Io l'ho rivisto tre volte - ripeto, adoro l'inglese dei film suoi.
Bel film, ovvio. É che se penso a Seven Psycho peró si insomma ecco.
Inviato 07 febbraio 2018 - 18:17
Io l'ho rivisto tre volte - ripeto, adoro l'inglese dei film suoi.
Bel film, ovvio. É che se penso a Seven Psycho peró si insomma ecco.
miamusica
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And if I have some kind of need / Maybe the thing I need is the thing I've got
And if I look inside of me / I find the thing that can't be took or bought
Anytime you’re gonna grow, you’re gonna lose something. You’re losing what you’re hanging onto to keep safe. You’re losing habits that you’re comfortable with, you’re losing familiarity.
Inviato 09 febbraio 2018 - 13:55
POSSIBILI SPOILERAlla fine l'ho anche rivisto (sempre in sala e rigorosamente in VO) e, a sorpresa, non mi è sceso. Vero che certi dialoghi sono calcati, teatrali nel senso vero dell'aggettivo ma il film regge lo stesso; nonostante McDonagh sembri scottarsi in alcune svolte, poi ritrova un nuovo equilibrio. Rivedendolo, le suggestioni western mi sono parse ancora più potenti (tanto che forse dovrei allungare quel punto nella recensione): Mildred è Gary Cooper in "Mezzogiorno di fuoco". Combatte sola contro tutti la sua battaglia, abbandonata dal vile villaggio. Differenza/e: Cooper doveva salvarsi la pelle e per questo si sporca le mani, Mildred deve espiare e ha bisogno di trovare dei nemici anche dove non ci sono; in tal senso McDonagh sa benissimo come realizzare un affresco umano insieme classico e contemporaneo, perché un protagonista del genere non sarebbe stato pensabile da Zinnemann (e infatti i modelli sono i protagonisti ribelli e contestatari degli anni 70, tipo-Norma Rae). La crociata di Mildred è solo in apparenza, all'inizio, giusta: via via la si può solo giustificare di fronte ad atti violenti (lei è l'unica che li compie insieme a Dixon). Alla fine, sia Cooper che Mildred abbandonano il paese: nel primo caso c'è il trionfo dell'individuo contro la folla anonima e codarda ma anche la giustizia che perde di senso, una volta guastato il patto sociale; nel secondo caso, la rabbia furiosa e lo stigma conseguente (che per Dixon diviene fisico) rompono gli equilibri: i due vanno altrove per tornare magari 'decent person'.
Per me i dialoghi sono straordinari, sul resto sono d'accordo
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
Inviato 22 febbraio 2018 - 23:19
finalmente sono riuscito vederlo! un buon film, sicuramente non un capolavoro. Dialoghi ok, umorismo abbastanza scadente pero.
poi avete già detto tutto voi, in tempi di crisi è cmq roba da applaudire.
Inviato 05 marzo 2018 - 12:15
finalmente sono riuscito vederlo! un buon film, sicuramente non un capolavoro.
Sarai solo il ventesimo che lo scrive.
Minchia, che forum di palati fini.
Film eccellente per me, anzi visto il desolante stato del cinema americano nell’anno di grazia 2018 spendo senza problemi anche la parola “capolavoro”. Mi spiace proprio ieri non abbia vinto il premio maggiore ma solo quelli per la McDormand e Rockwell.
Un film vivaddio arrabbiato e non pacificato, che con un approccio che guarda un po’ alla New Hollywood anni settanta ma saldamente ancorato nel presente racconta l’America violenta, stupida e intollerante di oggi. Fuorviante l’accostamento ai Coen, secondo me, ma soprattutto la definizione di black comedy (sotto le situazioni paradossali e i dialoghi sarcastici è un film durissimo).
Inviato 06 marzo 2018 - 10:32
Ma come non pacificato?
Mi è sembrato proprio un film troppo pacificato sia come sceneggiatura che come regia. Giusto la faccia della McDormand non è pacificata, e infatti salva il film.
Inviato 06 marzo 2018 - 11:47
per curiosità: cosa si intende per regia pacificata? la sceneggiatura ancora ancora
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
Inviato 06 marzo 2018 - 14:04
Ma come non pacificato?
Mi è sembrato proprio un film troppo pacificato sia come sceneggiatura che come regia. Giusto la faccia della McDormand non è pacificata, e infatti salva il film.
Non pacificato nel senso che i conflitti esistenti a inizio film non vengono risolti alla fine e che in effetti non c’è nessuna vera risoluzione della vicenda e riconciliazione tra i personaggi (a meno che l’estemporaneo patto della protagonista con l’ex-poliziotto schizzato di andare a uccidere uno stupratore qualsiasi visto che non si è trovato il vero colpevole tu non la consideri tale).
Inviato 27 marzo 2018 - 18:48
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play
Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you
Inviato 07 maggio 2018 - 12:10
Visto ieri sera, film stupendo. Decisamente meno coeniano di quanto mi aspettassi, in realtà bello quadrato e cupo, con una storia semplice ma che mi ha preso tantissimo e dei personaggi maiuscoli, a cominciare da una McDormand "zero faccine" credibilissima, disincantata, incrudita dallo squallore dell'America di provincia e le sue mille meschinità. Anche i dialoghi, che temevo artificiosi e pretenziosi, ho trovato invece credibili e ben contestualizzati. Finale perfetto, anche se forse avrei tagliato con la macchina che si allontana senza aggiungere altro. Però avercene.
Inviato 18 maggio 2018 - 18:22
l'influenza che maggiormente ho percepito nei dialoghi (l'aspetto che mi è piaciuto di più) è stata quella di tarantino, ma noto con piacere che nessuno - dico nessuno , nè stampa nè voi - lo ha minimamente menzionato non so forse ho preso un abbaglio. ma lo stile scurrile, paradossale, a me ha ricordato proprio lui
cosa invece non mi ha convinto. la mancanza di cattiveria e cinismo. qualcuno lo ha scritto: troppa speranza, troppo pacificato. ad un certo punto sembra stia per trasformarsi in tragedia - l'attentato alla stazione di polizia e lì se avesse fatto morire il poliziotto sarebbe proprio cambiato film, ma non è e non vuole essere un film deprimente per cui capisco anche le scelte. e niente: si rimangia la parola troppe volte da lì in poi. anche il finale: qualcuno davvero pensa che l'improbabile coppia si trasformi nella versione redneck di bronson ne il giustiziere della notte?
parte un po' così, prosegue meglio, ha una parte centrale davvero buona, perde un po' la bussola nel terzo atto. comunque da vedere anche solo per i dialoghi scoppiettanti e la scena in cui rockwell lancia dalla finestra pel di carota
Inviato 18 maggio 2018 - 20:01
visto ieri
(il giorno prima Hostiles)
che dire
due film che mi hanno riconciliato col cinema
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