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Mollo Tutto E Vado Affa


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23 replies to this topic

#1 mongodrone

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Inviato 18 agosto 2018 - 11:47

Spin off/seguito di:

Segnali che la tua vita è andata nel WC e ha fatto il giro inverso (quello che lo scarico fa in Australia) ed ora invece è... dove cazzo è finita?

 

A un passo dal suicidio? In un rudere in cima a una montagna? Su un'isola felice lontana dal turbocapitalismo? All'estero con/senza cervello? Con mammeppapà in attesa del RDC? Verso un nuovo e dignitoso lavoro? A salvare vite nel mediterraneo? A piantare alberi in Africa? A fare story instagram dal Tibet?

 

Raccontate pure le vostre esperienze di burnout/cambiovita o i vostri sogni di. 

Se poi si riesce a convincere un utente a cambiare o rovinarsi la vita ancora meglio, diventa un po' come il topic del suicidio di Lassi.

 

(Io per ora mi astengo, però il titolo del topic era bello quindi non potevo esimermi dal crearlo)


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#2 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 18 agosto 2018 - 11:55

https://www.forum.on...=+mollo +tutto/ ?
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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#3 mongodrone

    post-feudatario

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Inviato 18 agosto 2018 - 11:55

: 

 

però non è stato sviscerato abbastanza, solo Pajjo e il Mistico hanno portato le loro esperienze. (tra l'altro capisco benissimo il burnout del Mistico che in Francia vive con la natura da ogni parte. Palermo è una macchina infernale, per trovare pace e natura vicino alla costa bisogna faticare parecchio)


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#4 PinkFreud

    Jung Last

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Inviato 18 agosto 2018 - 12:11

solarR ha scritto una cosa molto interessante in pensieri liberi

 

[...] l'accettazione della non esistenza.

 

io accetto di non esistere.


  • 1

Ja196z8.jpg

superstereo!

*lastfm*

 

 


#5 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 18 agosto 2018 - 12:24

Manfredi te lo dico qua visto che me lo chiedi da secoli:

 

notizia bella: a breve avrò casa a Linosa, o meglio i muri e un tetto, il resto è da fare e non è semplice

notizia brutta: con mia madre nelle condizioni di ora, non ci posso andare se non per periodi limitati, e la questione non sarà breve

 

;-)


  • 0

 


#6 mongodrone

    post-feudatario

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Inviato 18 agosto 2018 - 12:50

online la casa c'è? sai che monitoro il mercato da quelle parti asd

se la metti a posto te lo gestisco come airbnb ashd

scherzi a parte, se vengo in futuro mi insegni un po' di pesca subacquea? (ma poi nelle aree marine protette non è illegale?)


  • 0

#7 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 18 agosto 2018 - 13:02

online la casa c'è? sai che monitoro il mercato da quelle parti asd

se la metti a posto te lo gestisco come airbnb ashd

scherzi a parte, se vengo in futuro mi insegni un po' di pesca subacquea? (ma poi nelle aree marine protette non è illegale?)

 

a Linosa non è illegale, non è protetta (forse Ustica lo è, non ricordo), non pesco più come sub da un secolo, mi limito a immergermi, hai presente quanto fiato ci vuole per pescare? asd Altro che la maratona, è uno sport per veri duri, per farlo bene bisognerebbe allenarsi sempre, vabbeh praticato in maniera amatoriale è meno ostico ma rende poco in termini di risultati, meglio dalla barca alla traina o con la canna

 

è vietato andare a pescare con le bombole ma purtroppo alcuni a Linosa lo fanno, al sud ovunque lo fanno


  • 0

 


#8 mongodrone

    post-feudatario

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Inviato 18 agosto 2018 - 14:32

oggi non è il momento giusto per mollare tutto, c'è l'esordio di CR7


  • 3

#9 Trickster017

    Rocker statale

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Inviato 19 agosto 2018 - 20:59

A distanza di qualche tempo confermo quanto ho già scritto sull'altro thread: ho sbagliato tutto e solo ora ho capito quanto sarebbe stato perfetto per me fare la guardia forestale.

Unica scusante: comprare cd e libri online non era ancora possibile quando scelsi una strada da (per)seguire e una città in cui vivere. Ora verrebbero a consegnare tutto anche sull'Himalaya, quindi a saperlo allora avrei avuto più convinzione e nessun risvolto negativo a vivere in montagna.

Quanto ai soldi, sono una trappola. O sei davvero ricco oppure guadagnare bene non ti serve a niente rispetto ad avere uno stipendio appena dignitoso: l'unica differenza è che puoi avere un letto d'ottone anziché di ferro. Non è poi sto gran vantaggio considerando il sangue che ti chiedono in cambio.
  • 1

Keine Gegenstaende aus dem Fenster werfen


#10 Greed

    round control to major troll

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Inviato 20 agosto 2018 - 07:57

da un po' di mesi ho smesso di lavorare, vado a pesca e coltivo qualcosa per mangiare/barattare. Siamo due, abbiamo qualche soldo per le spese fisse. Per un paio d'anni si può fare, poi dovrò tornare a lavorare.

 

In quale LOCATION?


  • 1

#11 simon

    Scaruffiano

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Inviato 24 agosto 2018 - 00:00

solarR ha scritto una cosa molto interessante in pensieri liberi

 

[...] l'accettazione della non esistenza.

 

io accetto di non esistere.

 

 

Da un punto di vista squisitamente filosofico posso capirti. Giudicandoti per quello che hai scritto fino a questo punto, la valuto come una sincera confessione di impotenza nei confronti dell'esistenza, un abbassare la testa verso una vita che ti travolge e che coraggiosamente, ci confermi di non poter in nessun modo, affrontare.

 

Non è sicuramente il mio compito aiutare o incoraggiare persone che non conosco, il forum non è più quello di un tempo, ci sono persone che mutano il proprio nome virtuale ogni settimana, è una sorta di alberghetto di periferia dove entra qualcheduno e altri escono... non esiste nessun tipo di amicizia, solidarietà, ma solo un affastellarsi mortale in una sezione politica e postare a caso (quando va bene) brani musicali tragicamente sempre fuori tema.

 

Da essere umano che la pensa in modo TOTALMENTE contrario al tuo, cercherei di accettare l'esistenza e far leva sulle piccole cose che comunque la vita riesce a regalarci... abbiamo dimenticato quanto sia immensamente salvifica la Natura, abbiamo dimenticato che l'amore per l'Arte potrebbe essere un dire si all'esistenza, oppure al culmine della depressione, dell'ansia dimostrare di avere le palle, farsi una doccia, indossare una tuta e dare tutto se stesso... correndo, cercare (che cosa cazzo hai da perdere?) di fermare una ragazza, una donna e dirle ti amo, oppure invitarla a bere qualche cosa. 

 

INVOLONTARIAMENTE ho messo una freccina rossa al post di Trickster. Mi dispiace, era un pensiero che condividevo appieno, soprattutto la seconda parte. 


  • 3

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#12 Folagra

    young signorino di una certa età

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Inviato 24 agosto 2018 - 09:59

io accetto di non esistere.

 

Da un punto di vista squisitamente filosofico posso capirti. Giudicandoti per quello che hai scritto fino a questo punto, la valuto come una sincera confessione di impotenza nei confronti dell'esistenza, un abbassare la testa verso una vita che ti travolge e che coraggiosamente, ci confermi di non poter in nessun modo, affrontare.

 

Da essere umano che la pensa in modo TOTALMENTE contrario al tuo, cercherei di accettare l'esistenza e far leva sulle piccole cose che comunque la vita riesce a regalarci... abbiamo dimenticato quanto sia immensamente salvifica la Natura, abbiamo dimenticato che l'amore per l'Arte potrebbe essere un dire si all'esistenza, oppure al culmine della depressione, dell'ansia dimostrare di avere le palle, farsi una doccia, indossare una tuta e dare tutto se stesso... correndo, cercare (che cosa cazzo hai da perdere?) di fermare una ragazza, una donna e dirle ti amo, oppure invitarla a bere qualche cosa.

 

leggendo questa parte ho subito pensato a

 

119-ricomincio-da-tre-massimo-troisi-198

 

MaxPower, Max... siente a me, Max…tu devi uscire, ti devi salvare, Max, t'hanno chiuso dint' 'a stù museo, tu devi uscire, và mmiezo 'a strada, tocc 'e femmene, va a arrubbà, va a cuccarti nu gelatao, fa chello che vuo' tu!

 

(quanto scritto da Max mi aveva colpito ma non convinto. non mi convince quell'"accetto". perché è molto complesso poi farlo veramente - a meno che tu non sia buddha)


  • 3

When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea


#13 Greed

    round control to major troll

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Inviato 25 agosto 2018 - 06:30

Questo lo sapevo; mi incuriosiva il luogo specifico per la questione della pesca. Che poi penso di ricordare anche la location specifica, ma insomma.


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#14 LaBanda

    Minus Habens con Viso da Pirata Marcio

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Inviato 25 agosto 2018 - 12:59

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Quanto ai soldi, sono una trappola. O sei davvero ricco oppure guadagnare bene non ti serve a niente rispetto ad avere uno stipendio appena dignitoso: l'unica differenza è che puoi avere un letto d'ottone anziché di ferro. Non è poi sto gran vantaggio considerando il sangue che ti chiedono in cambio.

Io credo che per chi parte da questa concezione il mondo risulti molto più duro e insopportabile.
I pochi fortunati che riescono in qualche modo a mollare tutto (che poi non ho mai capito bene cosa si intenda per tutto, penso che quel “tutto” abbia per ogni individuo un significato diverso) e godere sono ovviamente la stragrande minoranza delle persone perciò l’unica soluzione è accettare il sistema in cui si è capitati (e ci poteva andare mooolto peggio e non solo come periodo storico) e cercare di apprezzare meglio ciò che si ha. Apprezzare quel che si ha e cercare di trarre il massimo dalle nostre vite non è una roba da tutti e può sembrare banale farlo ma non è così scontato.
Quando tu dici che non c’è poi questa gran differenza tra possedere il letto d’ottone piuttosto che il letto in ferro a me viene da ridere poiché la differenza sta invece proprio tutta qui. Prova a togliere letto d’ottone e comincia a sostituirlo con altri termini, fai l’elenco di qualsiasi altro bene primario o secondario e vediamo se troviamo differenze più significative, io immagino di si. Ricordarsi sempre quel che si aveva e quel che si ha oggi è un altro modo per sopportare il “sacrificio” del lavoro (perché è di questo che stiamo parlando), l’abitudine tende ad offuscare la memoria. Se prima bevevo o inghiottivo anche l’acqua di fogna e oggi se voglio bere un buon rosso mi stappo una delle numerose bottiglie di Sagrantino di Montefalco Arnaldo Caprai che ho in cantina devo ringraziare me stesso ed il mio “sacrificio”, rendersi conto della differenza tra esso (questo vino enorme) e l’acqua di fogna è il primo metodo per andare a lavorare più sereno (non è sangue in cambio, ma vino di buona fattura).
Capisco benissimo lo sconforto, io stesso ho finito le ferie e di primo acchitto salirei sul tetto per buttarmici ma insomma ragioniamoci un attimo. Se non si vuole bene a se stessi un piccolo trucco per andare a lavorare con entusiasmo è quello di amare molto altri individui della nostra stessa specie (ma va bene anche delle altre), lavorare per migliorare le condizioni di chi amiamo (che sia una moglie, una madre, un figlio) è gratificante, fosse pure un passo alla volta, fosse pure che questi amati non se ne accorgano o non se ne rendano conto (noi si, perché noi sappiamo che è importante avere memoria e ricordare), non importa. Insomma non lamentiamoci troppo, non siamo nati-per, e manco saremmo stati tutti bene, a fare i filosofi o gli eremiti, alziamoci all’aurora e andiamo a lavorare perché dopotutto tra la zattera e lo yacht ci sono una marea di altre imbarcazioni e seppure non possiamo comprarci un gommone ci affittiamo un pedalò che per passare una bella giornata va benissimo lo stesso (soprattutto considerando che la maggioranza degli altri sta affogando).
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Cristo creò le case e li palazzi
p'er prencipe, er marchese e 'r cavajjere,
e la terra pe nnoi facce da cazzi

 

https://www.youtube....h?v=oU_O-2Howa8


#15 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

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Inviato 25 agosto 2018 - 14:18

 

Quanto ai soldi, sono una trappola. O sei davvero ricco oppure guadagnare bene non ti serve a niente rispetto ad avere uno stipendio appena dignitoso: l'unica differenza è che puoi avere un letto d'ottone anziché di ferro. Non è poi sto gran vantaggio considerando il sangue che ti chiedono in cambio.

Io credo che per chi parte da questa concezione il mondo risulti molto più duro e insopportabile.
I pochi fortunati che riescono in qualche modo a mollare tutto (che poi non ho mai capito bene cosa si intenda per tutto, penso che quel “tutto” abbia per ogni individuo un significato diverso) e godere sono ovviamente la stragrande minoranza delle persone perciò l’unica soluzione è accettare il sistema in cui si è capitati (e ci poteva andare mooolto peggio e non solo come periodo storico) e cercare di apprezzare meglio ciò che si ha. Apprezzare quel che si ha e cercare di trarre il massimo dalle nostre vite non è una roba da tutti e può sembrare banale farlo ma non è così scontato.
Quando tu dici che non c’è poi questa gran differenza tra possedere il letto d’ottone piuttosto che il letto in ferro a me viene da ridere poiché la differenza sta invece proprio tutta qui. Prova a togliere letto d’ottone e comincia a sostituirlo con altri termini, fai l’elenco di qualsiasi altro bene primario o secondario e vediamo se troviamo differenze più significative, io immagino di si. Ricordarsi sempre quel che si aveva e quel che si ha oggi è un altro modo per sopportare il “sacrificio” del lavoro (perché è di questo che stiamo parlando), l’abitudine tende ad offuscare la memoria. Se prima bevevo o inghiottivo anche l’acqua di fogna e oggi se voglio bere un buon rosso mi stappo una delle numerose bottiglie di Sagrantino di Montefalco Arnaldo Caprai che ho in cantina devo ringraziare me stesso ed il mio “sacrificio”, rendersi conto della differenza tra esso (questo vino enorme) e l’acqua di fogna è il primo metodo per andare a lavorare più sereno (non è sangue in cambio, ma vino di buona fattura).
Capisco benissimo lo sconforto, io stesso ho finito le ferie e di primo acchito salirei sul tetto per buttarmici ma insomma ragioniamoci un attimo. Se non si vuole bene a se stessi un piccolo trucco per andare a lavorare con entusiasmo è quello di amare molto altri individui della nostra stessa specie (ma va bene anche delle altre), lavorare per migliorare le condizioni di chi amiamo (che sia una moglie, una madre, un figlio) è gratificante, fosse pure un passo alla volta, fosse pure che questi amati non se ne accorgano o non se ne rendano conto (noi si, perché noi sappiamo che è importante avere memoria e ricordare), non importa. Insomma non lamentiamoci troppo, non siamo nati-per, e manco saremmo stati tutti bene, a fare i filosofi o gli eremiti, alziamoci all’aurora e andiamo a lavorare perché dopotutto tra la zattera e lo yacht ci sono una marea di altre imbarcazioni e seppure non possiamo comprarci un gommone ci affittiamo un pedalò che per passare una bella giornata va benissimo lo stesso (soprattutto considerando che la maggioranza degli altri sta affogando).

 

 

Immenso, questa è l'unica filosofia di vita sensata.


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“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#16 The Careless Whisper

    Classic Rocker

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Inviato 25 agosto 2018 - 21:28

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Io nel 2010 avevo superato un concorso-monstre in Banca d'Italia, entrando nei primi 400 su 170.000 partecipanti, quasi tutti diplomati col massimo dei voti, e molti con laurea. Ero sempre uscito col massimo dei voti da tutti i percorsi scolastici, compresa la laurea, e questo risultato mi galvanizzò tantissimo.

L'assunzione era data per certa perché nelle precedenti edizioni del concorso (che si tiene una volta ogni 8 anni) la graduatoria era stata esaurita o quasi.

E invece stavolta prima arriva la Fornero, e i ricambi non servivano più subito ma tra 3-4 anni. Poi decidono di chiudere metà filiali. Poi decidono che per riempire i boccioni dell'acqua e trasportare i carrelli non vogliono più diplomati col massimo dei voti, ma laureati in Giurisprudenza o Economia.

Morale: dopo anni di prese in giro, la graduatoria si ferma a un passo da me (sarebbe bastata un'altra mini-tornata di assunzioni e sarei entrato), ed esce un nuovo bando mentre la vecchia graduatoria aveva ancora 8 mesi di validità, conclusioni: la più grande presa in giro della mia esistenza.

Ma non bastava: mentre il destino mi strappava il sogno, nel 2014 muore all'improvviso mio padre, tra le mie braccia. Ero in camera a montare gli stand dei diffusori, sento un tonfo, esco e lo trovo per terra. Fa in tempo a dirmi "Non chiamare il dottore", e dopo 4 minuti smette di respirare mentre lo reggo. L'ambulanza arriva subito ma dicono che non c'è niente da fare, essendo stato "un ictus bestiale" (parole del medico di famiglia).

Passa una settimana dal funerale e inizio a defecare sangue, tantissimo sangue. Qualsiasi cosa mangi, tempo 30 secondi devo correre al gabinetto che mi esce integra come l'ho ingoiata.

In 8 giorni perdo 12 kg: è il periodo peggiore della mia vita. Il dottore mi prescrive analisi per identificare i marcatori tumorali dell'intestino, io non riesco a crederci che stia andando tutto così a rotoli. Il lavoro, mio padre, ora pure questa roba che mi sta mangiando dentro. Ogni mattina mi guardo allo specchio e mi vedo sempre più magro. Vado a ritirare i risultati delle analisi e resto 4 ore ad aspettare in sala d'attesa dal medico. Mi accorgo che non riesco neanche a reggermi in piedi per la tensione. Penso, penso tantissimo. Che tutto sommato se è finita qui, non è stata una brutta vita.

Poi il medico prende il foglio e mi dice "Non vedo anomalie nelle analisi...ma stai troppo male e devi ricoverarti. Il guaio è che se ti presenti con queste analisi ti rimandano indietro perché non risulta niente di strano".

Mi presento a un ospedale specializzato e non dico di aver già fatto le analisi, me le rifanno e nel frattempo resto 2 ore steso sul lettino, con la flebo nel braccio.

Anche stavolta le analisi sono ok, e finalmente racconto un po' le vicende del lutto e il medico di quell'ospedale si illumina. Mi prescrive una cura e capisce che è una patologia dovuta allo shock. Ci vorranno 4 mesi per bloccare definitivamente le emorragie.

Il fisico guarisce, ma la testa non ancora. Mio padre è stato una figura importante e onnipresente, giacché è andato in pensione quando avevo 8 anni.

Abbiamo fatto mille viaggi in treno assieme, da soli: Francia, Inghilterra, Slovenia, Croazia, Ungheria, Austria...abbiamo anche litigato (per poi ogni volta riappacificarci), e sento troppo la sua mancanza.

Devono passare tre anni per riprendermi definitivamente o quasi, quindi si arriva alla seconda metà del 2017. Decido di ricominciare da quella laurea con lode in Lettere Moderne, e di provare ad andare a 1000 km da casa. Una responsabile di plesso lungimirante e con 40 anni di esperienza mi identifica come il candidato ideale per seguire una ragazzina con grave handicap mentale. Tutto va per il verso giusto, il Dirigente Scolastico mi elogia in sede di scrutinio, i colleghi idem. Per me è una nuova nascita.

Tutto quel dolore accumulato mi ha fatto capire che nella vita contano solo poche cose, la salute su tutte. I ragazzi della classe dove faccio sostegno stravedono per me, mi sento finalmente realizzato. Il lavoro non mi pesa per niente, è quasi un sogno, e chi se ne importa se sono solo precario: mi sento realizzato e rinato, dopo aver passato l'inferno.

E tra due settimane riparto, per la stessa destinazione, sperando di iniziare quanto prima. Con in testa sempre mio padre, ma ricordando le cose belle.


  • 40

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"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)

"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)

"Oggi è tutto elettronico ma fa anche tutto schifo" (Alberto Radius)

 

 


#17 Snoopa

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Inviato 25 agosto 2018 - 23:44

Il concorso "più grande presa in giro della mia esistenza" l'ho vissuto identico, non in Banca d'Italia, ma sembrava di leggere di me.
Il resto mi ha sinceramente commossa
  • 0

#18 redeifiordi

    Roadie

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Inviato 27 agosto 2018 - 13:58

*
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Nel 2005, primo e ultimo studente della facoltà di architettura di Genova, ho fatto l'Erasmus a Bialystok, Polonia. Lì ho conosciuto la ragazza che poi sarebbe diventata mia moglie. Nel 2008 mi laureo, mi sposo e faccio trasferire mia moglie in Italia. "Inizio" (in realtà collaboravo compatibilmente con gli studi già da qualche anno) a lavorare nello studio di mio papà come architetto, con la prospettiva di farmi le ossa e prendere in mano le redini dello studio una volta che lo stesso papà fosse andato in pensione. Nessun progetto particolarmente prestigioso, più come geometra che come architetto, ma niente di che lamentarsi, l'indipendenza finanziaria c'è, il posto è bello per vivere, il lavoro non particolarmente stressante e tutto sommato interessante.
Purtroppo, mia moglie non riesce a trovare lavoro. Gli inverni liguri la sfiniscono mentalmente, trascorsi in mezzo agli anziani, navigando disperatamente i siti di ricerca lavoro e spedendo CV che non verrano nemmeno letti. L'estate porta un po' di sollievo perchè una nostra amica la impiega per dare una mano nel suo hotel per la stagione, ma sono 4 mesi su 12 e a ottobre il supplizio ricomincia, e tutto si accumula. La mancanza di attrattive che non siano quelle dell'outdoor della Liguria contribuisce a dare l'ultima spallata. Mi rendo conto presto che sono di fronte ad una scelta inevitabile e improcrastinabile, anche se non ancora si è posta esplicitamente: o il mio matrimonio, o la mia carriera.
Scelgo il primo, e nel 2012 ci trasferiamo entrambi a Cracovia. Io ho già 34 anni, un po' ho paura, un po' sono contento, un po' incosciente, un po' speranzoso. La Polonia già da qualche anno è un centro di outsourcing conosciutissimo, si trova molto facilmente lavoro. Mia moglie per il solo fatto di parlare italiano trova lavoro in una ditta la cui sede è stata chiusa in Italia. Io non riesco a trovare lavoro come architetto, e presto vengo assunto da una ditta che ha preso in gestione il Servizio Clienti italiano della easyjet: non proprio un call center, ma poco ci manca. Da fare progetti di case e villette, mi ritrovo a fare cambi di volo, aggiungere valigie, speedy boarding, cose così. Fa abbastanza male, ma mia moglie sembra rinata, mi racconta di come è bello avere uno stipendio, sentirsi utile a qualcosa, avere la propria indipendenza. La sua felicità mi rende felice a mia volta. Dopo in po' di tempo, mi danno una posizione di responsabilità un filo maggiore, divento una specie di Supervisore del Servizio Clienti.
Non riesco a lavorare come architetto, non ho il coraggio di aprire uno studio mio.
Arriviamo ai giorni nostri. Sono passati sei anni, io lavoro per un'altra ditta, il lavoro mi lascia il tempo per scrivere robe come questa quindi non è particolrmente stancante. Mia moglie ha avuto il tempo per riappacificarsi con l'Italia che aveva lasciato col dente avvelenato, ci stiamo comprando casa, io parlo perfettamente polacco e mi sono fatto tanti amici. Se vi diranno che Cracovia è una bella città, non credeteci: è sporca, inquinata e caotica. Non ha l'eleganza mitteleuropea ne il fascino dell'est Europa. Buona per passarci qualche giorno, nulla più. Il mio tempo libero lo passo tra boschi, montagne, palestra e corsi di lingue straniere, sono tornato a fare il radioamatore. Mi sono fatto parecchi amici.
Ogni tanto, la sera, mi chiedo se sarei diventato un buon architetto, un semplice tiralinee o qualcosa di mezzo, ma se avessi scelto la carriera, sicuramente sarei divorziato.

  • 25

#19 LaBanda

    Minus Habens con Viso da Pirata Marcio

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Inviato 27 agosto 2018 - 18:02

Nel 2005, primo e ultimo studente della facoltà di architettura di Genova, ho fatto l'Erasmus a Bialystok, Polonia. Lì ho conosciuto la ragazza che poi sarebbe diventata mia moglie. Nel 2008 mi laureo, mi sposo e faccio trasferire mia moglie in Italia. "Inizio" (in realtà collaboravo compatibilmente con gli studi già da qualche anno) a lavorare nello studio di mio papà come architetto, con la prospettiva di farmi le ossa e prendere in mano le redini dello studio una volta che lo stesso papà fosse andato in pensione. Nessun progetto particolarmente prestigioso, più come geometra che come architetto, ma niente di che lamentarsi, l'indipendenza finanziaria c'è, il posto è bello per vivere, il lavoro non particolarmente stressante e tutto sommato interessante.
Purtroppo, mia moglie non riesce a trovare lavoro. Gli inverni liguri la sfiniscono mentalmente, trascorsi in mezzo agli anziani, navigando disperatamente i siti di ricerca lavoro e spedendo CV che non verrano nemmeno letti. L'estate porta un po' di sollievo perchè una nostra amica la impiega per dare una mano nel suo hotel per la stagione, ma sono 4 mesi su 12 e a ottobre il supplizio ricomincia, e tutto si accumula. La mancanza di attrattive che non siano quelle dell'outdoor della Liguria contribuisce a dare l'ultima spallata. Mi rendo conto presto che sono di fronte ad una scelta inevitabile e improcrastinabile, anche se non ancora si è posta esplicitamente: o il mio matrimonio, o la mia carriera.
Scelgo il primo, e nel 2012 ci trasferiamo entrambi a Cracovia. Io ho già 34 anni, un po' ho paura, un po' sono contento, un po' incosciente, un po' speranzoso. La Polonia già da qualche anno è un centro di outsourcing conosciutissimo, si trova molto facilmente lavoro. Mia moglie per il solo fatto di parlare italiano trova lavoro in una ditta la cui sede è stata chiusa in Italia. Io non riesco a trovare lavoro come architetto, e presto vengo assunto da una ditta che ha preso in gestione il Servizio Clienti italiano della easyjet: non proprio un call center, ma poco ci manca. Da fare progetti di case e villette, mi ritrovo a fare cambi di volo, aggiungere valigie, speedy boarding, cose così. Fa abbastanza male, ma mia moglie sembra rinata, mi racconta di come è bello avere uno stipendio, sentirsi utile a qualcosa, avere la propria indipendenza. La sua felicità mi rende felice a mia volta. Dopo in po' di tempo, mi danno una posizione di responsabilità un filo maggiore, divento una specie di Supervisore del Servizio Clienti.
Non riesco a lavorare come architetto, non ho il coraggio di aprire uno studio mio.
Arriviamo ai giorni nostri. Sono passati sei anni, io lavoro per un'altra ditta, il lavoro mi lascia il tempo per scrivere robe come questa quindi non è particolrmente stancante. Mia moglie ha avuto il tempo per riappacificarsi con l'Italia che aveva lasciato col dente avvelenato, ci stiamo comprando casa, io parlo perfettamente polacco e mi sono fatto tanti amici. Se vi diranno che Cracovia è una bella città, non credeteci: è sporca, inquinata e caotica. Non ha l'eleganza mitteleuropea ne il fascino dell'est Europa. Buona per passarci qualche giorno, nulla più. Il mio tempo libero lo passo tra boschi, montagne, palestra e corsi di lingue straniere, sono tornato a fare il radioamatore. Mi sono fatto parecchi amici.
Ogni tanto, la sera, mi chiedo se sarei diventato un buon architetto, un semplice tiralinee o qualcosa di mezzo, ma se avessi scelto la carriera, sicuramente sarei divorziato.

Molto bella la storia della tua vita (insomma questa porzione di vita), sei stato coraggioso e poi vabbè io ho un debole riguardo le scelte fatte per amore.
Per quanto riguarda la tua città: quando ho vissuto in Slovacchia sono stato un paio di volte a Cracovia e ne conservo un buon ricordo (mi è piaciuta moltissimo) però ecco ci sono stato giusto un paio di week end e mai per periodi più lunghi quindi non ho avuto modo di far caso a ciò che tu avrai notato vivendoci, è naturale e più facile farsi piacere una città quando si è in vacanza, non mi stupisco.
  • 1

Cristo creò le case e li palazzi
p'er prencipe, er marchese e 'r cavajjere,
e la terra pe nnoi facce da cazzi

 

https://www.youtube....h?v=oU_O-2Howa8


#20 oblomov

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Inviato 28 agosto 2018 - 07:41

vengo assunto da una ditta che ha preso in gestione il Servizio Clienti italiano della easyjet:


Arvato o Wipro?
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Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#21 Tom

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Inviato 28 agosto 2018 - 11:27

 

Nel 2005, primo e ultimo studente della facoltà di architettura di Genova, ho fatto l'Erasmus a Bialystok, Polonia. Lì ho conosciuto la ragazza che poi sarebbe diventata mia moglie. Nel 2008 mi laureo, mi sposo e faccio trasferire mia moglie in Italia. "Inizio" (in realtà collaboravo compatibilmente con gli studi già da qualche anno) a lavorare nello studio di mio papà come architetto, con la prospettiva di farmi le ossa e prendere in mano le redini dello studio una volta che lo stesso papà fosse andato in pensione. Nessun progetto particolarmente prestigioso, più come geometra che come architetto, ma niente di che lamentarsi, l'indipendenza finanziaria c'è, il posto è bello per vivere, il lavoro non particolarmente stressante e tutto sommato interessante.
Purtroppo, mia moglie non riesce a trovare lavoro. Gli inverni liguri la sfiniscono mentalmente, trascorsi in mezzo agli anziani, navigando disperatamente i siti di ricerca lavoro e spedendo CV che non verrano nemmeno letti. L'estate porta un po' di sollievo perchè una nostra amica la impiega per dare una mano nel suo hotel per la stagione, ma sono 4 mesi su 12 e a ottobre il supplizio ricomincia, e tutto si accumula. La mancanza di attrattive che non siano quelle dell'outdoor della Liguria contribuisce a dare l'ultima spallata. Mi rendo conto presto che sono di fronte ad una scelta inevitabile e improcrastinabile, anche se non ancora si è posta esplicitamente: o il mio matrimonio, o la mia carriera.
Scelgo il primo, e nel 2012 ci trasferiamo entrambi a Cracovia. Io ho già 34 anni, un po' ho paura, un po' sono contento, un po' incosciente, un po' speranzoso. La Polonia già da qualche anno è un centro di outsourcing conosciutissimo, si trova molto facilmente lavoro. Mia moglie per il solo fatto di parlare italiano trova lavoro in una ditta la cui sede è stata chiusa in Italia. Io non riesco a trovare lavoro come architetto, e presto vengo assunto da una ditta che ha preso in gestione il Servizio Clienti italiano della easyjet: non proprio un call center, ma poco ci manca. Da fare progetti di case e villette, mi ritrovo a fare cambi di volo, aggiungere valigie, speedy boarding, cose così. Fa abbastanza male, ma mia moglie sembra rinata, mi racconta di come è bello avere uno stipendio, sentirsi utile a qualcosa, avere la propria indipendenza. La sua felicità mi rende felice a mia volta. Dopo in po' di tempo, mi danno una posizione di responsabilità un filo maggiore, divento una specie di Supervisore del Servizio Clienti.
Non riesco a lavorare come architetto, non ho il coraggio di aprire uno studio mio.
Arriviamo ai giorni nostri. Sono passati sei anni, io lavoro per un'altra ditta, il lavoro mi lascia il tempo per scrivere robe come questa quindi non è particolrmente stancante. Mia moglie ha avuto il tempo per riappacificarsi con l'Italia che aveva lasciato col dente avvelenato, ci stiamo comprando casa, io parlo perfettamente polacco e mi sono fatto tanti amici. Se vi diranno che Cracovia è una bella città, non credeteci: è sporca, inquinata e caotica. Non ha l'eleganza mitteleuropea ne il fascino dell'est Europa. Buona per passarci qualche giorno, nulla più. Il mio tempo libero lo passo tra boschi, montagne, palestra e corsi di lingue straniere, sono tornato a fare il radioamatore. Mi sono fatto parecchi amici.
Ogni tanto, la sera, mi chiedo se sarei diventato un buon architetto, un semplice tiralinee o qualcosa di mezzo, ma se avessi scelto la carriera, sicuramente sarei divorziato.

 

 

Ah, mi ricordo quando di buona parte di questa storia facevi cenno "in diretta" sul forum di Tex. ;)


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#22 redeifiordi

    Roadie

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Inviato 28 agosto 2018 - 12:17

 

Nel 2005, primo e ultimo studente della facoltà di architettura di Genova, ho fatto l'Erasmus a Bialystok,

Molto bella la storia della tua vita (insomma questa porzione di vita), sei stato coraggioso e poi vabbè io ho un debole riguardo le scelte fatte per amore.
Per quanto riguarda la tua città: quando ho vissuto in Slovacchia sono stato un paio di volte a Cracovia e ne conservo un buon ricordo (mi è piaciuta moltissimo) però ecco ci sono stato giusto un paio di week end e mai per periodi più lunghi quindi non ho avuto modo di far caso a ciò che tu avrai notato vivendoci, è naturale e più facile farsi piacere una città quando si è in vacanza, non mi stupisco.

 

Sono stato un po' ingeneroso verso la città dove abito, è anche difficile dare giudizi monolitici perchè per certi aspetti una città può essere perfetta, per altri invivibile. Nel caso di Cracovia la cosa che tuttora mi sorprende in positivo e che forse mi impressiona di più arrivando da un posto piccolo è la quantità di attrazioni di qualsiasi genere: biblioteche aperte sempre, piscine h24, palestre idem, poi c'è un bel bosco chiamato Las Wolski non lontano dal centro dove vado spessissimo e che è il mio posto del cuore. Tu sicuramente avrai visitato il centro che ovviamente è bellissimo, io però lo considero un po' "ne' carne ne' pesce", nel senso che, come dicevo, lo trovo una specie di clone poco riuscito del centro di una città mitteleuropea tipo Vienna e Budapest. Ma confermo, sono opinioni abbastanza pretestuose dettate anche dal fatto che ormai mi sono abituato e quindi anche sticazzi.
Purtroppo il vero problema, grave, è lo smog. Se controlli una qualsiasi mappa dello smog in Europa vedrai una macchia rossa sulla zona di Cracovia e Slask. Non mi dilungo sulle cause ne' sulle soluzioni che stanno cercando di adottare, allo stato attuale però per molta parte dell'inverno siamo costretti a indossare mascherine antismog e io, insieme a molti altri, mi sono procurato anche un depuratore domestico perchè capita che i limiti siano superati anche di parecchie volte. Questo travalica le opinioni di bello e brutto ecc., è un problema pesantissimo e creatore di un grosso disconfort di vita, con ovvi annessi e connessi.

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#23 redeifiordi

    Roadie

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Inviato 28 agosto 2018 - 12:19

 

vengo assunto da una ditta che ha preso in gestione il Servizio Clienti italiano della easyjet:


Arvato o Wipro?

 

Wipro non conosco, Arvato era prima della mia (Serco), ora ce n'è un'altra (avevano smantellato a Cracovia ma sono parzialmente ritornatI) ma non so quale sia.


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#24 bosforo

    ¬`¬`

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Inviato 28 agosto 2018 - 18:00

Mi ricordi i piani che avevo fatto con la mia ex, lavorare all'estero mentre lei finiva di laurearsi e faceva il master. Nel mio caso però è finita male: piantato come un pollo dopo l'ultima settimana trascorsa nella sua umidissina e scomoda casa di studenti.
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