Non Solo Pietre Miliari - Altri Album Meritevoli
#1
Inviato 16 luglio 2018 - 20:31
Non voglio necessariamente che si dica che l'album sottovalutato è meglio della pietra miliare.
È che le discografie intere le ho esplorate solo per pochi eletti, memtre per altri conosco solo i dischi più famosi e ho paura di essermi perso qualcosa.
Per esempio: per anni ho pensato che i Beach Boys avessero fatto solo "Pet Sounds". Perchè non avevo letto da nessuna parte di "Sunflower"?
Perchè nessuno prlava di "Goat's Head Soup" degli Stones, ma solo di Aftermath, Exile, Beggars Banquet o Let It Bleed?
#2
Inviato 16 luglio 2018 - 20:52
"Chi vuol brillare, si metta in ombra"
Alice: "Quanto tempo è per sempre?"
Bianconiglio: " A volte solo un secondo"
#3
Inviato 17 luglio 2018 - 07:21
Sarà che li ho conosciuti con quest'album ma Burning from the inside lo considero uno dei migliori album dei Bauhaus, un album che a mio avviso non ha eccessivi momenti di stanca, mantenendosi invece sempre su standard gradevoli. I brani più che apparire lugubri e claustrofobici come nei primi lavori, sembrano conservare un aurea agrodolce ed ironica. She's in parties la considero LA canzone dei Bauhaus, quella che forse meglio li rappresenta, ma anche Antonin Artaud con quell'incedere sbilenco o l'ipnotica King volcano altro apice del disco per concludere degnamente con le scudisciate acustiche di Slice of lice. Un album che fa parte del mio percorso musicale che pur essendosi adesso discostato da quelle sonorità tuttavia paga un tributo ad un album che musicalmente parlando ha fatto parte di una mia personale svolta musicale dopo anni di metal incessante.
Beh lo stesso Mask è un capolavoro (vero!)
#4
Inviato 17 luglio 2018 - 21:30
#5
Inviato 17 luglio 2018 - 21:43
Dei Massimo Volume, secondo me il vero capolavoro è l'ultimo album Apsettando i Barbari. Raramente do peso ai testi di un album, ma qua sono davvero letteratura. La musica la trovo decisamente migliore di Lungo i Bordi.
OBIETTIVO MEDIA DI ALMENO UN + A POST RAGGIUNTO
raramente ho visto un'immagine più autenticamente devastante dell'inermis dell'uomo contemporaneo occidentale
#6
Inviato 17 luglio 2018 - 22:06
Pur senza raggiungere le vette dei primi anni, i Ramones si mantengono su buoni livelli almeno fino a Too Tough to Die.Ok, stiamo parlando di un gruppo di nicchia, ma sappiate che i Kaleidoscope inglesi non si sono fermati a Tangerine Dream: gli altri tre dischi pubblicati in seguito (compreso quello a nome Fairfield Parlour) sono altrettanto meritevoli.
Gli album dei Ramones sono tutti buoni ma secondo me il vero sottovalutato è End Of The Century che invece è considerato il primo dei non classici. Album spectoriano che sembra mettere in discussione tutta la loro "filosofia" ma per me Phil Spector è il produttore più appropriato che potessero avere, amplifica tutta la loro componente teenegeriale e retrò. Poi vabbè ha un sacco di capolavori e non è sicuramente un album dimenticato...
Dei Kaleidoscope per me l'introvabile e barocchissimo White Faced Lady è anche meglio dell'esordio (comunque capolavoro ma un po' rovinato dagli inserti troppo psichedelici).
Degli XTC l'esordio è al pari (secondo me anche meglio) di Skylarking. Canzoni e sound voto 10, a tratti mi sembrano i Blur.
Dei Talking Heads adoro gli ultimi due True Stories e Naked. Pop, solari, tropicali e pieni di hit eppure spesso dimenticati.
#8
Inviato 18 luglio 2018 - 08:13
Dei Talking Heads adoro gli ultimi due True Stories e Naked. Pop, solari, tropicali e pieni di hit eppure spesso dimenticati.
Ripeto anche qui: nel questionario al neofita subito dopo i Talk Talk vanno richiesti i veri Talking Heads (quelli da Remain in Light, con Stop Making Sense > The Name of the Band).
Talmente brutto che e' da considerare 90
In pratica vogliono il magical negro senza i poteri magici, sai che palle.
I voti sono sull'attività svolta e sulle iniziative dichiarate o parzialmente avviate
#9
Inviato 18 luglio 2018 - 08:29
"The Party's Over" e "It's My Life".
#10
Inviato 18 luglio 2018 - 09:37
#11
Inviato 18 luglio 2018 - 09:52
Il problema di quegli album dei Talk Talk, che concordo essere eccellenti, é il venire prima di monumenti quali Spirit of Eden e Laughing Stock. Però ripeto, sono album bellissimi.
cancella, che forse LUI non ha ancora letto. fidati.
When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea
#12
Inviato 18 luglio 2018 - 09:52
Mi inserisco nel mezzo, il mio preferito è The Colour Of Spring, che è ancora pop ma superraffinatissimo. I primi due son belli, gli ultimi due mi sa ho perso l'età giusta per conoscerli, ora mi risultano alquanto difficili, il genio ce lo trovo ma non riesco ad amarli come credo mi sarebbe stato possibile 10 anni fa.
#13
Inviato 18 luglio 2018 - 09:55
Sarà che li ho conosciuti con quest'album ma Burning from the inside lo considero uno dei migliori album dei Bauhaus, un album che a mio avviso non ha eccessivi momenti di stanca, mantenendosi invece sempre su standard gradevoli. I brani più che apparire lugubri e claustrofobici come nei primi lavori, sembrano conservare un aurea agrodolce ed ironica. She's in parties la considero LA canzone dei Bauhaus, quella che forse meglio li rappresenta, ma anche Antonin Artaud con quell'incedere sbilenco o l'ipnotica King volcano altro apice del disco per concludere degnamente con le scudisciate acustiche di Slice of lice. Un album che fa parte del mio percorso musicale che pur essendosi adesso discostato da quelle sonorità tuttavia paga un tributo ad un album che musicalmente parlando ha fatto parte di una mia personale svolta musicale dopo anni di metal incessante.
Beh lo stesso Mask è un capolavoro (vero!)
ma tutta la discografia dei Bauhaus si prende in blocco, dai. anche perché non è così sconfinata.
#14
Inviato 18 luglio 2018 - 12:26
Mah, non mi pare di aver scritto cose assurde. Anzi, credo sia quasi banale considerare SoE e LS due monumenti, sia a livello qualitativo (sono album estremamente raffinati e di una bellezza quasi senza tempo)sia a livello di considerazione tra il pubblico(LS é stAto addirittura messo nella top 20 degli album progressive rock 1991-2000 in un sondaggio tra i lettori di Prog!italia)sia come album di ispirazione per una miriade di musicisti (piaccia o no vengono citati spesso). Imho i precedenti sono anch'essi eccellenti, ma qui si parlava di lavori meno considerati (a torto o a raguone).cancella, che forse LUI non ha ancora letto. fidati.Il problema di quegli album dei Talk Talk, che concordo essere eccellenti, é il venire prima di monumenti quali Spirit of Eden e Laughing Stock. Però ripeto, sono album bellissimi.
#15
Inviato 18 luglio 2018 - 12:57
Sarà impopolare dirlo, ma i dischi dei Pearl Jam post-Vitalogy sono troppo bistrattati: No Code, Yield e Binaural sono più che validi e, tutto sommato, anche più "coraggiosi" (per quanto possano esserlo degli album di Vedder e soci) di quanto si possa immaginare.
Abbastanza d'accordo, Yield per me è un ottimo disco, è vero che strizza l'occhio all'easy listening ma le canzoni ci sono ela classe si sente ancora. A seguire metto No code mentre Binaural pur avendolo ascoltato diverse volte non mi ha lasciato praticamente nulla.
"Chi vuol brillare, si metta in ombra"
Alice: "Quanto tempo è per sempre?"
Bianconiglio: " A volte solo un secondo"
#16
Inviato 18 luglio 2018 - 13:33
14 risposte e stiamo già riparlando di quali Talk Talk siano mejo
#17
Inviato 18 luglio 2018 - 15:36
Mah, non mi pare di aver scritto cose assurde. Anzi, credo sia quasi banale considerare SoE e LS due monumenti, sia a livello qualitativo (sono album estremamente raffinati e di una bellezza quasi senza tempo)sia a livello di considerazione tra il pubblico(LS é stAto addirittura messo nella top 20 degli album progressive rock 1991-2000 in un sondaggio tra i lettori di Prog!italia)sia come album di ispirazione per una miriade di musicisti (piaccia o no vengono citati spesso). Imho i precedenti sono anch'essi eccellenti, ma qui si parlava di lavori meno considerati (a torto o a raguone).cancella, che forse LUI non ha ancora letto. fidati.Il problema di quegli album dei Talk Talk, che concordo essere eccellenti, é il venire prima di monumenti quali Spirit of Eden e Laughing Stock. Però ripeto, sono album bellissimi.
sì vede che sei qua dentro da poco. e soprattutto che non hai fatto il test del neofita
(in questo test veniva chiesto al nuovo utente di scegliere tra i primi talk talk, quelli di it's my life, e quelli di spirit of eden. e chi sceglie gli ultimi di solito viene crocifisso in sala mensa)
vabbè...
Beach Boys = Sunflowers e Surf's Up, ma volendo anche Friends
Dylan = John Wesley Harding
R Stones = Black and blue
Simon & Garfunkel = bookends
Donovan = Barabajagal
Beatles = Help!
Doors = Waiting For The Sun
Love = Da capo, four sail
Floyd = Saucerful of secrets
When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea
#18
Inviato 18 luglio 2018 - 16:34
#19
Inviato 18 luglio 2018 - 17:03
R.E.M. : New Adventures In Hi-Fi
Cowboy Junkies: Pale Sun, Crescent Moon
PJ Harvey: Uh Huh Her
Neil Young: Sleeps With Angels
Go-Betweens: Liberty Belle And The Black Diamond Express
Cocteau Twins: Garlands
Cure: The Head On The Door
#21
Inviato 19 luglio 2018 - 11:31
R.E.M. : New Adventures In Hi-Fi, UP,
Neil Young: Sleeps With Angels, Comes a Time, Ragged Glory
When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea
#22
Inviato 19 luglio 2018 - 14:00
Per esempio: per anni ho pensato che i Beach Boys avessero fatto solo "Pet Sounds". Perchè non avevo letto da nessuna parte di "Sunflower"?
Perchè nessuno prlava di "Goat's Head Soup" degli Stones, ma solo di Aftermath, Exile, Beggars Banquet o Let It Bleed?
Concordo sui Beach ed idem sugli Stonz.
GHS capo assoluto tra i miei 5 preferiti credo. Stesso discorso per Their Satanic Majesties Request per me.
#23
Inviato 19 luglio 2018 - 14:01
Pur senza raggiungere le vette dei primi anni, i Ramones si mantengono su buoni livelli almeno fino a Too Tough to Die.Ok, stiamo parlando di un gruppo di nicchia, ma sappiate che i Kaleidoscope inglesi non si sono fermati a Tangerine Dream: gli altri tre dischi pubblicati in seguito (compreso quello a nome Fairfield Parlour) sono altrettanto meritevoli.
Gli album dei Ramones sono tutti buoni ma secondo me il vero sottovalutato è End Of The Century che invece è considerato il primo dei non classici. Album spectoriano che sembra mettere in discussione tutta la loro "filosofia" ma per me Phil Spector è il produttore più appropriato che potessero avere, amplifica tutta la loro componente teenegeriale e retrò. Poi vabbè ha un sacco di capolavori e non è sicuramente un album dimenticato...
Dei Kaleidoscope per me l'introvabile e barocchissimo White Faced Lady è anche meglio dell'esordio (comunque capolavoro ma un po' rovinato dagli inserti troppo psichedelici).
L'esordio dei Kaleidoscope non si batte per me: perfetto dalla prima all'ultima traccia. Mentre convidivo su EotC dei Ramones, il mio preferito insieme a Rocket Russia
#24
Inviato 19 luglio 2018 - 14:10
Comunque a me spesso è capitato l'esatto contrario: partire da quelli meno noti ed arrivare poi dopo a quelli osannati.
Per dire coi Supergrass ho iniziato dall'omonimo e per me resta ancora adesso il più bello e completo. Idem coi Pulp sono partito con This Is Hardcore e poi sono arrivato a Different Class e dovessi andare su un isola probabile porterei TIH.
Tornando in tema ne dico tre di getto:
Barrett su The Madcap Laughs
Today dei Galaxie 500 su On Fire
Love Bites su Another Music in a Different Kitchen dei Buzzcocks
#25
Inviato 19 luglio 2018 - 18:47
Comunque di sto thread potrei scrivere per 4000 anni.
Non ce nulla di peggio di fermarsi ad una pietra miliare, preferisco non avere una pietra miliare, ma amare quel gruppo e quel sound. Se si adora un grande artista questo ha tante pietre miliari. Le pietre miliari siamo noi, il nostro cuore puro che si riflette in quel suono.
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#26
Inviato 19 luglio 2018 - 18:51
Credo che nella mia top 10 dei miei dischi preferiti ci siano un buon 50 percento di dischi miliari per nessuno
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#27
Inviato 19 luglio 2018 - 19:05
Scusate un attimo, ma its only rocknroll com'è?Per esempio: per anni ho pensato che i Beach Boys avessero fatto solo "Pet Sounds". Perchè non avevo letto da nessuna parte di "Sunflower"?
Perchè nessuno prlava di "Goat's Head Soup" degli Stones, ma solo di Aftermath, Exile, Beggars Banquet o Let It Bleed?
Concordo sui Beach ed idem sugli Stonz.
GHS capo assoluto tra i miei 5 preferiti credo. Stesso discorso per Their Satanic Majesties Request per me.
La title track la metterei in una loro top 10 quasi. Troppo avanti e figa
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#28
Inviato 19 luglio 2018 - 19:14
volevo spezzare una lancia contro new adventures in hi-fi. ascoltato recentemente ed e' una palla inenarrabile, con pezzi che durano in media due minuti piu' del necessario.
#29
Inviato 19 luglio 2018 - 19:34
Ci vediamo sul forum del 2028 quando verrete in massa a scrivere che il migliore dei Rolling è Out of Our Heads.
(e dei Kinks Face To Face, anticipo già la discussione)
#30
Inviato 19 luglio 2018 - 20:53
Ah poi ovviamente Repeater non è il capolavoro dei Fugazi, quelli sono In on the kill taker e Red medicine
#31
Inviato 19 luglio 2018 - 22:20
Scusate un attimo, ma its only rocknroll com'è?Per esempio: per anni ho pensato che i Beach Boys avessero fatto solo "Pet Sounds". Perchè non avevo letto da nessuna parte di "Sunflower"?
Perchè nessuno prlava di "Goat's Head Soup" degli Stones, ma solo di Aftermath, Exile, Beggars Banquet o Let It Bleed?
Concordo sui Beach ed idem sugli Stonz.
GHS capo assoluto tra i miei 5 preferiti credo. Stesso discorso per Their Satanic Majesties Request per me.
La title track la metterei in una loro top 10 quasi. Troppo avanti e figa
Perché TIME WAITS FOR NO ONE?
#32
Inviato 19 luglio 2018 - 22:23
Ci vediamo sul forum del 2028 quando verrete in massa a scrivere che il migliore dei Rolling è Out of Our Heads.
(e dei Kinks Face To Face, anticipo già la discussione)
Sui Kinks quasi concordo. Sugli Stones rilancio fermamente con December's Children
#33
Inviato 20 luglio 2018 - 04:40
#34
Inviato 20 luglio 2018 - 06:02
The Sound - From the lion's mouth
Pensavo fosse assodato
#38
Inviato 22 luglio 2018 - 20:56
In tema di pietre miliari e di album meritevoli, ad esempio non capisco perché dei Mercury Rev si parli tanto di Deserter's Songs e così poco del successivo All Is Dream. Eppure secondo me, quest'ultimo non ha nulla in meno rispetto al suo predecessore, anzi riesce a riproporre con grande personalità delle ulteriori e splendide melodie sognanti. Personalmente tendo addirittura a preferire All Is Dream a Deserter's Songs, in quanto privo di quegli intermezzi strumentali che secondo me stonano un po'.
Comunque dovendo segnalare un paio di brani dello splendido All Is Dream...
Chains ---> granitico brano psichedelico ai limiti dello shoegaze, in cui fanno da sfondo degli azzeccatissimi arrangiamenti orchestrali.
Little Rhymes ---> una delle melodie più cristalline dei Mercury Rev, con un meraviglioso giro di basso che ha praticamente inventato gli Arcade Fire [da notare la somiglianza con la futura Rebellion (Lies)]
#40
Inviato 23 luglio 2018 - 15:40
In tema di pietre miliari e di album meritevoli, ad esempio non capisco perché dei Mercury Rev si parli tanto di Deserter's Songs e così poco del successivo All Is Dream. Eppure secondo me, quest'ultimo non ha nulla in meno rispetto al suo predecessore, anzi riesce a riproporre con grande personalità delle ulteriori e splendide melodie sognanti. Personalmente tendo addirittura a preferire All Is Dream a Deserter's Songs, in quanto privo di quegli intermezzi strumentali che secondo me stonano un po'.
Comunque dovendo segnalare un paio di brani dello splendido All Is Dream...
Chains ---> granitico brano psichedelico ai limiti dello shoegaze, in cui fanno da sfondo degli azzeccatissimi arrangiamenti orchestrali.
Little Rhymes ---> una delle melodie più cristalline dei Mercury Rev, con un meraviglioso giro di basso che ha praticamente inventato gli Arcade Fire [da notare la somiglianza con la futura Rebellion (Lies)]
anche Tides of the Moon: la versione del tour 2001/02 era incredibile, con un crescendo strumentale dopo il primo ritornello da brividi
https://www.youtube....h?v=-6RUuPq_NE4
la migliore rimane Spiders and Flies cmq, forse la loro ballata più bella
https://www.youtube....h?v=s7XuNyYe6T8
Io i Rev li ho scoperti proprio con questo disco e nel tour con gli Afterhours. e, come te, lo trovo più bello di Deserter's.
Però quest'ultimo è un album più vario e completo (in All is Dream molti pezzi tendono, invece, a confondersi). quindi ci sta secondo me la pietra a Deserter's.
ps1
Mercury Rev Dream Pop >>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>> Mercury Rev psichedelici
ps2
a settembre tornano in italia per tre concerti. portano proprio deserter's songs, ma in versione acustica (infatti ci saranno solo jonathan e grasshopper)
When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea
#42
Inviato 24 luglio 2018 - 20:14
L'era Blaze Bailey non si farà certamente ricordare come la più esaltante nella carriera degli Iron Maiden, troppo impietosi i confronti con l'allora ex frontman Bruce Dickinson. Ma se Virtual XI (seconda prova con Bailey alla voce) può essere considerato il loro punto più basso, The X factor a mio avviso rimane un ottimo album, non paragonabile certo a gran parte della precedente produzione è semplicemente un disco diverso, che risente probabilmente degli influssi del periodo storico nel quale venne pubblicato, con la guerra dei Balcani in corso ed un aria che tirava tutt'altro che gioiosa, non a caso l'album è incentrato sul tema della guerra, ed anche la copertina segue questo concept con un Eddie non più illustrato a colori accesi ma nelle fattezze di un manichino su una sedia elettrica e che risulta ancora più inquietante . Il sound del disco è cupo, crepuscolare a scapito della velocità e potenza che hanno sempre contraddistinto il loro trademark, questo probabilmente però è dovuto a due fattori, una produzione non all'altezza e la decisione di tenere Janick Gers, assolutamente inadeguato come chitarrista. La scelta di Bailey appare quindi la più azzeccata per esprimere al meglio il mood oscuro del disco. A giudizio di chi scrive The X Factor rimane un ottimo lavoro dotato di una vita propria e che dà una risposta ai molti detrattori della band inglese che li considerano (a torto o a ragione) di essere troppo ripetitivi.
"Chi vuol brillare, si metta in ombra"
Alice: "Quanto tempo è per sempre?"
Bianconiglio: " A volte solo un secondo"
#43
Inviato 25 luglio 2018 - 12:24
Sarò logorroico ma non aver ancora avuto un feedback non dico positivo, ma almeno di conoscenza di un album incredibile come "Shady Grove" dei Quicksilver Messenger Service mi fa pensar come in Italia l'interesse per il sound west coast o comunque americano più roots psichedelico sia davvero flebile.
Un album che metto al terzo posto dei miei album preferiti di sempre, sopra al capolavoro di "Happy Trails". Nessun disco ha sonorità del genere, così stratificate e preziose.
Pure il primo QMS è molto bello, un mix tra i Quick jam di Happy Trails e quelli più canzonieri. Anche questo disco preziosissimo nell'ambito del suono west coast anni 60.
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
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