19 replies to this topic

[Ɲ●†]

Khalab
conscious afrojazz-techno from Catanzaro
(tutto vero, non è una definizione uscita da un generatore automatico )

gigiriva devo ringraziarti tantissimo, come minimo mi hai salvato tutto il resto di Agosto con questa scoperta potentissima.

Non mi prendo nessun merito, semplicemente mi accodo alla illuminante segnalazione di gigiriva ripresa dal sommo Wriss. Perché è davvero un disco che ha del clamoroso questo, e la citazione-tag (?) di gigiriva coglie nel segno: afro-tech-beats arricchiti da archivistici campioni vocali nègher + qualche collaborazione eccellente, prima tra tutte quella del prezzemolino hipster-jazz (cit. Slothrop) Shabaka Hutchings (Melt Yourself Down, Comet is Coming, Sons of Kemet); ma da citare tra le altre anche la presenza di Cristiano Crisci aka Clap! Clap! in Cannavaro (!)

Qui il pezzo (Dense) con Hutchings: https://youtu.be/yyys8sEFZ-o

Zaire (uscita anche come EP + remixes e inediti), Chitita e Shouts
https://youtu.be/kYYWLxUpBJ0
https://youtu.be/cE2PU4K8oZ0
https://youtu.be/SVWeTxMlBoM

ma pesco dal mazzo così a sentimento, il disco tiene da dio dall'inizio alla fine, complice il fatto che sono 10 pezzi x soli 35 minuti, da far ricominciare daccapo. Devo ancora sentirlo bene bene ma è difficile che un disco così potente sulle prime poi mi cali, col carico di libera e felice commistione electro-roots che si porta dietro.
Poi io non sono certo la persona più affidabile per parlare di queste sonorità, ma se ha colpito me che sì, musica black un po'(co) ne ascolto ma con attitudine molto white, credo che possa piacere anche ad altri.

Qui tutto l'album con le singole tracce indicizzate: https://www.youtube....h?v=PjKj4Cb9TK8

C'è poi da dire che dietro Khalab (con o senza DJ, dipende) non si nasconde una figura di primo pelo: si tratta di Raffaele Costantino, conduttore di Battiti su Radio Tre, di Musical Box su Radio Due, DJ, critico/scrittore e forse anche altro che mi sfugge (io ovviamente non ce l'avevo presente ma mi sono informato eh). Come DJ Khalab ha già un album alle spalle insieme a Baba Sissoko + alcuni singoli / EP.

Ottima anche la copertina psych-afro

[Giuseppe Bergman]

Bombissima

[reallytongues]

cavolo che bello, finalmente aria

mi ha sconvolto "Chitita" soprattutto e il rumorismo dolcissimo e suadente

[il nostro caro angelo]

L'ho sentito ad aprile dal vero a Torino. Fece un ottimo set, credo sulla falsariga di ciò che ascolterò tra poco. I miei amici lo portarono come Raffaele Costantino perché come Khalab costava certamente un tantinello di più. Non sapevo fosse mio conterraneo. Gli darò una chance! Bravi voi.

[Damy]

Ad un primo ascolto pare davvero caruccio. Non conosco tutti i riferimenti fatti, lo ammetto, ma ho molto apprezzato il disco di Clap! Clap! di anno scorso, e in effetti su certi frangenti le somiglianze non mancano. Un più anche alla brevità, che per questi dischi eletronici giocati molto sul ritmo non è certo cosa di poco conto.

[Life Is Insignificant]

Non male, mi ha ricordato questo pezzo del kenyota DJ Raph (pubblicato quest'anno nell'album Sacred Groves):

 

[Ɲ●†]

Non sapevo fosse mio conterraneo.

Ebbene sì, ce lo conferma l'autorevole sito Calabrians Most Famous:
http://www.calabrian...ele-costantino/

Poi ascolto anche il pezzo di Life, ché ultimamente mi prendono troppo bene questi suoni.

Tra l'altro Black Noise l'ho ascoltato, per puro caso (non sapevo che qui ci fosse un feat. di Shabaka Hutchings), subito dopo l'ultimo Sons of Kemet e in effetti c'è una certa consequenzialità.

Recupererò anche le cose di Clap! Clap!

[Damy]

Di questa roba avevano anche parlato nel topic sulla cumbia digitale

 

http://forum.ondaroc...igitale +cumbia

[Wriss]

 

 

Khalab
conscious afrojazz-techno from Catanzaro
(tutto vero, non è una definizione uscita da un generatore automatico )

gigiriva devo ringraziarti tantissimo, come minimo mi hai salvato tutto il resto di Agosto con questa scoperta potentissima.

Non mi prendo nessun merito, semplicemente mi accodo alla illuminante segnalazione di gigiriva ripresa dal sommo Wriss. 

     
Cannavaro ( ) è grandiosa

[cool as kim deal]

Direttamente al secondo posto nella classifica delle esportazioni calabresi.

 

Ascoltato qualcosa, ci sta dentro di brutto. Non voglio ascoltare altro e passo alla cassa.

[Ɲ●†]

Bravo Cool !

Io ne approfitto per postare quello che è diventato il mio pezzo preferito e che forse riassume meglio le varie sfaccettature del disco

http://youtu.be/j1i-e6vQtsU

[cool as kim deal]

Cazzo Not ( e Wriss e Gigi), preso in pieno, è una autentica bomba.
Un My life in the bush of ghosts dance senza nessun super-ego creatore in cui il Mondo Cane della copertina di Y del Pop Group sottomette i giovani del Primo mondo costringendoli sul dance floor finché il loro tenero cuore occidentale non esplode.


Avatarizzo con convinzione.

[Damy]

Bellissimo remix/rework di Khalab di un pezzo del batterista jazz-techno Tommaso Cappellato:

 

https://tommasocappe...net-khalab-edit

 

Per Khalab sarebbe anche quasi l'ora di un nuovo album, tra l'altro...

[Ɲ●†]

Eh già, magari! (che poi in verità io tendo a pensare che più uno si fa attendere più tirerà fuori qualcosa di valido / contro la logorroea delle discografie moderne )

Dopo ascolto il rmx.

Intanto a breve (12 giugno) uscirà il nuovo dei (di?) Clap! Clap!
https://clapclap.bandcamp.com/

Una buona occasione per me per approfondire i dischi precedenti, cagati poco.

[Damy]

Tu intanto ascolta il disco di Khalab & M'berra Ensemble, così siamo pari

 

Rispondo di qua, che è meglio.

 

Il disco l'ho ascoltato all'uscita, ma sarò sincero non mi è piaciuto molto a pelle. O meglio, apprezzo le intenzioni e il taglio socio/etnografico del progetto, che racconta storie vere di gente ai margini. Ma appunto sarebbe stato meglio farci un documentario di tutto punto, perché offrire solo il reperto sonoro pare quasi riduttivo - alla fine aiuta alla causa più il trailer che non il resto del disco o il comunicato stampa:

 

 

Khalab tra l'altro se ne sta in un angolino lungo tutto il disco, il che è ovviamente comprensibile proprio per una questione di rispetto (stessa cosa fatta anche da Four Tet con Souleyman e da St Germain con altri musicisti sempre del Mali), ma venendo meno l'aspetto più meticcio (e danzereccio) di lui il risultato ha l'effetto di una rispettosa tappezzeria - e Black Noise 2084 tutto era tranne che tappezzeria.

 

Lo riascolterò, comunque. Intanto, per chi volesse: M'berra | Khalab & M'berra Ensemble | Khalab (bandcamp.com)

[wago]

Anch'io ascoltato, avevo molto hype perché il precedente di Khalab per me è uno dei capi degli scorsi anni.
Io lo ho trovato piacevole ma decisamente non galvanizzante.

Su una linea affine quantomeno come area geografica, ho decisamente preferito "Vexillology" di Guedra Guedra, uscito quest'anno per On the Corner (come un sacco di altre cose fighe nell'ambito). Recensione a brevissimo.

[Ɲ●†]

Io ci ho dato solo un ascolto e mi è piaciuto. OK, magari non come Black Noise (ma tempo al tempo) però il contesto è importante. Là si trattava di un rapporto media-to (medianico?) con canti tradizionali recuperati da una library per cui tutto il lavoro era di Khalab; qui si parla in pratica di una "residenza" a sfondo umanitario nel villaggio di rifugiati tuareg di M'berra in Mauritania. Quindi un rapporto molto più diretto e una collaborazione viva, sul campo (letteralmente), che come ha fatto capire Damy non si può limitare nei confini di un supporto sonoro (il booklet del cd a questo proposito spiega molto bene anche i risvolti più drammatici, ma anche il valore della musica come ultimo appiglio per salvaguardare la propria dignità e le proprie radici).
Di sicuro lo risentirò; consigliarlo intanto mi sembrava doveroso.

[Damy]

Non ho ancora sentito niente, ma oggi Bandcamp mi suggerisce l'uscita del nuovo album: Layers | Khalab (bandcamp.com)

[Ɲ●†]

Bella notizia, mi piglio al volo la versione digitale. Sembrerebbe a tutti gli effetti il seguito di Black Noise 2084 (mentre M'berra sarebbe da derubricare a progetto speciale o qualcosa del genere - per inciso dopo l'uscita non l'ho più ripreso...)

[neutrone]

Faccio il purista della situazione, ma di techno 'sta roba non ha niente.

Scusate, ma gli usi impropri della parola techno mi fanno girare gli occhi.