dopo alcuni ascolti e un recente interesse/passione per la new wave e i suoi proseliti (television,joy division,cure fino a pornography incluso sono tra i miei gruppi preferiti, tuttavia è una vita che ascolto soprattutto psichedelia e progressive) non riesco ad apprezzare il disco in questione. credo che uno dei motivi determinanti sia la voce del cantante. se devo essere sincero la trovo alquanto fastidiosa. ma forse è complice anche il fatto di non essere abituatissimo al genere. oppure qualcun'altro di voi fatica a gradirla?
Anche io sono appassionato di psichedelica e progressive, e anche io ho avuto non pochi problemi a digerire questo disco; a dir la verità non l'ho ancora del tutto assimilato, benché mi piaccia più di un tempo.
Effettivamente, per un appassionato di progressive e psichedelia è difficile accettare alcuni motivi così orecchiabili, come quelli contenuti nella "Danza Moderna" (soprattutto nella prima parte).
Eppure, mi sembra di vedere in questo disco più di un punto di contatto, soprattutto con gli autori psichedelici precedenti.
<b>Over my head</b> è un lento incedere con accenti acidi e psichedelici tipici dei Settanta.
<b>Sentimental Journey</b> è il pezzo più psichedelico di tutti: inizia con la distruzione di vetri già sentita ad esempio nei Brianticket (Cottonwhoodill, 1970) e continua con suoni e voci sconnesse, tipicamente psichedeliche, con accelerazioni ritmiche che secondo me sono individuabili nei Pink Floyd di Ummagumma.
Seguendo un approccio del tutto personale con questo disco, mi piace immaginare una continuità tra i tre pezzi finali:
Over my head è una lenta angosciosa introduzione a un mondo di agitazione, distruzione, epilessia (Sentimental Journey). <b>Honour me</b> , molto più lieve e solare, è lâ??uscita definitiva dallâ??incubo.
Consiglierei ad un appassionato di psichedelica e progressive di approcciare questo disco ponendo unâ??attenzione particolare a questo <b> trittico finale</b>.
Ma i contatti (o per lo meno i brani che "potrebbero" piacere anche al più rigido dei proggaroli) mi sembrano anche altri:
La prima parte di <b>Chinese Radiation</b> è malinconica e romantica, con lâ??introduzione straniante di voci di una massa in delirio (esperimento peraltro già visto in ben più noti artisti, seppur in contesti totalmente differenti).
<b>Laughting</b> , con le sue forme free-jazz, mi ricorda qualcosa di vagamente crimsoniano o di canterburiano.
La voce in <b>Life Strinks</b> invece ha un incedere molto simile a quella di Roger Wooton in Song To Comus (1971).
Insomma, punti di contatto ci sono eccome, sicuramente filtrati e interpretati con indubbia originalità e creatività , in un contesto completamente differente da quello originario psichedelico e progressivo.
Probabilmente, viste le mie passioni musicali, pezzi come <b>Nonalignment Pact, Modern Dance e Street Waves</b> sono troppo orecchiabili e con matrice râ??nâ??r per potermi mai piacere.
Devo però dare atto ai Pere Ubu di essere riusciti a fondere in un unico linguaggio e in un unico disco le più disparate influenze musicali, filtrandole in discorso musicale molto personale, che avrà indubbie influenze sui posteri.
Per un appassionato di musica psichedelica (e per me), il pezzo più grande dei Pere Ubu non può però che essere <b>30 seconds over Tokyo</b> (dallâ??EP originale <b>Datapanik in the Year Zero</b>).