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Registi Da Grandi/medie/piccole Speranze Dei Moribondi 10S


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#151 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 25 febbraio 2020 - 20:29

pensa che io ne ho visto solo uno ashd il film di amendola, e più del collegamento tramite de cataldo francamente non vedo… però io non sono un esperto di cinema italiano per cui potrei sottovalutare il fenomeno. però mi sembra una lista parecchio eterogenea: mi chiedo se molti di questi film siano stati influenzati più da gomorra il film che da gomorra la serie. perché ricordiamolo sono due prodotti ben distinti. sicuramente il successo di gomorra e in parte di suburra ha spinto i produttori a produrre film spendibili in questo settore

 

Gomorra film è un capolavoro vero e sicuramente tutto parte da lì. Però, quando nei film citati sopra vedo il modo in cui parlano e interagiscono gli attori, e come vengono utilizzate le location, il riferimento evidente mi sembra proprio Gomorra serie (che tra l'altro ha avuto un successo mooolto superiore, spianando la strada al filone).

 

 

La terra dell'abbastanza dei fratelli D'Innocenzo in effetti batte un'altra strada, se vogliamo più vicina a Garrone come sensibilità... e non per caso visto sono i suoi pupilli.

Comunque, già che siamo in topic, leggevo proprio adesso una loro intervista dalla Berlinale e mi sembrano tipi con le idee molto chiare (potrebbero essere i nostri Safdie). Anche simpatici dai.

 

https://www.badtaste...ll-excl/418952/


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#152 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 25 febbraio 2020 - 20:49

Bong Joon-ho ha elencato i suoi registi da grandi/medie/piccole speranze. Ci trovate quasi tutta la nuova leva di nuovi autori horror e due italiani!

 

  1. Ali Abbasi
  2. Ari Aster
  3. Bi Gan
  4. Jayro Bustamante
  5. Mati Diop
  6. Robert Eggers
  7. Rose Glass
  8. Hamaguchi Ryusuke
  9. Alma Har’el
  10. Kirsten Johnson
  11. Jennifer Kent
  12. Oliver Laxe
  13. Francis Lee
  14. Pietro Marcello
  15. David Robert Mitchell
  16. Jordan Peele
  17. Jennifer Reeder
  18. Alice Rohrwacher
  19. Yoon Gaeun
  20. Chloé Zhao

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#153 Edgewalker

    The storm is upon us

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Inviato 26 febbraio 2020 - 10:07

 

Bong Joon-ho ha elencato i suoi registi da grandi/medie/piccole speranze. Ci trovate quasi tutta la nuova leva di nuovi autori horror e due italiani!

 

  1. Ali Abbasi
  2. Ari Aster
  3. Bi Gan
  4. Jayro Bustamante
  5. Mati Diop
  6. Robert Eggers
  7. Rose Glass
  8. Hamaguchi Ryusuke
  9. Alma Har’el
  10. Kirsten Johnson
  11. Jennifer Kent
  12. Oliver Laxe
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  14. Pietro Marcello
  15. David Robert Mitchell
  16. Jordan Peele
  17. Jennifer Reeder
  18. Alice Rohrwacher
  19. Yoon Gaeun
  20. Chloé Zhao

 

 

Zahler al posto di Peele e siamo a posto.


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#154 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 26 febbraio 2020 - 11:05

 

Bong Joon-ho ha elencato i suoi registi da grandi/medie/piccole speranze. Ci trovate quasi tutta la nuova leva di nuovi autori horror e due italiani!

 

  1. Ali Abbasi
  2. Ari Aster
  3. Bi Gan
  4. Jayro Bustamante
  5. Mati Diop
  6. Robert Eggers
  7. Rose Glass
  8. Hamaguchi Ryusuke
  9. Alma Har’el
  10. Kirsten Johnson
  11. Jennifer Kent
  12. Oliver Laxe
  13. Francis Lee
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  15. David Robert Mitchell
  16. Jordan Peele
  17. Jennifer Reeder
  18. Alice Rohrwacher
  19. Yoon Gaeun
  20. Chloé Zhao

 

 

 

è una lista abbastanza eclettica di uno che - a occhio - segue il cinema contemporaneo. di alcuni non ho visto nulla, altri ce li ho nel mirino (tipo Bi Gan e Hamaguchi), altri ancora sono già delle certezze (i due italiani hanno una carriera decennale e Aster, Mitchell e Eggers non mi sembrano fuochi fatui, anche se preferisco gli ultimi due al primo)

 

 

Sul discorso che riguarda il cinema italiano c'è una precisazione da fare: l'opera di Garrone è stato un Big Bang che ha generato un intero universo cinematografico. Non si può dire che la serie di Sollima non guardasse al film di Garrone, soprattutto nei suoi primi episodi. Ma Sollima, al contrario di Garrone, non è uno stilista, infatti la serie è più accessibile e ha a sua volta influenza il progetto "Suburra" (che è Netflix come "Ultras" di Lettieri che dal trailer continua nel solco di questo stile patinato internazionale praticamente indistinguibile). Sia Munzi che i fratelli D'Innocenzo e Giovannesi guardano molto di più a "Gomorra" il film


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#155 PinkFreud

    Jung Last

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Inviato 02 marzo 2020 - 10:49

 

Green_Room.jpg
 
Jeremy Saulnier
Il miglior regista horror che non ha ancora diretto un vero horror. L'orrore nei suoi film e' quello di un'America con troppe armi e troppi tribalismi, piena di linee di confine invisibili e fatali. Ispirato: uno dei miei pupilli.
2007 Murder Party
2013 Blue Ruin
2016 Green Room
2018 Hold the Dark

 

Ho visto ieri sera Green Room, molto bello e intenso con alcune scene abbastanza disturbanti. Molto bravo Patrick Stewart nel ruolo del cattivo, ma tutto il cast è all'altezza , un peccato che l'attore che interpreta Pat  sia morto in un incidente. 


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Ja196z8.jpg

superstereo!

*lastfm*

 

 


#156 cinemaniaco

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Inviato 14 marzo 2020 - 18:21

Vedo Mandy di quest'anno, incuriosito dal trailer messo da qualcuno sul forum tempo fa. Mi aspettavo un po' la solita roba con Cage, giusto in salsa arty, e in fondo lo e' pure, solo che e' anche uno dei film piu' cazzuti che ho visto ultimamente e in generale uno dei film piu' lisergici e "trip" che mi siano mai capitati. Praticamente un revenge movie sotto LSD dalla prima all'ultima inquadratura, diretto come fosse un film fantasy, in definitiva uno dei migliori sword and sorcery mai girati, solo con le motoseghe al posto degli spadoni, motociclisti pervertiti al posto di orchi e troll e Nicolas Cage con la panza da birra a fare "Conan".


eh si, diciamo che il ritmo liturgico e le astrusità da film d'arte applicati all'horror non sono più una novità in questi ultimi anni. il cosiddetto "art horror" è uno dei sottogeneri più in voga. ci ho visto anche delle affinità con i primi due film di zahler per il modo in cui innesta nella parte finale un immaginario trash da grindhouse in un film che poteva essere uscito dalla testa di Autori come lynch , lars von trier o gaspar noé (parallelismi anche con il coevo climax)

ma l'originalità sta proprio in questo bad trip di generi che ne fanno un ibrido horror-fantasy visionario a cui non riesco davvero a trovare una controparte, almeno in tempi recenti. i nomi che mi sono venuti in mente li ho già detti, in più ci aggiungerei le streghe di salem di rob zombie. c'è sicuramente un filone squinternato nell'horror presente che arriva fino a qua. è un film così particolare che per sua natura può diventare indigesto. con mia sorpresa l'ho trovato affascinante, quasi con una sua logica interna che sorregge il tutto e lo rende plausibile, come trovare in salotto un demone simil-cenobita di hellraiser che sniffa cocaina mentre si masturba guardando un porno vintage

pensavo fosse un film cage-centrico e invece no. è un film che sta su in piedi da solo. pazzo pazzerello
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#157 Edgewalker

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Inviato 14 marzo 2020 - 18:30

 

Vedo Mandy di quest'anno, incuriosito dal trailer messo da qualcuno sul forum tempo fa. Mi aspettavo un po' la solita roba con Cage, giusto in salsa arty, e in fondo lo e' pure, solo che e' anche uno dei film piu' cazzuti che ho visto ultimamente e in generale uno dei film piu' lisergici e "trip" che mi siano mai capitati. Praticamente un revenge movie sotto LSD dalla prima all'ultima inquadratura, diretto come fosse un film fantasy, in definitiva uno dei migliori sword and sorcery mai girati, solo con le motoseghe al posto degli spadoni, motociclisti pervertiti al posto di orchi e troll e Nicolas Cage con la panza da birra a fare "Conan".


eh si, diciamo che il ritmo liturgico e le astrusità da film d'arte applicati all'horror non sono più una novità in questi ultimi anni. il cosiddetto "art horror" è uno dei sottogeneri più in voga. ci ho visto anche delle affinità con i primi due film di zahler per il modo in cui innesta nella parte finale un immaginario trash da grindhouse in un film che poteva essere uscito dalla testa di Autori come lynch , lars von trier o gaspar noé (parallelismi anche con il coevo climax)

ma l'originalità sta proprio in questo bad trip di generi che ne fanno un ibrido horror-fantasy visionario a cui non riesco davvero a trovare una controparte, almeno in tempi recenti. i nomi che mi sono venuti in mente li ho già detti, in più ci aggiungerei le streghe di salem di rob zombie. c'è sicuramente un filone squinternato nell'horror presente che arriva fino a qua. è un film così particolare che per sua natura può diventare indigesto. con mia sorpresa l'ho trovato affascinante, quasi con una sua logica interna che sorregge il tutto e lo rende plausibile, come trovare in salotto un demone simil-cenobita di hellraiser che sniffa cocaina mentre si masturba guardando un porno vintage

pensavo fosse un film cage-centrico e invece no. è un film che sta su in piedi da solo. pazzo pazzerello

 

Ari Aster?


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#158 cinemaniaco

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Inviato 14 marzo 2020 - 18:38

Ari Aster?


non solo, lui è uno degli ultimi arrivati. jennifer kent (the babadook), david robert mitchell (it follows), robert eggers (the witch, the lighthouse). e poi ancora suspiria , the house that jack built, black swan … e altri ancora (pure le streghe di salem che ho citato)
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#159 Edgewalker

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Inviato 14 marzo 2020 - 18:47

 

Ari Aster?


non solo, lui è uno degli ultimi arrivati. jennifer kent (the babadook), david robert mitchell (it follows), robert eggers (the witch, the lighthouse). e poi ancora suspiria , the house that jack built, black swan … e altri ancora (pure le streghe di salem che ho citato)

 

It Follows e The Lighthouse mi sono piaciuti molto, Midsommar invece è solo bello esteticamente [tranne il gore] ma per il resto l'ho detestato. Sulla base di questo quanti degli altri che menzioni mi raccomanderesti?


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#160 cinemaniaco

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Inviato 14 marzo 2020 - 19:05

non credo di essere la persona adatta perché molti di questi film non li ho apprezzati o neanche li ho visti (i film di eggers)

se non ti piace - come mi pare di capire - l'horror "tradizionale", probabilmente ti piaceranno molti di questi
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#161 Edgewalker

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Inviato 14 marzo 2020 - 19:14

non credo di essere la persona adatta perché molti di questi film non li ho apprezzati o neanche li ho visti (i film di eggers)

se non ti piace - come mi pare di capire - l'horror "tradizionale", probabilmente ti piaceranno molti di questi

I miei horror preferiti sono The Wicker Man, In The Mouth of Madness, Witchfinder General e The Fly. In generale non amo i jumpscare, il gore non fumettoso e dettagliato [Midsommar no, Scanners si], i film con eliminazione stile grande fratello e quelli con minacce mostruose appena accennate visivamente per giustificare con il social commentary [spesso spicciolo] la mancanza di spettacolarità. Mi piacciono invece le atmosfere mistiche, pagane, sovrannaturali e oniriche.


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#162 cinemaniaco

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Inviato 15 marzo 2020 - 11:17

messa giù così ti consiglierei hereditary sempre di aster, secondo me veramente un grande film del filone demoniaco (il gore non è leggerino, però difficile trovare un horror "tranquillo") e kill list visto che ti piace the wicker man

prova anche le streghe di salem
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#163 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 16 marzo 2020 - 14:22

Hereditary è l'horror più sopravvalutato del nuovo millennio insieme a Get Out.


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#164 woody

    Classic Rocker

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Inviato 17 marzo 2020 - 16:58

Hereditary è l'horror più sopravvalutato del nuovo millennio insieme a Get Out.

Anche a me non aveva colpito troppo Hereditary, poi ho sentito Scorsese che ne parlava e mi è venuta voglia di rivederlo nell'ottica delle sue osservazioni


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#165 Tom

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Inviato 14 aprile 2020 - 13:40

image.jpg

 

The Mo Brothers
2018 May the Devil Take You (boh, non l'ho visto ma deve essere un horririno un po' del cazzo)

 
E invece no, vatti a fidare anche qui degli "esperti". Horroraccio col dimonio, efficace, simpatico e molto divertente, pur fatto evidentemente con mezzi limitatissimi. Dalle parti del Raimi di Evil Dead.
Due mesi fa in Indonesia e' anche uscito il sequel, che spero di riuscire a recuperare.


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#166 Tom

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Inviato 27 aprile 2020 - 12:34

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Oz Perkins

2015 February - L'innocenza del male (The Blackcoat's Daughter)
2016 Sono la bella creatura che vive in questa casa (I Am the Pretty Thing That Lives in the House)

2020 Gretel & Hansel

 

Figlio di tanto padre Anthony (e di Berry Berenson, sorella della barrylyndon-iana Marisa Berenson, morta su uno degli aerei dell'11 settembre) e fratello del non trascurabile cantautore Elvis. Con tre titoli si e' "imposto" come autore di horror gelidi, reticenti e iper-formali. Il tipo di film che possono essere considerati delle opere fascinosamente ipnotiche, quanto delle gran rotture di palle. Io chiaramente sposo la prima opzione. Il psyco-demoniaco "The Blackcoat's Daughter" e' il piu' de paura e cupo, il fantasmoso "I Am the Pretty..." il piu' minimale e d'atmosfera, mentre il recentissimo e streghesco "Gretel e Hansel" e' il piu' visionario, 'na specie di The VVitch sotto acido, con un trionfo del color grading per far contento Solaris. Sconsigliato a chi piacciono i finali dove tutto torna.  


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#167 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 27 aprile 2020 - 14:46

opere fascinosamente ipnotiche, quanto delle gran rotture di palle

 

Ho visto solo The Blackcoat's Daughter e devo dire che il mio giudizio sul film è rimasto decisamente in bilico tra questi due poli asd. Nel dubbio recupererò gli altri


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#168 Edgewalker

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Inviato 10 maggio 2020 - 10:23

Difficlmente è veramente in topic vista l'età e i risultati, ma avendo fatto un solo film [al cinema; un altro per la tv] nei duemila e ben due nei 10's, si potrebbe menzionare Zach Braff

 

Garden State all'epoca fu un discreto caso di film "indie" mainstream, spacciato in italia come un puntatone di Scrubs fin dal titolo, di fatto molto diverso, nel bene e nel male, ma lo ricordo con piacere [e ricordo la visione con amici miei fan della serie ma ancora non avvezzi a quel cinema che ne uscirono parecchio annoiati e delusi asd ]

 

ZZ71DB48CE-550x550.jpg

 

 

going-in-style-2017-1-spry-film.png

 

Wish I Was Here [2014] vorrebbe continuare su quella strada, ma lo fa decisamente senza lo stesso smalto, troppo Sundance in senso negativo forse, nonostante sia percepibile lo stesso umanesimo, praticamente un Linklater dei poveri. Un pò meglio Going in Style [2017], heist movie coi senior citizens Caine - Freeman - Arkin [e un Christopher Lloyd in secondo piano].


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#169 micrubo

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Inviato 10 maggio 2020 - 13:52

Oriol Paulo
 

Appartenente al filone del nuovo cinema spagnolo contemporaneo che tante soddisfazioni ci sta regalando negli ultimi anni, già sceneggiatore in Con gli occhi dell'assassino, debutta nel 2012 con il thriller (/horror?) El cuerpo, per poi rincarare la dose con Contratiempo (2016) e Durante la tormenta (2018).

Mi manca il terzo, i primi due sono degli ottimi thriller caratterizzati da un ritmo serrato e da una sceneggiatura machiavellica e molto curata che, volendo, trovare un difetto, presenta dei passaggi un po' tirati per i capelli

Entrambi sono accomunati da il continuo capovolgersi della verità dei fatti, da protagonisti maschili ambigui e da un colpo di scena finale che stravolge completamente la prospettiva dei fatti.

45119850_21619912.jpg

 

Contrattempo_%282016%29.jpg


 


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#170 corrigan

    気持ち悪い

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Inviato 11 maggio 2020 - 09:22

 Contratiempo (2016) 

 

questo l'ho visto e' mi parse proprio robetta, confezione da tipico thriller Netflix messo in catalogo giusto per fare volume.


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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#171 gwoemul

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Inviato 11 maggio 2020 - 09:39

Sarò che ormai sopporto poco i film costruiti solo per il colpo di scena finale, ma anche a me Contratiempo aveva detto poco


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#172 micrubo

    utente a tratti

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Inviato 11 maggio 2020 - 11:17

Sarò che ormai sopporto poco i film costruiti solo per il colpo di scena finale, ma anche a me Contratiempo aveva detto poco

Di certo non stiamo parlando di capolavori, concordo sulla sceneggiatura un po' forzata in vista del colpo di scena (caratteristica condivisa con El cuerpo) e naturalmente si nota subito quell'alone patinato da "prodotto Netflix".
Potremmo definirlo un regista da grandi, medie, piccole speranze, mi pareva comunque interessante metterlo sulla mappa della generazione recente di registi spagnoli, assieme ai vari Arevalo e Rodriguez. Altri che meritano?


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#173 gwoemul

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Inviato 11 maggio 2020 - 11:24

Beh, anche se ha fatto un solo film, potremmo aggiungere Galder Gaztelu-Urrutia. The Platform mi è piaciuto e non poco

 

El-Hoyo-2019-Galder-Gaztelu-Urrutia-Muni


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#174 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 28 maggio 2020 - 10:25

Joel Potrykus
 
JoelPotrykus_2_03082018.jpg
 
Con quattro film all'attivo, sicuramente uno degli autori indie più interessanti degli ultimi anni. Le sue sono storie di loser senza speranza, allo stesso tempo raggelanti e esilaranti nella loro assurdità, che cannibalizzano un immaginario pop fatto di videogiochi e cinema horror (ma mai in maniera fastidiosa/paracula). L'ultima fatica - Relaxer - è il suo film più compiuto e radicale, con un bel frullato di generi e un'idea tutta personale di cinema che lo rende simile a niente di già visto.
 
Relaxer_023.jpg?bwg=1569595438
 
Ape (2012)
Buzzard (2014) ★★★☆
The Alchemist Cookbook (2016) ★★★☆
Relaxer (2018) ★★★★

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#175 pooneil

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Inviato 14 giugno 2020 - 11:19

Concordo con i voti qui sopra, anche se Buzzard mi piacque di più del film del 2016.

Due film in cui cambia l'ambientazione ma è costante il tema di persone che provano a vivere al di fuori delle regole della società ma vengono punite per l'incapacità nell'affrontarne le conseguenze quando si confrontano con cose più grandi di loro.

 

Relaxer poi capolavoro vero, in cui l'ambientazione si riduce ad una stanza ma rimanendo sempre molto cinematografico, insomma non sembra uno di quei filmacci che assomigliano più a una piece teatrale.

Ed alla staticità dell'ambientazione corrisponde la staticità del protagonista ma questo non preclude all'inventiva del regista di inanellare una serie di avvenimenti, presentati con efficacia e una grande cura delle interconnessioni fra gli stessi, uno più assurdo dell'altro, fino al finale che per la prima volta assomiglia ad un lieto fine, invertendo quindi le usuali traiettorie dei film precedenti.


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#176 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 19 giugno 2020 - 10:45

 

Oz Perkins

...mentre il recentissimo e streghesco "Gretel e Hansel" e' il piu' visionario, 'na specie di The VVitch sotto acido, con un trionfo del color grading per far contento Solaris.

 

Non che ci sia molto da aggiungere a "The VVitch sotto acido", comunque molto bello visivamente e davvero notevole l'atmosfera di orrore controllato che si respira per tutto il film. Certo di The VVitch manca la chiusa perfetta, ma avercene...

 

gretel-hansel.png


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#177 pooneil

    Enciclopedista

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Inviato 28 agosto 2020 - 12:18

Brady Corbet

The Childhood of a Leader (2015)

 

Attore che ha esordito con un magnifico film (nel cast Robert Pattinson) molto curato formalmente e con un piano sequenza finale da brividi.

 

COAL52_T_000012690032_Agatha-A.-Nitecka.

 

 

 

Dopo Vox Lux, ho visto anche l'esordio di Corbet e direi che condivido la rece (http://www.ondacinem...di-un-capo.html) ed il post qui sopra.

Film impressionante per l'impianto visivo e con colonna sonora di Scott Walker da urlo, ma forse poco interessante e coinvolgente al di là dell'aspetto formale, dato che non viene presentato uno sviluppo della personalità del protagonista ma solamente una (meccanicistica?) presa d'atto della situazione.


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#178 Edgewalker

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Inviato 31 dicembre 2020 - 12:20

Sul crinale col documentario direi Bart Layton

 

indiefilms-imposter-school-1920x1080.jpg

 

The Imposter [2012], il suo esordio, è forse quello con la storia più catchy, quella dell'impersonatore seriale Frédéric Bourdin, francese specializzatosi nel fingersi persone scomparse; nel caso seguito nel film, un ragazzino texano. Vicenda incredibile, ma come film in sè forse è il meno bello da vedere, perlopiù un documentario con interviste, immagini di repertorio e poche sequenze di finzione girate ex novo.

 

American-Animals.jpg

 

Con American Animals [2018] per me si supera; nonostante il fatto sia meno eclatante [una rapina "d'arte" andata male di un gruppo di teenager] la vicenda è raccontata con uno stile meno documentaristico, più affine invece a film come The Big Short o soprattutto Tonya, con i personaggi veri della storia che raccontano e a volte interagiscono con quelli "finti" [un buon quartetto di attori giovani, fra i quali un sempre bravo Blake Jenner] , mentre come toni e mood siamo spesso dalle parti di certi ritratti di gioventù viziata e sbagliata alla The Bling Ring e Project X. Un film su quanto certe scelte prese in assoluta leggerezza possano avere conseguenze devastanti e durature.


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#179 Ganzfeld

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Inviato 31 dicembre 2020 - 12:22

The Imposter [2012], il suo esordio, è forse quello con la storia più catchy, quella dell'impersonatore seriale Frédéric Bourdin, francese specializzatosi nel fingersi persone scomparse; nel caso seguito nel film, un ragazzino texano. Vicenda incredibile, ma come film in sè forse è il meno bello da vedere, perlopiù un documentario con interviste, immagini di repertorio e poche sequenze di finzione girate ex novo.

Bellissimo questo, una storia effettivamente oltre l'allucinante.


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#180 Pryce

    aspirante indie

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Inviato 06 gennaio 2021 - 22:13

Ottimo topic, mi era sfuggito. Non conosco quasi nessuno, un sacco di ottimi consigli.
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#181 Tom

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Inviato 08 febbraio 2021 - 06:56

rotting-protagonists.jpg

I registi-attori Matthew Kennedy, Adam Brooks, Conor Sweeney nella scena che piu' mi ha fatto ridere negli ultimi anni. Giuro.

 

Astron-6 [Adam Brooks, Jeremy Gillespie, Matthew Kennedy, Steven Kostanski, Conor Sweeney]
Collettivo di zuzzurelloni canadese, seguaci del cinema grindhouse come settato da Tarantino e Rodriguez. "Mansborg" e' gia' un piccolo classico del cinema no-budget del decennio, con il fuori di testa "Father-s Day" (per la Troma) hanno superato i maestri in fatto di follia e radicalita' trash, con "Void" (prodotto esterno al gruppo) hanno dimostrato di saperci fare anche con un prodotto serio. Il bravo della cumpa dovrebbe essere Steven Kostanski, infatti l'unico film in cui manca ("The Editor" - omaggio ai thriller italiani anni 70 e 80) e' il piu' debole, anche se comunque divertente.

 

2011 Manborg [Steven Kostanski]

2011 Father's Day [Adam Brooks, Jeremy Gillespie, Matthew Kennedy, Steven Kostanski, Conor Sweeney]

2014 The Editor [Adam Brooks, Matthew Kennedy]
2016 The Void [Jeremy Gillespie, Steven Kostanski]
2019 Chowboys [Adam Brooks, Jeremy Gillespie, Matthew Kennedy, Steven Kostanski, Conor Sweeney]

 

Che mona. Due anni a gasarmi all'idea che avessero girato un western, e a chiedermi perche' non si trovasse in giro, per poi accorgermi ieri sera che si tratta di un cortometraggio tranquillamente vedibile su youtube...

 

 

In compenso Steven Kostanski, stavolta insieme ad Adam Brooks, sembra abbia diretto un'altra bombazza horror retro-maniaca, ''Psycho Goreman'', che partendo dal solito revival anni 80 (stavolta i film per bambini di serie C stile il film sui Masters) pare tocchi encomiabili vette di violenza grottesca e demenza satirica.

 


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#182 Edgewalker

    The storm is upon us

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Inviato 08 febbraio 2021 - 08:08

 

rotting-protagonists.jpg

I registi-attori Matthew Kennedy, Adam Brooks, Conor Sweeney nella scena che piu' mi ha fatto ridere negli ultimi anni. Giuro.

 

Astron-6 [Adam Brooks, Jeremy Gillespie, Matthew Kennedy, Steven Kostanski, Conor Sweeney]
Collettivo di zuzzurelloni canadese, seguaci del cinema grindhouse come settato da Tarantino e Rodriguez. "Mansborg" e' gia' un piccolo classico del cinema no-budget del decennio, con il fuori di testa "Father-s Day" (per la Troma) hanno superato i maestri in fatto di follia e radicalita' trash, con "Void" (prodotto esterno al gruppo) hanno dimostrato di saperci fare anche con un prodotto serio. Il bravo della cumpa dovrebbe essere Steven Kostanski, infatti l'unico film in cui manca ("The Editor" - omaggio ai thriller italiani anni 70 e 80) e' il piu' debole, anche se comunque divertente.

 

2011 Manborg [Steven Kostanski]

2011 Father's Day [Adam Brooks, Jeremy Gillespie, Matthew Kennedy, Steven Kostanski, Conor Sweeney]

2014 The Editor [Adam Brooks, Matthew Kennedy]
2016 The Void [Jeremy Gillespie, Steven Kostanski]
2019 Chowboys [Adam Brooks, Jeremy Gillespie, Matthew Kennedy, Steven Kostanski, Conor Sweeney]

 

Che mona. Due anni a gasarmi all'idea che avessero girato un western, e a chiedermi perche' non si trovasse in giro, per poi accorgermi ieri sera che si tratta di un cortometraggio tranquillamente vedibile su youtube...

 

 

In compenso Steven Kostanski, stavolta insieme ad Adam Brooks, sembra abbia diretto un'altra bombazza horror retro-maniaca, ''Psycho Goreman'', che partendo dal solito revival anni 80 (stavolta i film per bambini di serie C stile il film sui Masters) pare tocchi encomiabili vette di violenza grottesca e demenza satirica.

 

 

 

 

Ne ha parlato stra-bene la Bara, peccato che nonostante sia una Amazon Original qui da noi non è ancora disponibile


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#183 Cliff

    allievo del peggior Guzzanti heavy metal

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Inviato 19 febbraio 2021 - 00:15

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faccio fatica a considerare una nuova promessa l'australiano LEIGH WHANNELL, braccio destro di james wan sin dai tempi di saw e poi insidious, ma come regista è sicuramente un esordiente di questi anni 2010s agli sgoccioli

parlo di lui perché ho visto upgrade (2018), poco pubblicizzata seconda regia del nostro, e mi è piaciuto davvero molto. whannell aveva esordito con il terzo capitolo di insidious, che credo anche di aver visto, ma di cui non ricordo un frame. non bene, ma del resto per me era apparso come meritevole soltanto il primo film. in upgrade cambia genere e si sposta in territori da cyberpunk. se leggete la trama vi sembrerà buona per un film di serie b, una stronzatona da cheesy action movie. e invece whannell, in linea con le tendenze e l'estetica di questo decennio, gira un film "serio", "rigoroso", inizialmente anche parecchio cupo poi via via più contaminato con momenti ironici (anche questo un po' un marchio di fabbrica di questi anni), in ogni caso non si tratta di un film pesante o deprimente. la violenza è quella di un horror, ma gli elementi sci-fi e la distopia messa in scena (a metà tra cronenberg e blade runner) possono accalappiare una platea più ampia. per girare le sequenze d'azione che vedono fronteggiarsi umani potenziati, whannell opta per una regia cinetica, in particolare usa questo stratagemma per cui la telecamera segue costantemente l'attore "tracciandolo" e tenendolo nel centro del frame

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non avendo grande budget a disposizione, queste trovate tentano di dare dinamismo, ma anche di camuffare un semplice combattimento in qualcosa di maggiormente intenso e "super". si possono sicuramente vedere anche affinità con il cinema supereroistico , ma in un'ottica alternativa e di genere. il finale nichilista poi appagherà tutti gli spettatori cinici come me


2015 Insidious 3 - l'inizio
2018 Upgrade


p.s: il suo nome gira già per il nuovo film sull'uomo invisibile e per il remake di fuga da new york… ugh, bene ma non benissimo

 
Non bene invece ma benissimo.
 
Uppo questo post dopo aver visto appunto l'ottimo Invisible Man ed a ruota mi sono visto anche questo Upgrade. Se quest'ultimo ha più capacità di intrattenere con il suo ritmo frenetico mi pare che invece con il remake dell'uomo invisibile abbia fatto il suo (finora) capolavoro confezionando un horror di alta qualità. Notevole la prova di Elisabeth Moss. Non male per uno che ha contribuito a quell'obbrobrio di Saw.

 

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Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..


non vorrei sembrare pedante


#184 Edgewalker

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Inviato 27 maggio 2021 - 11:13

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Dei 5 film prodotti dalla Cinestate, ora Bonfire Legend, 3 sono quelli di Zahler, uno è il controverso [tanto per cambiare: Elephant meets Die Hard] Run Hide Fight di Kyle Ranklin, e in mezzo cè il film d'esordio di Henry Dunham. Che con questo The Standoff at Sparrow Creek [2018] è già considerabile un novello Zahler, con il quale ha almeno 3 punti in comune: l'essere regista e sceneggiatore, la propensione a temi,  personaggi e situazioni al limite [in questo caso, un Cluedo con protagonista un gruppo rivoluzionario paramilitare di destra], il passo solenne e ineluttabile. Rispetto a Zahler qui però è tutto contenuto in un'oretta e mezzo, e cè una fotografia un pò più curata rispetto a quella quasi fieramente da DTV di ad esempio un Brawl in Cell Block 99... che poi il DTV, stando alle interviste a Dallas Sonnier,  è effettivamente il mercato dove questi film fanno i soldi 

 

90 minuti tesissimi e spietati, bellissimo da vedere, cast di fazze perfette, con volendo un'unica stonatura

 

Spoiler


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#185 royaltyfree

    pivello

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Inviato 03 giugno 2021 - 14:01

Bellissimo topic.

 

Mi è venuto in mente che si potrebbe parlare di una nuova corrente di cinema grottesco italiano anni '20. Gli esempi più coerenti di questa presunta wave provengono infatti da esordi di registi millennials di questi ultimi anni, anche se c'è stato qualche precedente importante negli anni '10.

Alcuni nomi sono usciti già negli ultimi post, mi sembra che il loro merito sia stato già riconosciuto. Non è stato nominato Pietro Castellitto ma l’esordio lo trovo talmente bello e forte che sono convinto rimarrà un occhio importante del cinema italiano ancora per un bel po', se non si rovina in qualche modo.

Ci sono anche alcuni registi che come Lettieri e l'esordio dei D’Innocenzo alcuni ricondurrebbero a Sollima (e quindi al Michael Mann nostrano in pratica), ma secondo me invece meritano di essere distinti in una categoria a parte.

 

'20s

 

Pietro Castellitto (1991)

I predatori (2020)

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Damiano e Fabio D’Innocenzo (1988)

La terra dell’abbastanza (2019)

Favolacce (2020)

Anima Latina (2021)

 

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Francesco Lettieri (1985)

Ultras (2020)

Lovely Boy (2022)

 

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‘10s

 

Sidney Sibilia (1981)

Smetto quando voglio (2014)

Smetto quando voglio - Masterclass (2017) 

Smetto quando voglio - Ad honorem (2017) 

L'incredibile storia dell'Isola delle Rose (2020)

 

Gabriele Mainetti (1976)

Lo chiamavano Jeeg Robot (2015)

Freaks out (2021)

 

Gipi (1963)

L’ultimo terrestre (2011)

Il ragazzo più felice del mondo (2018)

 
 
 

Sono registi che azzardano concentrati di Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Claudio Caligari, la commedia all’italiana e Lars Von Trier, Harmony Korine, Quentin Tarantino, David Lynch, Terrence Malick.

Un mix di raccomandati di ferro e self made men, ma che in ogni caso danno prova delle loro capacità facendo film obbiettivamente fuori dalle consuetudini italiane.

 

Un tema di fondo sembra essere il desiderio di riscatto sociale e morale del ceto medio impoverito, dal popolino fascista alla piccola borghesia alienata, in particolare quel popolo demonizzato e bandito dalla borghesia (di sinistra) di questi anni. Qualcosa che non limiterei all'influenza di cineasti del passato, perché viene inquadrata in un contesto culturale nuovo. Senza fare sconti, indagando l'alienazione esistenziale di questi mondi. Ma questo è possibile proprio perché non si identifica questa differenza di classe con la criminalità come ha fatto il cinema alla Sollima.

L'altra faccia di questo cinema è una violenta satira della borghesia (di sinistra) come non se ne vedevano da tempo (I predatori, Il ragazzo più felice del mondo). Sicuramente una satira figlia di Sorrentino, e che quindi cerca di essere all'altezza della nostra commedia classica. Ma un nuovo approccio che si confronta anche con un nuovo spirito satirico del cinema internazionale, di cui i più noti esempi sono The Square e Parasite.

 

Io trovo che siano registi abbastanza innovativi. Per quanto ami i film di Alice Rohrwacher, mi sembrano molto più ancorati al modello pasoliniano, rispetto a loro (il cui modello di fondo forse è felliniano, e in quanto tale forse si adatta meglio a raccontare l'evoluzione dei tempi).

 

 
Cosa ne pensate? Secondo voi questi registi presentano davvero delle novità rispetto al passato?
 
E rispetto ad altri autori internazionali contemporanei? Con chi li confrontereste?

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#186 Tom

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Inviato 29 gennaio 2022 - 11:46

A quasi quattro anni(!) dall'apertura di questo topic, anche solo a soffermarsi al post di apertura la faccina imperante non puo' che essere lei :facepalm:

 

Desaparecidos.
S. Craig "er mejo" Zahler: totalmente sparito e fermo da cinque anni. "Ovviamente", verrebbe da dire.
David Robert "It Follows" Mitchell: praticamente sparito anche lui da cinque anni.
Jeff "Mud" Nichols: attivo su piccole cose, ma fermo pure lui da sette anni
Gareth "Rogue One" Edwards: un altro sparito da sette anni, a parte un nebuloso progetto non si sa in che stadio
Hélène Cattet, Bruno Forzani: ok, loro sono fuori da ogni logica produttiva e commerciale, ma intanto sei anni di assenza e nessun progetto in vista.
 
Era meglio morire da piccoli?
J. C. "All Is Lost" Chandor: dopo la neflixata (per me riuscita, ma non certo memorabile) ora prepara il cinecomic (Kraven) e serie tv
Gareth "The Raid" Evans: anche per lui netflixata (disastrosa) serie tv (sopravvalutata), forse cinecomic (Deathstroke) e auto-remake (serie tv occidentale tratta da The Raid). Pieta', vi prego.
Jeremy "Gren Room" Saulnier: anche per lui (un incubo!) la netflixata mezza piena e mezza vuota, piu' serie tv alimentare (True Detective 3), forse progetto piu' personale in arrivo.
Taylor "Wind River" Sheridan: film demmerda e serie tv pompose. A un passo da non fegarmene piu' niente.
Chad "John..." Stahelski, David "...Wick" Leitch: loro persi nel cinefumetto e il loro stile gia' digerito, banalizzato e abusato dal Sistema.

Ultimi bagliori di un crepuscolo?
Robert "The VVitch" Eggers: gran replica con Lighthouse e sotto con The Northman, banco di prova con le produzioni ad alto budget. Incrocio le dita: almeno lui, cacchiarola!

Scott "Hostiles" Cooper: un esordio nell'horror fottuto dal covid (Antlers) e al lavoro su un noir
Martin "Tre manigesti a Ebbing" McDonagh: nonostante il successo pure lui in "pausa" da sei anni, ma almeno con un titolo personale in arrivo (The Banshees of Inisherin)
Tomm "Song of the Sea" Moore: va avanti per la sua strada, anche se sono uno dei pochi rimasti poco entusiasti di Wolfwalkers (gratta gratta secondo me la storia era troppo sullo standard pixar/disney)
Ana Lily "A Girl Walks Home Alone at Night" Amirpour: sei anni per un thriller paranormale in uscita e... il remake di Cliffhanger con Momoa al posto di Stallone. Ad un passo dal stare nella categoria precedente?

 

Playful-Limp-Gilamonster-size-restricted

 

Stiamo tutti cantando la Marcia di Topolino incamminati verso il nero.


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#187 paloz

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Inviato 18 giugno 2022 - 08:30

kogonada, Columbus (2017)

 

Copy-of-John-Cho-in-Columbus_photo-credi

 

 

 

Ed ecco la riconferma.

 

After Yang

 

after-yang.jpg

 

 

Tipico scenario futuribile con androidi domestici che, guarda un po', si scopre 

Spoiler

 

Ma la cosa più surreale è senza dubbio

Spoiler


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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#188 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 20 dicembre 2022 - 11:51

Antiviral-locandina.jpg

Brandon Cronenberg
2012 Antiviral
2020 Possessor
2023 Infinity Pool

Direi che è arrivato il momento di parlare del figlio di cotanto padre, visto che all’imminente Sundance Festival sarà presentato il suo terzo film, che potrebbe essere quello della consacrazione. Dopo i primi 2 lavori a basso costo - che ricordano per certi versi i primi titoli canadesi del genitore - stavolta ha avuto a disposizione un budget molto più importante e 2 attori come Alexander Skarsgard e Mia Goth. Il cinema di Brandon - buon sangue (nel vero senso della parola) non mente - concettualmente segue per molti aspetti il body horror paterno, aggiornato però alle nuove tecnologie e virato in maniera se possibile ancora più livida, algida e asettica, oltre che decisamente più feroce e violenta (Infinity Pool ha dovuto essere rimontato per riuscire a ottenere il Rated R dopo l’iniziale NC-17, speriamo ne venga rilasciata successivamente la versione Uncut come per Possessor). Stilisticamente però il suo approccio è abbastanza diverso con immagini astratte e sequenza dilatate che sconfinano nella video-arte. Dopo Antiviral che pareva rimanesse un unicum (il secondo film è arrivato a 8 anni di distanza) Cronenberg Jr. sembra essersi convinto della sua carriera da regista e pare abbia firmato per adattare uno dei migliori romanzi di Ballard, Super-Cannes.


  • 1

#189 paloz

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Inviato 22 febbraio 2023 - 08:40

Céline Sciamma, Naissance des pieuvres (2007), Tomboy (2011), Diamante nero (2014)

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Pétite Maman (2021)

Lo stato di grazia che Sciamma raggiunge lavorando coi/sui bambini non è davvero trasferibile su altri soggetti: questa delicata ghost story in miniatura va dritta alle emozioni e si avvale di un'attrice protagonista eccezionale (e di sua sorella, fondamentale la somiglianza), utilizzando i dettagli dello spazio domestico (la carta da parati, la mobilia) come unici indicatori di un viaggio nel tempo raccontato come nella quiete di un sonno ristoratore. Persino più bello di Tomboy, probabilmente la regista continuerà sulla strada delle produzioni di livello internazionale, ma non ha mai nemmeno avvicinato risultati paragonabili a questi due splendidi racconti di formazione.


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#190 Tom

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Inviato 19 aprile 2023 - 11:27

Martin "Tre manigesti a Ebbing" McDonagh: nonostante il successo pure lui in "pausa" da sei anni, ma almeno con un titolo personale in arrivo (The Banshees of Inisherin)


Arrivo in ritardo, ma finalmente una gioia. Una. "The Banshees of Inisherin" ancora meglio del meglio a cui mi ero preperato. Uno dei probabili film del decennio, per quanto mi riguarda.

Per altro, pur avendo visto gia' due film dei suoi quattro, mi accorgo solo ora della carriera parallella del fratello maggiore John Michael McDonagh, con cui forma una coppia che e' una via di mezzo tra i fratelli Scott e i Coen.
 
2011 The Guard (da noi... "Un poliziotto da happy hour" :-X - la prima volta che l'avevo visto non mi era piaciuto, vai a capire perche')
2014 Calvary
2016 War on Everyone (da noi Crazy Dirty Cops :facepalm:)
2021 The Forgiven
 
Non mi dispiace che Jonh Michael sia meno immediatamente "autorializzabile" del fratello, perche' da una parte piu' genuinamente un cazzone pulp ("The Guard" - uno dei maggiori successi commerciali del cinema irlandese di sempre - e "War on Everyone") e anche quando alle prese con storie e argomenti piu' seri sia comunque piu' diretto e terreno (le due ottime parabole sui mali moderni "Calvary" e "The Forgiven").
 
Oltre al cognome i McDonagh condividono l'amore per l'immenso faccione di Brendan Gleeson, che anche grazie a loro e' diventato quasi settentenne uno dei piu' grandi attori europei attualmente in circolazione.
 
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Ogni epoca dovrebbe avere il suo gigante ciccione e barbuto di riferimento.


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#191 woody

    Classic Rocker

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Inviato 19 aprile 2023 - 14:20

Il poliziotto da Happy Hour lo vidi diversi anni fa e ne ho un buon ricordo, Calvary aveva buone critiche ma il protagonista prete per ora mi ha tenuto lontano dalla visione. i due successivi come sono? War for everyone aveva recensioni non entusiaste, ma una buona commedia me la vedrei volentieri, l'ultimo del 2021 invece scopro solo ora che esiste.

Gli spiriti dell'isola visto per l'appunto ieri sera, molto meglio di Tre Manifesti che comunque ricordo perlomeno buono e vorrei rivedere.
7 psicopatici lo vidi poco dopo l'uscita ricordo non mi fece impazzire, partiva bene e si perdeva via via ma forse alla luce dei film successivi potrei rivedere pure quello. In Bruges mi manca invece 


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