?"... eppure non stavo facendo nè lavatrici e ne insalate di riso nel frattempo
Inviato 06 settembre 2019 - 12:35
Inviato 07 settembre 2019 - 13:30
Mi sembra il suo disco più smaccatamente retrò e "nostalgico" di altri tempi. Sognante e moderatamente danzereccio, bisogna gustarselo nel momento giusto (di per sé lo trovo poco più che sufficiente, almeno per ora).
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 08 settembre 2019 - 09:57
Da un paio di album Natasha sembra prendere qualcosa di appena accennato o che riguarda magari pochi brani dei primi tre album ed espanderlo per un disco intero. In The Bride era il mood triste e da testo narrativo di I Saw A Light dal primo lp, in questo Lost Girls è la manciata di pezzi esplicitamente synth ed electro di The Haunted Man (Marilyn, A Wall, Rest Your Head). C'è, però, in più, rispetto ai soliti dischi retrò anni 80, una capacità melodica straordinaria: Natasha non ha paura di ritornelli arzigogolati, che si arrampicano sempre di più, barocchi, belli rotondi. E calca comunque sul malinconico, se non proprio sul dark e sull'esoterico. In questo senso a me Vampires mi richiama addirittura i Death In June per come contrappone una batteria smaccatamente artificiale ad uno strumento a fiato. Unica cosa che mi crea un po' di dispiacere nell'album è l'abbandono completo di strumenti naive negli arrangiamenti, il suo uso così originale di tastierine giocattolo o percussioni d'arredamento (maracas, nacchere, percussioni che sembrano semplici lattine percosse), ma è comunque segno di rinnovamento e su questo lato, d'altra parte, aveva calcato molto nel disco precedente. Potenzialmente potrebbe essere perfino un gran successo commerciale questo disco ma probabilmente il suo nome non è più così caldo, nemmeno nell'underground.
Altra annotazione: parlavo dell'inizio di Jasmine e di come paresse attaccata alla coda di un altro brano e invece parte proprio così, è sempre per l'effetto cassettina, quando magari si registravano su nastro brani dalla radio e per tagliare la pubblicità o la voce del dj si premeva rec con quel secondo di ritardo… Infatti accade anche in So Good, mentre in altri brani in coda ci sono alcuni secondi di silenzio.
Mi piace moltissimo, forse fin troppo per essere ai primi ascolti, non vorrei che mi stancasse col tempo ma mi fido di Natasha, emergeranno ulteriori particolari.
Inviato 09 settembre 2019 - 20:43
Premetto che di lei conoscevo davvero pochissime cose (forse non più di 2/3 pezzi); comunque, incuriosito, ho già ascoltato un paio di volte questo Lost Girls.
E sono stato molto ben impressionato; con tutte queste melodie così delicate e la sua voce così dolce: molto rilassante, quasi ASMR in alcuni passaggi.
Poi magari, nei prossimi ascolti, comincerò a fare caso ad elementi più specifici e concreti.
Sull' "abitino" anni '80 che l'album indossa, devo dire che il tutto non è molto invadente (se si escude il pezzo strumentale che è ottantiano forse fino all'eccesso): insomma, ci sta bene e non urta.
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
Inviato 10 settembre 2019 - 09:19
Non riesco a credere abbia già 40 anni...
Inviato 10 settembre 2019 - 09:22
Boh sarà il fatto che sulle scene "importanti" non è arrivata nemmeno da 15 anni mentre ormai è pieno di popstar che sembrano sulle scene da un vita è non hanno nemmeno 40 anni (proprio perchè raggiungono il successo praticamente da adolescenti)... ecco perchè mi fa così strano sapere che compie 40 anni.
Inviato 10 settembre 2019 - 20:58
Sono anni che tento di appassionarmi a un disco di Bat, in teoria avrebbe tutto per farmi impazzire e da un punto di vista formale non le manca nulla, e invece faccio sempre una certa fatica a connettermi con lei a livello emotivo, c'è un qualcosa che mi lascia sempre come spettatore esterno e mai come fan. Questo nuovo non sta facendo eccezione, ma le sonorità sono molto intriganti e la brevità del lavoro certo aiuta. Mi piacciono i momenti più atmosferici come Vampires (sax da meravigliose passeggiate notturne ottantiane - Trespass dove sei?) e Peach Sky, ma anche un pezzo come So Good ha il suo perché. Vediamo da qui a fine anno semi prende finalmente una volta per tutte.
Ps: comunque davvero, fa impressione pensare a Bat quarantenne mentre Britney Spears ha ancora solo 37 anni
Inviato 11 settembre 2019 - 11:16
Lei sempre alti e bassi, e a questo giro conferma la mera bontà dei suoni, che comunque aggiungono ben poco al revival '80 in atto da un lustro e mezzo. Viviamo un'epoca in cui molto dipende dalla connessione singola dell'ascoltatore con un certo immaginario sonoro. Atmosfere di un'altra era che ammiccano o che infastidiscono. Un po' come accade con le serie tv che strizzano l'occhio ai quarantenni nostalgici, mediante un'ambientazione vintage atta a stimolare i più bei ricordi. E la sostanza? Per quanto mi riguarda, pur essendoci tutte le premesse, fatico ad emozionarmi con certi giri melodici, che per l'occasione trovo poco vibranti. Rarissimi guizzi appannaggio di una produzione troppo distratta nel riprendere umori alla Bush e compagnia bella. A tratti, sembra la pubblicità dozzinale della collezione H&M, che riapre per l'ennesima gli armadi dell'85. Album confezionato benissimo, ma dentro un luccicante pacco c'è, ahimè, un piccolo pacco. Perdonate il gioco di parole. Inoltre, il fatto che sia tutto molto breve, come giustamente sottolinea Damiano, aiuta, certo, ma in alcuni tratti la sintesi è utile solo per smaltire senza troppi patemi una precisa vacuità armonica. Lei ovviamente brava, per carità, ma a questo giretto anche molto "innocua".
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
Inviato 11 settembre 2019 - 13:06
Vuvu ti perdono, ultimamente sei troppo "narcotizzato" per ragionare lucidamente
Dai, questi sono i dischi che dovrebbero piacermi, eppure niente. Al netto della droga, eh.
Tornado seri, ma non vi hanno stancato queste campagne pubblicitarie Anni '80? A me un pochino sì. Ovviamente, comprendo chi ama troppo quei suoni e questo mood da songwriter elettrica super vintage da esserne sistematicamente travolto, ma qui mi pare manchino proprio i guizzi, una certa stoffa nel tirare fuori una canzone che sia ammiccante, sfuggente, rapace, vibrante, diversa dal mercatino, insomma.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
Inviato 11 settembre 2019 - 17:11
mi pare manchino proprio i guizzi, una certa stoffa nel tirare fuori una canzone che sia ammiccante, sfuggente, rapace, vibrante, diversa dal mercatino, insomma.
Mah secondo me pezzi come Desert Man, Mountains, Kids In The Dark o Jasmine rispondono esattamente a questa descrizione... forse necessitano giusto di qualche ascolto in più per apprezzarle appieno, come per qualsiasi altra melodia tenue e che gioca con le sfumature
Inviato 11 settembre 2019 - 17:49
mi pare manchino proprio i guizzi, una certa stoffa nel tirare fuori una canzone che sia ammiccante, sfuggente, rapace, vibrante, diversa dal mercatino, insomma.
Mah secondo me pezzi come Desert Man, Mountains, Kids In The Dark o Jasmine rispondono esattamente a questa descrizione... forse necessitano giusto di qualche ascolto in più per apprezzarle appieno, come per qualsiasi altra melodia tenue e che gioca con le sfumature
Ho setacciato bene tra le pezze al mercatino, e al momento le ho riposate tutte di nuovo.
Mi pare che si giochi molto con l'aderenza al sound della Bush più complicata, ma solo per acchittarsi al meglio. Grande operazione, ma non convincente. Viene da chiedersi: l'abito ha surclassato la monaca? Vediamo con un numero di ascolti maggiore cosa ne esce..
Ad esempio, "Jasmine" è un ibrido tra Madonna, Kate Bush, Matt Johnson, Desirelles e Grace Jones. Ha un bel tiro. Eppure, alla fine mi resta quel senso di vuoto, di "ok, che sound, che ripresa, ma la botta?". Ecco, è più o meno quello che succede. Certo, scavando magari ottengo qualche spunto in più. Vedremo.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
Inviato 12 settembre 2019 - 08:40
Anche a me lascia un po' perplesso questo sound così tanto anni '80 e l'assenza di marxophone, tamburelli e giocattolosità varia, però i suoni sono davvero belli, vengono da uno stile abusatissimo, ma sono belli davvero, ma il disco per me se lo può permettere perchè le canzoni ci sono eccome, che melodie! Certo avrei preferito più the hunger e meno so good ma quando un autore si permette 3 melodie diverse in una sola canzone di cui due addirittura sovrapposte (the hunger appunto) vuol dire che l'ispirazione è piena. E niente perplessità sulla breve durata eh! Che sollievo che da 5 o 6 anni a questa parte si è tornati a fare regolarmente album di 40 minuti con 10 canzoni (e a volumi più bassi), quei mattonazzi anni 90 e primi anni 2000 di 70 minuti sono impossibili da ascoltare, è come se fossimo vissuti in un epoca di soli tripli dischi prog... Ah, e un'altra cosa: a differenza di quegli album di puro retrò ottantiano con le voci femminili totalmente impersonali, solo sussurrate e corrette col vocoder qui la profondità espressiva nobilità il tutto.
Inviato 12 settembre 2019 - 09:52
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
Inviato 12 settembre 2019 - 09:59
Anche a me lascia un po' perplesso questo sound così tanto anni '80 e l'assenza di marxophone, tamburelli e giocattolosità varia, però i suoni sono davvero belli, vengono da uno stile abusatissimo, ma sono belli davvero, ma il disco per me se lo può permettere perchè le canzoni ci sono eccome, che melodie! Certo avrei preferito più the hunger e meno so good ma quando un autore si permette 3 melodie diverse in una sola canzone di cui due addirittura sovrapposte (the hunger appunto) vuol dire che l'ispirazione è piena. E niente perplessità sulla breve durata eh! Che sollievo che da 5 o 6 anni a questa parte si è tornati a fare regolarmente album di 40 minuti con 10 canzoni (e a volumi più bassi), quei mattonazzi anni 90 e primi anni 2000 di 70 minuti sono impossibili da ascoltare, è come se fossimo vissuti in un epoca di soli tripli dischi prog... Ah, e un'altra cosa: a differenza di quegli album di puro retrò ottantiano con le voci femminili totalmente impersonali, solo sussurrate e corrette col vocoder qui la profondità espressiva nobilità il tutto.
La qualità di base è fuori discussione, ed è un altro conto. Da sola non basta, ahimè. Bisogna accendere il fuoco, e non soltanto aprire l'armadio e luccicarlo al meglio. Ieri quarto ascolto a volumi più sostenuti, e alcuni pezzi hanno cominciato a mostrare qualcosa in più, a parte le ballate mielose, quelle pure a due milioni di decibel non aggiungo molto.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
Inviato 13 settembre 2019 - 08:54
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
Inviato 15 settembre 2019 - 11:35
Messo 3 canzoni in coda su Spotify e manco mi ero accorto che fossero finite/iniziate, sembrava un unico oceano di melassa, tipo un Kate Bush dell'85 meets Avalon dei RM ma rifatto da un team di 'creativi trentenni' che ha fatto indigestione di Strange Things e di quel poppaccio scandinavo di merda che per qualche motivo piace alla critica tipo Robyn.
Penso che possiamo tranquillamente dire che BfL e' la promessa peggio mantenuta dell'ultimo decennio; da Daniel (unico suo brano che rimarra') a questa roba c'e' un abisso - o, per l'appunto, quell'oceano di melassa di cui sopra.
Inviato 15 settembre 2019 - 12:50
Ah, quindi pensiamo la stessa cosa. Credevo di essere impazzito, essendo il solo ad aver scritto ciò prima del tuo post.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
Inviato 15 settembre 2019 - 13:12
Vabbuo', tra questo e Daniel ci sta tipo The Bride, che potra' ugualmente non piacere, ma non c'entra davvero un cazzo di niente con la "melassa" e "l'innocuita'" e altri discorsi del menga che state facendo.
Inviato 15 settembre 2019 - 13:16
Io sono stato molto meno pontidiano, non iniziamo a fare di tutta l'erba un fascio.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
Inviato 15 settembre 2019 - 13:23
Io sono stato molto meno pontidiano, non iniziamo a fare di tutta l'erba un fascio.
Inviato 15 settembre 2019 - 13:30
Io le critiche le capisco anche, ma non riuscirei ad estenderle a dischi che non siano questo o il terzo.Io sono stato molto meno pontidiano, non iniziamo a fare di tutta l'erba un fascio.
Anch'io capisco che quest'ultimo presti il fianco a un certo tipo di critiche. Io stesso lo apprezzo più come "oggetto" musicale e il concept sonoro in sè che per le singole canzoni, tutte di livello ma con nessuna che mi esalti come molte altre sue in passato.
Inviato 15 settembre 2019 - 14:21
Tom ho messo un meno per errore da smartphone, perdonami :-( Ho appena recuperato con tre più ad altri tuoi post. ;-)Anch'io capisco che quest'ultimo presti il fianco a un certo tipo di critiche. Io stesso lo apprezzo più come "oggetto" musicale e il concept sonoro in sè che per le singole canzoni, tutte di livello ma con nessuna che mi esalti come molte altre sue in passato.Io le critiche le capisco anche, ma non riuscirei ad estenderle a dischi che non siano questo o il terzo.Io sono stato molto meno pontidiano, non iniziamo a fare di tutta l'erba un fascio.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
Inviato 15 settembre 2019 - 15:33
No problem.
(Prima di leggere qua pensavo ti fosse piaciuto In Fabric e fossi d'accordo con me sull'elemento onirico nei film. )
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