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Susanne Sundfør: " Music For People In Trouble " (Bella Union, 2017)


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33 replies to this topic

#1 {`tmtd`}

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Inviato 10 ottobre 2017 - 09:01

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La chiave di lettura di questo album, indipendentemente dallo strumento-cardine di una canzone, sia esso uno scarno pattern di chitarra ("Reincarnation") o un piano suonato in punta di piedi (la bella e intensa "Good Luck Bad Luck"), è l'acredine derivante dal contrasto fra il solenne e lo scheletrico. Già un pezzo come "The Sound Of War" mette in note questi concetti, dove se da una parte l'impianto strumentale è quanto di più essenziale si possa trovare, dall'altra abbiamo la voce chiara, limpida e leggiadra che in certi frangenti ha dentro di sé qualcosa di forte e imponente, donando al pezzo un qualcosa di inspiegabilmente stentoreo grazie anche alla coda dal sapore dark-ambient.
Nonostante la bella sensazione rilasciata da queste atmosfere, l'album, visibilmente un'opera ambiziosa, risulta monco e poco sviluppato, quasi abortito anche grazie a una durata troppo affrettata. Ed è dunque sugli episodi che la qualità generale si alza tantissimo, dove se le tracce già citate svettano sul resto, la fantastica "Undercover" ha ovviamente il predominio, mentre pezzi come "Bedtime Story" e "No One Believes In Love Anymore" gli stanno leggermente indietro in termini di efficacia e bellezza.

 

http://www.ondarock....leintrouble.htm


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#2 Damy

    pophead

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Inviato 10 ottobre 2017 - 13:44

Non mi piace :( "Undercover" rimane un gioiello ma quasi tutto il resto arranca proprio dal punto di vista emotivo. Colpa mia, perché col tempo il precedente si è rivelato un disco splendido e le aspettative erano forse troppo alte...
  • 1
OR

#3 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

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Inviato 10 ottobre 2017 - 16:38

Disco più tormentato rispetto al passato e allo stesso tempo più "suonato". Bellissima la collaborazione con Grant.

A me è piaciuto. 


  • 1

"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#4 beatoangelico

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Inviato 10 ottobre 2017 - 19:20

voto un po eccessivo per un "album monco e poco sviluppato"


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#5 {`tmtd`}

    Enciclopedista

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Inviato 11 ottobre 2017 - 06:33

voto un po eccessivo per un "album monco e poco sviluppato"

 

Alcune singole canzoni sono troppo belle per dare meno di 7. Sono stato indeciso fino all'ultimo fra 6,5 e 7..


  • 0

#6 Claudio

    I am what I play

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Inviato 11 ottobre 2017 - 09:12

 

voto un po eccessivo per un "album monco e poco sviluppato"

 

Alcune singole canzoni sono troppo belle per dare meno di 7. Sono stato indeciso fino all'ultimo fra 6,5 e 7..

 

In effetti con le stesse valutazioni Mik Saran avrebbe inferto un impietoso 5. Siamo diversi, diciamo così.


  • 1

#7 {`tmtd`}

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Inviato 11 ottobre 2017 - 11:14

 

 

voto un po eccessivo per un "album monco e poco sviluppato"

 

Alcune singole canzoni sono troppo belle per dare meno di 7. Sono stato indeciso fino all'ultimo fra 6,5 e 7..

 

In effetti con le stesse valutazioni Mik Saran avrebbe inferto un impietoso 5. Siamo diversi, diciamo così.

 

 

E per fortuna direi, ad ognuno i suoi metri di giudizio. :)


  • 1

#8 LM

    Sono un uomo non sono un fake.

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Inviato 16 ottobre 2017 - 18:19

Quest'album è una bellezza e un rimpianto. Se stesse tutto o quasi sui livelli dei momenti migliori sarebbe uno discone.

La prima volta che ho ascoltato Undercover ero sdraiato sul divano e ho fatto un balzo perché non credevo alle mie orecchie.

La Sundfor ha potenzialità illimitate, dovremmo augurarci tutti che riesca a usarle al 100% in un album perché ne uscirebbe un capolavoro.


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#9 Sleepyhead

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Inviato 17 ottobre 2017 - 10:50

Ma di grazia i momenti peggiori quali sono? Deve suonare Undercover per 45 minuti?


  • 0

"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."


#10 paloz

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Inviato 17 ottobre 2017 - 11:11

Boh, ad esempio "The Sound of War" secondo me gira molto a vuoto, ma anche altri pezzi non li trovo "pregni". La stessa "Mountaineers" decolla davvero quando entra Susanne, prima vabè John Grant ma non è che fossero grandi premesse.

"Ten Love Songs" non aveva un cazzo di momento morto, da cardiopalma tutto, sia nelle ballate che nei singoloni synth.


  • 2

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#11 Krynor

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Inviato 12 dicembre 2017 - 11:31

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#12 PDeVo

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Inviato 12 dicembre 2017 - 11:34

A Milano ci sono
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#13 paloz

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Inviato 12 dicembre 2017 - 11:57

Ma proprio alla Salumeria della Merda? :(


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#14 Krynor

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Inviato 12 dicembre 2017 - 12:31

Non è un bel posto?


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#15 paloz

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Inviato 12 dicembre 2017 - 14:36

Ho accennato nel live report di Peter Hammill, un locale finto snob e un po' malandato.
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#16 beatoangelico

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Inviato 12 dicembre 2017 - 18:58

susannonna la prossima volta vieni qui con un album migliore, ok?


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#17 {`tmtd`}

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Inviato 18 dicembre 2017 - 12:39

Ho visto le foto di quel posto e francamente mi sembra davvero piccolo e poco adatto.. Speriamo bene.


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#18 Reynard

    No OGM

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Inviato 18 dicembre 2017 - 15:04

5 marzo? Potrei andarci. 


  • 0
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#19 {`tmtd`}

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Inviato 21 dicembre 2017 - 14:08

Leggendo distrattamente la pagina wikipedia di Susanne ho letto questo:

 

Nel 2017, Susanne ha spiegato al The Daily Telegraph di essersi stancata della tecnologia e di volersi sentire di nuovo come la musicista che era un tempo, cercando suoni più naturali, minimali e acustici. Nella stessa intervista, Susanne ha spiegato di aver iniziato a sentire questa necessità contestualmente a un esaurimento nervoso e a un periodo di forte depressione e alcolismo seguito alla pubblicazione di Ten Love Songs. Per cercare di ritrovare se stessa, si è sfogata scrivendo nuova musica e ha intrapreso in un viaggio intorno al mondo, toccando l'Islanda, gli Stati Uniti, la Corea del Nord, la Cina, il Nepal, il Guatemala e l'Amazzonia.[39] Susanne ha inoltre preso parte a un ritiro sui Pirenei del Dark Mountain Project, ossia un gruppo di artisti eterogenei impegnati nella lotta alle crisi ecologiche e sociali. Tutte le foto presenti nel booklet dell'album sono state scattate durante questo viaggio intorno al mondo, in particolare quella in copertina è stata scattata in Guatemala.[40] L'ispirazione per Music for People in Trouble è arrivata anche dal saggio L'universo dal nulla del fisico e divulgatore scientifico statunitense Lawrence M. Krauss e dall'antologia di poesie News of the Universe curata da Robert Bly.

 

Ciò spiega l'aumento di peso da qualche anno a questa parte e la brusca sterzata dopo l'apertura pop. Chiaramente ha passato un brutto periodaccio... davvero non lo sapevo.


  • 4

#20 beatoangelico

    mainstream Star

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Inviato 21 dicembre 2017 - 16:49

generalizzo brutalmente, ma solitamente l'artista depresso produce belle cose, qui mi sembra il contrario


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#21 Bugskull

    Been going to bed early

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Inviato 21 dicembre 2017 - 23:02

Ma io non capisco esattamente dove sia il problema dell'album, a me pare pure meglio di Ten love songs. Undercover splendida ma non solo, pure The sound of war e Bedtime story per dire. Che poi il ritorno al folk non l'abbia chiesto nessuno non mi sembra un argomento significativo, visto soprattutto che a quanto pare corrisponde a un'esigenza personale.

(E poi come si fa a chiedere una svolta a una musicista? Mail? Fax? Piccione non credo visto che dovrebbe arrivare fino in Norvegia. Non è una domanda ironica eh, lo chiedo perché il nuovo degli Algiers non mi è piaciuto ed esigo un ritorno alle atmosfere più cupe del primo)


  • 3

#22 {`tmtd`}

    Enciclopedista

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Inviato 22 dicembre 2017 - 12:09

Nessuno esige niente, assolutamente. Fatto sta che a mio modesto parere questo nuovo album è fiacco al confronto della perfetta alchimia pop che era Ten Love Songs ma anche solo rispetto a The Brothel o The Silicone Veil. Alcune canzoni girano a vuoto purtroppo.. con questo chiaramente non stiamo mica dicendo che è un brutto album, d'altronde io l'ho recensito e gli ho affibbiato un bel 7 :D

Quello semmai che mi spiace è il fatto che pare stia ripudiando il contesto più "tecnologico", infatti sono convinto che l'innesto deciso dell'elettronica nella sua musica sia stato il passo che l'abbia trasformata da brava cantautrice ad una delle migliori artiste degli ultimi 7-8 anni. Ed inoltre, credo che l'apertura al pubblico con "Ten Love Songs", l'approccio quasi dance, l'ariosità e l'uscita dal contesto quasi cameristico, abbia giovato tantissimo alla sua musica.


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#23 paloz

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Inviato 23 dicembre 2017 - 19:05

Non so se mi ha influenzato sapere quest'ultima parte di biografia, ma oggi riascoltando l'album l'ho visto in tutta un'altra luce. Sofferto, riflessivo, disilluso. E persino gli arrangiamenti li ho trovati più preziosi di quanto mi fosse sembrato ai primi, boh, 5 ascolti?

Insomma, prima di Natale sono riuscito a darle il 7 e a togliermi sensi di colpa. Non vedo l'ora di incontrarla dal vivo.


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#24 paloz

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Inviato 06 dicembre 2019 - 17:33

Non perdete il live al Barbican, ci sono versioni migliori dell'ultimo album. Tanti assoli molto equilibrati, lei che una volta scaldata la voce solca vette inarrivabili. "Undercover" era incredibile già su album, qui è una pelle d'oca monumentale.

 

 

 

 


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#25 paloz

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Inviato 23 febbraio 2023 - 12:57

Nuovo album, blómi, in uscita il 28 aprile.

 

 

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#26 John Trent

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Inviato 23 febbraio 2023 - 13:07

Alleluia! Anche se mettendo insieme le tracce in cui canta nell'ultima trilogia dei röyksopp è come se avessimo il degno erede di Ten Love songs. Anzi, così, a scatola chiusa, spero che il duo ci abbia messo le mani davvero nel nuovo.
  • 1

#27 paloz

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Inviato 23 febbraio 2023 - 15:30

Non voglio smorzare gli entusiasmi, ma credo che da solista non ci lancerà più bombe synth-pop come quelle - peraltro il periodo Ten Love Songs per lei è coinciso con tutta una storia di dipendenze e depressione che glielo ha quasi fatto rinnegare del tutto.
Se poi quella è la copertina sarà quasi sicuramente un disco di ballate nostalgiche e intimiste a sfondo autobiografico, voce pianoforte archi e così via.


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#28 John Trent

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Inviato 23 febbraio 2023 - 15:58

C'è già un nuovo brano su Spotify, più tardi ascolto. L'importante è che non sia come l'orribile esordio.
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#29 {`tmtd`}

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Inviato 25 febbraio 2023 - 14:21

 


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#30 Connacht

    :.::

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Inviato 25 febbraio 2023 - 20:50

alyosha mi è piaciuta molto, dolce e commovente tra i suoi rintocchi acustici e di pianoforte, con la sua voce emozionante e delicata, mentre leikara jiod non mi ha colpito particolarmente (diciamo senza lode e senza infamia)


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You're an island of tranquillity in a sea of chaos. :.:: Last.fm

 

jazz-sebastian-bach-2.png

 

The sun is far away
It goes in circles
Someone dies
Someone lives
In pain
It is burning
Into the thin air
Of the nature
Of a culture
On the dark side
Under the moon

#31 John Trent

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Inviato 28 aprile 2023 - 07:35

Uscito Blomi. Bisogna mettersi con calma perché sembra bello tosto e stratificato, non è quello che avrei voluto da lei ma ho belle sensazioni ad un primissimo ascolto notturno. Non ho capito una cosa: perché i titoli in Norvegese e i testi in inglese?
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#32 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 28 aprile 2023 - 10:20


Ho sentito,leggendo il topic, Undercover: ricorda nei pseudo ritornelli Spara Amore di Bersani asd
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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#33 paloz

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Inviato 24 giugno 2023 - 17:53

blómi

 

Anche qui bisognava entrare con pazienza, in punta di piedi. L'album più "sacrale" di Susanne, suona dall'inizio alla fine come un limbo, o meglio una sorta di Bardo buddhista. Non ricordo un altro disco così permeato da un senso di morte serena, di arrendevolezza al mistero di ciò che ci attende oltre la soglia dell'esistenza. Il tutto mescolato alle teorie antroposofiche / psicoanalitiche / esoteriche del nonno Kjell Aartun, le cui parole attraversano gli episodi più astratti e impalpabili come chiose al viaggio interiore della Sundfør.
Ai primi 3-4 ascolti non arriva del tutto, davvero. Insistete.


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(Samuel Beckett, Malone Dies)


#34 {`tmtd`}

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Inviato 04 luglio 2023 - 07:13

Sì brava bello e molto evocativo, ma rimango dell'idea che questa sua conversione (che poi tanto conversione non è perchè i suoi primi album così erano) all'essenzialità l'abbia un po' appiattita nel novero delle cantautrici acustiche nel cui calderone è davvero difficile emergere. A partire da "The Brothel" la sua musica si era arricchita di tutta una serie di suoni e soluzioni ritmiche ed era diventata più poliedrica frizzante e varia, fino al culmine di quel mezzo capolavoro di "Ten Love Songs". Un gran peccato anche se rimane un talento pazzesco.


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