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Guantanamo


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20 replies to this topic

#1 Pierrot le fou

    Roadie

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Inviato 29 giugno 2006 - 15:17

«Eccesso di autorità» «Guantanamo, Bush ha torto»

La decisione della Corte Suprema degli Usa: bocciate le scelte del presidente sui tribunali speciali per i detenuti 

WASHINGTON - La Corte Suprema degli Stati Uniti ha bocciato le scelte del presidente George W.Bush sui tribunali militari speciali per i detenuti di Guantanamo.
Nel decidere l'istituzione di una giustizia militare speciale per i detenuti di Guantanamo, l'amministrazione Bush ha violato la Convenzione di Ginevra.

� una delle indicazioni che emergono dalla sentenza del massimo organo giudiziario americano sul caso Hamdan, che obbliga ora Casa Bianca e Pentagono a ripensare l'intera procedura, ritenendola illegittima. Le motivazioni della sentenza sono state scritte dal giudice John Paul Stevens, il più 'liberal' tra i membri della Corte.



fonte: corriere
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#2 drugo cattivo

    Groupie

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Inviato 29 giugno 2006 - 17:52

E quando non si è dei bugiardi spudorati come le autorità americane, c'è sempre la buona vecchia ipocrisia europea a trarci un po' tutti d'impiccio...

http://www.rainews24.../itv_murray.asp

Non è Guantanamo, ma sempre di torture si tratta, e secondo me dà bene l'idea del livello morale nel quale tutti noi siamo immersi. :(
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#3 Guest_Number 5_*

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Inviato 29 giugno 2006 - 19:14

Era scontatissimo che la sentenza fosse negativa. A Guantanamo si torturano i detenuti e non si rispettano praticamente in nulla i diritti umani. Si è elevato a sistema esattamente ciò che si dice di voler combattere.
Guantanamo è  diventato un simbolo delle storture prodotte da una malintesa lotta al terrorismo in realtà nell'intimo vissuta, al di là della sovrabbondante retorica bushianofallaciana, solo come difesa della ricchezza e dei privilegi contro la povertà e il "mondo di fuori" e non come sarebbe giusto della cultura dei diritti contro quella del loro disprezzo. Per difendere la ricchezza si è finito per disprezzare i diritti umani, esattamente come fa chi si dice di voler combattere.
Ci siamo trasformati nel nostro nemico e solo i contrappesi e i meccanismi che ancora fortunatamene da noi esistono, sebbene avversati dagli stessi che dovrebbero prenderli come guida di quelal lotta che dicono divoler combattere in nostra difesa, hanno impedito una deriva che ad un certo punto è apparsa davvero imminente e hanno consentito ripensamenti come quest'ultima sentenza.
Quando in URSS, in Cile, in Sudafrica, in Cina o in Argentina si tenevano detenuti senza accusa né processo ci si indignava oltre ogni dire, a Guantanamo ci sono persone detnute da quasi cinque anni senza accusa né processo. Quando i detenuti venivano privati del sonno, veniva considerata una forma di tortura, a Guantanamo è la regola. Quandi i detenuti venivano bagnati con secchi di acqua gelata e interrogati in stanze gelide, o venivalìno lasciati per giorni immersi nelle proprie feci e nella propria urina in stanzini di 1 metro e mezzo per due, quando venivano assordati con musica a tutto volume per giorni interi, sono sempre stati metodi considerati tortura a tutti gli effetti perché SONO tortura. A Guantanamo questi metodi sono la regola.
Guantanamo deve essere chiuso punto e basta.
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#4 Naksh-i-dil

    Groupie

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Inviato 01 luglio 2006 - 17:21

Quando in URSS, in Cile, in Sudafrica, in Cina o in Argentina si tenevano detenuti senza accusa né processo ci si indignava oltre ogni dire, a Guantanamo ci sono persone detnute da quasi cinque anni senza accusa né processo. Quando i detenuti venivano privati del sonno, veniva considerata una forma di tortura, a Guantanamo è la regola. Quandi i detenuti venivano bagnati con secchi di acqua gelata e interrogati in stanze gelide, o venivalìno lasciati per giorni immersi nelle proprie feci e nella propria urina in stanzini di 1 metro e mezzo per due, quando venivano assordati con musica a tutto volume per giorni interi, sono sempre stati metodi considerati tortura a tutti gli effetti perché SONO tortura. A Guantanamo questi metodi sono la regola.



Con la differenza che la Cina e gli altri paesi che hai citato non vengono definiti "grandi democrazie" come invece vengono definiti gli USA, secondo me a torto. perché un paese che vuol chiamarsi democratico o civile non può macchiarsi di certe atrocità... non parlo solo di Guantanamo, ma anche della pena di morte e di come viene applicata, dell'uso di armi chimiche sui civili (e poi a sentir loro era Saddam l'unico che le usava) e altre cose. su Guantanamo vi consiglio la lettura di questo libro:

http://www.bol.it/bo...o=PIB&cdSito=BL

di Michael Ratner ed Ellen Ray (Nuovi Mondi Media)

Contenuto:
Questo libro è la più documentata e sconvolgente inchiesta su quello che è veramente il 'campo di detenzione per terroristi' di Guantanamo Bay. Svela cosa stia realmente accadendo nelle altre prigioni illegali di una rete tanto estesa quanto sconosciuta. Racconta di uomini senza nome, né accusa, né diritti, né speranza, interrogati all'infinito, con tutti i mezzi possibili, ad arbitrio dei loro carcerieri. Ecco spiegato perché Guantanamo è divenuta per molti, nel mondo islamico, l'icona di un occidente dal volto odioso, barbaro e ingiusto, non un deterrente al terrorismo, bensì il suo contrario. Gli autori del capitolo 5 e di parte dell'Appendice 1, in esclusiva per l'edizione italiana, sono Christian Benna e Fabio Cintolesi.
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#5 Guest_Mia_*

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Inviato 01 luglio 2006 - 18:09

Impressionante l'intervista a Craig Murray. Impressionante davvero. Siamo nelle mani di un'organizzazione criminale in piena regola.
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#6 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 01 luglio 2006 - 18:53

chissà perchè proprio ora si rifà vivo Usama Bin Laden... ma che strano, eh?

http://video.google....063692754011230
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« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#7 Guest_Number 5_*

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Inviato 03 luglio 2006 - 14:02

Quello che mi indigna più di tutto è che quelle persone vengono detenute a Guantanamo ufficialmente in attesa che si decida di quale reato incriminarle.
Prima ti arresto e ti tengo in galera indefinitamente, poi decido quando mi pare per COSA incriminarti e di conseguenza processarti. Stando ovviamente ben attento che quel qualcosa ti garantisca una condanna a morte o all'ergastolo, per di più senza che tu o i tuoi difensori possiate conoscere alcune delle "prove" che l'accusa porta a processo. Ovviamente per "ragioni di sicurezza".
Meglio nessun processo che farse del genere. Altro che "civiltà occidentale", queste sono offese al concetto stesso di "civiltà".
Saimo tornati addirittura a prima dell'habeas corpus. Meglio il codice di Hammurabi. Meglio in Cile ai tempi di Pinochet, perlomeno ti ammazzavano per un motivo noto a tutti e non stavano tanto a tirarsela con mille autogiustificazioni.
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#8 Pierrot le fou

    Roadie

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Inviato 11 ottobre 2006 - 06:57

Si consiglia la visione di The Road to Guantanamo, premiato come migliore regia a Berlino: la vera storia di 4 anglo-pakistani rinchiusi e torturati prima in un lager afghano e poi condotti a Guantanamo. Innocenti.

http://www.roadtoguantanamomovie.com/

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#9 Guest_runciter_*

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Inviato 17 dicembre 2006 - 10:04

WASHINGTON â?? The hard core of detainees held at America's Guantanamo Bay detention camp will be held indefinitely even if there is insufficient evidence to bring them to trial, a senior Bush administration official said.

http://www.nysun.com/pf.php?id=45212
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#10 Pierrot le fou

    Roadie

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Inviato 22 dicembre 2006 - 10:41

Guantanamo era poco, nasce Camp 6 Apre il carcere dell'«isolamento totale»

Patricia Lombroso
New York

Potrebbe chiamarsi Guantanamo Due ma non ci sono strade alberate e laghetti, solo sbarre d'acciaio, porte di vetro e la luce sempre accesa. Il supercarcere chiamato Camp Delta non bastava: la nuova sezione della galera per terroristi più famosa (e infame) del mondo è sempre nell'angoletto dell'isola di Cuba battente bandiera americana ma si chiama Camp 6, è costata 37 milioni di dollari, ospiterà 178 detenuti. Nei giorni scorsi ci sono entrati i primi 42 prigionieri. Tra loro potrebbe esserci anche David Hicks, l'australiano arrestato cinque anni fa in Afghanistan e da allora incamminato sulla via della pazzia. Ieri le autorità militari del carcere gli hanno negato la visita psichiatrica. La parola d'ordine di Camp 6 è «isolamento totale».
Nella vecchia Guantanamo i carcerieri potevano tutto (per esempio picchiare i detenuti, come hanno ammesso 23 secondini in un'inchiesta condotta dal Pentagono) e i carcerati niente. In quella nuova sarà peggio. «Il Military commission act approvato dal presidente Bush in ottobre ha spazzato via il poco diritto alla difesa che restava, e moltiplicato gli abusi di potere. E' urgente un'inchiesta internazionale indipendente». Cathryn Newell Beirman, dell'organizzazione Human rights wacht, ha appena visitato Guantanamo. Tutte e due le Guantanamo.

Siete riusciti a sapere chi sono questi 42 detenuti di Guantanamo gia trasferiti nel supercarcere?
Ogni dettaglio sui detenuti è tenuto segreto. Le notizie sono scarse e quanto realmente avviene in quel carcere è inaccessibile a chiunque non sia gradito alla Casa bianca e al Pentagono. Vale in particolare per gli osservatori dell'Onu e per le organizzazioni di diritti civili.

Quali sono le ragioni addotte dai militari per questo nuovo supercarcere?
Il comandante Robert Durand, che gestisce Guantanamo, sostiene che Camp 6 servirà a proteggere i secondini dai rischi di attacchi da parte dei detenuti che «non cooperano sufficientemente». Questi detenuti vengono classificati con il termine tecnico-militare di «poco arrendevoli».

Come si fa a diventare un detenuto «poco arrendevole»?
Causando incidenti per atti di disperazione spesso causati da pestaggi arbitrari e continui, violenze fisiche e mentali per chi osa resistere all'irruzione in cella, infrazioni arbitrarie, dissacrazione del Corano...

L'isolamento totale del nuovo carcere è legato ai casi di sciopero della fame collettiva e ai suicidi in cella avvenuti in giugno?
Aprire Camp 6 non è davvero una decisione motivata dalla salvaguardia dell'incolumità dei detenuti quanto dal fatto che essi costituiscono un pericolo, dice il Pentagono, per l'incolumità dei loro torturatori. Su che cosa sia un «asttacco dei detenuti» l'interpretazione del Pentagono è ampia e discrezionale. Un esempio citato dai militari consiste nell'utilizzo improprio da parte dei detenuti degli utensili in plastica loro forniti dal carcere.

Quali sono le condizioni di detenzione per i detenuti a Guantanamo, una volta trasferiti a Camp 6?
Il nuovo carcere è progettato per l'isolamento totale dei detenuti. Contiene 178 celle, ciascuna con un solo detenuto, senza alcun contatto con nessun altro. Le celle sono cubicoli, piccole tombe bianche con illuminazione artificiale 24 ore su 24. Ci sono un bugliolo in ferro e un giaciglio in plastica, null'altro. Il portello di accesso alla cella è in vetro, per escludere ogni forma di intimità. La cosiddetta area riservata per la ricreazione, cui nessuno ha diritto, è stata suddivisa in piccoli spazi di accesso individuale per impedire ogni forma di contatto fra detenuti. L'area delle docce è strutturata in modo tale che ogni detenuto viene incatenato mani e piedi prima di uscire dallo spazio doccia. Al secondo piano, dove ci sono le celle, è stata costruita una barriera di filo spinato per impedire i suicidi.

Human rights Watch, altre organizzazioni internazionali, governi europei, il segretario generale dell'Onu: avete tutti invocato la chiusura di Guantanamo per il trattamento inumano e degradante dei detenuti. Come ha risposto il Pentagono?
In modo talmente contorto che ogni volta che i militari rilasciano dichiarazioni sulle condizioni di detenzione a Guantanamo noi siamo costretti a decodificarle. Prendiamo l'isolamento tolate, ad esempio. I militari sostengono che i detenuti nelle celle di massima sicurezza in realtà non sono in condizioni di isolamento totale perché... ogni volta che subiscono gli interrogatori il loro isolamento viene interrotto.

http://www.ilmanifes...2006/art34.html
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#11 overnuke

    Roadie

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Inviato 22 dicembre 2006 - 10:51

E poi esiste ancora qualcuno che si chiede come si faccia ad essere antiamericani (inteso come contrari all'amministrazione della "grande democrazia"). Beh, dopo notizie di questo genere... 
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#12 arvic

    Classic Rocker

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Inviato 23 dicembre 2006 - 09:40

vergognoso, non c'è che dire...
Che poi questo è quello che noi conosciamo, chissà cosa succede in giro per il mondo, in dittature tipo Arabia Saudita, Corea del Nord, Cina, etc etc..
qualcuno sa per caso se quel famoso foglietto che ti obbligano a firmare quando entri negli stati uniti, in cui neghi di essere un terrorista un delinquente, e di non voler distruggere un'altra volta le torri gemelle, centri in qualche modo con il famigerato Patriot Act? Oppure era obbligatorio anche prima?
Per altro mi han preso pure le impronte digitali...
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#13 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 15 marzo 2007 - 11:48

Iniziano a confessare e quando confessano confessano tutto, ma proprio tutto, e pensare che noi si stava a postillare sul "metodo".

http://www.repubblic...-settembre.html

Qui un rapido sommario per chi ama le postille sul metodo
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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#14 Guest_galway_*

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Inviato 15 marzo 2007 - 12:26

I metodi sono comunque inaccettabili. Soprattutto quando ne restano coinvolti innocenti.
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#15 Guest_runciter_*

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Inviato 15 marzo 2007 - 12:41

ho come l'impressione che joseph fosse ironico... altrimenti dovremmo dare anche una bella revisione alla storia della santissima inquisizione, rivalutandone l'operato alla luce del gran numero confessioni ottenute.

forse non è il caso  O_O
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#16 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 15 marzo 2007 - 12:52

ho come l'impressione che joseph fosse ironico...


Mi pareva fosse evidente dal link a Amnesty, tutto quel processo è una farsa schifosa, indegna e tragica, una vergogna totale, leggete gli appelli per Fawzi al-Odah e per Sami al Hajj. Del resto Amnesty ne parla da anni nel più bieco silenzio (quando va bene, altrimenti ci troviamo anche a sopportare i "giustificazionisti") di tutti i gestori di cose occidentali.
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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#17 Lor444

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Inviato 15 marzo 2007 - 13:01

quando sento parlare o leggo di guantanamo mi sale una rabbia feroce...vorrei andare io a bussare alla porta di bush con la convenzione di ginevra e poi prenderlo a calci fino a fargli saltare i denti...a lui e a tutti i suoi accoliti e strateghi e generali!
perdonate lo sfogo ma atrocità del genere sono davvero intollerabili.
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"Together we stand, divided we fall"

#18 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 15 marzo 2007 - 19:20

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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#19 Guest_Number 5_*

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Inviato 15 marzo 2007 - 19:45

Sì, la "confessione" sbandierata in questi giorni è credibile come un marziano che fa il bagno nella Fontana di Trevi.
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#20 MisterX

    Groupie

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Inviato 16 marzo 2007 - 15:36

L'ho fatti tutti iiiiiiiiiiiiio gli attentati!

http://eventi.parma....th=188&ID=93186

:)

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#21 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 23 marzo 2007 - 11:50

Il ministro della Difesa Usa, Robert Gates, ha ribadito sul New York Times il suo desiderio di chiudere del campo di prigionia di Guantanamo, affermando che la sua esistenza e' vista all'estero come illegale e trasmette un'immagine negativa dell'America.
"L'istanza di Gates - scrive il quotidiano newyorkese nell'articolo, leggibile nell'edizione online - è un tentativo di trasformare il desiderio più volte espresso dal presidente George W. Bush di chiudere Guantanamo in un piano d'azione preciso, secondo i funzionari. In particolare - continua il Nyt - Gates sostiene che i processi a carico dei sospetti terroristi devono essere trasferiti in America, sia per renderli piu' credibili, sia perche' l'esistenza stessa di Guantanamo rende più difficile il più generale sforzo bellico" contro il terrorismo.
Il 'Times' aggiunge anche che l'istanza di Gates "è stata respinta quando il ministro della giustizia Alberto Gonzales e altri legali del governo si sono espressi contro il trasferimento dei detenuti nel campo di prigionia a Cuba in
territorio statunitense, come anche il vicepresidente, Dick Cheney.
A Guantanamo, ricorda il giornale, sono attualmente detenuti 385 prigionieri, per lo più combattenti talebani catturati in Afghanistan, ma anche 14 presunti leader di al Qaida. Fra questi ultimi Khalid Shaikh Mohammed, presunto stratega degli attentati dell'11 settembre 2001.


http://www.rainews24...sp?newsid=68375

Allora in pratica Guantanamo non va chiusa perchè è una vergogna mondiale di crimini impuniti contro l'uomo ma va chiusa per "questioni di immagine". All'estero Guantanamo è visto come illegale, all'estero. Dunque non è di per sè una vergogna ma è "opportuno" chiuderlo perchè così all'estero tornino a pensare quant'è bello il sogno americano e quant'è giusto il diritto stellestrisciato. L'immagine negativa dell'america. Questo conta, la schifosa "immagine", non l'esistenza di un fetido ignobile lager moderno dove qualsiasi discorso di "legalità" minima crolla. E poi senza l'immagine giusta lo sforzo bellico ne risente. Vuoi appoggiare qualcuno che porta democrazia e amore e poi all'estero ha questa immagine?
La guerra deve mantenere l'illusione dell'immagine del portatore di libertà-giustizia-pace-amore. L'immagine di noi nobili giusti portatori sani globali di occidente. Per questo i processi non devono essere giusti ma semplicemente essere quella farsa che sono solo un po' più credibili. Aggiungiamoci una cattedra di mogano per i tre giudici militari. Aggiungiamo un ologramma barbuto, olivastro col turbante a mo' di avvocato difensore. Aggiungiamo una pianta grassa e la scritta "La forza è uguale per tutti". Rendiamola più credibile questa condanna.
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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.





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