Inviato 16 settembre 2018 - 11:24
Per Soderbergh poteva essere il suo Il corridoio della paura, finisce per essere "solo" un ottimo thriller, bello teso e con un'idea di fondo forte e inquietante (i ricoveri coatti per spremere le assicurazioni), ma con qualche convenzione di troppo quando c'e' da tirare i fili della storia.
I film in cui un personaggio viene imprigionato e vessato sono sempre a rischio ricatto emotivo tirato troppo per le lunghe, ma qui e' azzeccato il personaggio della protagonista, una scricciolina poco simpatica che non molla mai. Mezzo film lo fa Claire Foy.
il remake del "Corridoio della paura" è alla fine una falsa pista o una pista collaterale alla trama centrale, che ha molto delle vecchie ossessioni di Soderbergh (il controllo, il voyeurismo acuito dal fatto che è girato con un IPhone) con questa esplorazione della condizione femminile (la competizione carrierista, lo stalking, il ruolo di vittima e, ancora, l'essere continuamente sotto controllo), trovando nella Foy una protagonista perfetta. per me la miglior cosa fatta da Soderbergh al cinema da tantitanti anni, riuscendo a far quadrare la costruzione filmica alla sua intelligenza che in alcuni casi ho trovato inutilmente spocchiosa (in altri troppo cazzona )
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"