Dai, apriamo il thread, visto che già qualcuno ne ha fatto menzione nel thread anti-casta sulle uscite del 2017.
Quello che avevo da dire a riguardo a questo album l'ho scritto in fase di recensione, adesso parlatene voi.
Inviato 15 settembre 2017 - 09:42
Dai, apriamo il thread, visto che già qualcuno ne ha fatto menzione nel thread anti-casta sulle uscite del 2017.
Quello che avevo da dire a riguardo a questo album l'ho scritto in fase di recensione, adesso parlatene voi.
Inviato 15 settembre 2017 - 10:06
Prima la trovavo una cantautrice interessante ma pallosetta (in più con riferimenti e sound che non mi attirano particolarmente), con un cantautorato più rivolto a sé stessa che all'ascoltatore. Qui invece ha trovato un tiro pazzesco nei brani, sia nella scrittura che nelle interpretazioni, e mi sembra sia proprio sbocciata come ampiezza espressiva. Mi sembra anche un disco piuttosto "urgente".
Inviato 15 settembre 2017 - 10:14
su consiglio della vecchia l'ho ascoltato diverse volte questi giorni e lo stile mi piace molto, sia nelle parti cantautoriali che richiamano PJ Harvey in versione raffinata, sia nelle parti blues-wave, più veloci e crude --- se i pezzi reggono il tempo, può andare pure in classy
ora vorrei anche dire che quindi il nuovo apparecchio acustico della sigRa funziona ma quel "Mi sembra di ringiovanire" mi fa pensare che l'anziana lo abbia apprezzato per i motivi sbagliati nel senso che a me pare un disco tipicamente 90 e la signora nei 90 era già bella avanti
Inviato 15 settembre 2017 - 10:20
Piaciuto molto anche a me, a differenza di altre sue prove. Scrittura decisamente più a fuoco rispetto al passato, ottimi testi e grande energia, più qualche omaggio a muse wave come Siouxsie. Si candida a essere la mia cantautrice dell'anno.
Inviato 15 settembre 2017 - 10:22
ha una maniera bianca/fredda di trattare la funk-wave, in questo può ricordare l'approccio di nomi storici (e molto influenti) tipo gli A Certain Ratio
edit: bravo vasy, è la prima volta che mi piace un disco del mese
Inviato 15 settembre 2017 - 11:59
Inviato 15 settembre 2017 - 12:09
Ha abbandonato in parte le pulsazioni claustrofobiche del passato appannaggio di una formula più “fruibile”, una sorta di improbabile fusione tra la St. Vincent di "Actor" e la PJ Harvey più elettrica. Ottima scrittura ancora una volta e canzoni notevoli.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
Inviato 18 settembre 2017 - 17:33
Piaciuto molto anche a me, a differenza di altre sue prove. Scrittura decisamente più a fuoco rispetto al passato, ottimi testi e grande energia, più qualche omaggio a muse wave come Siouxsie. Si candida a essere la mia cantautrice dell'anno.
Inviato 18 settembre 2017 - 17:44
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
Inviato 18 settembre 2017 - 18:10
Ma si può sperare in qualche concerto?
Ancora nulla, monitoro ogni mattina.
Mercoledì parte il tour britannico
... sei solo chiacchiere e Baraghini
Inviato 18 settembre 2017 - 19:14
Yes man una delle mie canzoni dell'anno sicuro.
ricorda lontanamente Brother Wolf, Sister Moon dei Cult (che ho rivisto in formissima live di recente)
Yes Man
https://www.youtube....h?v=GnaofrUwrew
Brother Wolf, Sister Moon
https://www.youtube....h?v=IuNmXb5odUw
Inviato 18 settembre 2017 - 22:05
Album molto, molto intrigante: dopo un ascolto che voleva essere distratto, mi è venuta voglia di riascoltarlo presto.
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
Inviato 19 settembre 2017 - 11:56
dei due paragoni che leggo continuamente, PJ e Siouxsie, mi trovo solo sul primo che vale nelle parti (non sono in realtà tante) cantautoriali; in ambito wave trovo molto più azzeccati i riferimenti alle band che giocavano con il jazz e con il funk, esempio i Rip Rig + Panic e i Talking Heads che lei pure cita esplicitamente --- la reginetta inglese del dark, almeno per quanto riguarda le sue opere più stimate, è davvero poco esotica per saltare fuori da questa musica spesso ricca di ritmo e vitalità
Inviato 19 settembre 2017 - 16:31
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
Inviato 19 settembre 2017 - 17:55
Inviato 02 marzo 2020 - 11:25
Vedendo la copertina e rileggendo questo topic mi sa che pure questo l'avevo ascoltato all'uscita, forse su consiglio di Bara.
Non ricordo perche' l'avevo accantonato, forse banale dimenticanza, perche' e' quel tipo di album-laterna che spero sempre di scorgere nella nebbia sonora di questi anni. Una di quelle robe fuori dalle mode, se non proprio fuori dal tempo, e allo stesso perfettamente adeguate a raccontare il presente (in questo caso quello della Brexit), con quel mix tra tensione ieratica e sensualita' che e' il "mio" mix.
Forse l'oscura materia Nico-tronica di "Love Your Dum And Mad" la sento piu' vicina, forse a pelle mi e' piu' simpatica l'abrasione psyco di "Fast Food", ma 'sto "Holiday Destination" e' chiaramente il Disco Importante della sua carriera, un implacabile affresco musicale che meriterebbe di essere annoverato tra i dischi piu' signifcativi di fine (dell'appena finito) decennio. Almeno in ambito "rock", per quel che ne resta, per quel che ancora puo' significare.
C'entrano niente musicalmente (o forse si', invece), ma, per dire, in quel lontano 2017 era un album del genere, arrabbiato e lucido, che mi aspettavo sfornasse Albarn con i suoi Gorillaz, invece di quella roba sgangheratona che poi e' stata "Humanz".
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