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Embryo (Rip Christian Burchard)


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8 replies to this topic

#1 bungle

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Inviato 19 gennaio 2018 - 08:45

Ieri è morto Christian Burchard, batterista e leader del gruppo tedesco degli Embryo.

Gli Embryo sono uno dei miei gruppi krautrock preferiti, nella loro lunghissima carriera hanno fatto tantissimi dischi di altissimo livello e molto diversi tra loro. La loro musica è molto variegata, spaziando dal jazzrock, alla musica orientale, allo space rock fino al funk. 

Gli album chi più chi meno sono tutti molto belli, mi sento di consigliare i seguenti

 

Embryo's Rache

Father, Son and Holy Ghosts

Steig aus

Embryo's Reise

 

 

 


  • 3

#2 Valeriaferro

    Valeria Ferro

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Inviato 19 gennaio 2018 - 09:35

Grandissimo Burchard, davvero una perdita immane. La loro discografia, oltre a essere abnorme, è anche straordinariamente varia (la maggior parte auto-prodotta). Peraltro il loro primo album "Opal" è stato uno dei primi classici della Ohr uscito con il palloncino in allegato. Senz'altro ci lascia uno dei più intransigenti e originali personaggi del Krautrock. Questo è il documentario del viaggio on the road degli Embryo verso l'India
https://m.youtube.co...s&v=lN6xMtDvJCQ
  • 0

The only truth is music – the only meaning is without meaning – music blends with the heartbeat universe and we forget the brain beat.

(Jack Kerouac)


#3 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 19 gennaio 2018 - 10:11

indovinate chi l'ha gufato

Comunque il genere è vastissimo, e orientarsi è davvero difficile. Io ad esempio pensavo di conoscere quasi tutto, e da poco ho scoperto una ricchissima scena tedesca di progressive '70, molto differente d (a quella musica krauta più conosciuta.[/size]

più conosciuta forse ora in Italia, e solo in determinati ambienti, nel dopo-Cope (e tutta la critica a lui legata, anche prima eh) e da quando musicisti noti hanno iniziato a darle estrema importanza; un tempo avevano lo stesso rilievo di band tedesche più classicamente prog tipo gli Eloy o i Nektar
 
molto differente no perché ci sono dei gruppi, tra quelli sperimentali, che sono abbastanza legati al prog, esempio gli immensi Amon Duul II
 
mai capito il perché del diffuso utilizzo dell'aggettivo "dark" per i VDGG, a me sembrano più malinconici che oscuri

Embryo gruppo del cuore
ne Kraut, ne Prog, solo centri sociali occupati tedeschi
 il paradiso me lo immagino essere stato nei centri sociali o nei teatri alternativi tedeschi dei 70
li la contestazione sessantottesca era seria, come sempre i tedeschi lo sono stati
i tedeschi sono il reparto controllo qualità  della cultura occidentale

Birillo che li ha nominati il giorno prima
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#4 Folagra

    young signorino di una certa età

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Inviato 19 gennaio 2018 - 10:39

indovinate chi l'ha gufato
 

Birillo che li ha nominati il giorno prima

 

Succo Premio della Critica del Festival della canzone italiana "Mia Martini" 2018.


  • 1

When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea


#5 Embryo

    Enciclopedista

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Inviato 19 gennaio 2018 - 12:17

Hanno sempre pagato - mediaticamente - il fatto di non avere niente in comune con il resto del calderone kraut, essendo così unici da non riuscire ad essere inquadrabili neanche in una definizione che, alla fine, ha una connotazione tutto sommato geografica.
Persa, per quanto sopra, la ribalta delle diverse ondate di revival, nella risacca è rimasta comunque molto chiara una loro traccia, quasi sempre perché qualche illuminato, di tanto in tanto, si è divertito a fare il gioco del "trova le differenze". Un premio minore e di scarna consolazione, rispetto al loro effettivo valore.
  • 1
nobody knows if it really happened

At this range, I'm a real Frederick Zoller.

La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!

#6 bungle

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Inviato 19 gennaio 2018 - 12:43

Hanno sempre pagato - mediaticamente - il fatto di non avere niente in comune con il resto del calderone kraut, essendo così unici da non riuscire ad essere inquadrabili neanche in una definizione che, alla fine, ha una connotazione tutto sommato geografica.
Persa, per quanto sopra, la ribalta delle diverse ondate di revival, nella risacca è rimasta comunque molto chiara una loro traccia, quasi sempre perché qualche illuminato, di tanto in tanto, si è divertito a fare il gioco del "trova le differenze". Un premio minore e di scarna consolazione, rispetto al loro effettivo valore.

 

si in effetti sono troppo jazz rock e prog se paragonati a gruppi tipo can e faust, sono troppo freakkettoni per essere apprezzati dagli appassionati prog.


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#7 piersa

    Megalo-Man

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  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 19 gennaio 2018 - 14:17

Adesso tocca ai lassigue bendthaus
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#8 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 19 gennaio 2018 - 14:48

Adesso tocca ai lassigue bendthaus


così a occhio ha la tua età, forse meno...
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#9 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 19 gennaio 2018 - 19:16

il loro era un po' un Kraut da favelas, terzo mondista

 

i loro affreschi sonori ispirati ai continenti "Road to Africa" e "Asia", numeri tra funky e tribalista acido

ricorda pure la fanghilglia da baracca nei campi fuori periferia urbana di Beefheart o Pop Group

ma pure un Waters se fosse andato fuori di testa al posto di Barrett

ascoltatevi questa se non li conoscete, intanto

poi lui era un chitarrista molto fantasioso

 


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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>




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