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La Playlist 27/4 - 3/5


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4 replies to this topic

#1 Stebroc

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Inviato 04 maggio 2019 - 15:55

Aretha Franklin - I Never Loved a Man the Way I Love You - Deep Soul, Southern Soul (1967) 8

 

Il primo disco per la Atlantic, quello della svolta. Jerry Wexler, produttore della label, si rende conto di avere davanti una bomba soul inesplosa e le dà libertà d’espressione. Se è vero che già alla Columbia avevano ben presente le sue doti (e forse ci sarebbe qualcosa da recuperare anche da quel periodo), è indubbio che questa sia la “sua” veste, l’estensione della sua anima.  Pochissime altre vocalist del genere, tecnicamente dotate, hanno saputo toccare le corde emozionali come ha fatto Aretha. Per di più è stata una musicista in senso lato: oltre ad essere una discreta pianista, ha firmato diversi pezzi (qui fra le altre Dr.Feelgood”, “Baby baby baby”) spesso con la sorella Carolyn, che le regalerà anche “Ain’t no way”.

 

David Bowie - Hunky Dory – Glam Rock (1971) 7 ½

 

Pienamente soddisfatto a metà. Si, perché il disco ha una parte di capolavori, assoluti, immarcescibili, e tutto quello che volete. Ma l’altra metà passa senza lasciare traccia o quasi. Quando provieni da “Life on mars” o “Quicksand” non ti accontenti di una “Fill your heart”. Altre note sparse: voce di Bowie deliziosa, in pieno stile glam, produzione ottima, esclusa la batteria. Mi capita con diversi album dell’epoca a dire il vero, quella batteria che pare quasi della bontempi, come nel debutto dei King Crimson. La cover poi è inarrivabile, un pezzo di storia del novecento.

 

Sagittarius - Present Tense - Baroque Pop, Psychedelic Pop, Sunshine Pop (1968) 7 ½

 

Ennesima produzione di spessore a firma Boettcher, in connubio con Gary Usher, altro personaggio di spicco di quella california dorata. Il risultato (pur con un pizzico di qualità in meno nella tracklist) è del tutto assimilabile a “Begin”, magari un filo più barocco e meno avveniristico nei suoni. “Song to the magic frog” è commovente, ciò che io intendo per brano pop perfetto.

 

Jan & Dean - The Complete Liberty Singles – Vocal Surf, Pop/Rock (2008) 6 ½

 

Se i Beach Boys sono i più grandi, famosi, celebrati, i Jan & Dean gli sono appena dietro. Nel dorato decennio dei 60’ i due gruppi hanno condiviso tanto: dalla fase surf sono passati entrambi verso un pop più barocco, ricercato, per poi giungere ad un loro idea di psichedelia. Escludendo quest’ultima e non particolarmente ispirata versione (Carnival of Sound), i Jan & Dean sono stati fenomenali; prima del loro delizioso concept barocco sulla pioggia (Save for a rainy day), hanno inciso una serie di singoli strepitosi. Brani come “The little old lady from Pasadena”, “My might Gto”, “The New girl in the school”, non temono il confronto con quelli coevi di Wilson (che in alcuni casi è coautore), anzi spesso li superano in quanto a produzione ed esecuzione.  Jan Berry infatti, già prima di Wilson, si rivolgeva alla “Wreckin Crew” per l’incisione dei brani. Questa antologia ripercorre la fase d’oro del duo, con tutti i singoli rilasciati per la Liberty nell’originale formato mono, e con un’ottima qualità audio. Poco noto da queste parti, il duo spopolò nella California di quegli anni, al punto da presentare uno dei più grandi live di sempre, il T.A.M.I. Show.

 

Buddy Holly - From the Original Master Tapes - Rockabilly, Rock & Roll, Pop/Rock (1985) 7-

 

Venti brani con una discrete fetta di ciò che l’autore ha fatto.  Il che non è affatto poco visto quanto il destino gli ha permesso di campare. L’eredità di Buddy Holly è nota a tutti e la sua irresistibile ed iconica vocalità è stata un’ispirazione per molti. Per me Buddy Holly aveva un talento squisitamente pop, ed è in quella direzione che si sarebbe mosso se l’aereo non fosse caduto. Basta ascoltare brani come “It doesn’t matter anymore” o “True Love Ways”, tra le sue ultime incisioni in assoluto. “Everyday” è un’altra gemma in questo senso, forse il mio brano preferito, e sintesi di quello che ancora avrebbe potuto fare. Limpida celesta in primo piano, chitarra in secondo, raffinato basso acustico, mentre il tempo è scandito da un geniale battito sulle ginocchia, che pare realmente il suono di qualcuno intento all’onanismo. La dolce voce di Buddy chiude perfettamente il cerchio. L’antologia è curata dal famoso ingegnere audio Steve Hoffman, la cui presenza è una garanzia di qualità in termini di resa sonora.

 


  • 1

#2 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 05 maggio 2019 - 17:17

Stavi dicendo tutto giusto sul suono orrendo di batteria nell'album di Bowie quando hai tirato fuori Mike Giles e il suono Bontempi...
SAGRILEGIO!!!
  • 0

Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#3 terminator

    Festivalbar con la cassa Inpdap

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Inviato 06 maggio 2019 - 13:56

Matmos - Plastic Anniversary (2019)

La rece di ondarock mi sembra un po' spocchiosetta; anche senza scomodare il concetto (tutto quello che sentite è prodotto da pezzi di plastica) il disco è molto bello e la title track è tra le loro cose migliori:

https://www.youtube.com/watch?v=Rp_7_Zu4WnQ

 

Louis Cole - Live Sesh and Xtra Songs (2019)

Compila un po' per fan completisti di quella che ritengo una gran bella testa. Beccatevi questo mix di sezione ritmica iperriccardona e banda di Lisa Simpson che scopre le dissonanze:

https://www.youtube.com/watch?v=YFWu0HdPCps

 

Joe Jackson - Fool (2019)

Nonno Joe non delude e spiega ai giovinastri come mettere in fila gli accordi.

 

吉村弘 [Hiroshi Yoshimura] - Wave Notation 1: Music for Nine Post Cards (1982)

Minimal ambient smuovianime suonato con un Rhodes e poco più. Provare per credere:

https://www.youtube.com/watch?v=IsjeTzINBcg

 

Bibio - Ribbons (2019)

Pregevole folk del futuro di marca Warp che mischia strumenti acustici, arpeggi, campioni e synthazzi. 


  • 3

#4 cool as kim deal

    Utente contro le bonus track

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Inviato 07 maggio 2019 - 21:41

Rush-Caress of steel 85/100
Mi è piaciuto un botto, è muffoso prog coi pezzi corti e due lunghe suite spezzettate suonate con indole zeppeliana. Ma ha anche dei difetti.

Riascolti:

Massimo volume-Da qui 82/100

Red Hot Chili Peppers-One hot minute 80/100
Schifato dai più, io lo trovavo e lo trovo ancora di più oggi una bomba, persino più immediato di BSSM, anche se un filo meno ispirato.
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Adescatore equino dal 2005

#5 Stebroc

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Inviato 09 maggio 2019 - 16:12

Stavi dicendo tutto giusto sul suono orrendo di batteria nell'album di Bowie quando hai tirato fuori Mike Giles e il suono Bontempi...
SAGRILEGIO!!!

Probabilmente è un sacrilegio  asd

 

Diciamo che trovo i due suoni di batteria simili, ma nel disco dei Crimson mi infastidisce meno, e in particolare nella title track e in Epitaph. In un brano come "I talk to the wind" è proprio differente, in meglio.


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