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Hiro Kone - Pure Expenditure (Dais, 2018)


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1 reply to this topic

#1 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 22 settembre 2018 - 12:25

Ero lì lì per segnalarlo nel topic dei tunz, il secondo LP di Hiro Kone, giapponesina trapiantata (nata?) nella Grande Mela, poi ho visto che c'è pure la rece
http://www.ondarock....expenditure.htm

Quindi dai, il topic ad hoc è giustificato d'ufficio.

A-3513465-1395115604-8233.jpeg.jpg

In sostanza, se qualcuno ha ancora voglia di (post) industrial-techno acuminata (nel senso proprio di fatta con acume) qui c'è per di più un dialogo diretto con le fonti, a partire dal rapporto con l'ex Coil (poi Cyclobe, poi per i cazzi suoi) Drew McDowall, con cui la nostra sempre quest'anno ha realizzato un EP (The Ghost of Georges Bataille, di natura più marcatamente esoterica) e con cui condivide la label, ossia la sempre interessante Dais (che poi è stata la spia che mi ha spinto all'ascolto).

Atmosfere e incastri ritmici sono molto prossimi ai Coil più orientati al dancefloor (più Backwards o al limite Black Antlers che LSD). Basti ascoltare la title-track "Pure Expenditure". A ulteriore conferma di certi legami storici, in "Outside the Axiom" (vero climax del disco, checché ne dica il recensore), c'è la presenza vocale di Little Annie Anxiety (nel giro Crass prima, con Adrian Sherwood su On-U Sound poi, quindi negli ultimi anni singolare chanteuse da cabaret deviato. La voce in "Things Happen" su LSD dei Coil è la sua) che contribuisce a creare una vera e propria techno-dark-song con tutti i crismi.

"Scotch Yoke", divisa in due parti - più d'assalto la prima, più aperta ed elegiaca la seconda - è il pezzo forte del disco insieme alla conclusiva "Truth that Silence Alone", prossima agli OAKE. Nel mezzo "Poorgetbouw" affonda nell'oscurità mentre "Disoccupation of the Sphere" carbura cattiva in men che non si dica.

Non è ovviamente un disco che sposti chissà quanto in avanti l'asticella dell'innovazione o anche solo della novità, ma ha un feeling novantiano e analogico a cui mi è difficile resistere, soprattutto in questi tempi grami di HD stocazzo.
In definitiva, forse non più di 7 ma neanche meno.

Sono da smartphone quindi linkare pezzi è un lavoraccio. Più facile andare di streaming integrale.

http://youtu.be/c9XMgT_ws1Q
  • 3
A chemistry of commotion and style

#2 JackGladney

    Le bonheur paradoxale

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Inviato 28 dicembre 2018 - 14:03

Ciao,
condivido opinione positiva. Sono inciampato nell'ascolto dopo aver trovato info sulla fonte d'ispirazione del concept, ovvero i pensieri di Bataille sul capitalismo, l’energia universale e la necessità del dispendio, ed ho trovato un mix di texture electro industriali, pulsazioni techno e cupe atmosfere. Articolato e profondo. Direi anche un lavoro al mix di Joshua Eustis (Telefon Tel Aviv) non indifferente.
Solo per precisare, le origini dovrebbero essere di Hong Kong e non Jap.
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