I primi Talk Talk valgono quanto se non più dei successivi. La new wave britannica è nel complesso più ricca di quella americana. I Beatles avevano qualcosa da dire e lo dissero.
Proseguite voi...
Inviato 26 marzo 2019 - 08:25
I primi Talk Talk valgono quanto se non più dei successivi. La new wave britannica è nel complesso più ricca di quella americana. I Beatles avevano qualcosa da dire e lo dissero.
Proseguite voi...
Inviato 26 marzo 2019 - 08:57
Tutto molto bello, ma come la spieghiamo alla luce di queste considerazioni la nostra classifica wave appena pubblicata, con tutta la top-5 americana? Io — che condivido l'analisi anti-revisionista* — ne sono rimasto piuttosto contrariato.
* Epperò ho messo in cima alla mia classifica i Cars, americani ma non troppo scaruffiani. Come scusante (???) invoco il fatto di non ritenerli una vera band wave, almeno nel disco da me citato
Inviato 26 marzo 2019 - 09:11
Londra >>> Berlino
Inviato 26 marzo 2019 - 09:20
quindi i Police non li considerate New Wave, bravi
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
Inviato 26 marzo 2019 - 09:37
Il rock più autentico è una musica nera, parente del blues e non una musica bianca parente delle avanguardie americane minimal/colte.
Inviato 26 marzo 2019 - 09:42
Il rock più autentico è una musica nera, parente del blues e non una musica bianca parente delle avanguardie americane minimal/colte.
In medium (🖕) stat virtus: il rock più interessante ("autentico" è una categoria da subumani) è bianco e prende le distanze tanto dal blues quanto dall'America che esso esprime, flirtando con tutto ciò che è utile allo scopo (se necessario anche col minimalismo, americano nella nascita ma rielaborazione di ben altre tradizioni culturali).
Inviato 26 marzo 2019 - 09:52
La forma canzone pop di Bacharach vale più di mille sinfonie rumoriste giapponesi.
"Twin Infinitives" dei Royal Trux è una cagata pazzesca!
P.S. Wago, lo so che la nostra classifica wave pende un po' da quella parte, nel mio piccolo ho cercato di riequlibrare con la mia...
Inviato 26 marzo 2019 - 10:01
aggiungo qualche considerazione a prima vista, scusate se ci sono errori:
extra USA e UK solo Polonia e Unione Sovietica?
niente da Paesi Bassi, Belgio, Francia e - massì - anche Italia?
della 4AD solo Treasure ? Della Factory solo JD e NO ?
Inviato 26 marzo 2019 - 10:06
ho proposto io a claudio questa schifezza di topic ieri in bacheca
al di là degli assunti singoli su cui a volte mi trovo ma non è importante, a me stupisce il modo di ragionare di questo tipo di critica (che non è solo scaruffi eh):
1) la supremazia dei generi
2) la considerazione dei gruppi prima che dei singoli dischi (quindi poi c'è il solito giochetto che se uno fa un disco da 9 dopo 3 da 10, prende 4 perché "ha deluso")
3) le classifiche che identificano
4) alcune caratteristiche che dividono i buoni dai cattivi
5) i promossi e i bocciati (ma che è? la scuola?)
ecc ecc
sembrano discussioni di politica/calcio/la carbonara con o senza la panna quando invece si parla di musica
Inviato 26 marzo 2019 - 10:09
quindi i Police non li considerate New Wave, bravi
quelli non ci saranno a prescindere dal genere ingenuo!
(controllo)
PALERMO >>>>> Londra >>> Berlino
Inviato 26 marzo 2019 - 10:18
POPOLARE
Trout Mask Replica è un inascoltabile divertissement di quattro fricchettoni.
Kick Out the Jams è una imbarazzante prova di dilettantismo applicato al rhythm and blues.
Faust dei Faust non è altro che una pallida raccolta di improvvisazioni di scale modali su bordone, una pratica già nota da tempo in ambito còlto, peraltro svolta con tecnica pedestre e senza particolari guizzi creativi.
Irrlicht è un cazzeggio su sintetizzatori, nulla che gente come Mort Garson o Morton Subotnick o Delia Derbyshire o decine di altri non facessero con ben altri risultati quindici anni prima.
Rock Bottom è la frontiera assoluta del rompersi i coglioni.
Fare Forward Voyagers è il parto onanistico di un mediocre strimpellatore folk che ha scoperto l'accordatura DADGAD.
The Modern Dance è roba che solo un obeso dell'Ohio che non ha mai scopato avrebbe potuto concepire; peraltro non ha nemmeno aiutato a farlo scopare di più.
L'esordio dei Suicide è forse il punto più basso mai raggiunto dalla composizione pop.
L'esordio dei Minutemen, cazzeggio di una mediocre band funky di bianchi falliti, ad Harlem li avrebbero presi a sputi in faccia.
I Butthole Surfers non sono nemmeno musica.
I Gun Club potrebbero essere ricordati come la band più scarsa mai apparsa in California, secondi forse solo agli American Music Club.
Non vedo motivo di sorbirsi quel mattone degli Hash Jar Tempo. O quell'aborto dei Vampire Rodents. Sorvolo su quella schifezza dei Royal Trux.
W Elvis, W i Beatles, W Bowie, W gli U2.
M.
Inviato 26 marzo 2019 - 10:19
L'aberrazione più grave della critica indie è sicuramente l'esclusione delle scene musicali non anglofone, sia in chiave storica che moderna (e la classifica new wave appena pubblicata non fa che confermare l'inspiegabile atteggiamento di snobismo nei confronti di tutto ciò che non sia USA/UK). A corollario di tale aberrazione, nei rari momenti in cui scene non anglofone vengono analizzate, c'è l'esaltazione di dischi che hanno avuto poca o zero rilevanza nel contesto di provenienza, a discapito di quelli che realmente hanno scritto la storia (vedi gli oscuri dischi di coldwave o le compilation stile David Byrne su fantomatici artisti africani che si filano in quattro).
Inviato 26 marzo 2019 - 10:23
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play
Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you
Inviato 26 marzo 2019 - 10:24
Kick Out the Jams è una imbarazzante prova di dilettantismo applicato al rhythm and blues
Inviato 26 marzo 2019 - 10:27
ho proposto io a claudio questa schifezza di topic ieri in bacheca
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Inviato 26 marzo 2019 - 10:28
ho proposto io a claudio questa schifezza di topic ieri in bacheca
E lui ti dà pure retta.
vabbeh ma io volevo fare una discussione seria e approfondita sul metodo, non dire il contrario di Scaruffi alla stessa maniera di Scaruffi
Inviato 26 marzo 2019 - 10:28
più che altro siete il metodo scaruffi applicato a altri dischi, cambia poco
Questo è uno dei miei cavalli di battaglia storici: molti anti-scaruffiani usano l'identico metodo Scaruffi applicato alla rovescia. Lo scaruffianesimo non consiste nell'idolatrare i Suicide o i Chrome al posto di Echo & The Bunnymen, ma consiste proprio nel ragionare (in ogni campo) in base ai criteri che citavi.
Inviato 26 marzo 2019 - 10:29
più che altro siete il metodo scaruffi applicato a altri dischi, cambia poco
Questo è uno dei miei cavalli di battaglia storici: molti anti-scaruffiani usano l'identico metodo Scaruffi applicato alla rovescia. Lo scaruffianesimo non consiste nell'idolatrare i Suicide o i Chrome al posto di Echo & The Bunnymen, ma consiste proprio nel ragionare (in ogni campo) in base ai criteri che citavi.
ma sì quello intendevo ieri, sono i criteri folli
le classifiche hanno pure senso se prese come una descrizione e non una gara
Inviato 26 marzo 2019 - 10:29
POPOLARE
Questo topic rischia di farmi riconsiderare Scaruffi in positivo.
Inviato 26 marzo 2019 - 10:30
L'aberrazione più grave della critica indie è sicuramente l'esclusione delle scene musicali non anglofone, sia in chiave storica che moderna (e la classifica new wave appena pubblicata non fa che confermare l'inspiegabile atteggiamento di snobismo nei confronti di tutto ciò che non sia USA/UK).
Non mi risulta che la critica precedente a quella indie/scaruffiana si soffermasse sulle scene musicali non anglofone...
E nella classifica di OndaRock ci sono comunque, ben piazzati, dischi di Republika, Kino, Ekaterina Velika... Mi sembra una lamentela un po' pretestuosa, onestamente.
Inviato 26 marzo 2019 - 10:32
L'aberrazione più grave della critica indie è sicuramente l'esclusione delle scene musicali non anglofone, sia in chiave storica che moderna (e la classifica new wave appena pubblicata non fa che confermare l'inspiegabile atteggiamento di snobismo nei confronti di tutto ciò che non sia USA/UK).
Non mi risulta che la critica precedente a quella indie/scaruffiana si soffermasse sulle scene musicali non anglofone...
ovviamente no, se non gli ABBA e cose famosissime
Inviato 26 marzo 2019 - 10:33
L'aberrazione più grave della critica indie è sicuramente l'esclusione delle scene musicali non anglofone, sia in chiave storica che moderna (e la classifica new wave appena pubblicata non fa che confermare l'inspiegabile atteggiamento di snobismo nei confronti di tutto ciò che non sia USA/UK).
Non mi risulta che la critica precedente a quella indie/scaruffiana si soffermasse sulle scene musicali non anglofone...
E nella classifica di OndaRock ci sono comunque, ben piazzati, dischi di Republika, Kino, Ekaterina Velika... Mi sembra una lamentela un po' pretestuosa, onestamente.
Te credo, ci stanno perchè io e due altri scemi li abbiamo votati, sennò ciccia
Vero che erano ignorate anche prima, infatti la mia era una critica atemporale e generica su quella che io considero una forte limitazione.
Inviato 26 marzo 2019 - 10:35
L'aberrazione più grave della critica indie è sicuramente l'esclusione delle scene musicali non anglofone, sia in chiave storica che moderna (e la classifica new wave appena pubblicata non fa che confermare l'inspiegabile atteggiamento di snobismo nei confronti di tutto ciò che non sia USA/UK).
Non mi risulta che la critica precedente a quella indie/scaruffiana si soffermasse sulle scene musicali non anglofone...
E nella classifica di OndaRock ci sono comunque, ben piazzati, dischi di Republika, Kino, Ekaterina Velika... Mi sembra una lamentela un po' pretestuosa, onestamente.
Ma infatti è così, band ce ne sono, secondo me tutte ottime. Ma è come lamentarsi che non ci siano dischi giapponesi nella classifica dei migliori dischi country. Quelli del rock sono linguaggii anglo-americani, storicamente e culturalmente; ciò non toglie che cose eccelse siano accadute altrove, tra l'altro con peculiarità stilistiche impossibili nel mondo anglo-americano, ma non mi pare che ci sia una grave sottorappresentazione; forse io ne avrei messo qualcuno in più (specie dell'est Europa, ma anche Sud America), ma su nessun altro sito si sarebbero visti certi nomi.
Se poi mi parli della critica indie io non so di cosa parli. La critica musicale pop non esiste.
M.
Inviato 26 marzo 2019 - 10:39
Inviato 26 marzo 2019 - 10:41
quindi i Police non li considerate New Wave, bravi
quelli non ci saranno a prescindere dal genere ingenuo!
(controllo)
PALERMO >>>>> Londra >>> Berlino
Un po' scherzavo un po' no, non so neanche io (e nemmeno mi importa) se buttarli nel calderone della wave, ma vedo tale e tanta roba disparata lì in mezzo che ci potevano stare benissimo (se c'è Joe Jackson, per dire)
Quindi non capisco se l'esclusione è per il metodo (ci può stare) o per il merito (non ci può stare), ma d'altronde mancano altre robe importanti (i primi Spandau, i Fixx) che vabbuò, chi se ne fotte
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
Inviato 26 marzo 2019 - 10:43
Quanto è 2007 questo topic, quando in questo forum c'era gente seria.
M.
Inviato 26 marzo 2019 - 10:44
L'aberrazione più grave della critica indie è sicuramente l'esclusione delle scene musicali non anglofone, sia in chiave storica che moderna (e la classifica new wave appena pubblicata non fa che confermare l'inspiegabile atteggiamento di snobismo nei confronti di tutto ciò che non sia USA/UK).
Non mi risulta che la critica precedente a quella indie/scaruffiana si soffermasse sulle scene musicali non anglofone...
E nella classifica di OndaRock ci sono comunque, ben piazzati, dischi di Republika, Kino, Ekaterina Velika... Mi sembra una lamentela un po' pretestuosa, onestamente.
Te credo, ci stanno perchè io e due altri scemi li abbiamo votati, sennò ciccia
Vero che erano ignorate anche prima, infatti la mia era una critica atemporale e generica su quella che io considero una forte limitazione.
sfos prima magari era anche un problema di fonti, oggi è diverso; vedrai che con il tempo cambierà
dest i Police sono new wave anche su RYM che è l'accrocchio indie per eccellenza
Inviato 26 marzo 2019 - 10:44
Inviato 26 marzo 2019 - 10:51
L'aberrazione più grave della critica indie è sicuramente l'esclusione delle scene musicali non anglofone, sia in chiave storica che moderna (e la classifica new wave appena pubblicata non fa che confermare l'inspiegabile atteggiamento di snobismo nei confronti di tutto ciò che non sia USA/UK).
Non mi risulta che la critica precedente a quella indie/scaruffiana si soffermasse sulle scene musicali non anglofone...
E nella classifica di OndaRock ci sono comunque, ben piazzati, dischi di Republika, Kino, Ekaterina Velika... Mi sembra una lamentela un po' pretestuosa, onestamente.
Te credo, ci stanno perchè io e due altri scemi li abbiamo votati, sennò ciccia
Vero che erano ignorate anche prima, infatti la mia era una critica atemporale e generica su quella che io considero una forte limitazione.
sfos prima magari era anche un problema di fonti, oggi è diverso; vedrai che con il tempo cambierà
Ma un po' sta già cambiando, basta guardare le più recenti classifiche di Pitchfork (per dire) sugli anni 60, 70 o 80... Classifiche che peraltro puzzano di revisionismo spicciolo lontano un miglio, ma vabbé. L'unica differenza è che hanno finora ripescato cose diverse (più filo-africane, diciamo) rispetto a certe mini-tendenze del forum (rock dell'est Europa o sudamericano). La (ri)scoperta della musica giapponese mi sembra invece un fenomeno già più trasversale, ecco.
Inviato 26 marzo 2019 - 10:53
Quanto è 2007 questo topic, quando in questo forum c'era gente seria.
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Inviato 26 marzo 2019 - 10:54
intanto in Ucraina (o non ho capito dove), dopo Albano, stanno condannando anche l'Italo Disco, bisognerebbe dichiarare guerra
Inviato 26 marzo 2019 - 10:57
Quanto è 2007 questo topic, quando in questo forum c'era gente seria.
Questo topic ti offre l'opportunità preziosa di risultare ancora più insopportabile delle interviste. Vedo che non la stai perdendo.
E tu non perdi quella di tacere, che sei qui da due anni e non conti un cazzo. Nel 2007 non ti avremmo nemmeno notato. Pivello.
M.
Inviato 26 marzo 2019 - 11:07
Ma che senso ha questo topic? Se fossi amministratore di questo sito lo chiuderei e farei una ramanzina o meglio ancora un bel lungo ban a chi lo ha aperto e a chi ha suggerito di aprilo
Ha già fatto tutto Black Mirror
Inviato 26 marzo 2019 - 11:09
Quanto è 2007 questo topic, quando in questo forum c'era gente seria.
Questo topic ti offre l'opportunità preziosa di risultare ancora più insopportabile delle interviste. Vedo che non la stai perdendo.
E tu non perdi quella di tacere, che sei qui da due anni e non conti un cazzo. Nel 2007 non ti avremmo nemmeno notato. Pivello.
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Inviato 26 marzo 2019 - 11:10
Ma che senso ha questo topic? Se fossi amministratore di questo sito lo chiuderei e farei una ramanzina o meglio ancora un bel lungo ban a chi lo ha aperto e a chi ha suggerito di aprilo
E' la volta buona che riusciamo a far bannare Claudio. Daje.
Inviato 26 marzo 2019 - 11:10
L'aberrazione più grave della critica indie è sicuramente l'esclusione delle scene musicali non anglofone
Però non penso sia un'esclusione voluta a priori, bensì solo perché di più difficile fruizione, oltre che per mancanza di tempo (se io non avessi una vita, comincerei anche io ad ascoltare artisti dal Burundi, Nepal, Suriname e Kamchatka, per poterli catalogare, studiare, ecc..). Penso sia solo questione di tempo. Probabilmente fra qualche anno l'attenzione verso le scene non anglofone sarà più forte rispetto ad anni fa (e rispetto al giorno d'oggi).
A corollario di tale aberrazione, nei rari momenti in cui scene non anglofone vengono analizzate, c'è l'esaltazione di dischi che hanno avuto poca o zero rilevanza nel contesto di provenienza, a discapito di quelli che realmente hanno scritto la storia (vedi gli oscuri dischi di coldwave o le compilation stile David Byrne su fantomatici artisti africani che si filano in quattro).
Anche qui, non credo sia un grosso problema: quante volte ci piacciono ed esaltiamo artisti che non si fila nessuno a scapito di chi invece ha scritto la storia?
Pensa agli Horrors: qui piacciono a tanti (me compreso, certi dischi), ma non mi risulta abbiano scritto o stiano scrivendo la storia.
Inviato 26 marzo 2019 - 11:12
Quanto è 2007 questo topic, quando in questo forum c'era gente seria.
Questo topic ti offre l'opportunità preziosa di risultare ancora più insopportabile delle interviste. Vedo che non la stai perdendo.
E tu non perdi quella di tacere, che sei qui da due anni e non conti un cazzo. Nel 2007 non ti avremmo nemmeno notato. Pivello.
Sono qui dall'aprile 2007 e non sopporto da allora né il tuo approccio talebano alla musica (peggiore di qualunque scaruffi), né la tua incomprensibile spocchia. Né la tua musichetta, ma quello è il meno.
Incomprensibile a te, uomo con meno ironia sulla faccia della terra, che i piedi non li ha mai lavati.
E togli Coltrane dall'avatar, non sei degno nemmeno dei suoi peti, comparsuccia.
M.
Inviato 26 marzo 2019 - 11:17
L'aberrazione più grave della critica indie è sicuramente l'esclusione delle scene musicali non anglofone
Però non penso sia un'esclusione voluta a priori, bensì solo perché di più difficile fruizione, oltre che per mancanza di tempo (se io non avessi una vita, comincerei anche io ad ascoltare artisti dal Burundi, Nepal, Suriname e Kamchatka, per poterli catalogare, studiare, ecc..). Penso sia solo questione di tempo. Probabilmente fra qualche anno l'attenzione verso le scene non anglofone sarà più forte rispetto ad anni fa (e rispetto al giorno d'oggi).
A corollario di tale aberrazione, nei rari momenti in cui scene non anglofone vengono analizzate, c'è l'esaltazione di dischi che hanno avuto poca o zero rilevanza nel contesto di provenienza, a discapito di quelli che realmente hanno scritto la storia (vedi gli oscuri dischi di coldwave o le compilation stile David Byrne su fantomatici artisti africani che si filano in quattro).
Anche qui, non credo sia un grosso problema: quante volte ci piacciono ed esaltiamo artisti che non si fila nessuno a scapito di chi invece ha scritto la storia?
Pensa agli Horrors: qui piacciono a tanti (me compreso, certi dischi), ma non mi risulta abbiano scritto o stiano scrivendo la storia.
Se mi fai passare un artista semi-sconosciuto come fondamentale nell'evoluzione di un genere musicale tipico di un Paese, c'è un errore di fondo, a prescindere che piaccia o meno. Mi sta anche bene prendermi il consiglio e scoprire musica comunque valida, ma come prospettiva storica passa un messaggio sbagliato. Anche perchè mi aspetterei che se mi rivolgo a una lista o a una compilation lo faccia per scoprire quello che realmente conta, specie se il tempo non mi consente di esplorare a fondo.
Le revisioni pitchforkiane spesso poi non coprono minimamente le lacune, anzi di solito si limitano a incensare dischi semi-oscuri per il solo fatto che una qualche etichetta occidentale li ha ristampati, vedi quello che hanno fatto con William Onyeabor (che a me piace, beninteso), coperto dagli onori della critica solo perchè Byrne ci ha fatto una compilation, o i Mariah dal Giappone, per loro stessa ammissione un disco che per 30 anni non conosceva nessuno. Se fai revisione in questo modo tanto vale non farla.
Inviato 26 marzo 2019 - 11:20
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
Inviato 26 marzo 2019 - 11:22
Pensa agli Horrors: qui piacciono a tanti (me compreso, certi dischi), ma non mi risulta abbiano scritto o stiano scrivendo la storia.
Inviato 26 marzo 2019 - 11:22
Questo
topicforum rischia di farmi riconsiderare Scaruffi in positivo.
since 2009
Inviato 26 marzo 2019 - 11:27
Inviato 26 marzo 2019 - 11:30
Incomprensibile a te, uomo con meno ironia sulla faccia della terra, che i piedi non li ha mai lavati.
E togli Coltrane dall'avatar, non sei degno nemmeno dei suoi peti, comparsuccia.
Già, perché sei tu che decidi chi è degno di cosa Rilassati ché è meglio, a proposito di ironia.
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Inviato 26 marzo 2019 - 11:32
Ragazzi, di questo passo risvegliamo la sezione
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
Inviato 26 marzo 2019 - 11:32
Incomprensibile a te, uomo con meno ironia sulla faccia della terra, che i piedi non li ha mai lavati.
E togli Coltrane dall'avatar, non sei degno nemmeno dei suoi peti, comparsuccia.
Già, perché sei tu che decidi chi è degno di cosa Rilassati ché è meglio, a proposito di ironia.
Certo amico, io posso dirti di cosa sei degno, tu al massimo puoi sbucciarmi la frutta.
M.
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