Nu Guinea - Nuova Napoli (2018 - Neapolitan Power)
#51
Inviato 17 maggio 2018 - 23:04
Ciò detto, anche a me l'uso e l'arrangiamento dei cori non fa impazzire, si poteva lavorare meglio eccetera, ciò non toglie che il lavoro è comunque molto buono, si percepisce un grande entusiasmo e affetto per un mondo musicale che ha avuto uno spessore e una importanza a volte sottovalutati (e poi forse rivalutati in eccesso,ma è nell'ordine delle cose)
Fatte salve tutte le mie e le vs premesse, per me Stann' fore è una hit clamorosa, basterebbe da sola a dare il senso al lavoro e a scolpirlo nella pietra
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#52
Inviato 18 maggio 2018 - 12:16
le critiche di wago mi sembrano molto precise e minuziose, tanto da indurre il sospetto dell'ingeneroso (sono azzeccate, eh! solo che sembra che tu ti stia concentrando molto su quello evitando di farti trasportare dal buono che c'è). Come dicevo, l'ascolto attento mi fa scivolare nella posizione del "bonariamente tollerante nei confronti dell'hype, perchè del buono ce n'è".
Interessante quello che dice Destino, perchè se da un lato il Neapolitan Power storico non è certo il più rivisitato fra gli stili del passato, è altrettanto vero che io in 40 anni ne ho sempre e solo sentito parlare benissimo, quindi la parola "sottovalutato" non la userei mai. Poco praticato magari, sottovalutato no. E lo dico da discreto sostenitore del filone, lo stesso hype dei Nu Guinea lo giustifico anche perchè riprendono uno stile che giustifica proprio l'esaltazione per le sue intrinseche caratteristiche
#53
Inviato 18 maggio 2018 - 17:02
Il disco nel complesso è molto bello, l'unico neo, se proprio devo mettermi nei panni del pignolo, sono le voci che non mi entusiasmano, ma è il pelo nell'uovo. L'operazione di recupero non differisce dal 90% della retro-mania in qualsiasi ambito, il dramma è che quando accade in ambiti inflazionati la questione non si pone (rock, techno, house, folk hipsterino, moroder saltami addosso, post punk, synth pop etc..), mentre quando ci si trova dinanzi a ripescaggi di soluzioni così mediamente dimenticate e cult, si pone l'accento sull'attitudine di partenza. Il fatto che ci sia una sorta di hype iper localizzato in una ristretta cerchia di critici, musicofili, etc., non è di certo un deterrente. Anzi ultimamente sta capitando il contrario di qualche anno fa: più è considerato hype e quasi più mi incuriosisce. Viaggio in direzione opposta, pure perché la boa l'abbiamo un po' tutti vista diverse volte, girando e rigirando la frittatina su questa cosa. Ho incontrato Massimo di Lena prima di salire sul palco al concerto di Liberato a Napoli, e ci siamo messi a parlare. E' incredibile quanto siano semplici e praticamente dei produttori che vogliono solo divertirsi. Zero spocchia, zero dinamiche modello barbuti in converse ermetici sono triste perché mamma non mi ha stirato la camicia queste cose qui che non se ne può più. Il fatto che Tony Allen, che non è di certo Mr. Simpatia, li adori la dice lunga su quanto siano genuini, tutt'altro che costruiti.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#54
Inviato 18 maggio 2018 - 19:14
Ecco. Infatti ci troviamo di fronte al classico esempio di album di genere adatto a chi solitamente non frequentata queste sonorità.Piuttosto, che se uno tiene d'occhio i territori in cui si incontrano jazz-rock, funky e revivalismi vari di progetti entusiasmanti e meno calligrafici ce ne sono in questo momento parecchi.
Però nel complesso è caruccio e suona "sincero" e non stronzo. Che al giorno d'oggi non è poco.
#55
Inviato 18 maggio 2018 - 19:38
Ecco. Infatti ci troviamo di fronte al classico esempio di album di genere adatto a chi solitamente non frequentata queste sonorità.Piuttosto, che se uno tiene d'occhio i territori in cui si incontrano jazz-rock, funky e revivalismi vari di progetti entusiasmanti e meno calligrafici ce ne sono in questo momento parecchi.
Però nel complesso è caruccio e suona "sincero" e non stronzo. Che al giorno d'oggi non è poco.
Sì, diciamo che mi ritrovo in questi giudizi. Ha ragione sloth quando fa notare che sto sostanzialmente guardando apposta al bicchiere mezzo vuoto, ma oltre al contraccolpo dell'hype c'è anche un'altra circostanza nel mio caso non trascurabile: ormai più del 50% dei miei ascolti son cose al confine tra jazz, rock ed elettronica, con radici proprio in quella post-fusion 70/80iana in cui in fin dei conti sguazzano pure sti qua. Si tratta di un terreno in cui suonare molto molto bene è un po' la premessa essenziale, e a far svettare un progetto oppure un altro è la capacità di rielaborare, crearsi uno stile proprio e sfornare pezzi con elementi memorabili. Qua già il primo aspetto un poco traballa (le mie perplessità sulle tastiere sono un po' il pelo nell'uovo, ma che le voci siano meh mi pare di non essere l'unico a dirlo... peraltro i passaggi più coral-scazzati di cui alcuni si lamentano sono per me tra le cose più apprezzabili del disco), e il secondo non risulta proprio pervenuto...
Ma appunto, vesto la parte del rompicoglioni perché son per natura bastian contrario: come ho già detto, il disco è carino e sapere che cose così abbiano un qualche seguito mi rende certo più felice che il successo di Young Signorino.
#56
Inviato 19 maggio 2018 - 08:43
Che poi ci fosse chi ha sempre frequentato il quartierino non lo nego, ma insomma non era un fenomeno di massa,ecco.
A questo proposito: a me dell'hype non frega nulla perchè ovviamente sono troppo una vecchia e pigra puttana per stare dietro a ste cose, quindi il fatto che nell'ambito ci sia qualcosa di meglio e più definito lo dò per scontato, senza dovermelo però andare a cercare. Forse questo rende la mia esperienza di ascolto più leggera - anche perchè di jazz e similia ho piena la casa - ma non meno godibile
Ad ogni modo il basso di Stann' fore è clamoroso
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#57
Inviato 24 maggio 2018 - 14:00
#58
Inviato 24 maggio 2018 - 18:07
#60
Inviato 29 giugno 2018 - 17:13
http://forum.ondaroc...tano/?p=2394168
compila curata dai tipi di ng
Ne ho scritto sul Corriere della Sera/Mezzogiorno due giorni fa come apertura della pagina degli spettacoli, intervistando anche Aquilina. C'è la Napoli di quei tempi, il sound di "No grazie, il caffè mi rende nervoso" di Gasperini e sopratutto questa perla. Idea nata dalla creazione di "Nuova Napoli", con i vinili acquistati nei mercatini della città come ispirazione primaria. Me l'hanno confessato proprio loro.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
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#61
Inviato 27 dicembre 2018 - 10:39
Mezza delusione, il disco è un bel prodottino in cui al di là del packaging, della buona produzione e della napoletanità non vedo altro. Non c'è una personalità d'eccezione come per altri lavori che riprendono il solco del disco-funk '70, non c'è particolare maestria tecnica, mancano le canzoni da un lato e dall'altro anche un impulso personale nel suonare il materiale discofunk, il groove basso-batteria è preciso ma statico e roba fattibile da qualsiasi gruppo cover disco con un minimo di esercizio, le percussioni idem, molto scolastiche. Anche solo rimanendo in ambito italiano un proposta come Voodoo Sound Club che fa mera riproposizione afrofunk-jazz va oltre una cosa del genere, anche per via del sax di Pagnozzi, e non hanno le ambizioni dei Nu Guinea.
La cosa utile è che in un dj-set di Greg Wilson sicuramente un loro brano ci starebbe abbomba.
Interessante il fatto che anche loro siano a Berlino, sembra veramente che in quella città si sia creata una scena discofunk solida.
Statisticamente parlando, non lo so.
#62
Inviato 27 dicembre 2018 - 15:29
#63
Inviato 27 dicembre 2018 - 15:49
però lo ritengo troppo nostalgico e conservatore per parlare di capolavoro. Sembra rielaborare in maniera pedissequa le colonne sonore da film polizieschi anni '70 (Je vulesse) e il sound napoletano anni '80. Nel brano Stann fore se al posto di Nu Guinea avessi letto Tullio De Piscopo non avrei fatto fatica a crederlo.
Ma a un certo punto anche chissenefrega se è nostalgico e conservatore. Poi non mi pare nessuno abbia usato il termine capolavoro. E' semplicemente un bello/bellissimo disco.
Il fatto che riescano a fondere colonne sonore da poliziesco e sound napoletano di quel periodo secondo me è un merito. Almeno hanno preso due correnti belle
Peraltro a mio avviso, pur pescando a piene mani dal passato (a volte anche remoto), si sente che è un album fresco.
Poco sopra Drogo cita la mancanza di canzoni. Per me è l'esatto opposto (sarà che mi accontento di poco): dopo mezzo ascolto mi era già rimasto impresso ogni brano che compone la ristretta tracklist di questo delizioso disco. Non trovo, ad esempio, ci sia l'effetto "sempre la stessa canzone" che invece rischia di palesarsi in dischi del genere.
#64
Inviato 10 marzo 2019 - 16:43
Oh, ieri mi hannno, anzi ci hanno, fatto divertire da matti. 7 ore filate, 7, di funk, disco, ritmi caraibici, Napoli segreta, colonnacce sonore fine anni 70. Semplice ma efficace l'idea, con baffetto che piazzava i vinili e il biondo che ci ricamava progghismi assortiti con due tastiere. Un Dj set che straconsiglio.
#65
Inviato 22 settembre 2019 - 09:51
Bel DJ set al Dekmantel Festival, tra neapolitan power, ritmi funky brasiliani e seduzioni orientali
#66
Inviato 22 settembre 2019 - 11:15
Io quest'estate ho visto il live. Hanno musicisti bravissimi, sono tutti carichi a molla, ma non mi è scattato l'amore. Certo, si balla.
#67
Inviato 12 luglio 2021 - 08:48
Tornati alla grande (con nuovo nome)
#68
Inviato 12 luglio 2021 - 08:56
#69
Inviato 12 luglio 2021 - 10:43
Pezzo carino, anche se per me in realtà inferiore a qualsiasi pezzo dell'ultimo disco. Vedremo
#70
Inviato 12 luglio 2021 - 11:40
a me non è piaciuto molto.
non mi fraintendete, ci sguazzo in queste sonorità e mi sciolgono sempre, però mi sembra che abbiano annacquato molto la formula e stiano pericolosamente virando sul fronte lounge music. tipo dei thievery corporation in chiave partenopea.
che non è detto sia un male, ma di sicuro è uno svuotamento della forza e dell'energia della formula base da cui attingevano
Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto
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#71
Inviato 12 luglio 2021 - 11:52
Dopo tre anni, senza più pericolo di rovinare la discussione a caldo, mi permetto di dire che era robettina-ina-ina anche il primo.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#72
Inviato 12 luglio 2021 - 12:28
Concordo con dispiacere. E si, perché i riferimenti per piacermi ci sarebbero stati tutti, ma quando percorri sentieri già così trattati, con una nostalgia oltremodo accentuata anche nelle liriche, devi farlo con brani memorabili, che io ho onestamente faticato a trovare. Forse un paio si elevano sulla media, tra cui la defilippiana je vulesse.Dopo tre anni, senza più pericolo di rovinare la discussione a caldo, mi permetto di dire che era robettina-ina-ina anche il primo.
#73
Inviato 15 luglio 2021 - 13:05
Tornati alla grande (con nuovo nome)
Esattamente quello che ci si aspetta da loro, però che bel sentire.
Sabato suonano a Milano l'unico weekend che sarò via, e sarò a Napoli. Si vede che era destino.
#74
Inviato 15 maggio 2022 - 08:01
#75
Inviato 16 maggio 2022 - 14:23
Ascoltati un paio di pezzi: bruttarelli anzichenò.
Per lo meno Marechià anche se non era all'altezza di Nuova Napoli era almeno radiofonico e catchy.....
#76
Inviato 17 maggio 2022 - 10:40
Anch'io ammetto di averlo trovato un po' spento e incolore. Non che mi aspettassi grandi rivoluzioni, soprattutto nel campo dell'ascolto estivo di sfilacciate disco tracks ritmate e gommose, ma non ho potuto non notare quanto poco trascinante si sia fatto il loro groove - un vero peccato capitale per un album funk. Prima o poi ci torno su, ma come prime impressioni purtroppo non ci siamo.
Copertina bellissima, comunque.
#77
Inviato 25 luglio 2022 - 11:27
A me è piaciuto, sembra di tornare ai gloriosi anni '70 (corettini e tastiere top), concordo con la rece
https://www.ondarock...editerraneo.htm
Certo non è un capolavoro, ma nel panorama italiano attuale ce ne fossero di dischi così ben suonati
"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)
"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)
"Oggi è tutto elettronico ma fa anche tutto schifo" (Alberto Radius)
#78
Inviato 25 luglio 2022 - 11:54
L'altro giorno in uno dei bar fichetti dei dintorni passavano lounge varia e a un certo punto han messo questa canzone di Pellegrino e Zodyaco, nomi d'arte rispettivamente di Pellegrino S. Snichelotto e Dario Bassolino. Che mi dice tanto quanto, visto che non li ho mai sentiti nominare.
La metto qui perché non saprei dove altro metterla ma mi sembra in tema come proposta. Se c'è un thread più giusto segnalatelo pure.
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Tra due anni torniamo per vincere.
#79
Inviato 25 luglio 2022 - 12:34
bisognerebbe aprire il thread sul new funk dance neapolitan sound
progetto già in vigore da alcuni anni, ma che ha avuto decisamente meno fortuna e cassa di risonanza dei nu genea
questo che hai postato è una versione alternativa di un vecchio singolo.
non sono male i due album, che poi sono più degli EP, del 2018 e del 2020: Zodyaco e Morphé
nel loro caso c'è comunque la commistione tra passato e presente, anche qui con una forte vena dance ma mi sembrano decisamente più sbilanciati sul versante funk/fusion
Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto
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#80
Inviato 25 luglio 2022 - 12:41
#81
Inviato 25 luglio 2022 - 15:48
bisognerebbe aprire il thread sul new funk dance neapolitan sound
vero! la cosa che più mi stupisce è la grande quantità di brani prodotti in quel periodo (fine '70), spesso di artisti che si son fermati a pochi 45.
Pensavo fosse un genere suonato da pochissimi (Napoli Centrale, Esposito, De Piscopo e poi Pino D'Angiò e il primo Daniele) e invece era una scena vera e propria.
se si vuole iniziare, una buona compilation è Napoli Segreta.
pezzo clamoroso (molto Nu Guinea)
When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea
#82
Inviato 25 luglio 2022 - 16:08
Ne approfitto per esprimere una grande verità personale al costo di prendermi lazzi e pernacchie: "Liberato" come progetto artistico e proposta è di gran lunga più importante/innovativo, ma sul piano del piacere dell'ascolto preferisco i due dischi di Nu Guinea/Genea ai suoi "due".
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#83
Inviato 25 luglio 2022 - 16:26
Beh, sul piacere dell'ascolto nessuno può dire niente su nessuno, però sì, Liberato è proprio un altro pianeta. Ascoltando lui, avendolo vissuto in diretta, posso più o meno immaginare come si possa essere sentito chi impattò con Pino Daniele illo tempore.
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Tra due anni torniamo per vincere.
#84
Inviato 26 luglio 2022 - 07:37
Io comunque più ascolto queste cose (splendide) che avete embeddato negli ultimi post, e più mi chiedo se i Nu Genea/Guinea (che, per inciso, mi piacciono) siano davvero così meritevoli. Cioè qui non siamo all'influenza, alla "scia", al ripescaggio; qui siamo proprio a livelli quasi di plagio di quella scena.
Per carità, vale il solito discorso: avercene! Bravi loro che ripescano la musica giusta e magari la fanno riscoprire.
Però mentre Liberato fonde cose diverse per un risultato originale (almeno in Italia), loro invece di originale mi pare abbiano ben poco. Il che non significa che non siano molto piacevoli. Anche se preferisco di gran lunga il disco precedente a questo.
#85
Inviato 27 luglio 2022 - 20:20
I Nu Genea sono, banalmente, alla testa delle tendenze revivaliste degli ultimi anni: certo, encomiabili per la nicchia che hanno scelto di valorizzare (in quanti, prima, erano davvero a conoscenza dell'originaria scena funk partenopea?) e per come lo fanno, con musicisti preparati e passione sincera, ma è pur sempre cavalcare l'onda al posto di qualcun altro. Almeno, a differenza dei furbi mediocri, loro sono furbi ma bravi.
Comunque meglio il primo disco di quest'ultimo.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#86
Inviato 27 luglio 2022 - 21:32
#87
Inviato 27 luglio 2022 - 22:27
Non rientrano in questa categoria (revivalisti con gusto) pure i Fitness forever?
grandissimi.
sì, loro rientrano ma in parte secondo me: sono attivi da molto più tempo (cioè son fuori da un certo discorso revival modaiolo recente - se si può definire così).
e poi come stile son più figli di bacharach che di certo funk anni 70, più fighetti insomma. tra i nuovi, ricordano L'Impératrice, band francese.
edit
un collegamento diretto c'è comunque: la voce in Caucciù (il brano postato ieri) è del cantante dei FF
When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea
#88
Inviato 27 luglio 2022 - 22:58
#89
Inviato 28 luglio 2022 - 08:47
revivalist
cavalcare l'onda
E' che coi Nu Genea io non parlerei nemmeno di "revival" o di "cavalcare l'onda", bensì direttamente di "plagio" (tra virgolette). Il revival pesca dal passato per riaggiornarlo. Nel loro caso invece molte cose sono identiche a quelle che avete postato della vecchia corrente funk.
#90
Inviato 28 luglio 2022 - 09:18
revivalist
cavalcare l'onda
E' che coi Nu Genea io non parlerei nemmeno di "revival" o di "cavalcare l'onda", bensì direttamente di "plagio" (tra virgolette). Il revival pesca dal passato per riaggiornarlo. Nel loro caso invece molte cose sono identiche a quelle che avete postato della vecchia corrente funk.
Sì ma d'altronde non fanno nulla per nasconderlo, dato che collateralmente hanno edito le compilation "Napoli segreta" che svelano tutte le loro fonti. Parlare di plagio credo sia al limite perché alla fine le sonorità, i groove e i ritmi sono un po' sempre quelli, chiaro che se li prendi a ispirazione ricadi facilmente negli stessi schemi compositivi. Di fatto gli è bastato rimuovere la patina vintage e laccare alla maniera contemporanea.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#91
Inviato 28 luglio 2022 - 09:35
A me sul genere era piaciuto anche l'inutilissimo e frizzantino Ep di Rosa, "Acqua di sale":
L'intero catalogo Periodica calza grossomodo tutto su questo stile a cavallo tra revival e plagio.
#92
Inviato 28 luglio 2022 - 10:09
giusto per essere precisi e spaccare il capello, ritengo che i nu genea qualcosa di nuovo ce lo mettano.
il loro revival viene mischiato con un sound e un attitudine molto balearica, con una dance/house raffinata e da aperitivo danzante. questo è a tutti gli effetti una novità per il genere
che poi, magari, sia un elemento minino e non predominante è un altro discorso
nel primo album soprattutto un paio di brani sono quasi più house napoletanizzata che il contrario
Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto
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#93
Inviato 28 luglio 2022 - 10:34
giusto per essere precisi e spaccare il capello, ritengo che i nu genea qualcosa di nuovo ce lo mettano.
il loro revival viene mischiato con un sound e un attitudine molto balearica, con una dance/house raffinata e da aperitivo danzante. questo è a tutti gli effetti una novità per il genere
che poi, magari, sia un elemento minino e non predominante è un altro discorso
nel primo album soprattutto un paio di brani sono quasi più house napoletanizzata che il contrario
Sì, ci può stare. Anche se, appunto, si tratta di un elemento davvero minimo.
Mettiamola così: prova a mettere su un po' di musica a una festa con gente qualunque (non dico le casalinghe di Voghera, anche semplicemente con giovani che apprezzano). Fai partire un brano dei Nu Genea e poi uno dei tanti vecchi (splendidi) che avete embeddato nei giorni scorsi. Secondo me non se ne accorge nessuno che un brano è del 2022 e l'altro del 1979. Non sto qui a discutere se questo sia un pregio o un difetto eh. Per alcuni può essere una cosa bella, per altri negativa (personalmente ho rimarcato che i Nu Genea mi piacciono molto, soprattutto il primo disco). Però è per far capire quello che intendo.
Per questo motivo dico che non si tratta di "semplice revival", ma quasi di plagio.
Per "revival" (per fare un esempio che non c'entra una mazza) io intendo quello di molte band inglesi 2000s che ripescavano dal post-punk: se a una festa metti un pezzo dei primi White Lies/Editors/Interpol e poi uno dei Joy Division (e compagnia bella) si sente la differenza (non parlo di qualità).
#94
Inviato 28 luglio 2022 - 10:46
tieni presente che il progetto zodyaco, ad esempio, non è vecchio ma assolutamente recente e questo, ad esempio, è molto più legato al sound originale di quanto non lo siano i nu genea
Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto
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#95
Inviato 31 luglio 2022 - 16:52
non sono male i due album, che poi sono più degli EP, del 2018 e del 2020: Zodyaco e Morphé
nel loro caso c'è comunque la commistione tra passato e presente, anche qui con una forte vena dance ma mi sembrano decisamente più sbilanciati sul versante funk/fusion
il ritorno del basso slappato <3
#96
Inviato 01 agosto 2022 - 11:26
giusto per essere precisi e spaccare il capello, ritengo che i nu genea qualcosa di nuovo ce lo mettano.
il loro revival viene mischiato con un sound e un attitudine molto balearica, con una dance/house raffinata e da aperitivo danzante. questo è a tutti gli effetti una novità per il genere
che poi, magari, sia un elemento minino e non predominante è un altro discorso
nel primo album soprattutto un paio di brani sono quasi più house napoletanizzata che il contrario
io aggiungo anche il recupero di brani del folk napoletano anni 70
Doppo tanto 'stu ffuoco 'e lava
Ce porta a tutte quant 'mmiez'â via
When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea
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