Questa roba miserrima andava o forse va ancora tra le colonne di una rivista musicale italiana. Zingales è da moltissimi anni che ne parla come se fosse una sorta di Battisti due punto zero. Non ho mai seguito 'sta roba... Avrà quei suoi settanta-ottanta estimatori che lo seguiranno in tour.
Non credo molto nelle parole dei cantautori italiani, non sono grandissimi poeti, vogliono semplicemente esprimere con cromature diversi, gli stessi sentimenti di quelli degli anni sessanta (magari) settanta (purtroppo).
Anche per questo tizio il discorso è lampante: Vent'anni fa avrebbe potuto mangiare di musica, adesso la vedo durissima nonostante le descrizioni ameboidi del comunque ottimo giornalista italiano che ha portato chiarezza e informazione nel settore techno, house come pochissimi altri prima, forse nessuno.
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE