19 replies to this topic

[ruggero acque]

La vita di Jeff Buckley diventerà presto un film.
Il cantautore americano, morto annegato nel 1997, in circostanze misteriose, è il soggetto di una pellicola biografica, attualmente in produzione. La regia e la sceneggiatura sono state affidate a Brian Jun, il cui debutto "Steel City" è stato nominato al Sundance Film Festival per il Gran Premio della Giuria.
"Questo film parlerà di come la musica fosse parte integrante della personalità di Buckley e delle strane coincidenze che segnarono la sua vita, a partire dalle similitudini con la vita di suo padre".

Il soggetto del film ha avuto il benestare di Mary Guibert, madre di Jeff, coinvolta, dalla morte del figlio, in tutti i progetti che lo hanno riguardato.

Più che coinvolta la madre, avevo sentito che era addirittura la produttrice del film. Mah, staremo a vedere.

[Farzan]

Il soggetto del film ha avuto il benestare di Mary Guibert, madre di Jeff, coinvolta, dalla morte del figlio, in tutti i progetti che lo hanno riguardato.

Più che coinvolta la madre, avevo sentito che era addirittura la produttrice del film.

interessante, aspetteremo.
c'è da dire che sua mamma è d' accordo per qualsiasi cosa che frutti soldi. Ha fatto un disco e mezzo e in giro ce ne sono almeno cinque.

[emma]

Sono molto perplessa.
Sono generalmente scadenti i film dedicati ai contemporanei, viziati da propositi narrativi discutibili, il primo dei quali è la verosimiglianza, un falso problema. Non è importante raccontare fedelmente la vita di qualcuno - impresa disperata a priori- quanto saper astrarre. E l'astrazione è patrimonio di pochi, grandi autori, di solito refrattari ad operazioni commerciali.
Non so immaginare chi cercherà di interpretare J.B., chi ne imiterà la voce, il modo di muoversi... E ' un pensiero che preferisco evitare.
Uno dei pochi tentativi , piuttosto recenti, di raccontare il rock, senza esagerare in caricature e prefiggendosi di arrivare al grande pubblico, è quello di Cameron Crowe in "Almost famous".
Non è un capolavoro, ovviamente, ma evita di scadere in stereotipi che sono dietro l'angolo e limita la sua analisi alla passione sincera che anima chi scrive di rock e musicisti.

[Merlo]

Non amo Buckley figlio, ma queste operazioni mi trovano sempre molto diffidente.
Piuttosto sarebbe stato meglio un bel documentario.

[Gika]

basta sciacallaggi mamma, lascialo riposare in pace...

[Zarathustra]

Temo che il film sarà troppo miticizzante ed idealizzato. La personalità di Jeff è stata sempre molto complessa e contrastata (come anche accadde per il padre), e richiederebbe una sensibilità ed un approfondimento che temo un film di questo genere non riesca ad offrire.
Secondo me il prototipo ideale di film di questo tipo è "Last days" sugli ultimi giorni di Kobain. Il regista da un'impronta originale e personale alla vicenda, il film trova una sua emotività particolare e mette lo spettatore in intimità con il personaggio di cui parla.

Come avete già detto, Mary non si è mai fatta scrupoli di speculare sulla morte del figlio (basti pensare che al funerale andò lei stessa a chiedere ai suoi due agenti di occuparsi dell'immagine di Jeff). E questo non lascia certo ben sperare.

[The_Fiery_Funaris]

l' unica cosa ch'è rimasta di jeff buckley sono le foto che un manipolo foltissimo di 15enni sceme appiccicano sulle rispettive pagine di myspace.
l' angelo dall' ugola d' oro, scrivono. e in effetti, per quel poco che si può valutare nel suo primo ed unico acerbo dischetto, è la sola cosa reale.

[emma]

l' unica cosa ch'è rimasta di jeff buckley sono le foto che un manipolo foltissimo di 15enni sceme appiccicano sulle rispettive pagine di myspace.
l' angelo dall' ugola d' oro, scrivono. e in effetti, per quel poco che si può valutare nel suo primo ed unico acerbo dischetto, è la sola cosa reale.

Accostare J.B. a certi fenomeni pseudomusicali da poster e da alte classifiche pop mi sembra decisamente "tranchant"...
E' vero che i discografici spremono fino all'ultima goccia l'immagine erotica di cantanti e musicisti rock - e lo fanno da sempre - ma negare a Buckley talento, che aveva davvero, liquidarne il valore ( sono d'accordo, ancora da dimostrare in pieno, ma "Grace" è un notevole esordio) con poche battute solo perchè, come Kurt Cobain, piaceva alle ragazze, mi sembra ingiusto. Viva i brutti (perchè sono tali)?

[The_Fiery_Funaris]

nono, sia chiaro che non si trattava di una critica poseur. ce n'è già tanti di stronzi che saltan sù e dicono "merda, schifo, deeocane" e chiudono lì.
dico solo che, tristemente parlando, a mio parere, di buckley è rimasto quello e poco altro. che cantasse bene è vero, ma ce n'è a centinaia di cantanti altrettanto dotati. che scrivesse pezzi della madonna, ancora no. forse se non s' affogava... poi mi parlate di "ottimo esordio". mi chiedo se non sia solo legato al discorso del "mito monodisco".

[The_Fiery_Funaris]

commento molto equilibrato, bravo.
anyway non mi riferivo ovviamente a te: erano domande che si estendevano un po' genericamente all' intera community (rido).

[emma]

mi chiedo se non sia solo legato al discorso del "mito monodisco".

Si ascoltano molti album dignitosi di artisti esordienti, cui seguono, non di rado, cd più furbi, concepiti sulla falsariga del precedente, per non spiazzare i fans e intascare soldi facili.
Nessuno potrà dirci se J.B. avrebbe retto all'urto della macchina da guerra che è il business strangolante delle case discografiche; ma grazie a quell'opera prima (della quale è autore, cantante, musicista) fa tremare lo stereo. Il mio si commuove regolarmente quando intona "Hallelujah" - omaggio da fuoriclasse a L.Cohen -, "Last goodbye" o "Lover, you should've come over".
Devo consolarlo, il mio stereo, eternamente innamorato ( )...

[whitekross]

a parte il fatto che ormai va di moda fare i film sulle star del rock (johnny cash, ray charles, cobain, ho sentito anche di hendrix e ian curtis: il che mi fa pensare più che altro alla penuria di idee che gira tra gli autori di hollywood...), credo che un film su JB in fondo possa essere anche motivo di interesse extra-musicale. di certo la sua storia è non convenzionale, penso soprattutto al rapporto con il padre (tra l'altro il vero genio di casa, ma questo è noto a tutti) difficile e controverso. certo, forse sarebbe stato meglio fare un film su TIM BUCKLEY, ma vabbè, qualcosa ci devono pure guadagnare...
in generale penso che sia molto difficile cogliere la personalità di un artista tramite una biografia cinematografica, e come ha detto emma c'è da essere scettici. c'è secondo me una contraddizione nelle operazioni di questo tipo: il pubblico a cui è rivolto il film sarà sempre più ampio di chi ama quel determinato personaggio, e il rischio di una banalizzazione o commercializzazione è dietro l'angolo. allora tanto vale fare come Gus Van Sant per Last Days (per quanto criticabile), che ha in un certo senso evitato di raccontare la "vera storia di Kurt Cobain", ha scelto un profilo più basso e forse ha colto maggiormante lo spirito del cantante dei nirvana.
poi magari arriva il film fatto bene e allora sarò felice di andarlo a vedere.

[Pierrot le fou]

si vabbè, vediamolo prima però.

[4ndrea]

anche io credo che un documentario sarebbe stato migliore......il film non credo verrà bene,ma tanto vale aspettare la realizzazione...vedremo alla fine se il risultato sarà consono alla grandezza del soggetto...