Be'? Dove siete finiti? Piersa è ancora vivo o è crepato di vecchiezza?
http://www.ondacinem...a-favorita.html
Daje, forse film dell'anno
Inviato 29 gennaio 2019 - 09:01
Be'? Dove siete finiti? Piersa è ancora vivo o è crepato di vecchiezza?
http://www.ondacinem...a-favorita.html
Daje, forse film dell'anno
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
Inviato 29 gennaio 2019 - 09:35
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play
Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you
Inviato 29 gennaio 2019 - 09:40
visto ieri sera: finalmente un bellissimo film (era da mesi che non ne vedevo uno che fosse più che decente), e lo dice uno che non sopporta i film in costume.
Inviato 29 gennaio 2019 - 10:12
Che dite, meglio de Il Cervo Sacro?
" Chi lo sa veramente? Chi può qui dichiarare
da dove è stata prodotta, da dove viene la creazione?
Dalla creazione di questo universo gli Dei vennero successivamente:
chi allora sa da dove ciò è sorto? "
Inviato 29 gennaio 2019 - 10:16
Odio Lanthimos (Dogtooth e Lobster sono davvero il peggio di certo cinema "europeo" per me) ma le attrici e la storia mi intrigano. Provo?
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
Inviato 29 gennaio 2019 - 10:27
Inviato 29 gennaio 2019 - 10:33
Poco tempo (mio) e tanti argomenti (il film): neanche io amo il tizio (visto solo Lobster) ma con tutta evidenza quando l'autore talentuoso si fa scrivere la sceneggiatura da chi ne sa più di lui qualcosa di buono (eccome) sortisce sempre: non vedevo uno script così cazzuto di tempi di Mamet.
Il film va visto, assolutamente, non avete scuse: anche solo per la prova clamorosa della Colman
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
Inviato 29 gennaio 2019 - 10:41
Inviato 29 gennaio 2019 - 12:58
Io mi sono divertito un sacco e ho urlato tutto il tempo! In un periodo di #metoo e #empowerment generalizzato la Colman interpreta una vittima alquanto credibile per via delle circostanze fuori dalla sua portata, mentre le altre due cagnette (sempre bravissime) rappresentano tutto il brutto, il gretto, l'arido e il cattivo dell'animo femminile. Adorage.
Inviato 30 gennaio 2019 - 15:32
Inviato 30 gennaio 2019 - 15:39
Divertente come si arriva alla pace con la Francia attraverso mezzucci, piccolezze e capricci (che sia poi vero poco importa ma non mi fido del regista ) e il modo di fare e di recitare sopra le righe delle due rivali - anche se come dice WB le dinamiche tra le due sono in fin dei conti poco interessanti. Personalmente ho trovato leziose le scene decadenti di vita di corte (la gara delle anatre, il tizio nudo che prende le arance, etc.), meglio la scorrettezza del resto.
Inviato 30 gennaio 2019 - 17:11
Più che Kubrick - che declina il suo Lindon come una sinfonia decadente , qui siamo in pieno nichilismo punk, se me lo concedete - io ho pensato al Frears delle Liaisons. Kubrick è il riferimento per lo sfarzo e l'accuratezza della messa in scena (difficile fare un film in costume senza partire da lì), ma questo lavoro è un nuovo punto di riferimento per il genere, da qui in poi.
Vero anche che una certa ipertrofia visiva può risultare indigesta (l'autocompiacimento di cui si parla in recensione) , ma fa parte del pacchetto. Qualche fisheye in meno avrebbe reso il quadro più coerente ma la l'architettura pressochè perfetta, i dialoghi secchi e sferzanti come frustate, le battute fulminanti, il cinismo esibito senza pudore sono uno spasso infinito.
Non ho capito se il reiterarsi dell'atto masturbatorio (ben tre, se non ricordo male) quale unico richiamo esplicito al sesso sia un gesto di autoironia del regista verso le sue stesse doti tecniche; credo sia casuale, ma se così non fosse siamo davanti a un genio
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
Inviato 30 gennaio 2019 - 17:52
Per rispetto di Dest (bentornato! ) modererò i termini.
Film inutile e noioso.
Non è un film storico (punto di vista dal quale risulterebbe ridicolo), non è un film biografico (idem).
Non è niente, se non un gran sciupio di costumi, e di battutine per lo più prevedibili quanto più vorrebbero risultare "frizzanti".
Ah, il regista vi avverte che il mondo è un grande schifo, governato da doppiezza e cinismo che ha per fine il potere (!) (utilizzando anche - e occhio perché questa è roba forte - il sesso), all'insegna dell'egoismo più sfrenato (segnatevelo... ).
Con quella sfrontatezza che "fa tanto '700" (Relazioni pericolose, Memoirs di Saint-Simon ecc.)
Ah, dura due ore.
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
Inviato 31 gennaio 2019 - 09:17
Inviato 31 gennaio 2019 - 10:02
Ciao Ravi
E grazie, mi hai tolto ogni dubbio certificando il capolavoro
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
Inviato 03 febbraio 2019 - 13:43
Mboh, ok, però non mi ha esaltato.
Alla fine i temi sono sempre quelli, il costume e il grottesco ok, bravi le attrici, bella la regia, ma alla fine di Lanthimos preferisco sempre il caro vecchio Kynodontas per tematiche.
Inviato 11 febbraio 2019 - 20:21
Non è un film storico (punto di vista dal quale risulterebbe ridicolo), non è un film biografico (idem).
Non è niente
No dai, è un remake non accreditato di "Eva contro Eva".
Io invece l'ho apprezzato. Mi è piaciuto come continuasse a cambiare quel che sembrava essere il punto nodale del film. C'e la storia di rivalità femminile, appunto come una specie di "Eva contro Eva" settecentesco (con l'amore di una anziana onnipotente e irresponsabile come premio, invece dell'amore del pubblico) se visto dal punto di vista di Abigail; l'analisi di un rapporto inquietante e morboso, un po' madre/figlia (con Sarah a fare da madre), un po' sorelle e un po' amanti, se visto dall'ottica di Sarah Churchill; e il dramma di solitudine e perdita* di una donna rimasta bambina in un corpo da adulta e chiamata a rivestire un ruolo da adulta, se guardiamo il film da dietro le spalle di Anna. Tre film in uno, per tre protagoniste ognuna preda delle proprie ossessioni personali (il piacere - che poi è un narcotico - per Anna; il dominio - che poi è un lenitivo - per Abigail; la gloria - che poi è una dipendenza - per Sarah).
E il vario intrecciarsi di rapporti morbosi: quello tra Anna e Sarah, tra Anna e Abigail, quello tra Rachel Weisz che fa Margo Channing che fa Sarah Churchill ed Emma Stone che fa Eve Harrington che fa Abigail Masham, quello tra i Marlborough e la guerra, quello tra gli uomini di potere e la sessualità, quello tra il regista e i grandangoli .
Inviato 12 febbraio 2019 - 10:20
A me è piaciuto, anche per questo motivo. Se lo script avesse puntato a sviluppare il classico mattonazzo storico-biografico (per atro, poi puntualmente non riuscendo nell’intento) il film avrebbe già perso in partenza.
Non è un film storico (punto di vista dal quale risulterebbe ridicolo), non è un film biografico (idem).
Inviato 15 febbraio 2019 - 09:32
Inviato 15 febbraio 2019 - 18:54
Io non sono un estimatore di Lanthimos, ma l'ho trovato bellissimo: i suoi eccessi estetizzanti e grotteschi stavolta sono pienamente al servizio della sostanza del film, alcune inquadrature sono già leggendarie e le prestazioni delle tre protagoniste sono sontuose. Rachela meravigliosa, anche con la cicatrice (che te lo dico a fare) Forse un taglio di qualche minuto nella seconda parte poteva giovare, ma sono inezie.
Inviato 19 marzo 2019 - 06:41
Sono d'accordo con Ravel.
Film non molto entusiasmante per me, un po' più scoppiettante nella prima fase poi cerca di inserire momenti più intensi ma senza averne la credibilità.
Le psicologie e le macchinazioni delle tre protagoniste mi sono sembrate fragili come carta velina nella loro tautologia.
Inviato 19 marzo 2019 - 13:07
Per me film bellissimo, rispetto ai precedenti di Lanthimos (forse perché la sceneggiatura non è sua) due spanne sopra. I ritratti psicologici per me sono riusciti e funzionali (anche se l'introspezione dei personaggi, quasi sempre dei pupazzi bressoniani al servizio dell'assurdo, non è mai stato il focus del cinema di Lanthimos), le macchinazioni necessariamente tautologiche com'è tautologica la volontà di dominio e di scalata sociale, non credo fosse il caso di estendere lo scontro su un campo, boh, politico? (l'unica ad avere quell'interesse è Sarah Churchill) quindi per forza doveva essere un climax di variazioni sul tema; ma la sceneggiatura e la regia sono talmente solide che la cosa funziona benissimo.
Inviato 19 marzo 2019 - 16:26
Sceneggiatura e regia solide e deliziosamente ciniche, costumi e scenografie sontuose, ma alla fine, se mi costringessero a scegliere l'elemento tecnico che più mi ha colpito, nominerei senza esitazioni la straordinaria fotografia di Robbie Ryan.
Al di là delle schermaglie psicologiche tra le tre protagoniste, impeccabili ma un po' (yawn) noiose e già viste forse, mi è sembrata degna d'attenzione la tematica suggerita in filigrana della visibilità/invisibilità del potere. Chi non ha potere non può guardare chi ne ha, come il regista non manca di evidenziare nella scena in cui Anna si scaglia contro il lacchè muto e silenzioso che ha l'ardire di alzare lo sguardo sul suo improbabile maquillage. Al contempo, l'occasionale visione (e si noti che qui invece Abigail vede senza essere vista) del rapporto tra la regina Anna e Sarah, e il conseguente disvelamento visivo della natura umana troppo umana del potere, è la chiave di volta della scalata sociale successiva della nuova favorita.
Allo spettatore è assegnato un ruolo intermedio: ha l'opportunità di osservare la regina e le sue amanti nelle loro dimensioni più intime (e miserevoli), ma non ha alcun potere di intervenire, proprio come i servi muti e immobili. Al massimo gli resta qualche risata amara da spendere. (Per gli approfondimenti teologici della questione, rimandiamo a quanto scrisse Stephen a proposito di Loro 1&2: http://forum.ondaroc...18/?p=2382881).
Io appartengo al partito di quelli che hanno preferito il cervo sacro. Non che questo mi sia dispiaciuto, comunque.
"Give me all your money just to cover you
Cover you in honey"
(Don't be afraid
There's no marmalade)
Inviato 19 marzo 2019 - 17:19
Mi ero perso l'aggiunta di altri pareri...
La cosa migliore di questo film è l'incredibile dispendio di intelligenza che ha prodotto nelle vostre argomentazioni (straordinariamente superiore a quello presente nel film medesimo) e non lontano da sottigliezze teologiche degne della scolastica (come opportunamente ricorda fox).
Certo, l'effetto è un po' simile all'esilarante analisi semiologico-strutturalista di Umberto Eco di Tre civette sul comò, ma non si può avere tutto...
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
Inviato 19 marzo 2019 - 21:02
Per me film bellissimo, rispetto ai precedenti di Lanthimos (forse perché la sceneggiatura non è sua) due spanne sopra. I ritratti psicologici per me sono riusciti e funzionali (anche se l'introspezione dei personaggi, quasi sempre dei pupazzi bressoniani al servizio dell'assurdo, non è mai stato il focus del cinema di Lanthimos), le macchinazioni necessariamente tautologiche com'è tautologica la volontà di dominio e di scalata sociale, non credo fosse il caso di estendere lo scontro su un campo, boh, politico? (l'unica ad avere quell'interesse è Sarah Churchill) quindi per forza doveva essere un climax di variazioni sul tema; ma la sceneggiatura e la regia sono talmente solide che la cosa funziona benissimo.
Mah, io credo che ne esistano A DOZZINE di film sulla brama di potere migliore di questo filmetto alimentare che il povero Giorgione si è trovato a dover filmare obbligato dalla Merkel.
Ovviamente non me ne viene in mente neanche uno perchè i tronfi rise and fall conditi di tornituanti sensi di colpa ed accennate redenzioni (questo sì un tema turbocapitalista col gin, altro che i palestrati in mutande) mi annoiano a morte.
Per quanto riguarda le macchinazioni in costume, spero bene che abbiate tutti visto i Misteri dei Giardini di Compton House di Greenaway (l'unico regista Inglese di valore) per fare i dovuti paragoni.
Inviato 09 aprile 2019 - 19:00
Yorgos Lanthimos è indubbiamente un regista molto eclettico che salta con facilità e disinvoltura tra i vari generi filmici; non tutte le ciambelle gli riescono col buco, ma anche i film meno riusciti hanno motivi di interesse. Questa favorita è un po' spiazzante, perché non ci si aspettava da lui che predilige il grottesco ed il provocatorio (Vedi Kinodontas) un film in costume alla maniera di Barry Lindon, dove tutto è forma e apparenza, ma ci mette comunque anche un po' di Greenaway per cui la dose di grottesco e assurdo è assicurata. Tre donne lottano per il potere, la prima è la regina legittima, Anna Stuart, malata e bacata, che il potere lo da gratis a chi lo vuole, salvo poi riprenderselo come e quando le pare e piace, poi c'è la favorita Sarah, di fatto reggente facente funzioni, dispotica e tirannica fino a quando non viene fatta fuori e mandata i esilio da una terza incomoda, Abigail, una ragazzotta nobile decaduta declassata a rango di serva che entra nelle grazie della regina (e nel suo letto) e si dimostra buona arrampicatrice.
Un gioco al vetriolo tra tre donne che non lesinano cattiverie e colpi bassi, sia pure con grazia settecentesca, un gioco fine a se stesso che ci diverte in quanto tale, ma che poi ci fa porre una domanda: in che mani siamo? Da chi siamo governati? Sono questi individui deputati al nostro benessere ed al nostro futuro. Il regista non spende molto per contestualizzare storicamente il film volutamente, anzi non un film storico, è un film sulla natura umana e su come siamo fatti: non molto bene secondo Lanthimos, per forza poi arrivano i Salvini e i Di Maio.
Bene gli attori, belle le scenografie, ottima la regia, forse ci vorrebbe qualche sforbiciata in più.
Inviato 09 aprile 2019 - 20:01
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
Inviato 30 agosto 2019 - 23:17
Inviato 05 giugno 2020 - 22:27
Buon film che intrattiene con mestiere, dialoghi taglienti e linguaggio appariscente, ma ai titoli di coda l'impressione che mi è rimasta è di vuotezza, o meglio di superfluo.
Il Cervo Sacro l'ho detestato, forse farei meglio ad accantonare il regista ma la pretesa autoriale-estetica mi attrae. Quel guizzo però ha bisogno di sostanza levigata, ha bisogno di un nucleo di senso granitico per dar corpo alla potenza estetica che vorrebbe raggiungere. Kubrick è su un altro ordine di grandezza, fin dalla scelta dei soggetti, non importa quanto s'agiti il greco.
Begli interni. Fotografia leggermente più fredda di quanto desiderassi, in particolare con tutta quella luce bianca dalle finestre.
Dest, spero d'aver portato a compimento il tuo desiderio, pur con parecchio ritardo
Inviato 19 maggio 2021 - 18:41
dopo il cervo sacro temevo il peggio ovvero una deriva eccessiva verso lidi mitologici ai piu incomprensibile come in madre di aronofsky... invece no giorgione si dimostra cavallo di razza purissima pikkiando li un film in costume ke la pur bravina coppola di maria antonietta si puo solo inzunnare. brafo!
Inviato 17 marzo 2024 - 10:48
Visto ieri sera, ho apprezzato la messa in scena, i costumi e il triangolo (stupefacente) di attrici che si alternano nei ruoli di vittima/carnefice. Qui al centro c'è il potere, la conquista del potere, la fame, il fango. C'è un vero e proprio sporcarsi il corpo e l'anima in nome della conquista del potere, o di un singolo gradino nella scala sociale.
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