10 replies to this topic

[simon]

Come prima cosa vi invito caldamente a fiondarvi su questo corposo tomo che ci informa dell'etica e della visione inter-stellare del più che geniale pittore.

 

ideologie come sempre esposte con una coerenza che non appartiene più a questa stanca penisola massacrata da tasse e una vaginocrazia immonda.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I colori di Renato, la sottile inquietudine geometrica eppur vibrante di onto-scienza, il suo tendere attraverso la sua arte grandissima, il rumore della tessitura come amava sottolineare spesso nelle interviste.

 

 

RENATO IN RAI

 

 

 

topic dedicato a Wadada Leo Smith

[il mistico]

Simon non so fare il copia e incolla col tablet ma il dipinto della vucciria è qualcosa di eccezionale, mettilo tu

[simon]

[Gonzalo Pirobutirro]

 

I funerali di Togliatti

[Mr telefax]

Spiace per chi lo apprezza, ma mi ha sempre fatto ribrezzo. Lo stile è troppo grezzo, certo è un grezzo voluto, ma nel suo caso non vedo ricerca e grazia, mentre i temi non mi hanno mai interessato, o meglio è il connubio del tema con quello stile che proprio mi respinge. Riconosco una certa bellezza al quadro della Vucciria, ma nell'insieme Guttuso è uno degli artisti invecchiati peggio, di quelli che solo in Italia godono di considerazione, un po' come la maggior parte dei transavanguardisti, con in più la zavorra politica di quello portato in palmo di mano dall'establishment pci, che come ogni establishment fa solo danni all'arte.

[lazlotoz]

Un buon affabulatore, conoscitore, teorico, critico.

Come pittore piuttosto scarso. Ho l'impressione che sia uno dei miracolati dal PCI.

Di peggio, fra gli osannati dalla critica solo il tardo Giorgio de Chirico  (nel senso di "la seconda fase artistica" non di "il Giorgio de Chirico con problemi di comprendonio"*) fece di peggio.

 

Con tutto il rispetto per Simon ovviamente.

 

 

 

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[lazlotoz]

Uno e due siete da fucilare

 

[Mr telefax]

Uno e due siete da fucilare

[lazlotoz]

 

Uno e due siete da fucilare

 

chapeau

[simon]

Non amo il realismo, ma la topologia retro-culturale dell'intuizione del Guttuso mi ha sempre affascinato. La sua negazione perenne all'alea e al puntillismo più nazistoide per optare a un semplice spacca ulcere "Dal Vero".

 

Non ho mai creduto ai comunisti, a lui si, soprattutto quando andava a prendere il sole a Capri (schiena portentosa rigorosamente denudata dalla camicetta assieme a una sua fidanzata alta borghese).