Ecco forse andrebbe creare un topic apposta per loro.
Conosco un'attivista che mi ha parlato molto bene della cosa. Nasce da un tentativo (fallito) prima con la lista Tsipras poi al Brancaccio di recente con MDP, SEL, etc, quando si provò a riunire la sinistra. In genere sono contrario alle divisioni, in questo caso per me hanno fatto bene. Non si può fare un partito, una federazione di sinistra se dentro restano personaggi come D'Alema il cui unico obiettivo è fare un dispetto a qualcun altro. D'Alema poi non è più di sinistra da 30anni, LeU è una cosa senza senso che esploderà dopo il voto. Il progetto invece di potere al popolo, se vogliamo, prende a modello il partito di grillo, cercando però di non rinnegare l'ideologia. Qui si vuole ricostruire (senza fretta, tanto si perde) la sinistra, parlando a tutti. Da un punto di vista strategico quindi secondo me ha senso.
Veniamo al programma, almeno alcuni punti
EUROPA
- rompere l’Unione Europea dei trattati;
- costruire un’altra Europa fondata sulla solidarietà tra lavoratrici e lavoratori, sui diritti sociali, che promuova pace e politiche condivise con i popoli della sponda sud del Mediterraneo;
- rifiutare l’ossessione della “governabilità”, lo svuotamento di potere del Parlamento, il rafforzamento degli esecutivi, l’imposizione di decisioni dall’alto perché “ce lo chiede l’Europa”;
- il diritto dei popoli ad essere chiamati ad esprimersi su tutte le decisioni prese sulle loro teste a qualunque livello– comunale, regionale, statale, europeo – pregresse o future, con il ricorso al referendum."
Commento: bello, se l'idea è quella di cambiare davvero l'indirizzo politico dell'europa, quindi iniziare a creare un'alternativa compatta (non come è successo alla Grecia)
POLITICA INTERNAZIONALE
- la rottura del vincolo di subalternità che ci lega alla NATO e la rescissione di tutti i trattati militari;
- la ratifica da parte dell’Italia del “Trattato ONU di interdizione delle armi nucleari” del 7 luglio 2017, in coerenza con l’art. 11 della Costituzione;
- il ritiro delle missioni militari all’estero;
- la cancellazione del programma F35 e degli altri programmi militari e la riconversione civile dell’industria bellica;
- la cancellazione del MUOS in Sicilia, lo smantellamento delle basi militari in tutto il paese,la rimozione delle bombe nucleari presenti sul territorio e la restituzione a fini civili dell’uso del territorio, problema particolarmente grave in realtà come la Sardegna.
Commento: sono contrario praticamente su tutto, tranne che sulla Sardegna.
LAVORO
- la cancellazione del Jobs Act, della legge Fornero sul lavoro, e di tutte le leggi che negano il diritto ad un lavoro stabile e sicuro;
- la cancellazione delle principali forme di lavoro diverse dal contratto a tempo indeterminato, a partire dal contratto a termine “acausale” e dai voucher;
- la messa fuori legge del lavoro gratuito, a qualsiasi titolo prestato;
- il contrasto effettivo al caporalato, alle moderne forme di schiavismo, al lavoro nero o “grigio”;
- la cancellazione dell’articolo 8 della legge 148/2011 – che dà alla contrattazione aziendale la possibilità di derogare in senso peggiorativo rispetto al contratto nazionale e alle leggi – e del cosiddetto Collegato Lavoro;
- l’abolizione degli Ordini professionali, l’introduzione di un compenso equo ed esigibile per le lavoratrici e i lavoratori autonomi, e l’estensione ad essi degli ammortizzatori sociali previsti per il lavoro dipendente;
- il ripristino dell’originario articolo 18 e la sua estensione alle imprese con meno di 15 dipendenti;
- il ripristino della scala mobile;
- la fine delle discriminazioni di genere e della disparità salariale;
- misure incisive per la sicurezza sul lavoro, aumentando fondi e risorse per i controlli;
- la difesa e il recupero di un reale diritto di sciopero, attraverso la modifica della l. 146/90;
- una legge sulla democrazia nei luoghi di lavoro che garantisca a tutte e tutti il diritto di scegliere liberamente la propria rappresentanza sindacale: tutte/i elettori e tutte/i eleggibili senza il vincolo della sottoscrizione degli accordi.
Per impedire che continui la fuga delle giovani e dei giovani dall’Italia e riaffermare il diritto al lavoro per tutte e tutti, è necessario un Piano per il Lavoro centrato su:
- la riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore settimanali, tanto più necessaria a fronte dei processi in atto di automazione delle produzioni;
- investimenti pubblici in politiche industriali e nella riconversione ecologica delle economia;
- assunzioni pubbliche per potenziare e riqualificare il welfare (i dipendenti pubblici in Italia in rapporto alla popolazione sono ai livelli più bassi d’Europa: 5,2% contro l’8,5 della Francia, il 7,9 della Gran Bretagna, il 6,4 della Spagna, il 5,7 della Germania);
- la riduzione dell’orario di lavoro nell’arco della vita, cancellando la controriforma Fornero.
Commento: le 32 ore sono pura utopia, scala mobile e articolo 18 una cosa fuori dal tempo. Strumenti vecchi per problemi gravi, che secondo me vanno risolti in un modo nuovo.
Essendo un partito piccolo, va bene se poi c'è disponibilità a cercare un compromesso. A me basterebbe che venissero eliminati i contratti precari e che il contratto a tutele crescenti
fosse davvero, come era pensato, un contratto unico, per tutti. Si dovrebbe poi parlare di politiche attive, la sicurezza non del posto, ma una rete a protezione di chi lavora anche quando
perde il posto specifico. Su investimenti pubblici e riconversione, sono d'accordo ovviamente. Stessa cosa per il welfare.
ECONOMIA
- un’imposta sui grandi patrimoni: l’1% più ricco degli italiani detiene il 25% della ricchezza nazionale, 415 volte quello che è posseduto dal 20% più povero della popolazione;
- il ripristino della progressività del sistema fiscale secondo il dettato costituzionale, diminuendo le tasse sui redditi bassi e aumentandole su quelli più alti: l’Irpef, quando fu introdotta, prevedeva 32 scaglioni di reddito, con l’aliquota più bassa al 10% e la più alta al 72%, mentre ora gli scaglioni sono 5 con la prima aliquota al 23% e l’ultima al 43%;
- una lotta seria alla grande evasione ed elusione fiscale, a partire da quella delle grandi multinazionali (Google, Amazon, Apple..);
- la fine dei trasferimenti a pioggia alle imprese e della continua riduzione delle tasse sui profitti;
- il recupero dei capitali e delle rendite nascoste;
- politiche di contrasto dei rapporti con i cosiddetti “paradisi fiscali” da parte delle aziende italiane;
- la fine delle privatizzazioni e delle esternalizzazioni, il blocco della svendita del patrimonio manifatturiero, la ripubblicizzazione delle industrie e delle infrastrutture strategiche privatizzate negli anni passati;
- la fissazione di un tetto per gli stipendi e le liquidazioni dei grandi manager;
- la nazionalizzazione della Banca d’Italia e la creazione di un Polo finanziario pubblico per il credito a partire dalla ripubblicizzazione di Cassa Depositi e Prestiti – per sostenere gli Enti locali in progetti di pubblica utilità – e delle principali banche;
- il ripristino della separazione tra banche di risparmio e di affari;
- l’istituzione di una commissione per l’audit sul debito pubblico, in funzione della sua rinegoziazione e ristrutturazione, andando a colpire la quota del debito detenuta dal grande capitale speculativo e per una conferenza internazionale sul debito. Il debito pubblico italiano non dipende dall’aver vissuto “al di sopra delle nostre possibilità”: il rapporto tra entrate e uscite dello stato è in attivo, al netto degli interessi, da circa 25 anni (per 672 miliardi dal 1980 al 2012), ma ci siamo indebitati ulteriormente per pagare alla finanza privata 2.230 miliardi di interessi a tassi di usura.
Commento: su alcune cose sono d'accordo, altre le trovo irrealizzabili o inutili (commissioni, nazionalizzazione delle banca di italia..). A me basterebbe che la politica si desse un indirizzo preciso: cioè basta privatizzazioni e promozione della redistribuzione del reddito, visto che la forbice di allarga anno dopo anno. Tutto qua, lo Stato che torna a fare lo Stato. Se da questo programma si arriva là, va bene.
Il resto è qua: https://poterealpopo...polo/programma/
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