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U2 - Songs Of Experience


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119 replies to this topic

#51 Trickster017

    Rocker statale

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Inviato 17 dicembre 2017 - 20:43

. E' successo anche con i REM aspetti diversi che non vanno mai confusi e sovrapposti.


devi sgridare questo Budetta quahttp://forum.ondaroc...lessio-budetta/
ha scritto un pappardellone su blowUP, sui REM, e, nel citare i libri italiani, non ha messo il tuo, FALLO BANNARE!!!!
 
Provvedo subito asd

hai scritto un libro sui Rem? Potresti dirmi il titolo? Forse meriterei di essere bannato per questa mia lacuna (fosse solo questa) ma giuro che la domanda è genuina. È fuori argomento, ma mi riprometto, una volta avuto il titolo, di tornare in tema... Cioè, ci tornano gli altri perché io sull'ultimo album degli U2 non ho nulla da dire, per autentica misericordia.
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Keine Gegenstaende aus dem Fenster werfen


#52 simon

    Scaruffiano

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Inviato 17 dicembre 2017 - 20:45

la recensione è da culto assoluto, certo non ho nessuna intenzione di ascoltare il disco che senza alcun dubbio prevedo biecamente commerciale, buttato lì tra una pila di steroidi e una di coca tagliata benissimo.

 

è il classico disco che pre annuncia lo svenimento corpo vs. corpo del mille piani mancati della cristologia del coito natalizio, non lo so ma... sarà stato prodotto cageanamente da un Eno e da altri immani ventriloqui dello studio di registrazione.

 

U2 hanno saputo emozionarmi, commuovermi ma soprattutto traumatizzarmi indissolubilmente una ventina di anni fa, quando sentii per la prima volta l'ansiogena per quanto celeste dizione del Bono e della infinity guitar dell'Edge poi mi sono emancipato dai sentimenti umani e ho iniziato a coltivare la mia passione omicida per la musica industrial e contemporanea di cui ho scritto da almeno un decennio, penso anche in questo forum musicale.

 

Venderà benissimo, molto probabilmente il vinile quadruplo prodotto dalla Kawasaki e firmato in limited edition da Papa Francesco diventerà un must per il prossimo risorgimento umano... ma sono marxista in queste cose: prima cerco di conoscere i miei diritti labirintici (slipping away) e poi i doveri (pago sterline e mondanità di queso tipo...).

 

pensavo di leggere qualche flame magari innescato da qualche post bartolo deciso a sacrificare la salute psichica in quel di camucia per un mandorlato balocco avvelenato e invece niente: ammiro in modo assoluto quello che ha scritto Lassigue e Claudio che sono due persone vere e mettono davanti la loro preparazione musicale ed etica. dei tipi che commentano su FB con nominativi assurdi criticando l'ottimo Sechi e che sono i classici poser natalizi che tra una scorpacciata e l'altra di sostanze inquinanti (tra cui il silicone ambrato e il mirtillo silvaneggiante) fingono di ascoltare la classicità di Bono, nemmeno mi curo: il loro destino obama-like è alle porte, perennemente assediati da un rinascimento psicotico alla Eric e Dylan.

 

il professor G. nel famoso film di Bresson "Il Diavolo Probabilmente" indicava la causa della patologia del suo assistito (l'amorevole Antoine Monnier) nella nuova ondata di libido (anni settanta comunque sibbene tardi!): credo che questa retroazione mentale sia dovuta appunto a questa insaziabile fame di piccola morte, ancora una volta spaparazzata lombrosianamente dalla Grande Ordinatrice, le nuove Lady Diana Gaga Godiva della situation.

 

mi sembra di essere stato abbastanza chiaro, come una libellula marziana che scende a noi cantando delle esedre tuscane che millimetro 'opo millimetro pavoneggiandosi declinano nella mendace so cruel Terra. 


  • 2

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#53 Claudio

    I am what I play

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Inviato 17 dicembre 2017 - 20:48

 

 

 

. E' successo anche con i REM aspetti diversi che non vanno mai confusi e sovrapposti.


devi sgridare questo Budetta quahttp://forum.ondaroc...lessio-budetta/
ha scritto un pappardellone su blowUP, sui REM, e, nel citare i libri italiani, non ha messo il tuo, FALLO BANNARE!!!!
 
Provvedo subito asd

hai scritto un libro sui Rem? Potresti dirmi il titolo? Forse meriterei di essere bannato per questa mia lacuna (fosse solo questa) ma giuro che la domanda è genuina.

 

 

E' questo: https://www.amazon.i...i/dp/8862312369

 

410EWj7mE-L._SX300_BO1,204,203,200_.jpg


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#54 PinkFreud

    Jung Last

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Inviato 17 dicembre 2017 - 20:58

Bono sta diventando Ned Flanders.


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Ja196z8.jpg

superstereo!

*lastfm*

 

 


#55 Tony Randine

    Utente misofono

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Inviato 17 dicembre 2017 - 22:18

la recensione è da culto assoluto, certo non ho nessuna intenzione di ascoltare il disco che senza alcun dubbio prevedo biecamente commerciale, buttato lì tra una pila di steroidi e una di coca tagliata benissimo.
 
è il classico disco che pre annuncia lo svenimento corpo vs. corpo del mille piani mancati della cristologia del coito natalizio, non lo so ma... sarà stato prodotto cageanamente da un Eno e da altri immani ventriloqui dello studio di registrazione.
 
U2 hanno saputo emozionarmi, commuovermi ma soprattutto traumatizzarmi indissolubilmente una ventina di anni fa, quando sentii per la prima volta l'ansiogena per quanto celeste dizione del Bono e della infinity guitar dell'Edge poi mi sono emancipato dai sentimenti umani e ho iniziato a coltivare la mia passione omicida per la musica industrial e contemporanea di cui ho scritto da almeno un decennio, penso anche in questo forum musicale.
 
Venderà benissimo, molto probabilmente il vinile quadruplo prodotto dalla Kawasaki e firmato in limited edition da Papa Francesco diventerà un must per il prossimo risorgimento umano... ma sono marxista in queste cose: prima cerco di conoscere i miei diritti labirintici (slipping away) e poi i doveri (pago sterline e mondanità di queso tipo...).
 
pensavo di leggere qualche flame magari innescato da qualche post bartolo deciso a sacrificare la salute psichica in quel di camucia per un mandorlato balocco avvelenato e invece niente: ammiro in modo assoluto quello che ha scritto Lassigue e Claudio che sono due persone vere e mettono davanti la loro preparazione musicale ed etica. dei tipi che commentano su FB con nominativi assurdi criticando l'ottimo Sechi e che sono i classici poser natalizi che tra una scorpacciata e l'altra di sostanze inquinanti (tra cui il silicone ambrato e il mirtillo silvaneggiante) fingono di ascoltare la classicità di Bono, nemmeno mi curo: il loro destino obama-like è alle porte, perennemente assediati da un rinascimento psicotico alla Eric e Dylan.
 
il professor G. nel famoso film di Bresson "Il Diavolo Probabilmente" indicava la causa della patologia del suo assistito (l'amorevole Antoine Monnier) nella nuova ondata di libido (anni settanta comunque sibbene tardi!): credo che questa retroazione mentale sia dovuta appunto a questa insaziabile fame di piccola morte, ancora una volta spaparazzata lombrosianamente dalla Grande Ordinatrice, le nuove Lady Diana Gaga Godiva della situation.
 
mi sembra di essere stato abbastanza chiaro, come una libellula marziana che scende a noi cantando delle esedre tuscane che millimetro 'opo millimetro pavoneggiandosi declinano nella mendace so cruel Terra.

Madonna santa. Ma che cazzo vai blaterando?
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#56 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 17 dicembre 2017 - 22:33

A me la recensione non è piaciuta granché, troppo prolissa, autocompiaciuta e trascinata nella gag, per quanto la tesi sia comprensibile e il giudizio probabilmente accurato.


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#57 Trickster017

    Rocker statale

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Inviato 17 dicembre 2017 - 22:37

la recensione è da culto assoluto, certo non ho nessuna intenzione di ascoltare il disco che senza alcun dubbio prevedo biecamente commerciale, buttato lì tra una pila di steroidi e una di coca tagliata benissimo.

è il classico disco che pre annuncia lo svenimento corpo vs. corpo del mille piani mancati della cristologia del coito natalizio, non lo so ma... sarà stato prodotto cageanamente da un Eno e da altri immani ventriloqui dello studio di registrazione.

U2 hanno saputo emozionarmi, commuovermi ma soprattutto traumatizzarmi indissolubilmente una ventina di anni fa, quando sentii per la prima volta l'ansiogena per quanto celeste dizione del Bono e della infinity guitar dell'Edge poi mi sono emancipato dai sentimenti umani e ho iniziato a coltivare la mia passione omicida per la musica industrial e contemporanea di cui ho scritto da almeno un decennio, penso anche in questo forum musicale.

Venderà benissimo, molto probabilmente il vinile quadruplo prodotto dalla Kawasaki e firmato in limited edition da Papa Francesco diventerà un must per il prossimo risorgimento umano... ma sono marxista in queste cose: prima cerco di conoscere i miei diritti labirintici (slipping away) e poi i doveri (pago sterline e mondanità di queso tipo...).

pensavo di leggere qualche flame magari innescato da qualche post bartolo deciso a sacrificare la salute psichica in quel di camucia per un mandorlato balocco avvelenato e invece niente: ammiro in modo assoluto quello che ha scritto Lassigue e Claudio che sono due persone vere e mettono davanti la loro preparazione musicale ed etica. dei tipi che commentano su FB con nominativi assurdi criticando l'ottimo Sechi e che sono i classici poser natalizi che tra una scorpacciata e l'altra di sostanze inquinanti (tra cui il silicone ambrato e il mirtillo silvaneggiante) fingono di ascoltare la classicità di Bono, nemmeno mi curo: il loro destino obama-like è alle porte, perennemente assediati da un rinascimento psicotico alla Eric e Dylan.

il professor G. nel famoso film di Bresson "Il Diavolo Probabilmente" indicava la causa della patologia del suo assistito (l'amorevole Antoine Monnier) nella nuova ondata di libido (anni settanta comunque sibbene tardi!): credo che questa retroazione mentale sia dovuta appunto a questa insaziabile fame di piccola morte, ancora una volta spaparazzata lombrosianamente dalla Grande Ordinatrice, le nuove Lady Diana Gaga Godiva della situation.

mi sembra di essere stato abbastanza chiaro, come una libellula marziana che scende a noi cantando delle esedre tuscane che millimetro 'opo millimetro pavoneggiandosi declinano nella mendace so cruel Terra.

Madonna santa. Ma che cazzo vai blaterando?
Tony, stai sbagliando approccio.
Non si legge Simon per avere un'opinione tra le tante, ma come fonte di ispirazione. E da una ricca fonte ognuno attinge qua e là, per quello che i nostri poveri mezzi ci consentono. Si attinge, dunque, non si pretende altro.
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#58 simon

    Scaruffiano

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Inviato 17 dicembre 2017 - 22:46

diciamolo senza tanti fronzoli: se i remix di Zooropa venivano predisposti dai maghi della programmazione cibernetica scientemente post rave, oggi come oggi, gli U2 puntano senza filtri alla trance più plastificata, agli Armin Van Buuren.

 

il mio post precedente era uno squisito ghiacciolo camomillato che prevedeva l'effrazione medicea del sintagma per svincolarsi anche dalla metafora dei gaudenti baudiani: ma è stato un attimo gentile tony, un attimo!


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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#59 blackwater

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Inviato 17 dicembre 2017 - 23:24

Davide, io capisco la tua posizione, ma davvero pensi che oggi possano essere questi bollitissimi U2 a uccidere alcunché? Per me sono anni che la musica mainstream - gestita sempre dai soliti noti - ha massacrato la scienza del refrain, di cui gli stessi U2 furono tra i più ispirati interpreti qualche decennio prima. Cosa conta, oggi, Bono Vox per un pubblico di ventenni? Peggio i Coldplay, semmai.

 

 

Claudio, ti racconto questo breve episodio: anni fa, forse cinque, forse meno, comunque in un frangente temporale che rientra nella quasi attualità, mi trovavo all'interno di un tram milanese, illuminato dal sole pomeridiano e domenicale. 

 

D'un tratto, ecco le porte aprirsi e lo spazio mobile affollarsi di una miriade di giovani, felici, belli, saranno stati quasi 20, chiassosamente contagiosi. Avevo gli auricolari, ciò nonostante il frastuono emesso dalle loro corde vocali mi portava repentinamente a sfilarli per poter udire quali rime fossero a portarli all'imminente estasi corale.

 

Era un brano di Vasco Rossi, uno degli ultimi Vaschi, un Rossi da 21esimo secolo inoltrato, istantaneamente recepito anche se lievemente stonato; una di quelle canzoni asciugate fino all'osso, con ritmica super basica, tre parole in croce e un filotto di ehhhh e ahhhh e ohhhh...

 

Non potei trattenermi da un'analisi fra me e me: Vasco era riuscito a catturare un'altra generazione, la quinta probabilmente e per riuscire nell'ennesima impresa aveva semplificato ulteriormente i suoi spartiti che, ricordiamolo per i più propensi all'immediato sarcasmo, nel primo lustro di carriera l'avevano  mostrato come protagonista a tratti, non rari, di un cantautorato logorroico, ancorché dotato della migliore agilità funky rock e derivati.

 

Poi arrivarono i primi slogan, inseriti in maniera avanguardistica, post Battiato, poi via via una proposta sempre più legata al movimento del bacino, della schiena, delle braccia, un incitamento sempre più fisico.

 

E, con il passare delle stagioni, un adeguarsi sempre più spinto ai dettami del ritornello corale, piatto, come la ritmica sottostante, prevedibile dopo pochi secondi, con strofa che sembrano capitate lì per caso, ma invece no, servono solo per preparare il terreno all'esplosione catartica, che è sempre più uguale ogni giorno che passa.

 

Gli U2 sono i Vaschi mondiali, come se non potessero farne a meno, costretti ad adempiere a un ruolo, quello di conquistatori sempre e comunque: quindi suoni (s)gonfi, quasi da videogioco, quando invece nei primi 15 anni di carriera si erano sempre dimostrati lungimiranti, anticipando i trend, cambiandoli, accorgendosi che determinate mode avevano il fiato corto (udire la produzione di Joshua e inserirla nel panorama 1986-87, provateci, sembra venir fuori da un altro universo, quello di sempre, nel senso di eterno; avrebbe funzionato anche dieci anni prima e funziona anche oggi).

 

Claudio, gli U2 sono al numero 1 ovunque, di nuovo, per l'ennesima volta, e per farlo, oltre a far leva su un grandissimo ufficio stampa e sul prestigio pari a quello dei Pink Floyd, stanno seguendo un tracciato da loro stessi inaugurato, ma ora veramente portato all'eccesso.

 

Ecco perché, nonostante qualcuno abbia voluto vedere nella recensione ironia, scherno, ho scritto di un album che potrebbe risultare epocale: perché oltre non si può andare, occorre virare. E il cambio di registro deve arrivare dai big, U2, Coldplay etc, perché sono loro a smuovere tutto, ad avere il massimo airplay.

 

Sebbene paia impossibile, e magari forse lo è, accidenti!, si può scrivere musica popolare anche in un altro modo. Un contemporaneo di Bono, tale Morrissey non lascia ai posteri sequenze di note biodegradabili che possono essere utilizzate in una miriade di contesti, fino a perdere anima e e unicità.

 

Perché sembra quasi che l'industria mainstream spinga verso una tipologia di canzone che possa e debba funzionare come sottofondo, come soundtrack per spot adv, come riempimento di ogni spazio, per forza.

 

Ma poi non rimane quasi nulla: negli ultimi dieci anni che brani evergreen hanno lasciato gli U2? 


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#60 solaris

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Inviato 18 dicembre 2017 - 00:03

Black, non dico tu non abbia ragione, ma te la stai prendendo eccessivamente col nemico più alla tua portata, l'unico che conosci realmente perché l'ultimo a far parte del tuo mondo. I giovani, target di quei refrain, sono già in tutt'altri luoghi, la cui atmosfera per te sarebbe istantaneamente nociva come neanche Venere. Ed è vero, gli U2 sono vecchi schiavi di questo meccanismo, che in parte hanno contribuito a creare, e come loro i finti giovani Coldplay. Ma sono una terra di mezzo pronta ad essere spazzata via, qualche vecchio-vecchio e qualche nuovo-vecchio li ascolta ancora, vita di rendita, ma contano come il 2 di picche.


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#61 blackwater

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Inviato 18 dicembre 2017 - 00:10

Black, non dico tu non abbia ragione, ma te la stai prendendo eccessivamente col nemico più alla tua portata, l'unico che conosci realmente perché l'ultimo a far parte del tuo mondo. I giovani, target di quei refrain, sono già in tutt'altri luoghi, la cui atmosfera per te sarebbe istantaneamente nociva come neanche Venere. Ed è vero, gli U2 sono vecchi schiavi di questo meccanismo, che in parte hanno contribuito a creare, e come loro i finti giovani Coldplay. Ma sono una terra di mezzo pronta ad essere spazzata via, qualche vecchio-vecchio e qualche nuovo-vecchio li ascolta ancora, vita di rendita, ma contano come il 2 di picche.

 

Ma sei sicuro?

 

Intanto sono loro a vendere ancora delle discrete quantità di dischi, per non parlare dei milioni che vanno ad assistere ai concerti.

 

Ma poi, perché dovrei fare finta di nulla? Perché dovrei accontentarmi?


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#62 Claudio

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Inviato 18 dicembre 2017 - 00:21

Black, non dico tu non abbia ragione, ma te la stai prendendo eccessivamente col nemico più alla tua portata, l'unico che conosci realmente perché l'ultimo a far parte del tuo mondo. I giovani, target di quei refrain, sono già in tutt'altri luoghi, la cui atmosfera per te sarebbe istantaneamente nociva come neanche Venere. Ed è vero, gli U2 sono vecchi schiavi di questo meccanismo, che in parte hanno contribuito a creare, e come loro i finti giovani Coldplay. Ma sono una terra di mezzo pronta ad essere spazzata via, qualche vecchio-vecchio e qualche nuovo-vecchio li ascolta ancora, vita di rendita, ma contano come il 2 di picche.

 

E' quello che penso anch'io. I milioni che vanno ai concerti sono in gran parte fan storici accumulati con i dischi delle stagioni d'oro, più qualche fratello minore convertito alla causa. Idem per i Depeche Mode attuali, secondo me, che pure riescono sempre a piazzare almeno una canzone decente ad album e a mantenere un suono discretamente originale. Ma i fan sempre per sentire "Never Let Me Down" ed "Enjoy The Silence" li vanno a vedere. So che su questo la pensiamo diversamente, ma io credo che tutti questi personaggi abbiano costruito il loro impero attuale sul passato e che alimentino il presente solo con grosse operazioni di marketing, senza provocare veramente qualcosa di così importante a livello musicale nel loro pubblico. Credo che molti fan siano così obnubilati dal cercare di farsi andare giù - a mo' di suppostona - anche il più insulso dei dischi e dei singoli, pur di mantenere alta l'opinione dei loro beniamini. Insomma, come quei fan di Bowie che incontrai al Glass Spider Tour e che si incazzavano se dicevi loro che "Never Let Me Down" faceva cagare, accusandoti di non essere allora un vero fan di Bowie etc. etc.


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#63 solaris

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Inviato 18 dicembre 2017 - 00:28

No ma quale accontentarsi, io ho direttamente skippato il disco, fai te... era giusto per parlarne e inquadrare il fenomeno.

 

Non penso d'avere nemmeno io il polso della situazione ma una rapida occhiata alle top tracks del 2017 di spotify rende abbastanza l'idea.

 

Oppure fai quest'altro esperimento: vai su youtube, cerca "U2", filtra per "quest'anno" e metti in ordine di visualizzazioni.

Guarda qual è il primo risultato. E guarda il secondo. E quante views hanno.

 

Schermata_2017-12-18_alle_00.59.45.png

 

 

Questa gente è finita e lo sa, campa benissimo di rendita, per carità, ma non hanno più alcun impatto.

Come la spiegheresti altrimenti una mossa disperata come quella dell'album infilato a forza su iTunes?

 

 

Claudio, per i concerti è un discorso ancora diverso. Ci si va per status, perché il nome buono fa serata, fa identità e fa curriculum, ma appunto è tutta roba "storica", chi va a vedere i DM nel 2017 magari neanche ha ascoltato per intero l'ultimo disco su internet, toh forse il live da Jimmy Fallon con la pianola bontempi in ascensore...


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#64 blackwater

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Inviato 18 dicembre 2017 - 01:41

D'accordo su tutto o quasi.

 

Ma, attenzione, il mio discorso è focalizzato sui costruttori, veri o presunti, di canzoni popolari, nella più classica tradizione, non di scioglilingua, anche brillanti, organizzati dal Guetta di turno.

 

Il tutto per arrivare alla domanda fatidica: perché un gruppo pop come gli U2, che non muore di fame, deve immergere il proprio canzoniere all'interno di schemi quasi guettiani?

 

Non basta l'originale (in entrambi i casi)? Pare di no


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#65 lazlotoz

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Inviato 18 dicembre 2017 - 09:06

Però secondo me il tuo scritto è su cosa dovrebbero fare gli U2 e non su cosa hanno fatto.

E credo che quello sia un errore da matita rossa.

 

 

Farlo con gli U2 significa semplicemente tirarti addosso molta più gente che farlo su mille altri. In più considera che chi è fan sfegatato degli U2 un minimo deve essere anche frustrato, che si deve sorbire 'sti bolliti.


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#66 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 18 dicembre 2017 - 09:34

Il tutto per arrivare alla domanda fatidica: perché un gruppo pop come gli U2, che non muore di fame, deve immergere il proprio canzoniere all'interno di schemi quasi guettiani?

 

Non basta l'originale (in entrambi i casi)? Pare di no

 

La mia impressione è che gli U2, così come i Coldplay, siano dipendenti/interessati maggiormente alla comunicazione al grande pubblico, forse davvero a prescindere dall'aspetto monetario, sicuramente a discapito della raffinatezza musicale, che davvero gli interessa sempre meno. Vogliono essere rilevanti, con quell'accezione positiva dell'essere pop che riguarda la quantità di persone a cui arrivi. Ma sono vecchi, e si son visti levare il tappeto da sotto i piedi, e cercano in tutti i modi di mantenere una voce: i CP con l'aspetto colorato e rassicurante e la poetica inspirational da instagram + i produttori in voga tra i giovini (così elementari e mamme le copri), gli U2 ancora fermi alle pose e la mise da rocker patetiche a quell'età e al coro da stadio che è l'unico momento di confronto che ne rassicura l'ego.


  • 4

#67 blackwater

    Scaruffiano

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Inviato 18 dicembre 2017 - 09:51

 

Il tutto per arrivare alla domanda fatidica: perché un gruppo pop come gli U2, che non muore di fame, deve immergere il proprio canzoniere all'interno di schemi quasi guettiani?

 

Non basta l'originale (in entrambi i casi)? Pare di no

 

La mia impressione è che gli U2, così come i Coldplay, siano dipendenti/interessati maggiormente alla comunicazione al grande pubblico, forse davvero a prescindere dall'aspetto monetario, sicuramente a discapito della raffinatezza musicale, che davvero gli interessa sempre meno. Vogliono essere rilevanti, con quell'accezione positiva dell'essere pop che riguarda la quantità di persone a cui arrivi. Ma sono vecchi, e si son visti levare il tappeto da sotto i piedi, e cercano in tutti i modi di mantenere una voce: i CP con l'aspetto colorato e rassicurante e la poetica inspirational da instagram + i produttori in voga tra i giovini (così elementari e mamme le copri), gli U2 ancora fermi alle pose e la mise da rocker patetiche a quell'età e al coro da stadio che è l'unico momento di confronto che ne rassicura l'ego.

 

 

Credo che tu abbia ragione


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#68 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 18 dicembre 2017 - 09:54

Gli u2 sono diventati la peste, non scherziamo. Grazie (anche) a loro vale tutto, pure Baglioni che fa Sanremo a 80 anni. Le banalità di bono le mettono nei baci Perugina, la chitarra infinita di Edge è l'assioma che in musica non esiste nè il ritmo né il silenzio.
Daje Black.
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#69 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 18 dicembre 2017 - 10:27

Claudio, per i concerti è un discorso ancora diverso. Ci si va per status, perché il nome buono fa serata, fa identità e fa curriculum, ma appunto è tutta roba "storica", chi va a vedere i DM nel 2017 magari neanche ha ascoltato per intero l'ultimo disco su internet, toh forse il live da Jimmy Fallon con la pianola bontempi in ascensore...

 
quindi io che sono depechemodiano della prima ora, io che ritengo A Broken Frame del 1982 (e non quelli dopo di cui parla claudio) il manifesto dei DM, e il loro capo assoluto, io che andrei a un loro concerto anche domani, io che credo abbiano almeno 2/3 brani nuovi ottimi per ognuno degli ultimi 4 album, io che ritengo Ultra e Exciter del 2001 due capi mostruosi, io che mi eccito davanti alle mosse di Gahan
 
giphy.gif
 
io io io
 
lo faccio per curriculum e status? 
 
pure a me fanno cagare gli U2 del dopo Boy (quindi da 40 anni quasi), e l'ho già detto, ma magari a alcuni piacciono e al concerto vanno per dei motivi analoghi ai miei (sui DM)

 

le analisi psicologiche sui motivi altrui sono tremende dai; non si può disprezzare in maniera soggettiva?


  • -1

 


#70 Gonzo

    Twenty-Three Lubed Up Schizophrenics With Delusions of Grandeur

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Inviato 18 dicembre 2017 - 10:37

Ti facevo più un tipo da Music for the Masses
  • 1

the best ever death metal band out of Denton
never settled on a name.
but the top three contenders, after weeks of debate,
were Satan's Fingers, and the Killers, and the Hospital Bombers.


#71 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 18 dicembre 2017 - 11:01

Ti facevo più un tipo da Music for the Masses

 
1987, lo considero già in piena svolta turbocapitalista ma ci sono dei brani incredibili come Behind the Wheel (e il livello è in generale è alto, un capo diciamo) e comunque ci sono 200 tipi di appassionati dei DM, con gusti diversi ma non per forza a blocchi che non comunicano, e la stessa cosa penso sia per gli U2 
 
all'estero nel 1987 riempivano già le arene e gli stadi, qui Palatrussardi e Palaeur

  • 0

 


#72 Tony Randine

    Utente misofono

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Inviato 18 dicembre 2017 - 11:05

 

Black, non dico tu non abbia ragione, ma te la stai prendendo eccessivamente col nemico più alla tua portata, l'unico che conosci realmente perché l'ultimo a far parte del tuo mondo. I giovani, target di quei refrain, sono già in tutt'altri luoghi, la cui atmosfera per te sarebbe istantaneamente nociva come neanche Venere. Ed è vero, gli U2 sono vecchi schiavi di questo meccanismo, che in parte hanno contribuito a creare, e come loro i finti giovani Coldplay. Ma sono una terra di mezzo pronta ad essere spazzata via, qualche vecchio-vecchio e qualche nuovo-vecchio li ascolta ancora, vita di rendita, ma contano come il 2 di picche.

 

E' quello che penso anch'io. I milioni che vanno ai concerti sono in gran parte fan storici accumulati con i dischi delle stagioni d'oro, più qualche fratello minore convertito alla causa. Idem per i Depeche Mode attuali, secondo me, che pure riescono sempre a piazzare almeno una canzone decente ad album e a mantenere un suono discretamente originale. Ma i fan sempre per sentire "Never Let Me Down" ed "Enjoy The Silence" li vanno a vedere. So che su questo la pensiamo diversamente, ma io credo che tutti questi personaggi abbiano costruito il loro impero attuale sul passato e che alimentino il presente solo con grosse operazioni di marketing, senza provocare veramente qualcosa di così importante a livello musicale nel loro pubblico. Credo che molti fan siano così obnubilati dal cercare di farsi andare giù - a mo' di suppostona - anche il più insulso dei dischi e dei singoli, pur di mantenere alta l'opinione dei loro beniamini. Insomma, come quei fan di Bowie che incontrai al Glass Spider Tour e che si incazzavano se dicevi loro che "Never Let Me Down" faceva cagare, accusandoti di non essere allora un vero fan di Bowie etc. etc.

 

 

Certo. Il fan medio della prima ora, quello che ha assistito a decine e decine dei loro concerti, c'ha una voglia di (ri)sentire Never let me down ed Enjoy the silence che non ti dico. Continuiamo a sparare cose a caso dai, che è divertentissimo.


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#73 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 18 dicembre 2017 - 11:07

Rondine ma tu che cavolo ne sai dei fan della prima ora?

hai già detto abbastanza cagate sulla svolta commerciale di St Vincent

 

ma non vi rendete conto che questi luoghi comuni sulla musica commerciale e altre boiate sono peggio delle rime del Liga?

e che fanno parte di un pensiero ancora più stereotipato di quello che si critica

 

tra l'altro pure il concetto di "svolta commerciale" (come altri simili) è abbastanza relativo, a qualcuno gli U2 iniziano a puzzare dopo Boy, come la mettiamo?


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#74 Folagra

    young signorino di una certa età

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Inviato 18 dicembre 2017 - 11:13

 

Ti facevo più un tipo da Music for the Masses

 
1987, lo considero già in piena svolta turbocapitalista ma ci sono dei brani incredibili come Behind the Wheel (e il livello è in generale è alto, un capo diciamo) e comunque ci sono 200 tipi di appassionati dei DM, con gusti diversi ma non per forza a blocchi che non comunicano, e la stessa cosa penso sia per gli U2 
 
all'estero nel 1987 riempivano già le arene e gli stadi, qui Palatrussardi e Palaeur

 

esatto: io li ho scoperti con Ultra, che metto tra i primi tre, forse solo dopo Songs of Faith and Devotion e Some Great Reward

comunque sono appena usciti i biglietti per il concerto di quest'estate a barolo (80 carte, dioladro!)


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When the seagulls follow the trawler, it is because they think that sardines will be thrown into the sea


#75 Tony Randine

    Utente misofono

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Inviato 18 dicembre 2017 - 11:15

Rondine ma tu che cavolo ne sai dei fan della prima ora?
hai già detto abbastanza cagate sulla svolta commerciale di St Vincent
 
ma non vi rendete conto che questi luoghi comuni sulla musica commerciale e altre boiate sono peggio delle rime del Liga?
e che fanno parte di un pensiero ancora più stereotipato di quello che si critica
 
tra l'altro pure il concetto di "svolta commerciale" (come altri simili) è abbastanza relativo, a qualcuno gli U2 iniziano a puzzare dopo Boy, come la mettiamo?


Se ti mando una foto della cassetta di Speak and spell, quella grigiolina con i titoli stampati in azzurro e ormai completamente cancellati, con la scritta "A place to bury pupu, fesso", posso convincerti del contrario?
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#76 Moreno Saporito

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Inviato 18 dicembre 2017 - 11:19

ho capito ma pure io ho la copia di Speak and Spell*** perché sono vecchio e ho già esposto sopra il mio pensiero, che non è uguale al tuo, è difficile da capire? I DM fanno anche 80 mila persone a concerto in Olanda e in Germania, è un po' assurdo psicoanalizzarle tutte in 2 righe, e sono sicuro che tra quei fan ce ne sono almeno 10mila che hanno sentito più musica di te, tieh

 

per gli U2 sarà uguale

 

***ho già scritto 100 volte che alle medie ho fatto il tema su Vince Clarke (titolo "il mio idolo")


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#77 Tony Randine

    Utente misofono

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Inviato 18 dicembre 2017 - 11:25

ho capito ma pure io ho la copia di Speak and Spell*** perché sono vecchio e ho già esposto sopra il mio pensiero, che non è uguale al tuo, è difficile da capire? I DM fanno anche 80 mila persone a concerto in Olanda e in Germania, è un po' assurdo psicoanalizzarle tutte in 2 righe, e sono sicuro che tra quei fan ce ne sono almeno 10mila che hanno sentito più musica di te, tieh

 

per gli U2 sarà uguale

 

***ho già scritto 100 volte che alle medie ho fatto il tema su Vince Clarke (titolo "il mio idolo")

 

Ah, ma quindi non si era capito che la penso esattamente come te? Sono io che mi sono messo a fare analisi sociologiche d'accatto per inquadrare il fan medio di X piuttosto che di Y? Bah...


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#78 Moreno Saporito

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Inviato 18 dicembre 2017 - 11:32

 
Certo. Il fan medio della prima ora, quello che ha assistito a decine e decine dei loro concerti, c'ha una voglia di (ri)sentire Never let me down ed Enjoy the silence che non ti dico. Continuiamo a sparare cose a caso dai, che è divertentissimo.


pensavo che questa frase significasse qualcosa tipo "al fan della prima ora non frega più nulla"

 

se non è così scusa, altrimenti vaffanculo


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#79 Tony Randine

    Utente misofono

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Inviato 18 dicembre 2017 - 11:36

 

 
Certo. Il fan medio della prima ora, quello che ha assistito a decine e decine dei loro concerti, c'ha una voglia di (ri)sentire Never let me down ed Enjoy the silence che non ti dico. Continuiamo a sparare cose a caso dai, che è divertentissimo.


pensavo che questa frase significasse qualcosa tipo "al fan della prima ora non frega più nulla"

 

se non è così scusa, altrimenti vaffanculo

 

 

No, era per sottolineare proprio il fatto che fosse una generalizzazione piuttosto buttata li', e che se propio dobbiamo catalogare per forza, inquadra più l'ascoltatore occasionale dei DM, che non i fan storici. Esattamente il contrario. Poi puoi mandarmi affanculo lo stesso, non è un problema.


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#80 Moreno Saporito

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Inviato 18 dicembre 2017 - 11:40

ma no, scusa, non avevo capito; ciao

 

non ti dico "ti voglio bene come a un fratello" solo perché hai un nick orrendo


  • 0

 


#81 Tony Randine

    Utente misofono

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Inviato 18 dicembre 2017 - 11:51

ma no, scusa, non avevo capito; ciao

non ti dico "ti voglio bene come a un fratello" solo perché hai un nick orrendo

Io invece te lo dicoo stesso, nonostante ti sia imfoiato con St.Vincent fuori tempo massimo.
  • 1

#82 Moreno Saporito

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Inviato 18 dicembre 2017 - 11:52

Io invece te lo dicoo stesso, nonostante ti sia imfoiato con St.Vincent fuori tempo massimo.


l'amore non ha tempo
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#83 Trickster017

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Inviato 18 dicembre 2017 - 11:54

 Io mò vi regalo due bei biglietti per il concerto degli U2 così voi due andate a fare i romantici lì. asd


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Keine Gegenstaende aus dem Fenster werfen


#84 Moreno Saporito

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Inviato 18 dicembre 2017 - 12:01

per me dei Depeche grazie, ormai costano più del trapianto del fegato (che cmq, per quanto mi riguarda, è alle porte)
  • 0

 


#85 Trickster017

    Rocker statale

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Inviato 18 dicembre 2017 - 12:27

A gennaio mi sa che mi asportano la colecisti, vedo un po' quanto vale sul mercato dell'usato e poi vedo cosa ci rimedio con la vendita. Mi sa che ti dovrai accontentare di un biglietto per Antonacci. Ma se ci rimedio una bella cifra ti prendo un posto per Sanremo 2018.

 

Comunque, tornando in tema, a furia di parlare degli U2 ora finisce che mi toccherà leggere sta benedetta e controversa recensione. Lo sapevo io. Era meglio stare lontano dal thread.


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Keine Gegenstaende aus dem Fenster werfen


#86 blackwater

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Inviato 19 dicembre 2017 - 18:05

A due passi dal 100esimo commento, ma in realtà sono già molti di più, è finalmente giunta la critica al sistema Paese

 

2ef6pza.png


  • 4

... sei solo chiacchiere e Baraghini 

 


#87 floods

    l'utente main$tream

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Inviato 19 dicembre 2017 - 18:10

Dai Davide basta pavoneggiarti, hai fatto una gran recensione dissacrante che ha fatto incazzare fans e non fans ma devi accettare la realtà, questa non sei riuscito a batterla asd

 

https://pitchfork.co.../9464-shine-on/


  • 2
RYM enafffffffiiiiooooooooolllll

#88 Mr telefax

    dendrite

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Inviato 19 dicembre 2017 - 20:48

Dai Davide basta pavoneggiarti, hai fatto una gran recensione dissacrante che ha fatto incazzare fans e non fans ma devi accettare la realtà, questa non sei riuscito a batterla asd

 

https://pitchfork.co.../9464-shine-on/

Pensavo l'avessero usata per i Coldplay (tanto per restare in tema rece)


  • 0
I personaggi e i fatti narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce

#89 simon

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Inviato 19 dicembre 2017 - 21:39

iù-tù dovevano ritirarsi circa una ventina d'anni fa, quando il loro mentore Eno che aveva inventato la musica ambientale, stava perseguendo la sclerotica anabasi del verticalismo temporale post Neroli.

 

the edge ha saputo scrivere delle pagine importanti della musica popolare, soprattutto quando ha saputo estrarsi dal condiloma iù-tù per jammare come un furetto assieme a dei platonici teutonici. che gli è successo? 

 

il bassista è innamorato del jazz e si lascia corrompere da sonorità da nail room... ma per quale motivo questa gente non omaggia Coltrane o Alan Vega? hanno gli stessi soldi di Gates e del vecchio Adorno eppure continuano a portare avanti una sorta di schematismo depressurizzato che sta alla musica come Zalone a Kubrick... 

 

l'edizione giapponese costa sessanta euro...


  • 1

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#90 Trickster017

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Inviato 19 dicembre 2017 - 22:29

Ho letto la recensione, finalmente. Pur non avendo ascoltato l'ultimo album (non ci tengo affatto, l'autolesionismo ha un limite), posso dire che una recensione del genere poteva/doveva essere scritta diversi anni fa, quando già gli U2 avevano smesso di avere qualcosa da dire o da proporre. Non tanto, ma almeno qualcosa. Non voglio arrivare al punto da affermare "ma chi diamine si ostina a comprare ancora un album degli U2?!" In realtà me lo chiedo davvero, perché anche se provo un forte sconcerto mantengo viva una sincera curiosità, perché non voglio rinchiuderni nel recinto dei miei soggettivissimi gusti. Però sarebbe fuorviante. Non è questa la domanda urgente.
Il tema è: si doveva scrivere una recensione tentando di trovare l'introvabile tanto per contentare qualcuno? Si doveva individuare per forza col microscopio qualche elemento da salvare?
Quindi concordo con la recensione. Solo una cosa: non avrei affatto menzionato i Coldplay e mi sarei risparmiato del tutto il dialogo immaginario con Martin. È anche divertente, volendo, però dopo una stroncatura così pesante (ma giusta) per i fan degli U2 quella deve essere sembrata una beffa ancora più dura da digerire.
  • 2

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#91 il mistico

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Inviato 19 dicembre 2017 - 22:59

 per i fan degli U2 quella deve essere sembrata una beffa ancora più dura da digerire.

 

va be' il fan è il diciottenne, ventenne massimo, poi ad una certa età te ne sbatti la minchia, che minchia devono digerire, cioè oggi ho mangiato il crudo più salato del mondo e mica mi sembra una beffa, non lo compro più e basta


  • 4

#92 blackwater

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Inviato 19 dicembre 2017 - 23:21

Ricordate Leonardo? Il tipo "... solo in Italia"?

 

Non contento di aver raggiunto una delle vette massime nella sempre verde chart dei luoghi comuni, freme, non è soddisfatto e allora rilancia!

 

2agnul0.png

 

 

E alla fine, mi dà appuntamento fuori dal locale, come ai vecchi tempi

 

28qyxkx.png


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... sei solo chiacchiere e Baraghini 

 


#93 simon

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Inviato 19 dicembre 2017 - 23:25

Ricordate Leonardo? Il tipo "... solo in Italia"?

 

Non contento di aver raggiunto una delle vette massime nella sempre verde chart dei luoghi comuni, freme, non è soddisfatto e allora rilancia!

 

2agnul0.png

 

 

E alla fine, mi dà appuntamento fuori dal locale, come ai vecchi tempi

 

28qyxkx.png

 

 

"pazzo, fissato con la musica e...su qualsiasi donna abbia occhi magnetici e profondi..."

 

asd  asd  asd  asd 


  • 0

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#94 Trickster017

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Inviato 19 dicembre 2017 - 23:45

per i fan degli U2 quella deve essere sembrata una beffa ancora più dura da digerire.


va be' il fan è il diciottenne, ventenne massimo, poi ad una certa età te ne sbatti la minchia, che minchia devono digerire, cioè oggi ho mangiato il crudo più salato del mondo e mica mi sembra una beffa, non lo compro più e basta
guarda, io proprio non lo so chi sia il fan. Sono tanti ed è pure ingiusto classificarli. Però scrive quel tale Leonardo, fan dichiarato, che meritavano almeno rispetto per meriti conquistati e poi ricorda quale capolavoro sia One ecc. Io penso che richiamare vecchi cavalli di battaglia non abbia senso perché non li si vuole cancellare dalla storia, ma si cerca di essere onesti su quello che sono diventati. A non averli stroncati a tempo debito, ci si ritrova oggi con qualcuno che ti chiede la "analisi tecnica" dei brani. Concordo con la recensione, ma sono pure disposto ad accettare la richiesta di maggiore rispetto.
Rispetto per il passato sì, tantissimo. Sconti sul presente no, nessuno.
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#95 blackwater

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Inviato 19 dicembre 2017 - 23:48

... non avrei affatto menzionato i Coldplay e mi sarei risparmiato del tutto il dialogo immaginario con Martin. È anche divertente, volendo, però dopo una stroncatura così pesante (ma giusta) per i fan degli U2 quella deve essere sembrata una beffa ancora più dura da digerire.

 

Ma non si tratta di un richiamo velleitario, di un'azione di schermo, di una feroce presa per il culo che nasconde intenti goliardici. Non ho scritto della capigliatura di Bono o della mono espressività di Larry.

 

Esiste una partnership, non siglata con atti formali, eppure evidente tra le due band, i cui destini melodici a un certo punto si sono incontrati; e non solo tra gli spartiti si "nasconde" l'accordo tra le parti, basterebbe dare uno sguardo al filmato che accompagna City of Blinding Lights, che è del 2004, non dell'altro giorno.

 

Gli stessi protagonisti chiusero il cerchio tre anni orsono, creando in un certo senso un autentico capolavoro

 

 

Con Cristiano che imita alla perfezione Bono, anche perché sono 15 anni che Bono imita Cristiano.


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#96 Trickster017

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Inviato 19 dicembre 2017 - 23:54

Ma a me sono bastati due tuoi commenti in tutto per capire che non sei tipo da gesti o dichiarazioni di scherno.
Però come tali sono stati percepiti dai fan più fedeli.
Detto questo, stavo cercando il pelo nell'uovo nella tua ottima recensione, mettendo in discussione qualche stralcio tanto per evitare l'insorgere di equivoci da parte di chi, già ferito nell'animo dagli U2 e non ancora rassegnatosi al loro declino (ma ormai sono in decomposizione, altro che declino), cercava un appiglio da qualche parte e invece ha subito un'altra bastonata da una recensione che non lascia scampo. È chiaro che ora vogliono vendetta! (Si fa per dire) Da qualche parte devono andare a sfogarsi.
Da parte mia, nessun equivoco, concordo.
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#97 il mistico

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Inviato 20 dicembre 2017 - 00:05

 

 

per i fan degli U2 quella deve essere sembrata una beffa ancora più dura da digerire.


va be' il fan è il diciottenne, ventenne massimo, poi ad una certa età te ne sbatti la minchia, che minchia devono digerire, cioè oggi ho mangiato il crudo più salato del mondo e mica mi sembra una beffa, non lo compro più e basta
guarda, io proprio non lo so chi sia il fan. Sono tanti ed è pure ingiusto classificarli.

 

 

mah la musica è un divertissement, io un trentenne non ce lo vedo proprio a fare il fan, cioè sono stato fan dei queen di vasco e basta, ma dopo i 18 essere fan è una cosa ridicola, soprattutto quando hai altre cose a cui pensare, questi artisti mi piacciono ancora oggi e come, li ho rivalutati a mente lucida e oggettivamente cioè  li paragoni ad altre band/musicisti e via magari trovi anche dei difetti qua e la' su qualche album o canzone,  ma a un certo punto li ascolti e basta di quello che pensa la gente te ne sbatti la minchia(magari ti metti dalla loro prospettiva, e dici e va be' se a x piace celine dion e sta contenta con quella musica a me che minchia me ne fotte)


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#98 Trickster017

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Inviato 20 dicembre 2017 - 00:18

Io e tutta Rozzano ci dissociamo dal modo di esprimersi di questo scurrile FAN degli Aerosmith, che non ha alcun rispetto per i fedelissimi supporter degli Udue, gente civile che la prende sempre con classe e se non gli piace la recensione ti aspetta fuori per un franco confronto...
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#99 Tony Randine

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Inviato 20 dicembre 2017 - 08:41

Ricordate Leonardo? Il tipo "... solo in Italia"?
 
Non contento di aver raggiunto una delle vette massime nella sempre verde chart dei luoghi comuni, freme, non è soddisfatto e allora rilancia!
 
2agnul0.png
 
 
E alla fine, mi dà appuntamento fuori dal locale, come ai vecchi tempi
 
28qyxkx.png


Fico. Invece tu che sei "migliore di lui", che fai? Screenshoti i suoi vaneggi e li posti in un forum pubblico, senza nemmeno prenderti la briga di oscurarne il nome (o parte di esso) solo per il gusto di metterlo alla berlina. Non fa una piega.
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#100 Trickster017

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Inviato 20 dicembre 2017 - 09:23

Oscurarne il nome? Non era mica una conversazione privata.

 

Detto ciò, io consiglio di sfidarlo a duello. Posso farti da padrino, porto io la sciabola, fidati è buona. Però all'alba no, non ce la farei mai a svegliarmi. Facciamo al tramonto.


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