Continuando il giochino coi 90.

1993 Carlito's Way Brian De Palma
Mi piange il cuore, ma sono costretto ad ammettere che questo mio ultra-cultone del cuore non e' rimasto. Fu un discreto flop in America, ma chissa' perche e per come incasso' bene in Italia, accompagnato da recensioni per lo piu' entusiaste, dove ricorreva il concetto che era "meglio di Scarface". Ma dopo un quarto di secolo Tony Montana e' ancora li' nell'immaginario collettivo, mentre il ricordo del malinconico e buon Carlito e' sfumato.
1993 The Piano (Lezioni di piano) Jane Campion
Si potrebbe citare un po' tutta la filmografia della Campion come esempio di titoli decaduti nella memoria collettiva, ma questo film e' esemplare in quanto a ridimenisionamento avvenuto col tempo. Palma d'oro a Cannes, tre oscar, "scoperta" collettiva della Nuova Zelanda, film "caso" (tipo che mi pare che andarono a vederlo anche i miei), Holly Hunter, Harvey Keitel e Anna Paquin sulle copertine delle riviste anche non di cinema, successo discografico per la colonna sonora di Nyman. Cosa e' rimasto di quel successo?
1993 Kalifornia Dominic Sena
Questo thriller-action famoso non lo e' mai stato, ma lo cito in quanto esempio di film divorato dagli sviluppi successivi del genere, tipo i gruppi hair metal sulla rampa di lancio dei primi 90 rimasti fregati dall'esplosione del grunge. Ai tempi suscito' un certo interesse, lanciando Brad Pitt e confermando Juliette Lewis come fidanzatina psicopatica d'America. Lo stile era quello colorato e ultra-cool alla Tony Scott e come film in se' non era affatto male, pur piuttosto telefonato a livello di trama. Ma senza saperlo commetteva un errore madornale nell'era gia' dominata dalla figura di Hannibal Lecter: metteva in discussione la "cultura" e il mito del serial killer. L'anno dopo lo stesso Pitt interpretera' "Seven" che viceversa rappresentera' la definitiva consacrazione del serial killer come il bau bau dei nostri giorni, personaggio biblico su misura della Babilonia moderna. A chi fregava piu' di un film il cui senso ultimo era dimostrare che i serial killer sono dei miserabili semi-ritardati senz'anima?
1993 Arizona Dream Emir Kusturica
1993 What's Eating Gilbert Grape Lasse Hallström
1993 Benny & Joon Jeremiah S. Chechik
1994 Juan DeMarco Jeremy Leven
1997 The Brave Johnny Depp
Ovvero il film lunari e storti con Johnny Depp, Quasi un genere a parte di quegli anni, quando era un attore simbolo del cinema americano indipendente e di culto. Un'era geologica prima di diventare una megastar dei botteghini e due era geologiche prima di essere un candidato al totomorto come star sul viale del tramonto e dell'inciccionimento. E' interessante notare come nella percezione collettiva ogni nuova fase della carriera di Depp sembra cancellare della memoria la precedente. Anche la fase "cult" dei 90 d'altra parte aveva cancellato a sua volta la fase televisiva anni 80 di Depp, pur di enorme successo anche quella.
1993 Raining Stones (Piovono pietre) Ken Loach
Ai tempi nella mia compagnia d'amici era quasi un obbligo andare a vedere ogni nuovo Loach in uscita. Io ci andavo volentieri e mi ricordo i cineforum pieni e le recensioni sempre positive. Questo in particolare e' stato uno dei suoi piu' amati all'epoca. Ora mi chiedo cosa rimane di quei pur bei film, di quei personaggi pur cosi' vivi, del pur sempre lucido discorso sociale di Loach? Personalmente mi accorgo di sovrapporre trame e attori e che non saprei dire perche' quello mi era piaciuto piu' dell'altro...
1994 Killing Zoe Roger Avary
Ahime', altro mio mega-cultone svaporato. Non che ebbe gran successo all'epoca, anzi, ma folgoro' parecchi. Non era raro nelle recensioni imbattersi nella parecchio snobistica opione "Avary meglio di Tarantino" o nell'ipotesi che fosse lui la "vera anima di Pulp Fiction". Fatto sta che e' un gran film, ma non se lo ricorda piu' nessuno, come il povero Avary che pure qualcosa di bello lo fara' ancora.
1995 Things to Do in Denver When You're Dead Gary Fleder
Ancora in zona figli di "Pulp Fiction". Anche qui non grande successo ma culto di tutto rispetto. Dalla serie "non solo arrivo prima di tutti sulla scia di Tarantino, ma faccio meglio di tutti i coglioni che verranno dopo". Finito nel dimenticatoio pure lui, messo nello stesso mazzo dei travistori di Taratino venuti dopo.
1995 Underground Emir Kusturica
Film evento di meta' decennio e consacrazione di Kusturica come il Fellini+Pecknipah venuto dal Far Est di fine millennio. Tra i tanti sintomi dell'epocalita' del film: "Kalashnikov" di Bregovic un classico delle feste giovani ad alta gradazione. Momento magico che illuminera' anche il successivo "Gatto nero gatto bianco". Poi qualcuno nella carriera di Kusturica (forse lui stesso) preme l'interruttore e nel dopo 2000 tutto si spegne. Non solo i suoi (rari) film escono nell'indifferenza generale, ma pare sparito anche il ricordo di quando era uno dei registi piu' famosi del mondo.

1993 True Romance Tony Scott
Come passare da film cagato da quattro gatti a cult da recuperare da tutti in poco meno di un anno, perche' nel frattempo il tuo sceneggiatore e' diventato il tizio piu' cool dei paraggi. Notare che dopo "Revenge" e "L'ultimo boy scout" era il terzo floppone per Tony Scott, che invece otterra' buoni incassi con i successivi "Allarme rosso" (buono) e "The fan" (bruttino): eppure vedi un po' cosa e' piu' noto oggi tra quei flop e quei successi.
1993 Groundhog Day Harold Ramis
Un buon successo all'epoca, ma nulla poteva anche solo lontanamente far presagire sarebbe diventato un film quasi proverbiale, imitatissimo paradigma dei film con il loop temporale e cult televisivo di varie generazioni.
1993 Demolition Man Marco Brambilla
Caso di simpatico filmetto sgangherato a cui il tempo conferisce sempre piu' tutta una serie di involontarie risonanze e intuizioni, uscito quando il politicamente corretto sembrava una stramba moda tutta americana.
1994 Una pura formalità Giuseppe Tornatore
Uscito in sordina anche se Tornatore era ai tempi all'apice della fama, notato per lo piu' perche' Tornatore non faceva il Tornatore, con qualche sospetto - giustificato - che Polanski da attore c'avesse messo almeno una grossa influenza. Lo stesso Tornatore non capi' e prudentemente torno' nei film successivi alla solita solfa patetico-nostalgica. Oggi generalmente considerato uno dei film italiani piu' interessanti del decennio e il miglior Tornatore.
1995 Heat Michael Mann
Ora considerato un classicone imprescindibile del decennio, ma quando usci' non solo non ottene il successo che forse oggi si puo' pensare abbia avuto, ma fu accolto tiepidamente anche da molta critica, con molti che gli imputavano l'eccessiva lunghezza e la troppa classicita' della trama. Direi che il tempo e' stato galantuomo.