Chiamami Con Il Tuo Nome (Guadagnino, 2018)
#1
Inviato 29 gennaio 2018 - 11:36
POPOLARE
1983, è finita un'epoca in Italia, ne inizia un'altra, qualcosa non cambia mai.
Timothée Chalamet straordinario.
#2
Inviato 29 gennaio 2018 - 12:44
L'ho davvero amato e, strano per me, mi ha sinceramente commosso.
#3
Inviato 29 gennaio 2018 - 14:46
Già detto, bellissimo e totalmente inaspettato. Come ben sottolinea la rece di Ondacinema, straordinario come Chamelet tratteggi il personaggio, non il solito adolescente spaventato introverso amante dell'arte
#4
Inviato 29 gennaio 2018 - 14:52
Sì, bellissimo e commovente, pur nella sua sobrietà, ho visto molta gente asciugarsi le lacrime in sala. A me ha ricordato molto Rohmer, magari proprio quello di "Racconto d'estate". Grande la prova di Chamelet, ma anche degli interpreti non protagonisti, tra i quali una menzione d'obbligo va ai due genitori dei sogni, Michael Stuhlbarg e Amira Casar ( ) Merita tutte le 4 nomination all'Oscar.
#5
Inviato 29 gennaio 2018 - 16:44
OBIETTIVO MEDIA DI ALMENO UN + A POST RAGGIUNTO
raramente ho visto un'immagine più autenticamente devastante dell'inermis dell'uomo contemporaneo occidentale
#6
Inviato 29 gennaio 2018 - 17:51
Visto in versione originale, quindi in inglese, francese, tedesco, italiano, dialetto padano.
Spettacolare la resa viva ed emotiva della tipica stagione estiva adolescenziale, la long hot summer cantanta dall'ex mod proprio nel 1983, quel periodo di tempo caldo, umido e sospeso, e lunghissimo, in cui sembra non accada nulla e invece succede di tutto, in un arco temporale dilatatissimo.
Nei titoli di coda si notano i ringraziamenti a Bernardo Bertolucci, e qualche ricordo di Io Ballo di Sola, o della scoperta di se stessi e della propria sessualità, mi era nel mentre balenato.
... sei solo chiacchiere e Baraghini
#7
Inviato 29 gennaio 2018 - 19:08
#8
Inviato 29 gennaio 2018 - 19:50
Visto in versione originale, quindi in inglese, francese, tedesco, italiano, dialetto padano.
Peccato averlo visto doppiato, mi è sembrato davvero uno spreco. Fai un riassunto, chi parlava in che lingua con chi?
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
#9
Inviato 29 gennaio 2018 - 20:09
Al di là di chi parlava che lingua, ho visto un'intervista dove Guadagnino spiegava il lavorone fatto sul sonoro con i rumori che spesso vanno quasi a coprire il parlato. Tutto perduto nello smarmellamento.
#10
Inviato 30 gennaio 2018 - 01:24
#12
Inviato 31 gennaio 2018 - 23:23
PS. Una delle ragazze mi sembrava avesse un volto familiare poi mi sono accorto che è interpretata da una Garrel!
I Garrel hanno uno stampo inconfondibile.
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
#13
Inviato 01 febbraio 2018 - 06:31
Mah
Si eh? Lo immaginavo, spiega (Caprara l'ha demolito)
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#14
Inviato 01 febbraio 2018 - 13:16
Ma anche dalle vostre parti lo danno in 1 cinema ogni 10? Distribuzione pessima
#15
Inviato 01 febbraio 2018 - 13:37
Appena ho visto il primo cinquantenne panzone col pinocchietto e la barba incolta da intellettuale sono uscitoMah
Si eh? Lo immaginavo, spiega (Caprara l'ha demolito)
#16
Inviato 01 febbraio 2018 - 13:37
no dai sul serio
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#17
Inviato 01 febbraio 2018 - 14:03
Mah
(Caprara l'ha demolito)
Si ma non c'ha capito nulla, racconta cose mai successe nel film.
#18
Inviato 01 febbraio 2018 - 14:09
Caprara s'è rincoglionito da mo'. Però gli vogliamo sempre bene...
#19
Inviato 01 febbraio 2018 - 14:12
no dai sul serio
Vero. Vero anche che entro e esco dai cinema senza pagare e senza dire buongiorno eh
#20
Inviato 01 febbraio 2018 - 14:13
Appena ho visto il primo cinquantenne panzone col pinocchietto e la barba incolta da intellettuale sono uscito
Mah
Si eh? Lo immaginavo, spiega (Caprara l'ha demolito)
cos'è il pinocchietto?
#21
Inviato 01 febbraio 2018 - 14:33
#22
Inviato 01 febbraio 2018 - 14:39
L'aborto di un pantaloncino e un pantalone alpha.
ah ma allora avevo capito bene... ma non andava 15 anni fa il pinocchietto? e poi mica era roba da intellettuali, anzi. e comunque siamo in inverno! insomma tu hai visto uno scappato dal manicomio, altro che intellettuale!
#23
Inviato 01 febbraio 2018 - 20:27
#24
Inviato 01 febbraio 2018 - 22:30
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#25
Inviato 02 febbraio 2018 - 08:19
ma io sullo schermo ho visto solo bermuda!
#26
Inviato 02 febbraio 2018 - 08:50
#27
Inviato 07 febbraio 2018 - 23:41
Ps. Mi ero dimenticato del tutto dell'esistenza degli Psychedelic Furs.
#28
Inviato 09 febbraio 2018 - 13:56
no dai
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
#29
Inviato 09 febbraio 2018 - 19:26
Per l'abbigliamento o gli PsychFurs, mucca? Probabilmente hai ragione in entrambi i casi. Però un ragazzino in lacoste larga in bicicletta d'estate basta a mettermi nostalgia (quindi a farmi perdere le difese immunit critiche).
Il film, non so quanto, ma mi è piaciuto.
#30
Inviato 12 febbraio 2018 - 11:57
A me è piaciuto davvero tanto ma se avessi saputo che poi metteva effettivamente addosso tutto questa malinconia/nostalgia mica ci andavo a vederlo!
Che poi non ho ancora capito, nostalgia di cosa? L'adolescenza è un periodo di merda, non ci vorrei mai tornare, molto meglio adesso eppure mi ha lasciato il magone...
#31
Inviato 12 febbraio 2018 - 12:24
Ma i bermuda sono sopra il ginocchio, cazzo.
basta droga, dai. non c'erano pinocchietti* nel film
* forse uno, ma per me era un bermuda largo
#32
Inviato 12 febbraio 2018 - 12:27
A me ha ricordato molto Rohmer, magari proprio quello di "Racconto d'estate".
di Rohmer c'è davvero poco, se non niente. il calco è evidentemente "Io ballo da sola" di Bertolucci.
#33
Inviato 12 febbraio 2018 - 14:31
A me ha ricordato molto Rohmer, magari proprio quello di "Racconto d'estate".
di Rohmer c'è davvero poco, se non niente. il calco è evidentemente "Io ballo da sola" di Bertolucci.
Per me invece non c'entra proprio nulla con Bertolucci. Di Rohmer trovo molte atmosfere, dialoghi, rappresentazioni di stati d'animo...
#34
Inviato 12 febbraio 2018 - 14:39
i movimenti di macchina sono bertolucciani, Rohmer ne fa pochissimi e predilige il tableau. l'uso della luce calda e soffusa, l'utilizzo dei paesaggi in chiave idilliaca, il multilinguismo, persino la piscina in mattoni e gli adulti liberal sono quasi prelievi dal film del '96. poi di Rohmer mancano i dialoghi tra pari che analizzano a freddo la materia narrativa, quasi fossero personaggi esterni alla vicenda e non attori
#35
Inviato 12 febbraio 2018 - 22:37
#36
Inviato 12 febbraio 2018 - 23:35
Mi sa che sono tra i pochi a cui non è garbato troppo questo film; e dire che ci ero andato con aspettative abbastanza alte, visto che se ne dice un gran bene. Ma i precedenti di Guadagnino che avevo visto (Io sono l'amore, A bigger splash) non mi erano piaciuti granché, malgrado qualche bella idea dal punto di vista visivo e una buona direzione degli attori - certo, se prendi Ralph Fiennes ti piace pure vincere facile.
Senz'altro "Chiamami col tuo nome" è meglio degli altri due, ma anche qui non ho capito bene dove volesse andare a parare. Intendiamoci, non è un brutto film: l'ambientazione è indovinata, gli attori funzionano, fotografia e montaggio mi sono tutto sommato garbati; ci ho trovato però poca sostanza, ho fatto fatica a empatizzare coi personaggi, e alcuni dialoghi secondo me sfiorano la comicità involontaria.
Poi può darsi sia un problema mio con questo tipo di cinema, o meglio con questo tipo di storie e di atmosfere, anche se un film volendo analogo a questo come "La vita di Adele" mi era piaciuto moltissimo. Magari mi infastidisce tutta 'sta gente ricca che non fa altro che tuffarsi in fiumi o piscine, boh.
Insomma, per me riuscito a metà, ma di sicuro mi sbaglio. E purtroppo al momento non ho nemmeno tutta questa voglia di rivederlo per farmene di nuovo un'idea.
#37
Inviato 12 febbraio 2018 - 23:44
mah "Io sono l'amore" pur non essendo la monnezza che sembrava in Italia, non era nemmeno il capolavoro esaltato dagli americani: e, soprattutto, si vedeva - almeno se lo si vede in VO - che Guadagnino non sapeva dirigere gli attori. Guadagnino ha un certo talento visivo, ma deve trovare la quadra: qui c'è la scrittura di Ivory e l'ombra di Bertolucci. sarà interessante vedere come se la caverà col remake di "Suspiria"
Piero, non è un problema di droga: ricordavo che avessi scritto che avevi mollato la sala per i troppi intellettuali col pinocchietto, mentre ti riferivi - probabilmente - al solo personaggio di Stuhlbarg. Peace.
#38
Inviato 15 febbraio 2018 - 23:08
Visto in versione originale, quindi in inglese, francese, tedesco, italiano, dialetto padano.
Peccato averlo visto doppiato, mi è sembrato davvero uno spreco. Fai un riassunto, chi parlava in che lingua con chi?
Il francese lo parla Elio con la ragazza francese con cui ha una storia e anche con la madre italo-francese; se non sbaglio anche la ragazza con cui si bacia Oliver parla francese. l'italiano lo parlano bene (discorsi relativamente elaborati, senza errori, ma con marcato accento straniero) Elio e i genitori con i domestici e con gli altri locali; e anche Oliver conosce qualche parola italiana che usa in 2 o 3 battute con i locali, ma facendo i classici strafalcioni da principiante. I domestici tra loro parlano dialetto lombardo. E in una scena con Elio e i genitori su un divano, la mamma legge in tedesco un libro. Tutto il resto è in inglese
#39
Inviato 25 febbraio 2018 - 11:52
La soleggiata e sonnacchiosa estate della borghesia ebraica Padana mi ha ricordato il Giardino dei Finzi Contini, mentre sul piano del sentimento e dell'eros non esiterei a scomodare il “Teorema” Pasoliniano, sia nei tratti somatici del ragazzo protagonista, che nella trama: l’ospite americano invade con la sua fisicità ed il suo charme la monotonia della vita familiare raccolta nella splendida villa “da qualche parte nel nord Italia” squarciando il velo di Maya che fino a quel momento la rassicurava statico e indolente.
Meglio la prima parte, pregna di attesa basata su silenzi e sguardi d'intesa, rispetto alla seconda, in cui tutto si deve necessariamente svelare: unica pecca del film, infatti, la ridondanza di alcune scene finali, come la telefonata o la confessione del padre, troppo “aperta” e diretta, laddove sarebbe bastato celare sotto un cenno d’intesa tutti i “non detti” che generalmente caratterizzano la scoperta del proprio eros agli occhi dei genitori.
Splendida la ricostruzione visiva e musicale degli anni ’80, dal taglio dei capelli alle auto alla colonna sonora, nobilitata dagli anacronistici e magici inserti di Sufjan Steven.
#40
Inviato 01 marzo 2018 - 23:57
#41
Inviato 02 marzo 2018 - 00:22
PIU', la rivista per bambini dei primi anni 80, si vede sullo sfondo quando vanno insieme in edicola.
#42
Inviato 02 marzo 2018 - 13:59
a parte le cazzate, andavo con aspettative basse (le sofferenze dei ricchi acculturati come può capirli lei che è domestica e quasi le invidio la sua naivetè) e invece alla fine è bello, soprattutto perché il ragazzo è davvero bravo - ma anche il montaggio dai è caruccio
PS
Piersa, il pinocchietto era per far capire fin dall'inizio allo spettatore attento che pure il padre sotto sotto è froSPOILER ALERT
#43
Inviato 02 marzo 2018 - 14:05
Io ho pensato che per una questione di simmetria dei binomi, anche Chiara e Marzia finiranno insieme, nonostante la pellicola non lo mostri (eh, peccato). Scopriranno di piacersi quando i genitori di Elio le invitano a cena da loro.
#44
Inviato 11 marzo 2018 - 16:59
https://francescoman...ione-ignorante/
Nel mentre non si fa che rinforzare cliché sui gay che credevo sepolti almeno dagli anni ’90 come:
– il gay pedofilo;
– il gay che salta addosso a qualsiasi cosa si muova;
– il gay che salta addosso a qualsiasi cosa non si muova;
– i gay sono tutti ricchissimi;
– i gay sono dei pianisti prodigio;
– i gay hanno una cultura altissima fatta di conoscenza dei classici greci, linguistica
e belle arti.
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
#45
Inviato 12 marzo 2018 - 09:11
Dai ragazzi, seriamente? Un film pieno zeppo di clichè sull'Italia, il cibo, la vespa, l'archeologia, la villa in campagna, i gay. Sconclusionato sin dall'inizio (non si capisce questi chi siano, da dove vengono, c'è una comunità di francesi in provincia di Bergamo?) dopo un'ora e 20 ha già finito i clichè comincia a stagnare su amplessi tivedoenontivedo, per un tempo infinito per tirare fino alla fine scontata.
Un film furbo pensato per il mercato americano che ha palesemente poco da dire e lo dice anche male.
#46
Inviato 12 marzo 2018 - 09:38
Non so, io ho visto solo il trailer e già mi sembrava lunghissimo. Poi ho visto solo commenti positivi, la recensione super positiva, è chiaro che è una merda.
(scherzo )
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
#47
Inviato 29 marzo 2018 - 09:46
#48
Inviato 29 marzo 2018 - 10:51
https://francescoman...ione-ignorante/
Nel mentre non si fa che rinforzare cliché sui gay che credevo sepolti almeno dagli anni ’90 come:
– il gay pedofilo;
– il gay che salta addosso a qualsiasi cosa si muova;
– il gay che salta addosso a qualsiasi cosa non si muova;
– i gay sono tutti ricchissimi;
– i gay sono dei pianisti prodigio;
– i gay hanno una cultura altissima fatta di conoscenza dei classici greci, linguistica
e belle arti.
Molto d'accordo, a parte il fatto che il ragazzo e la ragazza (unica vittima) non sono italiani, ma francesi...
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