Lo sto ascoltando in questo momento, sono arrivato qui cercando se sul forum ne aveva mai parlato qualcuno
Album curioso, non so bene cosa mi ricorda, ma certe atmosfere mi portano addirittura alle sigle di certi cartoni '70 sarà che il finlandese cantato mi sembra giapponese!
Io roba jappo non la sento, però vale veramente di tutto: non riesco a trovargli un genere definibile con gran precisione, magari le canzoni singole si ma neanche troppo. E' come un diario guazzabuglio nel quale Litku scrive, disegna, scarabocchia tutte le sue attrazioni e astrazioni musicali, ovviamente deviate dal suo essere (soprattutto sul lato melodico). Posso citare il pop dei sixties, Stranglers, Le Orme, indie pop, a tratti anche teatralità e melodicità tipica di certe classicità scandinave, però alla fine è troppo multiforme in dei tempi musicali ridottissimi per trovare un filo.
Bravo a sottolineare il finlandese, finalmente valorizzatissimo al cubo dalla capacità melodica, velocità d'esecuzione nel cantato ed espressività. In realtà anche lei ha un pizzico di quell'approccio mediamente scazzato che brutalmente affossa quasi tutto il panorama finnico*, ma in misura nettamente minore e poi, qui, c'è sostanza e sforna idee (vecchie e stracotte, ma pur sempre idee e molto filtrate dalla sua capoccia) ogni 4 secondi di canzone, invece di strimpellare una chitarra senza un minimo di riconoscibilità stilistica.
I tre manifesti (a Jyväskylä, Finlandia) dell'album per me sono Taikaa, un'ipotetica suite da 18 minuti iper compressa, velocizzata x4 e poi anche powerpoppizzata, Suklaasydän, prog minore 78%, e Pikkubeethoven, jangle poppy 90's con intermittenti venature proggy che pare di vedere due film su una vhs malandata.
*1 in realtà quest'anno è uscito un altro bel dischetto finnish di tale Jukka Nousiainen, molto meno eclettico di Litku ma nel suo genere (folk rock) un gran bel sentire e più originale di quel che parrebbe nel leggere queste mie poche righe e della noiosissima normalità finlandese.
*2 agli inizi degli anni 80 Kumma Heppu & Lopunajan Voidellu esordirono con l'album omonimo, new wave in bilico tra tensione post punk e raffinatezza nordic folk, purtroppo sono passati inosservati fuori dalla Finlandia.