78 replies to this topic

[pooneil]

A tutti sarebbe piaciuto essere Samuel L Jackson in Pulp Fiction, Clint Eastwood nei film di Leone, Batman nei film di Batman o Rocco nei film di Rocco.

 

Ma qual è o quali sono stati invece i film in cui la vostra immedesimazione con i personaggi sullo schermo è stata più intima o addirittura epifanica?

 

Diciamo così:

 

 

topic esistenziale, quindi, se prevale il pudore, potete pure rispondere con un link ad un topic della più riservata Zona Rossa (che sia il topic della Terapia di Gruppo o il topic del fantastico mondo delle pornostars, non è un problema).

[cinemaniaco]

dal titolo pensavo fosse una cosa del tipo "film che senti abbiano segnato la tua generazione aka i film le cui battute citi con gli amici"

invece è più una roba freudiana, scopri chi sei nell'inconscio

una immedesimazione totale con i personaggi non ce l'ho mai avuta: attendete che scriva qualcosa io per questo. però ci sono sicuramente personaggi in cui ritrovo perlomeno una certa "affinità" o in cui vedo riflesse angosce personali





i primi due film che mi vengono in mente

[Cliff]

Banalmente mi sarebbe piaciuto tanto essere Marty McFly anche solo per poter dire al preside della scuola: "ma la storia cambierà".

Da un po' di anni potrei fare Strickland ("Ma quello non li ha mai avuti i capelli")

[pooneil]

 

Funny Ha Ha di Andrew Bujalski, film del 2002 che ai tempi credo che mi sarebbe stato impossibile vedere e che probabilmente non mi avrebbe fatto l'effetto che mi fece una decina di anni dopo; ovvero la totale identificazione tra i personaggi sullo schermo e come io mi comportavo/parlavo/mi vestivo appena dopo lo scavalcamento del millennio.

Quel periodo è per me stato molto intenso e formativo, quindi vederlo rappresentato con tale precisione... serendipity

Anche il concetto dietro al film, cioè di come la politically correcteness anni '90 possa essere stata uno strumento di "repressione", l'ho trovato illuminante.

[PinkFreud]

ogni tanto mi sento come una versione più patetica di Joel Barish in Eternal Sunshine Of The Spotless Mind. 

[pooneil]

Sì cine, volevo dare un senso più "this movie could be your life", anche in maniera positiva però, non solo drammi e tragedie lol.

Ci terrei però, o meglio penso che sia più interessante, che ci sia una certa identità cronologica tra le vicende sullo schermo e la nostra vita.

Se riesco metto un titolo più preciso.

[Tom]

 
Film simbolo di tutt'altra generazione, ma indubbiamente e' uno dei personaggi a cui mi sono sentito e (ahime') mi sento piu' vicino.
Senza nessuna Mrs Robinson. Ma qualche Elaine Robinson l'ho rimediata, dai.
 

 
Poi, va beh, Dante di Clerks, anche se (come immagino molti) avrei voluto somigliare piu' a Randall.

[cinemaniaco]

Sì cine, volevo dare un senso più "this movie could be your life", anche in maniera positiva però, non solo drammi e tragedie lol.

credo che nella mia dieta cinefila da sempre le commedie abbiano occupato il 5% ecco perché non credo ne potrei citare neanche una ... anche se sono un tipo dalla battuta facile nella vita "vera"

[Reynard]

[lazlotoz]

[Folagra]

son banale

 

 

[Kerzhakov91]

"Ritorno al futuro" (un mio amico di lunga data - che è sempre stato un po' ritardato, ok - continua a chiamarmi ancora oggi Marty McFly ), "Il laureato", "Taxi Driver"... Porca miseria, mi state fregando tutte le possibili risposte 

 

Aggiungo finché sono in tempo: 

 

 

 

 

Ma, scendendo un po' di livello, potrei tutto sommato citare anche (500 Days of Summer), che peraltro generazionale nel vero senso del termine lo è stato nel mio caso, a differenza degli altri film... Tra l'altro, più o meno in quello stesso periodo, ho avuto una relazione simile a quella del protagonista, anche se nel mio caso durò soltanto un paio di mesi 

 

[Seattle Sound]

Non è di un film ma indubbiamente lui

 

[paloz]

Direi lui ma in realtà non è vero.

 

 

[piersa]

Rod Steiger in Giù la testa (e spero non sia james coburn, li ho sempre confusi, comunque l'irlandese dinamitardo)

[signora di una certa età]

Cioè, tu confondi Rod Steiger con James Coburn

[neuro]

beh io ho avuto una immedesimazione fortissima di recente

 

 

nota: mi occupo tra le altre di ingegneria biomedica,  e sono un ateo incazzoso, quindi un pò di senso c'è

 

poi giuro la bamba non l'ho mai provata, e purtroppo neanche i bordelli cinesi con fumeria di oppio annessa

[simon]

 

 

Werner ha dato tutto al cinema e ha ricevuto come regalo un sarcoma ai polmoni che lo ha portato in cielo, assieme all'altro eversore morto assai più giovane: RMF.

 

Film generazionale per cinefili incalliti con problemi mentali affatto passeggeri... lei rimane ancora adesso l'unica donna al mondo che può essere disarcionata da dieci ragazzotti contemporaneamente e rimanere pura virginale grazia romantica.

 

Werner ha girato una pellicola estrema, forse l'unica pellicola che sia riuscita ad entrare nel culo della mente con un lirismo autoriale che solamente lui possedeva. La crisi dei valori morali capitalisti risolti con una eversione mentale post psicotica, un suicidio interiore che porta LA DONNA ETERNA in uno sgabuzzino psichiatrico colmo di diademi religiosi e scene al limite del paradosso, come quella della doccia: con le pazze deo gratias, che nel divertimento della doccia, decidono di mingersi addosso allegramente.

 

Il film sfiora e poi sfora la calcomania deleuziana dell'immagine cristallo e rovescia qualsiasi platonismo in una disarmante non narrazione che procede a scatti fino a dissolversi ambiguamente in una catalisi da geografia spirituale financo edonista.

 

film generazionale? trovi tutto quello che ti serve: la Madonna Medicea che non sopporta il bluastro ramato della fotografia scollegata dal mondo irreale del capitalismo marxista della Germania Ovest, il corpo che trascende se stesso in lampioni di cubismo dunque pornografia senza autore e pasto nudo più che generazionale, abozzi mitomani di colpi di stato, il fantasma dell'omosessualità e della perversione religiosa fine a se stessa.

[piersa]

Cioè, tu confondi Rod Steiger con James Coburn

È Coburn, non mi entra in testa

[Bugskull]

 

Un po' banale, magari (e non per lo stupro eh, più per l'indole malinconico-nostalgica)

 

(e anche perché, non so il motivo, quasi tutti i miei amici mi ricordano lui)

 

[il mistico]

[PinkFreud]

 

 

 

 

[geeno]

Poo missione fallita, la gente sta postando i propri film preferiti.

[Frank Pisciobbomba]

Oddìo ce ne sono parecchi.

 

Ora su tutti mi viene in mente questo

 

[Unison]

Questo molto probabilmente è stato il film dell'adolescenza

 

[Pajje††]

Ma infatti dai, chemminchia di thread é.

 

Tipo non mi ricordo chi ha postato IL LAUREATO...cosa vuol dire che IL LAUREATO é un film generazionale?

 

- che é stato uno dei film piú famosi di quegli anni?

- che una intera generazione si é rivista in Dustin Hoffman, perché una intera generazione negli anni '60-'70 voleva scoparsi la madre della morosa? No perché in quel caso anche io ho avevo mille durelli a vedere le due madri delle mie morose al liceo.

 

O La Pallottola Spuntata? Perché film generazionale? Cosa c'é di generazionale in Frank Drebin?

 

Al momento, é solamente venuta fuori una lista dei Film Preferiti / Film Famosi.

[lazlotoz]

E no, si diceva di immedesimazione con il protagonista, mica dei film preferiti o generazionali in senso ampio.

[Pajje††]

E no, si diceva di immedesimazione con il protagonista, mica dei film preferiti o generazionali in senso ampio.

 

In sostanza l'esatto contrario di cosa vuol dire GENERAZIONALE.

A meno che il nostro immedesimarsi in qualcun altro sia una cosa universale.

[lazlotoz]

 

E no, si diceva di immedesimazione con il protagonista, mica dei film preferiti o generazionali in senso ampio.

 

In sostanza l'esatto contrario di cosa vuol dire GENERAZIONALE.

A meno che il nostro immedesimarsi in qualcun altro sia una cosa universale.

 

Credo fosse ironico l'uso di generazionale. Ma no so eh, mica l'ho scritto io. 

Questa volta non posso dirti che non mi hai capito... 

[Kerzhakov91]

Tipo non mi ricordo chi ha postato IL LAUREATO...cosa vuol dire che IL LAUREATO é un film generazionale?

 

- che una intera generazione si é rivista in Dustin Hoffman, perché una intera generazione negli anni '60-'70 voleva scoparsi la madre della morosa? No perché in quel caso anche io ho avevo mille durelli a vedere le due madri delle mie morose al liceo.

 

 

Mi sembra una banalizzazione estrema ridurre un film come "Il laureato" soltanto a quello... 

 

La scena-chiave dell'intera pellicola per me è questa, che non c'entra nulla con Mrs. Robinson:

 

[simon]

secondo me è un topastro meraviglioso. ho postato il mio film generazionale, nel senso che appartengo spiritualmente a quella generazione. non ho nessun tipo di legame con il cinema americano, tranne lynch che ho spesso esaltato in questa sezione, e mi sento artisticamente parlando, un nobile europeo.

 

il film che ho postato racchiude tutta la mia vita, la sicumera della malattia mentale (depressione astratta, autismo intenzionale a scopi fenomenologicamente terapeutici, schizofrenia regressiva fino al libro rosso di jung, il white frame definitivo sulla fissazione paranoica di colui che non può staccarsi da dosso l'uretere della serica fiamma del peccato numinoso-rifratto in obliqua luce trasversale, etc.) come romantica fantasia libera da strutture goniometro, l'amore platonico e financo carnale per le dee di un determinato cinemazzo, il mio amore per Werner morbosamente in minore nel pasto nudo del ludico farmaceutico, la scopofilia, il doom del capitalismo marxista, brecht che mi insegue da trenta e passa anni, dalle preziose collane sputate da einaudi...

 

certo... c'era una volta in america è un film di una importanza capitale rispetto al buchetto mesmerico di TAG DER IDIOTEN, è come una lotta tra Kubrick e la figlia disossata di Coppola... una lezione sulla vita, sui sentimenti che la deprimono fino alla agonia alla Comus o alla giostra di Momus... ma la grandezza del leone sta proprio nel concedersi il lusso, dopo quattordici ore di romantiscismo novalisiano con brizzolati spunti di Bachunin di fotterci con la scomposizione ben oltre l'immagine cristallo di deleuziana memoria: è il punto perennemente instabile tra onirismo e deflussi non organici sul pensatoio filosofico inerente al Tempo pre e post kantiano... intendo una libellula di film che vale oro, ma non è GENERAZIONALE per me, non tematizza l'ulcera interiore che mi slabbra il gospel funk che ho dentro il mio lato bignè

 

ho scelto, questo è il mio film generazionale

 

e sembrano i Cream bambini prima di scoprire la forza anche concettuale dell'elettricità

 

[piersa]

Boh, ogni volta che lo vedo sulla motoretta, con lo spolverino, con la bandiera irlandese piegata in 4 e carico di brutti ricordi e dinamite mi sale il groppo in gola.
Se un forum non serve a dire cose così allira chiudete tutto.

[Pajje††]

Mó una scena di 4 minuti a inizio film diventa il plot e il concept dello stesso? 

 

Quindi il Grande Leboski é un film sul bowling - e il bowling come metafora del Si Vince E Si Perde - perché ci sono 257 secondi di bowling lunga 120 minuti di pellicola?

[Tom]

Boh, piu' che dire che in Benjamin Braddock vedo tantissimo di me e quindi citarlo rientra al 100% nell'argomento del topic non so che altro dovrei aggiungere.
 

 
Questo e' un caso curioso, perche e' un film di cui giuro non riesco a vedere piu' di mezz'ora. C'ho gia' provato un paio di volte, ma niente. Perche' mi ci rispecchio troppo, proprio mi imbarazza. E non so bene neanche io perche' lo fa piu' di altri film, ma evidentemente tocca punti molto sensibili della mia vita attuale.
E Ben Stiller nella foto qui sopra mi assomiglia pure, cacchio.

[simon]

 

 

 

Cinema che oltrepassa la sintassi per avventurarsi nel dark estremo, forse la morte perfettamente antiipata di quattro anni. il genio teutonico ha reso qualsiasi val venosta pasoliniana una semplice avventura para metafisica.

 

Cinema che conosce i propri limiti e dunque li squarta attraverso la lama del teppista cianotico, il segmento del linguaggio pressa l'abiura visiva in uno sconcertante sadismo gender bender.

 

Teutonica follia, amore meridionale impossibile perchè eviscerato sbudellato marmorizzantesi da un cervello sibbene aperto a longitudini astrali, ma non all'identificazione totale con il sud del mondo.

 

Scene fondamentali per capire quanto grande sia stato il vuoto lasciato dal glam rock e dal kraut rock. Il delirio della phone e della parola finalmente violenta della scena del mattatoio con musica cripto industrial revox noise. Sconcertante abiura del bello, del confortevole, della colata lavica di sperma che usciva dai membri del vulgare porno amerikano.

 

Gli appartamenti vuoti di un edificio santificato dalla geometria ancora euclidea del ponzio pilato novecentesco, ma arriva porco l'amante e si balla mimetizzandosi gazzelle alla Jerry Lewis, pura patafisica situazionista. generazionale appunto.

 

LUI/LEI impaludato in un soft machine implosivo che non da tregua: l'eroina, mister muscolo bondage che non esce più di casa, assestamenti panoramici. la morte di una generazione. la morte come concetto base della generazione precedente alla mia. uno dei film più casti e devoti al silenzio della carne assieme al lugubre corpo metafisico (l'approdo: oltre) del genio italiano LUCIO FULCI.

 

solo dopo aver visto questo film puoi letteralmene sbrodolarti nella melma del basso dub di Jah Wobble del secondo parto PIL e addentrarti per le perfette cristallizzate pareti numinose in quanto angosciate del terminal joy division o incidentalmente scorticarsi l'ipofisi con i primi Cabaret Voltaire.

 

è tutto

[Reynard]

 

E no, si diceva di immedesimazione con il protagonista, mica dei film preferiti o generazionali in senso ampio.

 

In sostanza l'esatto contrario di cosa vuol dire GENERAZIONALE.

A meno che il nostro immedesimarsi in qualcun altro sia una cosa universale.

 

 

 

Prenditela con Poo (io mi sono attenuto a questa indicazione, e "Tutti giù per terra" tra i miei 'film preferiti' sarà all'ottocentesimo posto ):

 

 

 

Ma qual è o quali sono stati invece i film in cui la vostra immedesimazione con i personaggi sullo schermo è stata più intima o addirittura epifanica?

 

[LM]

Cercando di rimanere in-topic (più di quanto non faccia il titolo del thread), ci sono due film di Linklater (Boyhood e Tutti Vogliono Qualcosa) che mi hanno dato un senso di familiarità, di vicinanza al racconto che difficilmente ho provato in altri casi. Non si tratta tanto di riconoscersi in un certo personaggio o in certi avvenimenti, quanto proprio di sensazioni, di aver vissuto certe emozioni che i film trasmettono (pur non essendo il mio regista preferito, credo questa sia una dote di Linklater che gli va riconosciuta e che in pochi hanno).

 

C'è poi un film, Broken Flowers, in cui ho visto in Bill Murray me stesso da vecchio.

 

Cito infine un caso strano: pur essendo piuttosto eterosessuale, quando ho visto La Vita di Adele, il personaggio della Exarchopoulos mi ha un po' sconvolto in quanto a immedesimazione. Se fossi donna, quello sarebbe certamente il mio film della vita.

[Giubbo]

per tutti gli anni del liceo, ma soprattutto dell'università, mi sono sentito proprio lui:

 

 

ovviamente mi riferisco al Roberto di Trintignant, non certo al Bruno di Gassman.

 

i suoi tormenti, la sua timidezza, la sua fragilità, la consapevolezza di chi ha di fianco unita alla poca consapevolezza del se stesso. 

ma allo stesso tempo la voglia di vivere, l'invidia, il voler buttarsi.

 

il suo magnifico personaggio (magnifico perchè è stato reso veramente alla perfezione, non esiste un secondo del film in cui non sembri di vedere una persona vera) è ovviamente amplificato da Bruno, che impersonava alcune persone che io conoscevo e che odiavo con tutto me stesso.

 

poi per fortuna sono cresciuto ed ho "accettato" le varie condizioni, ma nel profondo lui è sempre li, dentro di me.

[pooneil]

Poo missione fallita, la gente sta postando i propri film preferiti.

 

Alcuni sono peggio dei lettori del Giornale, leggono solo il titolo e poi commentano subito.

 

Si accettano comunque suggerimenti per cambiare il titolo.

[Greed]

Un po' questo, ero un po' come i ragazzini ingessati che iniziavano a suonare roba confusionaria, e col senno di poi un po' il perdente e cazzaro che gliela insegnava, ma con grande cultura e passione (guardate la lavagna, ci sono anche i Minutemen e Captain Beefheart!).

 

 

(School of rock)

[cool as kim deal]

Mastandrea di Tutti giù per Terra pure per me fino al fidanzamentopoitramutatosiinmatrimonio.

 

E poi il terzo non Vincent Cassel non nero di L'Odio.

 

Nanni Moretti in Ecce Bombo.

 

E soprattutto Richard Ashcroft in Bitter Sweet Simphony

[Tom]

per tutti gli anni del liceo, ma soprattutto dell'università, mi sono sentito proprio lui:
 

 
ovviamente mi riferisco al Roberto di Trintignant, non certo al Bruno di Gassman.
 
i suoi tormenti, la sua timidezza, la sua fragilità, la consapevolezza di chi ha di fianco unita alla poca consapevolezza del se stesso. 
ma allo stesso tempo la voglia di vivere, l'invidia, il voler buttarsi.
 
il suo magnifico personaggio (magnifico perchè è stato reso veramente alla perfezione, non esiste un secondo del film in cui non sembri di vedere una persona vera) è ovviamente amplificato da Bruno, che impersonava alcune persone che io conoscevo e che odiavo con tutto me stesso.
 
poi per fortuna sono cresciuto ed ho "accettato" le varie condizioni, ma nel profondo lui è sempre li, dentro di me.

 
In parte sottoscrivo.
In parte perche' pur essendo una persona timida, e quindi riconoscendomi in molti tic e imbarazzi del personaggio, non sono mai stato passivo come Trintignant e uno come Gassman lo avrei mandato in mona dopo cinque minuti o mi ci sarei aggregato piu' "alla pari" (ho avuto infatti un paio d'amici cosi'). Pero' si', il personaggio resta uno dei capolavori assoluti nel mettere sullo schermo la timidezza, senza i luoghi comuni e le banalita' a cui spesso ricorre il cinema.
Poi, beh, al di la' dei personaggi il senso di amarezza che lascia la visita alla casa di campagna...
 

Cito infine un caso strano: pur essendo piuttosto eterosessuale, quando ho visto La Vita di Adele, il personaggio della Exarchopoulos mi ha un po' sconvolto in quanto a immedesimazione. Se fossi donna, quello sarebbe certamente il mio film della vita.

 
Io intorno ai vent'anni mi rivedevo nel personaggio di Catherine Deneuve di Repulsion.
 

 

 
Anche se non ho mai ammazzato nessuno, non sono piu' matto della norma e non sono una figa imperiale.
Sicuramente non era un periodo molto felice.
Comunque film che ho visto e rivisto piu' volte, cosa rara per me.

[bELLE ELLEish]

Poo missione fallita, la gente sta postando i propri film preferiti.

Alcuni sono peggio dei lettori del Giornale, leggono solo il titolo e poi commentano subito.

Si accettano comunque suggerimenti per cambiare il titolo.

Bravo, alcuni sono come quei lettori e te sei stato Feltri eh (non mi ricordo se lui è quello o Libero, ci siamo capiti).
Il Film della Mia Vita, può andare?

Nanni Moretti in Ecce Bombo.

Conosco tanti che direbbero lo stesso, me compreso, per motivi diversi, il che dà merito al personaggio; però io, che pure direi "eh sì, sono proprio quel Michele Apicella", non riesco a vedere tanto il personaggio nelle persone di cui sopra.
Forse è troppo semplice in generale identificarsi nei protagonisti [ma a volte pure coi sidekicks, però la confessione di Giubbo è bella proprio perché pone precisamente anche l'Altro in un personaggio], bisognerebbe fare due categorie a parte a) il protagonista in cui mi identifico, b) il personaggio collaterale in cui mi identifico.

Faccio un giochino diverso allora: il Michele Apicella in cui mi identifico-> quello de La Messa è Finita.
Poi ammetto anche una profonda sintonia con Nanni in Mia Madre, non per il dramma al centro del film bensì per la collateralità(?) e il rapporto con la sorella Marilita Loy, che lì è proprio una mia carissima amica che già mi diede del morettiano prima che lo fossi.

Però devo dire che leggendo il post iniziale non mi è venuto immediato un film in questione, sarà che non vivo cose da film o che non mi vivo in modo cinematico/cinematografò

#postproduzione

[Tom]

A sto punto se devo scegliere mi identificherei con la mano che sta palpando la Deneuve

 

In effetti avevo abbastanza fantasia per indentificarmi anche con le mani nei muri.

[pooneil]

Ma L nel mio post iniziale non ho mai parlato di protagonisti, ma più generalmente di personaggi sullo schermo.

 

Il titolo, poco felice, mi è venuto in mente a posteriori sull'esempio di film che ho fatto io, dove ho rivissuto in maniera precisa lo spleen esistenziale che ha caratterizzato i miei primissimi vent'anni (anche la fotografia e le inquadrature sembravano essere prese da stralci della mia vita). E mi è venuto in mente perché mi interessava di più vedere se altri utenti (specialmente di generazioni diverse dalla mia), avessero un loro film in cui potesse sembrare che la loro vita fosse stata presa di peso e messa su schermo, magari con l'aggiunta di punti di vista che potessero illuminare aspetti del loro modo di comportarsi.

 

Poi ovviamente va anche benissimo sentirsi più legati a personaggi del passato, no problem.

[An Absent Friend]

 

 

 

Cameron has never been in love - at least, nobody's ever been in love with him. If things don't change for him, he's gonna marry the first girl he lays, and she's gonna treat him like shit, because she will have given him what he has built up in his mind as the end-all, be-all of human existence. She won't respect him, 'cause you can't respect somebody who kisses your ass. It just doesn't work.

[Pajje††]

Spoiler

Facciamo film grazie a cui il giorno dopo sono uscito di casa con una diversa attitude tra i 14 e i 19 anni.

 

Che per me non é il film, ma i personaggi.

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"God damn it, an entire generation pumping gas, waiting tables; slaves with white collars. Advertising has us chasing cars and clothes, working jobs we hate so we can buy shit we don't need. We're the middle children of history, man. No purpose or place. We have no Great War. No Great Depression. Our Great War's a spiritual war... our Great Depression is our lives."

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"And you know, he's got emotional problems, man."
"You mean....beyond pacifism?"
"He's fragile...very fragile."

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"If you don't like Hustler magazine, don't read it."

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