43 replies to this topic

[William Blake]

VENEZIA 74 - "Madre!" si lascia vedere senza particolare entusiasmo e nella consapevolezza di assistere a un'opera minore rispetto alle ultime uscite del regista americano

 

 

http://www.ondacinem...-aronofsky.html

[bELLE ELLEish]

VENEZIA 74 - "Madre!" si lascia vedere senza particolare entusiasmo e nella consapevolezza di assistere a un'opera minore rispetto alle ultime uscite del regista americano
 

 
http://www.ondacinem...-aronofsky.html

#recensioneoscura

[Sandor]

C'è lo spiegone di Aronofsky,siamo al confine tra genialata e stronzata.

http://www.ilcineocc...rren-aronofsky/

[William Blake]

non c'è manco bisogno dello spiegone, eh. l'allegoria è talmente sbattuta in faccia da essere chiara. il punto è che il film non si regge in piedi e che l'obiettivo principale di Darren (il discorso ambientalista) passi totalmente in secondo piano rispetto alla cornice allegorica (che sottintende altre sotto-allegorie) dimostra come "mother!" gli sia sfuggito di mano...

 

la cosa che mi fa sorridere è che persone che forse fino all'altro giorno non sapevano nemmeno in che contesto utilizzare il termine "allegoria", ora lo usano per apprezzare il film: "è un'allegoria, è un film difficile, bisogna rifletterci". ma la presenza dell'allegoria non certifica la riuscita del film

[piersa]

Vado a vederlo

[pooneil]

Sarà che desideravo fortemente che mi piacesse (e infatti mi è piaciuto - #autoefficacia), ma l'ho trovato un film pazzesco, che riesce a spingersi sempre oltre scena dopo scena e con una JLaw come l'ho sempre voluta, forse un po' troppo imbambolata nelle prime scene.

 

Che goduria, per un po' non voglio leggere critiche kattive e spiegoni per non distruggermi la magia.

[ucca]

Sarà che desideravo fortemente che mi piacesse (e infatti mi è piaciuto - #autoefficacia), ma l'ho trovato un film pazzesco, che riesce a spingersi sempre oltre scena dopo scena e con una JLaw come l'ho sempre voluta, forse un po' troppo imbambolata nelle prime scene.

 

Che goduria, per un po' non voglio leggere critiche kattive e spiegoni per non distruggermi la magia.

 

La critica mi sembra poco indicativa, sia perchè è molto pigra sia perchè mi ricordo venir stroncato "Frank" film che ho adorato..quindi prima vedere e poi giudicare.

[Fidelio]

Ho scritto un paio di righe su Mother! 

https://diariodirors...8/01/23/mother/

Per me, uno dei migliori film di Aronofsky

[ucca]

Visto ieri, come sempre quando su ondacinema c'è una critica negativa, il film mi piace:)

E' sicuramente caciarone, eccessivo, poco lineare e sicuramente non tutto torna. Detto questo, avrà anche dei difetti.

L'allegoria che io ci vedo più che con madre natura, che trovo un pò presuntuosa, è come il processo creativo.

La donna nella vita di Bardem rappresenta la casa, la stabilità, il mettere a posto un caos che quindi non genera alcunchè.

Infatti non scrive più una riga. Quello che lui fa è popolare questo piattume di persone, di situazioni.

Da li nasce tutto, fino al sacrificio finale. Difatti lui non riesce mai a decidersi su cosa venga prima, l'amore o l'amore degli altri.

Tutti diventa quindi funzionale all'accrescimento del suo ego, è abbastanza eloquente la scena dopo il parto appunto.

Probabilmente è il film più comico di Arofofsky, mi sono fatto un sacco di risate nelle scene di guerra.

Lei molto molto brava, non me l'aspettavo.

..

Non è il suo film più bello però, 

[Tom]

Aronofsky e' uno di quelli che mi stava sulle balle e col tempo ho rivalutato. E' una specie di Von Trier piu' ingenuamente americano: brovvoga, ma ci crede. Ci e' e non ci fa. O comunque fa le cose come se ci fosse.

 

Fa il film sulla dddroga? Zac, ti butta li' un pippone sulle dipendenze che in confronto Muccioli era Timothy Leary.

Fa il film New Age? Braaaaaaaa, ci va giu' di metaforoni e visioni cosmiche con totale sprezzo del ridicolo e del pericolo

Fa il film con l'ex divo? Si zerbina e gli da in mano tutto il film, "Prego, Signor Rourke, facci lei. Non sono degno."

Fa il film sulla danza classica? Accumula qualsiasi possibile luogo comune su ballerine, teatro, arte come se ne andasse della sua vita mancarne mezzo.

Non li ho visti, ma mi dicono che Pi greco e' un film sulla numerologia che pare girato da quello con la stagnola in testa perche' i satelliti non gli leggano il pensiero e Noah sembra un editoriale della Torre di Guardia.

 

La cosa e' che se li prendi per il verso giusto sono film paradossalmente divertenti. Si', pure The Fountain.

 

Idem con patate questo Madre!

Prendilo sul serio ed e' un mattonata che ti seppellisce nei suoi metaforoni paghi 2 prendi 3 comprati giu' all'hard discount delle velleita'. Prendilo come un film stramboide in cui succedono cose sempre piu' stramboidi, fino al delirio totale, ed e' uno spasso. Aronofsky, come appunto Von Trier, tratta il cinema d'autore come fosse cinema di genere, rispettandone le regole e allo stesso tempo parodiandole. Che rispetto al danese il processo sia forse inconsapevole rende il tutto ancora piu' divertente.

[ucca]

Si infatti mi stupisce che nessuno abbia notato quanto faccia ridere la parte finale. 

[pooneil]

Prendilo come un film stramboide in cui succedono cose sempre piu' stramboidi, fino al delirio totale, ed e' uno spasso.

 

Cuotolo, aggiungo che la seconda visione è stata altrettato soddisfacente.

Per me è inoltre salutare che esistano film del genere nel mainstream odierno.

 

p.s. risparmia post: spero che Entertainment ti piaccia

[Earl Bassett]

 

Fa il film con l'ex divo? Si zerbina e gli da in mano tutto il film, "Prego, Signor Rourke, facci lei. Non sono degno."

 

 

In questo senso non so quanti si siano accorti di come The Wrestler sia praticamente un remake di Homeboy, film ormai dimenticato scritto e interpretato da Rourke a fini anni 80.

Comunque anche a me Aronofsky non dispiace, è uno che sa prendersi i suoi rischi e non teme di giocare pesante.

[Tom]

Bello Homeboy, uno dei miei primissimi cult (per anni c'ho avuto il pezzo di Clapton in cassetta, registrato dalla radio). Non c'avevo mai pensato, ma e' vero ci sono parecchie analogie con The Wrestler.

[Earl Bassett]

Homeboy l'ho rivisto non molto tempo fa, è veramente un bel film, rispetto a The Wrestler gli manca solo un po' di mestiere e di malizia, alla fine il suo punto di forza è po' la sua debolezza perchè a volte la sua assoluta sincerità lo fa diventare quasi imbarazzante.

Tra l'altro c'ha la colonna sonora di Eric Clapton, è stato girato nella springsteeniana Asbury Park ed è uno dei film preferiti di Bob Dylan, più rock di così (ovviamente pure io il pezzo di slowhand ce l'avevo su cassetta registrato alla radio, incredibile e un po' inquietante come i ragazzi degli anni 70 c'abbiano un sacco di ricordi in comune....  )

[The Joker]

Non mi sono ancora fatto un'idea precisa, lo dovrei rivedere, al momento oscillo costantemente fra "boiata galattica" e "film coraggioso e interessante, da vedere assolutamente". Di sicuro so due cose: 1) è il tipo di film da non andare a vedere in sala se si ha l'imbarazzo facile, 2) alla banalità e all'omologazione preferisco comunque questo tipo di cinema che si prende dei rischi, alimenta il dibattito ed "esce" pure le tette della Lawrence (che se aspettavamo gli Hunger Games o i perfettini alla David O'Russell stavamo freschi).

[Tom]

1) è il tipo di film da non andare a vedere in sala se si ha l'imbarazzo facile,

 

Ma questo ormai succede per qualsiasi film appena - appena fuori dagli schemi, altro che film davvero fuori come Madre!.

 

L'altra sera a vedere Downsizing a giudicare dalle reazioni alle battute in sala sembrava che fossimo in quattro a vedere una commedia sentimentale con uno spunto surreale. Il resto della sala sembrava stesse vedendo un film d'avanguardia russo sottotitolato in finlandese. Tutto uno sbuffare, parlottare, muoversi, spippolare coi cellulari. Quando e' finito uno davanti a me e' saltato su con un "Ah!" liberatorio, il tipo a fianco a me si e' scusato con due tipe per averle portate a vedere un film del genere; risposta di una delle tipe: "Dai, peggio del Racconto dei racconti non e' stato."

[The Joker]

Eh, non hai tutti i torti...motivo per il quale in sala vado molto molto poco (con rammarico).

[ucca]

Non mi sono ancora fatto un'idea precisa, lo dovrei rivedere, al momento oscillo costantemente fra "boiata galattica" e "film coraggioso e interessante, da vedere assolutamente". Di sicuro so due cose: 1) è il tipo di film da non andare a vedere in sala se si ha l'imbarazzo facile, 2) alla banalità e all'omologazione preferisco comunque questo tipo di cinema che si prende dei rischi, alimenta il dibattito ed "esce" pure le tette della Lawrence (che se aspettavamo gli Hunger Games o i perfettini alla David O'Russell stavamo freschi).

 

A Roma non è praticamente arrivato nemmeno nelle storiche sale d'essai. Ha pagato probabilmente i fischi di Cannes, dove hanno premiato La Stanza del figlio, eh.

Se parliamo di boiate, ricordiamoci sempre chi hanno premiato da quelle parti. E' un film alla Von Trier, avete ragione. O lo ami, o lo odi. Io mi ricordo alcune scene (quando imbiancano casa, o gli staccano il lavandino, il telefono, la vecchina che scappa!) che sono da spisciarsi, poi si bisogna avere un pò di gusto del grottesco per apprezzare certe cose. 

[pooneil]

Va anche sottolineato però che visivamente è bellissimo eh.

 

Il mio momento preferito SPOILER è quando JLaw (the fappening much, The Joker?) grida MURDERERS, MURDERERS!

Che lei a gridare è bravissima, come già in Joy quando sbrocca contro il marito fannullone.

[ucca]

si è vero, da vedere in lingua originale lei ha una voce bellissima

[Giuseppe Bergman]

Ma infatti come commedia grottesca va benissimo, davvero allucinata e divertente

Quel che perplime è la convinzione / seriosità con la quale vi si pretende di innestare metaforoni di varia natura, da parte di Aronofsky

 

E le sue vergognose sciarpette

 

Immagino sia la chiave per poter riuscire a far passare un film del genere ad un pubblico così vasto

[William Blake]

 

Quel che perplime è la convinzione / seriosità con la quale vi si pretende di innestare metaforoni di varia natura, da parte di Aronofsky

 

 

 

per altro l'allegoria biblica oltre a essere chiarissima (Dio-MadreNatura-Adamo&Eva-CainoeAbele-CorpusChristi etc) è stata anche confermata da Darren. 

[ucca]

La lettura "biblica" mi sembra banale e forzata devo dire. E' anche vero che la chiave comico/grottesca è del tutto assente negli altri film di aronofsky (e non in Von Trier per dire) quindi forse potrebbe essere involontaria. A volte capita.

[Giuseppe Bergman]

 

 

Quel che perplime è la convinzione / seriosità con la quale vi si pretende di innestare metaforoni di varia natura, da parte di Aronofsky

 

 

 

per altro l'allegoria biblica oltre a essere chiarissima (Dio-MadreNatura-Adamo&Eva-CainoeAbele-CorpusChristi etc) è stata anche confermata da Darren. 

 

 

Sisi intendevo dire che era proprio intenzione evidente di Aronofsky, post mio poco chiaro

[cinemaniaco]

finché restava nei dintorni del surrealismo thriller alla lynch o polanski, tra paranoia, psicosi e malattia mentale, dei primi 30-40 minuti, poteva ancora dirmi qualcosa. del resto aronofsky ha anche questo nelle sue corde, come pi greco e cigno nero testimoniano. invece poi il film sbraca nei territori kitsch (o trash) autoriali di the fountain e nell'allegorismo biblico-ecologista alla noah. ed aronofsky è anche questo. è un talento di regista - basta vedere anche come gira questo film, incollato al pov della sua protagonista e con un diabolico senso del ritmo - ma sa farti cadere le palle come pochi altri in attività. il film diventa ben presto un pastrocchio indigeribile

alla fine i due film di aronofsky che mi piacciono di più sono i suoi due film realistici, cioè requiem for a dream e the wrestler. perché aronofsky sa fare pure questi film. il realismo è più rassicurante? sicuramente, ma almeno ti tiene con i piedi per terra e ti evita tonfi irrimediabili. onore comunque alla paramount che rischia tutto producendo un film del genere. ma non c'è da stupirsi se il film è stato un flop ed ha irritato il pubblico. bisognerebbe trovare anche una via di mezzo tra cinema così polarizzante e cinema industriale. ce ne sarebbe tanto bisogno

[ucca]

ma ce ne fossero di registi che non tengono i piedi per terra. Fare arte è rischiare tutto, sennò che cazzo la fai a fare?

[cinemaniaco]

ma ce ne fossero di registi che non tengono i piedi per terra. Fare arte è rischiare tutto, sennò che cazzo la fai a fare?

basta che "non tenere i piedi per terra" non diventi solo una scusa per partorire stronzate in libertà per appagare il proprio narcisismo - nessuno infatti ti obbliga a rendere pubblica la tua arte, puoi benissimo produrre la tua arte solo per te, se dialogare con il pubblico non è di tuo interesse … o sennò metti in conto che ricevere critiche e pernacchie sia legittimo, invece di gridare all'ottusità della gente che non capisce (che magari è anche vero )

poi l'arte è libera, ognuno ha la propria visione. per me raccontare una storia e cercare di coinvolgere il pubblico non vuol dire necessariamente sacrificare una visione personale o rinunciare a comunicare concetti intellettuali. è che è molto più difficile

[ucca]

non so perchè non sia piaciuto. a me ha comunicato tantissimo, ha fatto ridere, riflettere, è un film ripeto sul rapporto tra artista e "casa", la tranquillità viene presentata come la morte per chi vuole continuare a creare (tanto che lui è in crisi quando tutto va bene). Poi il delirio finale è qualcosa che mi ha fatto molto godere, ma se non ti piace il grottesco, capisco..

[Giubbo]

finché restava nei dintorni del surrealismo thriller alla lynch o polanski, tra paranoia, psicosi e malattia mentale, dei primi 30-40 minuti, poteva ancora dirmi qualcosa. del resto aronofsky ha anche questo nelle sue corde, come pi greco e cigno nero testimoniano. invece poi il film sbraca nei territori kitsch (o trash) autoriali di the fountain e nell'allegorismo biblico-ecologista alla noah. ed aronofsky è anche questo. è un talento di regista - basta vedere anche come gira questo film, incollato al pov della sua protagonista e con un diabolico senso del ritmo - ma sa farti cadere le palle come pochi altri in attività. il film diventa ben presto un pastrocchio indigeribile

alla fine i due film di aronofsky che mi piacciono di più sono i suoi due film realistici, cioè requiem for a dream e the wrestler. perché aronofsky sa fare pure questi film. il realismo è più rassicurante? sicuramente, ma almeno ti tiene con i piedi per terra e ti evita tonfi irrimediabili. onore comunque alla paramount che rischia tutto producendo un film del genere. ma non c'è da stupirsi se il film è stato un flop ed ha irritato il pubblico. bisognerebbe trovare anche una via di mezzo tra cinema così polarizzante e cinema industriale. ce ne sarebbe tanto bisogno

 

meglio un film-pastrocchio che suscita le montagne russe dentro di te (a loro modo uniche), piuttosto che l'ennesimo film perfetto, con i piedi per terra, chirurgico.

[cinemaniaco]

sessantottini

al di là delle battute (mie) e degli slogan (vostri), il mio è anche un ragionamento frutto diciamo di un pregiudizio che ho nei confronti di molto cinema d'arte, a mio parere spesso mancante di pragmatismo e piegato/piagato dalla visione totalizzante e dal protagonismo dell'Autore

questo film mi pare esemplificarlo bene

però se è questo che cercate e che vi piace, chi sono io per giudicare?

p.s: "piedi per terra" non vuol dire mettere da parte le ambizioni e fare il compitino. sennò dovreste buttare 3/4 di storia del cinema e tenervi solo trier ed aronofsky secondo i vostri parametri

[ucca]

ma quali parametri? è un film con una metafora e diverse scene paradossali, non s'è inventato niente. La parte più divertente è quando gli sfasciano casa e il bambino viene sacrificato.

E' una metafora tanto ostica? A me pare di no, c'è dell'ego dell'autore che schiaccia tutto fino addirittura a fare del figlio un trofeo da dare in pasto ai fan. Il tutto è reso molto bene, ben girato etc.

Non ci vedo niente di particolarmente criptico, anche se il regista ha un pò travisato nelle interviste come fa robert smtih quando dice che le sue canzoni non parlano affatto delle moglie

[Twin アメ]

anche se il regista ha un pò travisato nelle interviste 

 

Ovvero?

[ucca]

tutta la metafora della bibia, secondo me l'ha detto perchè si vergognava a dire la verità. E' un film sul suo schifo egoismo.

[Twin アメ]

tutta la metafora della bibia, secondo me l'ha detto perchè si vergognava a dire la verità. E' un film sul suo schifo egoismo.

 

Utilizza metafore bibliche ma il succo è che la casa è il mondo, lei è madre natura e lui una sorta di dio creatore/artista.

[thom]

E' un film sul suo schifo egoismo.

 

sono d'accordo, è la stessa sensazione che ha lasciato anche a me: una metonimia del narcisismo patologico dell'artista, pronto a sacrificare ogni cosa (stabilità/affetti/progenie) per la creazione e - soprattutto - l'approvazione dei propri seguaci (ovvero, in ultima istanza, il proprio ego vigoressico)

 

mi piace pensare che D.A. sia partito dall'ovvia metafora biblica/panteista ma poi il grande motore dell'uomo (l'incoscio) lo abbia fatto slittare su territori un po' più ambigui

 

tuttavia, sterilizzato o meno dalla portata metaforica, rimane anche per me un film non riuscito completamente: 5/6

[ucca]

Tutto ciò che un artista vuole è: essere amato e continuare a creare alimentando il processo. Una donna, la casa, il figlio da crescere, sono tutti impedimenti. Questa è la teoria, non tanto distante dalla realtà credo. Anche l'aspetto ciclico della cosa è avvilente, perchè una vale l'altra, in questo caso la donna altro non è che fattrice, segretaria, casalinga. Lui non fa un emerito cazzo, è un artista. E' un film molto vero tra l'altro perchè perlopiù gli artisti sono cosi, sono iper specializzati e debolissimi su tutto il resto. E' il suo capolavoro!

[lazlotoz]

ma ce ne fossero di registi che non tengono i piedi per terra. Fare arte è rischiare tutto, sennò che cazzo la fai a fare?

 

Vero, ma ho l'impressione è che Aronofsky faccia più dei saltelli che non dei voli.

 

M'è piaciuto questo film, per quanto io detesti il regista. È un furbetto senza lo spessore intellettuale per fare quello che fa. Però qui, fino al suo classico svacco finale, secondo me tiene una tensione meravigliosa. Fino a che non inizia con la fanfare delle allegorie infatti tutto si teneva molto bene. Poi però viene fuori il suo limite (tipo: "avranno capito che vuol essere tutto rappresentativo di qualcos'altro? facciamo la seconda invasione e mettiamo dentro ogni cosa, anche quelli che urlano el pueblo unido").

 

Un bel cazzeggio, rientra nell'enorme calderone dei film "anche mezz'ora in meno grazie".

 

Voto 6.5

[Marco Conteverde]

Patisco i film repressi dalle fobie  dei registi , immagino si possano salvare poche opere di qualche genio dissoluto . Se per esaltare il libero pensiero artistico e l'onnipotenza sul pensiero comune va scatenato un simile pandemonio , secondo il mio modesto parere si ha poca capacita' di sintesi e di semplicita' , il mondo per quelli come me dovrebbe ancora misurarsi a compasso con le gambe delle donne.

[ucca]

Boh

[Pajje††]

Bellissimo.

 

Ho visto i primi 40 minuti, poi stavo per spararmi e ho spento.

 

Ma quei 40 minuti, davvero fantastici. Lars Von Tree Of Life: bravissimo Aronocky. :-)

[ucca]

gli ultimi sono i più esilaranti

[Pajje††]

gli ultimi sono i più esilaranti

 

I primi 40 con queste 2/4 persone che camminano su e giú per la casa e aprono e chiudono porte e lei che prende il Biochetasi ogni cinque minuti mi stavano ammazzando. Allora ho letto tutta la trama e la fine su wikipedia, ho detto Ah Dio Ca'! e ho lasciato l'onere a mia morosa.

 

Sono tornato brevemente per un bacino verso la fine del film, quando Rosemary vede il figlio mefistofelico nella culla e i vecchi intorno ridono. 

[ucca]

è un crescendo di bordello