Cerco di porre rimedio a una delle lacune più vistose della sezione: ancora nessun thread per questo meraviglioso album, forse anche migliore del già memorabile debutto. Torna il gospel-soul bruciato nelle fiamme dell'inferno di Franklin James Fisher e compagni, con un lavoro compatto, duro, potente, che cita i giganti della musica black - dai Temptations a Gil Scott-Heron - spaziando dal punk all'elettropop raggelato dei Suicide, dall'industrial ai sermoni più allucinati di Nick Cave. Produzione solidissima di Adrian Utley (Portishead).
Un punto fermo di questo 2017, checché ne pensi Pitchfork, che canna completamente la recensione rifilandogli un incomprensibile 5.8 (altrove, invece, mi pare universalmente apprezzato).
Pezzi preferiti: Cry Of The Martyrs, The Underside Of Power, Death March, Cleveland.
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La valenza rivoluzionaria della musica degli Algiers è nell’aver rimesso al centro dell’attenzione i contenuti, elementi sempre meno rilevanti nell’orgia sovrapproduttiva moderna e qui finalmente assurti a componenti quasi primari.
Il nuovo album della band americana “The Underside Of Power” conferma la loro volontà di non arrestare l’incendiario insieme di musica e politica, continuando dunque a sporcarsi le mani, inacidendo tracce di northern soul, punk, avant-rock ed elementi musicali spuri.
http://www.ondarock....sideofpower.htm