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La Casa Sul Mare (Guédiguian, 2018)


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#1 Conato

    Roadie

  • Redattore OndaCinema
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
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Inviato 23 aprile 2018 - 11:08

In una baia nei pressi di Marsiglia sorge una pittoresca villa di proprietà di un anziano signore. I suoi tre figli si sono raccolti attorno a lui nei suoi ultimi giorni di vita: Angela, un’attrice che vive a Parigi, Joseph che si è recentemente innamorato di una ragazza che ha la metà dei suoi anni e Armand, l’unico a essere rimasto a vivere a Marsiglia per gestire il piccolo ristorante di famiglia. È arrivato il momento di fare il bilancio degli ideali e dello spirito comunitario che il padre ha creato in questo luogo magico e tramandato ai figli.

 

La_casa_sul_mare_LOC.jpg

 

http://www.ondacinem...a-sul-mare.html


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Ogni uomo nella culla
succia e sbava il suo dito
ogni uomo seppellito
è il cane del suo nulla

#2 verdoux

    mainstream Star

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  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2838 Messaggi:

Inviato 08 ottobre 2018 - 16:38

Una famigliola, nel moderno senso esteso del temine, si riunisce in una casetta sul mare, (la villa), siamo nei pressi di Marsiglia, ma la grande città si intravede solo di sfuggita, siamo in un ridente paesino costiero, assomiglia alla nostra Zoagli tanto per dare una idea, che fa da location all'ambientazione del film e il paesaggio ne è in una certa misura un personaggio protagonista. Gli altri attori protagonisti sono volti a noi più che noti anche se un po' “riciclati”, quelli che compongono il “clan” dei marsigliesi vale dire Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Jacques Boudet, Anaïs Demoustier che da molto tempo girano film sotto la direzione di Robert Guédiguian. I temi sono la società e la famiglia, trattati con levità e con partecipazione, un versione francese di Ozu o del suo erede designato Koreeda; poiché hanno una certa età tutti hanno un passato, fatto anche di dispiaceri e (in)sofferenza che ogni tanto riaffiora e prende la scena, a volte anche in maniera drammatica, ma sempre con stile composto e senza melodramma. Poi irrompe nel film il fatto nuovo di questi ultimi anni costituito dall'immigrazione dai clandestini, con cui la famigliola si imbatte; si tratta di tre bambini di nazionalità sconosciuta, dovrebbero essere consegnati alla polizia, ma non lo fanno, la famiglia ormai collassata ritrova l'unità nella solidarietà verso i più deboli, li accoglie come membri li veste li nutre e li nasconde e l'accoglimento lungi, dall'essere buonismo, diventa bontà e poesia.

Film di atmosfera e di sentimenti in cui c'è anche molto dolore, ma non privo di elementi comici e paradossali, trasmette senza voler dare lezioni a nessuno un messaggio positivo di umanità.

 

 


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