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Il Sacrificio Del Cervo Sacro (Lanthimos, 2018)


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49 replies to this topic

#1 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 29 giugno 2018 - 20:17

Aye! Conato che lo paghiamo a fare?!

Cià, apro io, passami il mouse

 

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#filmoscuro

 

Completata la transizione al cast americano, Farrell è un chirurgo brillante e padre di famiglia estremamente pulitina, ma nonostante ciò il solito zombie con tracce di autismo lanthimosiano, almeno all'inizio. È estremamente responsabile prima delle operazioni (non beve neanche, come i migliori ex alcolisti) e abbastanza attento all'educazione dei figli. La moglie, Nicole Kidman, è sia una brava casalinga sia una donna con una carriera autonoma (certo, il marito è un cardiochirurgo con le mani in pasta, mentre lei fa l'oftalmologa, forse, ma ha una mente propria). I figli sono una ragazzina pubescente, carina e con ambizioni musicali, abbastanza fragile, e un bambino sui 9 anni piuttosto normale.

Farrell però ha un rapporto particolare con un 16enne dalla faccia di troglodita, alcuni problemi relazionali e un trauma.

 

Il film inizia con la storia meno interessante e più realistica di Lanthimos, per poi svoltare verso il vero e proprio horror (dal punto di vista delle giustificazioni agli eventi) e nella tragedia greca e biblica (negli eventi stessi e nella simbologia).

La recensione di ondacinema cerca la critica sociale e non la trova, facendo perno sul fascino borghese della famiglia "Farrell" e l'estrazione più umile del ragazzetto, perché la differenza è esplicitata in un dialogo e in alcune mosse. Ma fare di questa la traccia di un intento critico di Lanthimos verso la società moderna [cfr. We Live in a Society] a me è parso fuori fuoco.

Anche perché non ho mai visto i film di Lanthimos come una critica allo stato delle cose reali, quanto piuttosto un continuo esperimento su cosa della natura umana (che possiamo desumere non tanto dalla società nel suo complesso, quanto dalle elaborazioni individuali o al più familiari) può portare ad esiti assurdi, anche su scala sociale.

Questo film, pure horror, mi sembra sulla stessa traiettoria. Un patriarca vero e proprio, una matriarca che lo affianca nella conduzione del piccolo Stato che è la loro famiglia, e un agenzia esterna, ma esterna davvero, da un altro piano della realtà, a perturbare il corso delle cose.

Il titolo stesso rimanda al sacrificio (ed il titolo italiano lo fa con ridondanza oscena), giacché l'uccisione di un cervo sacro è l'uccisione di un animale che non dovrebbe morire, a cui è già riconosciuto uno status superiore (come potrebbe essere la vacca indù), ma allo stesso tempo il sacrificio per essere "vero" richiede che ci si privi di quanto di meglio per offrirlo agli dèi e non esattamente in do ut des (non credo che questa rivoluzione sia esclusivamente cristiana o comunque monoteistica, ricordo anche ne L'Ardore di Calasso la precisazione dell'efficienza paradossale del sacrificio, il senso di colpa nel regno animale, etc, ma dovrei ripassare).

C'è Abramo e c'è Agamennone, c'è Maria Maddalena ed Elena di Troia. Tutta la violenza è perché non vi sia più violenza, per sanare la violenza precedente, racchiudere ed escludere una bolla di morte dalle vite sociali di ciascuno.

Ci sono anche vari tipi di amore.

 

Formalmente, azzardo, il film migliore di Lanthimos, dove con forma intendo la scelta delle luci, dei movimenti di camera, delle posizioni statiche della telecamera stessa, la scelta dei paesaggi e degli ambienti. La musica, scontata nel genere e nelle atmosfere (inquietante sull'inquietante, pomposa sul sangue che pompa, etc) ha comunque il merito di superare a tratti le parole e tagliare fuori la percezione del mondo esterno come fanno appunto le emozioni esagerate.

Non è solo la musica a fare delle incursioni nei luoghi comuni, che da Yorgos non ti aspetteresti comunque, ed il risultato alla fine è molto buono per me. Chiarisco, per un bel tratto si rischia di rimanere con l'idea che abbia stroppiato, cazzo il quarto film co' 'sti casi umani e succede ancora meno, non ha un cazzo da dire in più e invece poi fa un bel passo di lato e si eleva da lì.

Tra l'altro io gli horror non li guardo quasi mai e tendono pure a non spaventarmi, mentre questo, e non nei momenti propriamente horror fa proprio "prendere un colpo", si sente.

 

Insomma, ondacinema dice 6.0, io direi un bel 6.5 nunziatiano asd scherzo.

 

Adesso spiegatemelo


  • -2

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#2 Mr. Atomic

    Classic Rocker

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Inviato 29 giugno 2018 - 21:22

Uscendo dalla sala non ci ho capito nulla, andrebbe pero sicuramente rivisto con tutti i riferimenti biblici/mistici/etc presenti. 

 

Chi pero merita di essere menzionata è sicuramente Raffey Cassidy, una ragazza per cui si rischia anche la prigione.

 

raffey-cassidy-the-killing-of-a-sacred-d


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#3 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 30 giugno 2018 - 00:58

 

 

 

 

Adesso spiegatemelo

 

Pure? Mi pare che Lanthimos sia fin troppo esplicito, anche se gioca a fare l'ermetico. Il problema - da sempre - del regista greco è di far combaciare l'idea (a volte geniale) a una reale struttura organica (ciò che potremmo chiamare genericamente "forma"): qui secondo me manca l'idea forte, così avvolge tutto in un mistero un po' fumoso che tale rimane. Lo seguo da dieci anni e per me resta l'autore di "Kyonodontas" e "The Lobster"; le altre sue prove sempre molto discontinue e incompiute.


  • 1
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#4 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 30 giugno 2018 - 09:25

Adesso spiegatemelo

 
Pure? Mi pare che Lanthimos sia fin troppo esplicito, anche se gioca a fare l'ermetico. Il problema - da sempre - del regista greco è di far combaciare l'idea (a volte geniale) a una reale struttura organica (ciò che potremmo chiamare genericamente "forma"): qui secondo me manca l'idea forte, così avvolge tutto in un mistero un po' fumoso che tale rimane. Lo seguo da dieci anni e per me resta l'autore di "Kyonodontas" e "The Lobster"; le altre sue prove sempre molto discontinue e incompiute.

È un peccato leggere questo in un forum di cultura medioalta, visto che Alpeis>Kynodontas
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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

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#5 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 30 giugno 2018 - 10:19

"Alps" è praticamente il remake, fatto meglio, di "Kinetta". Ma se avevi visto "Noriko's Dinner Table" di Sono nessuna sorpresa.


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#6 pooneil

    Enciclopedista

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Inviato 30 giugno 2018 - 13:25

 

Per me bellissimo, totalmente rapito dal comparto tecnico e dalla direzione degli attori, tanto che degli aspetti più razionali non me ne sono proprio curato. Proprio quel tipo di cinema europeo che piace a me e che qui è al massimo della forma (pun not intended).

 

 

Un film (ed un OP) da leccarsi i baffi per me, forse il migliore dell'anno assieme a Mother!


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#7 Fox la testa parlante

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Inviato 02 luglio 2018 - 09:12

Il paragone con Kubrick è scontato ed evidente sul piano stilistico, con - a titolo di esempio - un impiego delle carrellate a seguire e della colonna sonora che sembra preso di peso da Shining, ma anche con un uso "kubrickiano" delle panoramiche e delle carrellate ottiche molto efficace per permeare di inquietudine gli spazi domestici.

 

Sul piano dei contenuti e dell'approccio filosofico però i due autori mi sembrano molto distanti (attenzione, la frase che seguirà contiene grossolane semplificazioni): Kubrick approda al pessimismo esistenziale e all'orrore a seguito di un analisi della natura umana filtrata attraverso la lente di una razionalità illuminista -per quanto, o per questo, spietata- e di uno sguardo "apollineo" (tra molte virgolette eh). L'operazione di Lanthimos mi pare muovere da presupposti quasi opposti: Si parte da una materia narrativa permeata dall'arcaicità dionisiaca e irrazionale del rito (e del mito) e la si cala in un contesto contemporaneo, producendo un senso di straniamento nello spettatore, che cerca invano un appiglio razionale al quale aggrapparsi mentre sprofonda nel climax drammatico degli eventi che colpiscono la famiglia del protagonista.

 

La volontà di far confliggere il piano del mito e il piano della realtà (Il riferimento a Ifigenia è persino esplicitato con una certa pedanteria in un passaggio della sceneggiatura, ma come detto sopra i richiami biblici e mitologici sono molteplici, per quanto uniforme sia il milieu primitivista al quale i miti richiamati attingono) è il tratto più peculiare e interessante del film, e l'elemento in cui la cifra stilistica di Lanthimos dimostra maggiore originalità e universalità. 

 

PERÒ

 

A differenza di quello che dice L, mi sembra davvero una forzatura escludere dalle intenzioni dell'autore una critica della borghesia sia sotto l'aspetto del classismo, sia sotto l'aspetto dell'ipocrisia sottesa ai legami familiari (ma anche amicali). Sono troppi e troppo espliciti gli elementi chiamati in causa dall'autore, e bene o male questo è il perno sul quale ruota tutta la sceneggiatura del film, o quasi.

E nonostante il regista non faccia alcuno sconto e riesca ad essere crudele e sarcastico, è innegabile che sia questo l'aspetto contenutistico in cui il film scricchiola, sconfinando nella maniera del film d'autore contemporaneo (da VonTrier in giù) e giustificando parzialmente i sospetti di certa critica che vede in atto l'ennesimo teatrino della crudeltà volto ad épater le bourgeois.

 

In definitiva: Nice/For fans

 

ps. La scena iniziale è autenticamente iconica, e qualcosa che non si era mai visto al cinema (o forse semplicemente non ho mai visto nulla del genere io, potrebbe anche essere asd); avrei però levato l'enfatico commento musicale, così come avrei scelto il silenzio anche per il finale.

 

pps. Cast stellare, prego di notare come la Kidman, pur essendosi ormai trasformata in una mummia di botulino, riesca a comunicare un intero universo con un'alzata di sopracciglio.

 

ppps. Commento top quello della signora seduta nella fila davanti alla mia in sala a metà film: "Non so... Questa storia mi sembra finta."


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#8 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 02 luglio 2018 - 09:26

Concordo sui post-scripta, fo una postilla sul "PERÒ". Escludere la critica di classe è una forzatura quanto lo è metterla al centro della vicinda, o ancora peggio, quanto ridurre il film ad una provocazione contro la borghesia. Anche perché non stai facendo un film in casa con dilettanti neorealisti, e non penso che Lanthimos sia così ipocrita.
Piuttosto che si continui su quella linea e si legga che le classi popolari non vogliono un progresso più o meno autentico o una sostituzione con la borghesia, ma solo saltuaria "giustizia metaforica" dalla logica tanto esatta quanto ottusa. E si rivaluti da qui l'operazione, ammesso sia tutto qua (per me no).

Kubrick sedimentato e i simbolismi e significati di Shining "sopravvalutati", integrati in una filmografia e in una visione del mondo ampiamente mostrate e dichiarate, ma sul piano del film singolo e delle vicende non capisco cos'abbia la luccicanza di più logico o raffinato delle "piaghe" del Cervo Sacro.
Questa qui è una critica un po' sbilenca in quanto controcritica a Bandit che altrove tacciava il film di voler spiegare la realtà senza riuscirci, per incongruenze fra fantastico e realistico. Si dovrebbero aprire capitoli metafisici e ora non saprei proprio farlo, mi basti dire che a Bandit do convintamente torto asd
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#9 Fox la testa parlante

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Inviato 02 luglio 2018 - 09:48

Anche io ci ho visto qualche cosa in più, ma ne faccio una questione di peso proporzionale. L'elemento "altro" è tutto affidato alle suggestioni e al non detto, la critica di classe alla borghesia occupa il 90% della sceneggiatura (sull'ipocrisia di Lanthimos non ho ovviamente gli elementi per pronunciarmi, però nota che proprio la sceneggiatura è stata premiata a Cannes).

 

Che poi non vorrei che passasse il messaggio che un film che attacca la famiglia borghese sia per ciò stesso un film sbagliato e/o scontato. È solo che quando sono uscito dalla sala ho avvertito una fastidiosa sensazione di "Sì ok ma tutto già visto e già sentito" che ha un po' disturbato la serenità della mia digestione.


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#10 Bandit

    Lorenzo Righetto

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Inviato 02 luglio 2018 - 14:37

Boh sì non mi è piaciuto in quanto film-teatrino, in più odio Colin Farrell e penso che sia un attore ridicolo (nei panni poi di un "luminare") asd. Poi capisco l'irrazionalità ma non mi sembra che i personaggi mettano in campo alcuna razionalità per provare a contrastarla (a me ha fatto impressione la scena, a cui è presente la madre, anch'ella luminare, in cui sembra evidente anche a un ignorante come me che il ragazzo ha messo sotto ipnosi i due ragazzi, chissà come e se e perché, ma non se ne accorge, l'unica cosa che sanno fare è seguire una prassi fatta di convenzioni e inattività). Un monologo per me non è provocazione.


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#11 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 02 luglio 2018 - 14:43

Ma infatti ho capito che non hai capito asd no, scherzi a parte, interpretare la cosa come un'ipnosi significa togliere il taglio sovrannaturale e devitalizzare il film alla radice. Si può anche trovarlo una cagatina, trovarlo cagatina in quanto chiama in causa il razionale l'irrazionale [ho avuto un lapsus], ma ridurlo all'ipnosi e all'ignoranza dei luminari rispetto alla stessa, no.
È come guardare un film sulla vita di Cristo e chiedersi perché nessuno dei personaggi trovi i trucchi nei miracoli di Gesù, fosse anche detto e fatto fra atei (il film).
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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

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#12 Bandit

    Lorenzo Righetto

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Inviato 02 luglio 2018 - 15:05

Ma no, il soprannaturale ha senso (nel caso del film, nel quale non mi pare si dica esplicitamente: "il ragazzino ha dei superpoteri e fa dei miracoli", però i personaggi sembra che non si pongano nessuna domanda su questo) se i personaggi gli oppongono una visione "naturale", o perlomeno se sono credibili come appartenenti al mondo naturale, se no è masturbazione a cielo aperto.


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#13 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 02 luglio 2018 - 15:18

Adesso sono io che non ho capito, intendi naturalezza verso il soprannaturale integrandolo o una naturale incredulità? Perché loro si ostinano su due linee razionali all'inizio, e cioè "vediamo che diamine di problema medico c'è" e "non può essere veramente colpa del ragazzo e le cose andranno diversamente da come pronosticato". Cosa potrebbero fare di diverso? È solo l'incredibile procedere secondo una profezia invece che secondo le leggi della fisica che fa arrendere i coniugi a non cercare una spiegazione e agire come suggerito. E non sarebbe stato più naturale continuare ad attendere la morte di tutti per vedere se era vero. Non si poteva fare san Tommaso, o insomma il sangue dagli occhi basta e avanza.

Un miracolo di una divinità nel mondo fisico è masturbazione a cielo aperto.
Se è una motivazione ideologica per non fare un film in cui l'elemento soprannaturale è fondamentale, non lo so. Non penso.
Sul piano squisitamente personale preferisco i simboli persino vuoti o incompleti della fiaba e del mito ai loop temporali della fantascienza. Per i primi, ancor più personalmente, mi fido del senso estetico (e mi fido di chi esteticamente non ci trova nulla, chiarisco), mentre per i secondi ho le riserve "ideologiche" che un altro potrebbe non avere o dirigere altrove
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#14 Bandit

    Lorenzo Righetto

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Inviato 02 luglio 2018 - 15:25

Certo, beh, formalmente fanno così, nello sviluppo del film sostanzialmente non mettono in atto nessuna strategia per "combattere" (ie capire) quanto sta succedendo, sono dei pupazzi in balia degli eventi. Non è perché parla di divinità o di superpoteri che è masturbatorio, cosa c'entra - passo e chiudo.


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#15 bELLE ELLEish

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Inviato 02 luglio 2018 - 15:33

Ma non capisco cosa debbano fare di più per capire o "combattere", sul serio. Fanno esami su esami e non c'è nulla (che è esattamente ciò che rende fiaba/mito il film), prendono per suggestione ma non c'è psicologia che sovverta nulla di psicosomatico (perché non lo è), si cattura e si minaccia l'agente responsabile, dopodiché se ricordi si passa persino alle preghiere, ma nell'universo del film (che per funzionare si finge il nostro) c'è solo una soluzione ed è dichiarata. Cosa si poteva mostrare di più, dato ciò che è dato, ossia che Dio ha deciso che o si fa X o succede Y&Z (e Y succede)?
Masturbatorio fare un film su questo dato? Può essere. Gestito male? Per me no.
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#16 Fox la testa parlante

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Inviato 02 luglio 2018 - 15:35

sono dei pupazzi in balia degli eventi.

 

E non potrebbe essere proprio in questo (e insieme nella parziale identificazione degli spettatori nel protagonista che il regista induce attraverso le sue scelte narrative) che risieda la portata disturbante del film? E d'altronde quando entra in gioco il volere degli dei nel mito -o meglio, nelle letture arcaiche del mito- la volontà dell'uomo si trova messa alla berlina, no?


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#17 bELLE ELLEish

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Inviato 02 luglio 2018 - 15:37

Ecco. Non c'è profezia nel mito che non si avveri, ma ci sono profezie con aut/aut
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#18 neuro

    king (beyond the wall)

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Inviato 03 luglio 2018 - 12:19

invece con sommo dolore mi tocca essere d'accordo con la recensione

 

ma non vi ha ricordato anche gli Haneke quelli vecchi? A me anche troppo.


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apri apri, apri tutto!

#19 William Blake

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Inviato 03 luglio 2018 - 12:38

beh nella scena del fucile, c'è un plateale riferimento a Funny Games


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#20 verdoux

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Inviato 04 luglio 2018 - 19:32

Bel film, indecifrabile ma neanche troppo, mi ricorda vagamente Cemetery of Splendour, certo con Lanthimos ci avrei visto di più Angelica Papoulia o Ariane Labed, piuttosto che ritriti attori hollywoodiani, ma il film tiene alta la tensione e l'alea di mistero, non si fa certo amare: fiacca la roulette finale. Lanthimos può e deve fare meglio.


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#21 Incidente

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Inviato 09 luglio 2018 - 09:19

 

Bel film, indecifrabile ma neanche troppo, mi ricorda vagamente Cemetery of Splendour, certo con Lanthimos ci avrei visto di più Angelica Papoulia o Ariane Labed, piuttosto che ritriti attori hollywoodiani, ma il film tiene alta la tensione e l'alea di mistero, non si fa certo amare: fiacca la roulette finale. Lanthimos può e deve fare meglio.

 

 

Dai, da quando lui va a scuola a chiedere al preside o chi cazzo è chi preferisce tra i figli la sceneggiatura diventa da ergastolo. 


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#22 bELLE ELLEish

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Inviato 09 luglio 2018 - 09:40

Cosa avreste fatto (in Farrell)?
Cosa avreste scritto (in Lanthimos)?

Io avrei fatto il padre di famiglia brianzolo* e avrei ammazzato tutti, suicidandomi infine.
Non so cosa avrei scritto.

*Russian potrà perdonare questa frasetta razzista?
  • 0

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#23 Claudio

    I am what I play

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Inviato 09 luglio 2018 - 15:30

 

 

Bel film, indecifrabile ma neanche troppo, mi ricorda vagamente Cemetery of Splendour, certo con Lanthimos ci avrei visto di più Angelica Papoulia o Ariane Labed, piuttosto che ritriti attori hollywoodiani, ma il film tiene alta la tensione e l'alea di mistero, non si fa certo amare: fiacca la roulette finale. Lanthimos può e deve fare meglio.

 

 

Dai, da quando lui va a scuola a chiedere al preside o chi cazzo è chi preferisce tra i figli la sceneggiatura diventa da ergastolo.

 

Davvero ridicolo quel dialogo, sì. Ma anche il finale, dai, non sta in piedi se non in chiave esageratamente grottesca.

Spoiler


  • 0

#24 George Kaplan

    Giraghiere a tradimento

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Inviato 09 luglio 2018 - 18:40

Eh, ma non è un film calato nella quotidianità, è una tragedia in chiave greco/biblica. Se no dobbiamo concludere per la disumanità - nonché la demenza senile - di Abramo, che è pronto a uccidere il figlio perché sente le voci.

Tu mi dirai che l'episodio biblico è, appunto, biblico, mentre Lanthimos gioca a rappresentare una realtà molto più vicina alla nostra - e molto più che in altri film, tra l'altro. E questo è vero, ma proprio in ciò sta l'interesse, nel far cozzare due mondi così lontani e poi trarne le conseguenze. Tutto questo per dire che parlare di "disumanità" relativamente a Farrell mi pare una lettura fuorviante.

 

Spoiler

 

 

Spero proprio di no, anche perché incrociare due culture per fare una critica a una dal punto di vista dell'altra mi sembra assurdo.
Mi ha colpito piuttosto che la formalità del nucleo famigliare venga a sciogliersi in vera compassione solo dopo la svolta tragica - carezze, medicazioni, schiaffi, piccoli egoismi e intime confessioni. Abbiamo bisogno di riconoscere in noi una dimensione tragica (ossia: di riconoscerci terribilmente responsabili) per poter conquistare un certo grado di umanità?


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#25 neuro

    king (beyond the wall)

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Inviato 10 luglio 2018 - 11:46

 

 

Bel film, indecifrabile ma neanche troppo, mi ricorda vagamente Cemetery of Splendour, certo con Lanthimos ci avrei visto di più Angelica Papoulia o Ariane Labed, piuttosto che ritriti attori hollywoodiani, ma il film tiene alta la tensione e l'alea di mistero, non si fa certo amare: fiacca la roulette finale. Lanthimos può e deve fare meglio.

 

 

Dai, da quando lui va a scuola a chiedere al preside o chi cazzo è chi preferisce tra i figli la sceneggiatura diventa da ergastolo. 

 

 

no al contrario è uno dei pochi sprazzi veramente Lanthimosi e veramente validi


  • 0
apri apri, apri tutto!

#26 sokurov

    Bambino Adattato +

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Inviato 20 luglio 2018 - 09:31

 

 

 

 

 

Adesso spiegatemelo

 

Pure? Mi pare che Lanthimos sia fin troppo esplicito, anche se gioca a fare l'ermetico. Il problema - da sempre - del regista greco è di far combaciare l'idea (a volte geniale) a una reale struttura organica (ciò che potremmo chiamare genericamente "forma"): qui secondo me manca l'idea forte, così avvolge tutto in un mistero un po' fumoso che tale rimane. Lo seguo da dieci anni e per me resta l'autore di "Kyonodontas" e "The Lobster"; le altre sue prove sempre molto discontinue e incompiute.

 


  • 0
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#27 pooneil

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Inviato 20 luglio 2018 - 09:44

Per me invece é il comunque ottimo Kynodontas ad essere un po' fuori fuoco, che trovo indeciso tra l'essere o dramma o black comedy.


  • 0

#28 tiresia

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Inviato 24 luglio 2018 - 15:23

In una routine famigliare e lavorativa inquietante per quanto asettica e senza alcuna pulsione emotiva, il ragazzo distonante rompe gli equilibri imponendo irrazionalmente un principio di giustizia pre-civile e vi vede affogare l’intera famiglia.

Se c’è una colpa, che possiamo vedere durante il film, da parte del padre è l’incapacità di ascoltare, una incapacità che si vede con Martin per tutto il prologo in cui le avvisaglie e le velate minacce si scorgono durante i loro incontri; se c’è una malessere che si può notare durante il film è in queste agghiaccianti dinamiche famigliari in cui sono tutti algidi e quasi già tutti morti; se c’è una rottura evidente durante il film è quello del razionalismo scientifico moderno.

Cosa implode? La famiglia, non che prima degli eventi fosse questo gran che, ma si rompe la retorica della famiglia che prima deve passare dalla malattia, quindi dall’emotività, dalla materialità e, in una certa maniera, si fa viva per poi morire di nuovo chiusa dal sacrificio (“possiamo ancora avere dei figli”, si rinsalda la legge del padre e della madre, la legge della riproduzione). L’amicizia, il mantra dell’amicizia come da prologo già annunciato

Lanthimos va all’attacco della struttura prevalente del vivere occidentale ricacciandoci nel mito e nei nostri riti ancestrali: siamo muti di fronte alle domande schiaccianti della giustizia, del bene, dell’equilibrio, del male, del potere, della forza.

La Kidman non ha idea di cosa sia consumare un pasto, ma è una attrice davvero superba.
Al gesto metaforico di Martin nella sala da biliardo per poco non vomitavo.
  • 2

#29 100000

    Enciclopedista

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Inviato 25 luglio 2018 - 08:40

I dialoghi grotteschi con cui i famigliari cercano di salvarsi la vita o il padre cerca di capire chi uccidere mi sembrano la cosa più riuscita (vedi neuro), che poi in generale mi è piaciuto molto (come anche i vostri commenti).

Mi ha ricordato sì Haneke (e Von Trier?) ma per me è un bene.


  • 0

#30 Pajje††

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Inviato 03 aprile 2019 - 17:31

Per me filmone, visto ieri sera e alla fine pure quasi rivisto. 

Kubrick e Haneke mixed-up + attori perfetti. 

Il mio preferito suo, so far. 


  • 3

miamusica
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And if I have some kind of need / Maybe the thing I need is the thing I've got
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#31 paloz

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Inviato 03 aprile 2019 - 18:03

Per me filmone, visto ieri sera e alla fine pure quasi rivisto. 

Kubrick e Haneke mixed-up + attori perfetti. 

Il mio preferito suo, so far. 

 

 

Per me complessivamente parimerito con The Lobster, ma a livello di regia questo è due spanne sopra.


  • 0

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#32 Pajje††

    Potere Al Propoli

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Inviato 03 aprile 2019 - 18:22

quindi é parimerito o due spanne sopra?


  • -1

miamusica
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#33 100000

    Enciclopedista

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Inviato 04 aprile 2019 - 07:35

Il cervo meglio dell'aragosta, ma belli entrambi.
  • 0

#34 Stephen

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Inviato 04 aprile 2019 - 07:53

Mah?, forse stasera me lo guardo, questo qui (soggetto poco accattivante, per me), ma The Lobster registicamente c'ha dei colpi incredibili, quando se ne va il cavallo lungo la strada dopo la sequenza degli ultimi desideri umani è una cosa da Herzog in stato di grazia. (Non so se si capisce in che senso lo intendo, tipo un'"immagine piena" che viene "svuotata", che è il trucchetto di Herzog, lo sa pure in Salt and Fire che è brutto ma è pur sempre Herzog, però qui Lanthimos lo fa in maniera assurda, per me, perché non c'è bisogno di aggiungere una parola ma la scena funziona immediatamente.)

 

Cosa avreste scritto (in Lanthimos)?

Secondo me (da quello che ho capito, meglio) i film non li scrive lui, o li scrive poco. Bisognerebbe tenere d'occhio piuttosto Filippou (Chevalier è quello che preferisco: immaginate cosa succede a far piombare di colpo le follie di Lanthimos in uno scenario quotidiano e con un andamento realistico tipo i vostri amici in vacanza).

 

Comunque bisognerebbe scrivere qualcosa sulla scena cinematografica greca, oltre a Chevalier c'è quel capolavoro con l'uovo in locandina di cui non ricordo il titolo (Luton) di cui manca la rece.


  • 0

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

note, alte e pure.

Un vero nome.


#35 100000

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Inviato 04 aprile 2019 - 08:17

Vabbè, ma dici anche tu che Lanthimos ha dei colpi registici incredibili, non è tutto o non solo lo sceneggiatore (comunque mi sembrava che Lanthimos fosse sempre anche co-sceneggiatore di tutti i suoi film tranne l'ultimo, o sbaglio?)

Questo Chevalier me lo segno
  • 0

#36 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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Inviato 04 aprile 2019 - 08:27

Vabbè, ma dici anche tu che Lanthimos ha dei colpi registici incredibili, non è tutto o non solo lo sceneggiatore (comunque mi sembrava che Lanthimos fosse sempre anche co-sceneggiatore di tutti i suoi film tranne l'ultimo, o sbaglio?)

Questo Chevalier me lo segno

 

Sempre co-sceneggiatore, sì - poi andare a capire chi ci ha messo di più o di meno è difficilissimo è anche un po' sterile (alla fine un regista collabora quasi sempre alla sceneggiatura anche se con diversi livelli di influenza), anche se volendo un esercizio anche "utile" per isolare certe cifre stilistiche. Non volevo sminuire Lanthimos, anzi, volevo proprio sottolineare quanto ho apprezzato la messa in scena.

Il mio intento principale era scherzoso, un po' il gioco di provocare L facendo le pulci al post. ashd

 

Io avrei fatto il padre di famiglia brianzolo*

 

Luton è tipo così.


  • 0

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

note, alte e pure.

Un vero nome.


#37 100000

    Enciclopedista

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Inviato 04 aprile 2019 - 08:33

Ok mi segno anche Luton.
  • 0

#38 William Blake

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Inviato 04 aprile 2019 - 09:24

"The Lobster" è il film (bellissimo, imperfetto, come volete) di un regista che ha maturato uno sguardo e uno stile. "Il sacrificio del cervo sacro" è il film di uno che è tornato a fare lo scolaro. 


  • 1
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#39 bELLE ELLEish

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Inviato 04 aprile 2019 - 10:25

Il mio intento principale era scherzoso, un po' il gioco di provocare L facendo le pulci al post. ashd
 


Calcola che se non lo aveste uppato avrei dimenticato che il topic è mio (idem la citazione) e non ho il minimo interesse a rileggermi a riguardo asd
  • 0

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
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#40 100000

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Inviato 04 aprile 2019 - 10:41

Stimolato dal precedente post di LFT sono andato a vedermi il primo e ho una meta-domanda:

com'è possibile che veda come valutazione del post -1 quando poi vado a contare vedo +8 e -2?

Non me ne frega assolutamente niente delle valutazioni, è una curiosità puramente tecnica.

(mi verrebbe anche la curiosità meno tecnica del perché dei due - a un post su di un film, ma anche sticazzi)


  • 1

#41 bELLE ELLEish

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Inviato 04 aprile 2019 - 10:46

Su Giuseppe Bergman non so (magari era da cellulare asd), sul resto Ortodosso mi ha messo 1998 meno (in due rate, tranqui) e probabilmente ha toccato qualcosa che non doveva
  • 0

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

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#42 Pajje††

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Inviato 04 aprile 2019 - 10:58

Io peró vorrei capire se é parimerito o due spanne sopra. 


  • 1

miamusica
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#43 markmus

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Inviato 04 aprile 2019 - 11:03

ma puo' essere che adesso che c'e' questo sbilanciamento universale tra piu' e meno si sia creata una frattura spazio temporale che ci ha fatto finire in una realta' parallela?

 

(i film non li ho visti, ma li vedro')


  • 0

#44 bELLE ELLEish

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Inviato 04 aprile 2019 - 11:10

Sì, siamo nell'universo con gli avatar di nuovo :)
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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
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#45 pooneil

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Inviato 04 aprile 2019 - 11:36

"The Lobster" è il film (bellissimo, imperfetto, come volete) di un regista che ha maturato uno sguardo e uno stile. "Il sacrificio del cervo sacro" è il film di uno che è tornato a fare lo scolaro. 

 

ottima considerazione, ma considerando i risultati mi tengo stretto anche lo Scolaro (che comunque anche in The Lobster non faceva nulla per nascondere i suoi riferimenti -Buneul, il Godard anni '80).


  • 0

#46 paloz

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Inviato 04 aprile 2019 - 12:25

Io peró vorrei capire se é parimerito o due spanne sopra. 

 

 

Ho detto complessivamente parimerito (trama, personaggi, tutto).

Simpatia sempre.


  • 0

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I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#47 Giuseppe Bergman

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Inviato 04 aprile 2019 - 12:33

Il - è ovviamente per questo filmetto, non per il post in sè; anche se lo calàmita per averne parlato come di una roba che abbia un minimo di valore


  • 0

" Chi lo sa veramente? Chi può qui dichiarare

da dove è stata prodotta, da dove viene la creazione?

Dalla creazione di questo universo gli Dei vennero successivamente:
chi allora sa da dove ciò è sorto? "


#48 bELLE ELLEish

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Inviato 04 aprile 2019 - 13:10

Fischia (il vento)
  • 0

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
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#49 Giuseppe Bergman

    Masturbatore

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Inviato 04 aprile 2019 - 16:36

Fischia (il vento)

 

asd

 

Sarà che l'ho visto in una serata assieme per compiacere una tipa rivelatasi poi pacchissima, ergo...


  • 0

" Chi lo sa veramente? Chi può qui dichiarare

da dove è stata prodotta, da dove viene la creazione?

Dalla creazione di questo universo gli Dei vennero successivamente:
chi allora sa da dove ciò è sorto? "


#50 Pajje††

    Potere Al Propoli

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Inviato 04 aprile 2019 - 23:18

Simpatia sempre.

 

l´hai detto, amico.


  • 0

miamusica
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