SCENA INIZIALE: camera fissa che inquadra il soggiorno di una casa qualunque, al centro lo schermo di un televisore in cui va in onda un talk show in cui prendono la parola facce note del mondo politico e intellettuale del paese. i suoni sono ovattati e non si riesce pertanto ad afferrare il senso del discorso, finchè non compare la faccia burbera di umberto galimberti in collegamento dal suo studio. si capisce che è un momento importante perché di punto in bianco cala un silenzio assoluto che dura qualche secondo, si vede soltanto il faccione del Filosofo che lancia uno sguardo severo e allo stesso tempo rassegnato verso la camera ancora ferma…all'improvviso, come una folgore tuona il Filosofo: "E' finita!" e la camera comincia ad avanzare lentamente verso lo schermo del televisore ingrandendo e rendendo incombente la figura di galimberti che si lancia in una vibrante discorso sul nichilismo dilagante nelle nuove generazioni, sulla vacuità di quest'epoca di comunicazioni telematiche senza volto eccetera eccetera…i toni sono apocalittici, e l'atmosfera resa ancora più greve da un ronzio cronemberghiano che si fa sempre più intenso fino a sovrapporsi alla voce del Filosofo e a oscurarla.. sembra scomparso ogni spiraglio di speranza, ma finalmente la salvezza: parte a tutto volume la base di tokyo hotel (https://www.youtube....?v=c4nRJlZ_MOg) della dark polo gang, comincia la seconda scena
SECONDA SCENA: 5 ragazzi sdraiati su una spiaggia, la camera passa con una carrellata dal volto del primo fino a quello dell'ultimo, e via via si si passano mano a mano quella che indubbiamente è una canna…sono ilari e sorridenti, la sentenza del Filosofo sembra essere del tutto scongiurata, ma in sottofondo incedono i beat metallici di Passala (https://www.youtube....h?v=YbPEk6vN1dU ancora una superba DPG) che inarcano la visione dell'idillio e rendono quella sentenza ancora sospesa e possibile
ALTRA SCENA CHIAVE: è l'alba, uno dei ragazzi della seconda scena, Gioele, sta camminando da solo su una strada di periferia, è vestito in maniera stravagante e ha la faccia stanca, si rende in qualche modo evidente che è di ritorno da una serata nottambula con gli amici…sale le scale di casa, apre la porta e l'apparente calma è squarciata dalle urla della madre "un'altra notte così non la passo! che vuoi fare della tua vita? eccetera eccetera" il ragazzo tira dritto fino alla sua camera, chiude con violenza la porta, si siede sul letto e scoppia in lacrime: parte lacrime di ghali. dopo il pianto si sdraia sul letto, con una guancia sul cuscino volge lo sguardo verso il comodino e, su questo, il dorso del libro "Psicomagia" di Jodorowsky: è l'ultima cosa che vede prima di addormentarsi
IL SOGNO: è notte, è il deserto o la superficie della luna, paesaggio immoto…campo largo per circa 30 secondi, poi entra in sordina Dead City Radio (https://www.youtube....h?v=ksW-p4Arfxo) di Fausto Romitelli , fa tutto lui…con un abile lavoro di sound design si arriva in 3 minuti alla parte più tesa della composizione, ed è allora che la camera si muove dal deserto o superficie della luna verso lo spazio delle stelle, per fermarsi su un grosso pianeta che altro non è che la faccia del Filosofo, proprio lui, Galimberti; tuttavia non è come in televisione, vi ricordate? era calmo e risoluto, stavolta invece è furente, o avvelenato, di certo non è in sé, la faccia è stravolta e paonazza (in sottofondo la parte conclusiva del brano di Romitelli, quando il megafono dice: "you have lost") e alla fine, sul tappeto sonoro delle distorsioni di chitarra elettrica, il pianeta e quindi la faccia del Filosofo esplode in mille pezzi. la camera torna nel luogo iniziale, siamo di nuovo nella calma del deserto. dopo qualche secondo appare all'orizzonte un barbaglio che lentamente si avvicina fino a rendere riconoscibili le sue fattezze: è un angelo, non c'è dubbio. il suo viso è dapprima trasfigurato dalla luce, poi questa si attenua e si delinea: il volto di massimo recalcati, ma senza occhiali, coi capelli lunghi e uno sorriso non più malizioso ma benevolo. senza aprire bocca, comunica al ragazzo qualcosa, ma le uniche parole che noi spettatori carpiamo sono: "matteo renzi…l'eredità…il giusto padre…milano…fai in modo che il tuo desiderio non sia il tuo sacrificio"
IL RISVEGLIO: al momento del risveglio l'inquadratura è la stessa di quella che precede il sonno, ovvero sul comodino dove stavolta non c'è il libro di Jodo ma l'autobiografia di Ibrahimovic (dettaglio inutile che manderà in brodo di giuggiole gli appassionati di queste bazzecole e darà adito a tantissime speculazioni sull'internet, magari con interviste allo stesso ibra che farà così involontariamente da cassa di risonanza per il film). Gioele ha subito un cambiamento, e ciò è simboleggiato dal taglio dei capelli (che erano nello stile dei membri della dark polo gang) e dal nuovo abbigliamento, molto più sobrio che in passato. in casa non c'è nessuno, così il nostro scende in strada e si incammina verso il kebabbaro più vicino. all'ingresso c'è un ragazzo di colore che chiede i soldi con un largo sorriso, gioele non riesce a far finta di niente come fa di solito: parte il rallenty con casta diva in sottofondo: guarda teneramente il mendicante negli occhi, gli da tutto quello che ha e poi lo abbraccia con una spontaneità commovente, quindi entra nel locale. si crede un santo. chiede un kebab gigante e al momento di pagare dichiara di aver regalato tutto quello che aveva al ragazzo all'ingresso in un atto di puro amore, è davvero convinto che tutto filerà liscio. il kebabbaro si rifiuta, casta diva si interrompe. gioele insiste, il kebabbaro appare irremovibile, sono momenti concitati resi a dovere dall'operatore di macchina, fino al culmine in cui Gioele viene sbattuto fuori dal locale e ammazzato a colpi di pistola. parte ricchi per sempre di Sfera Ebbasta.