
The Horrors - V (2017)
#141
Inviato 25 ottobre 2017 - 10:39
Aveva ragione Gozer, come sempre.
Ciao
#142
Inviato 25 ottobre 2017 - 11:02
davvero ci stiamo chiedendo che senso abbia fare musica se non si incrementano sempre le vendite?
Sì ma, Ucca, non prendiamoci per il culo.
Gli artisti non fanno musica per farti un piacere o per sapere cosa ne pensa Ucca (è un esempio) del nuovo album.
Fare il musicista a certi livelli diventa un lavoro, piaccia o meno. E qual è il fine primario se non quello di raggiungere il bacino più ampio di persone con la propria musica? Il che non significa, ovviamente, sputtanarsi o fare bieco mainstream.
Poi, certo, fare musica è anche e ancora una passione, ma non è più quella che avevi a 14 anni quando suonavi in garage, dai.
Certo che è un lavoro. Però non credo che tutti gli artisti (penso ai Talk Talk o The The o tanti altri che ho amato in passato) abbiano l'ossessione di aprirsi fette di mercato. A volte sono ricchi di famiglia, altre volte si accontentano di ciò che hanno ($) per privilegiare la ricerca musicale. Ti ho citato i Talk Talk, ad esempio, che si sono commercialmente suicidati dopo i primi successi, raggiungendo vette artistiche che altrimenti si sarebbero sognati. Ultimamente, penso al percorso dei Portishead, che tra l'altro hanno convidiso per un periodo anche il produttore con gli Horrors. Non esiste solo l'opzione 0-100, quindi garage o stadio.
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Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
#143
Inviato 25 ottobre 2017 - 12:44
Portishead che però un tour ogni tanto lo fanno eh, altrimenti Beth Gibbons come se le paga le sigarette?
La questione che faceva Gozer era inerente al fatto che certi gruppi britannici non sfondano nemmeno nel loro circuito indie, e quello che si teme succeda ai The Horrors è un lento e inesorabile declino persino nella loro scena d'appartenenza. Colpa loro? Colpa dei Chapel Club? No, è che il gusto rock si è spostato nell'essere meno arty possibile (The Horrors) e più altare e candele per cuori infranti (The National), non a caso la critica più comune al gruppo di Faris è proprio quella di non scrivere testi "interessanti".
In tutti questi gruppi Gozeriani è sempre prevalso il lato sonoro, di produzione e molto meno l'aggancio sentimentale agli ascoltatori. L'ultimi dischi di Bon Iver ("il gesu cristo del Folk") sono stati sminuiti anche per questo motivo.
"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione, discute e vi fa discutere dei vostri problemi perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate, o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA, c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."
#144
Inviato 25 ottobre 2017 - 13:02
Comunque quest'album sembra essere stato pensato,scritto, diretto, prodotto e suonato appposta per Nowhere.
#145
Inviato 25 ottobre 2017 - 13:10
Comunque quest'album sembra essere stato pensato,scritto, diretto, prodotto e suonato appposta per Nowhere.
loro stessi sono stati creati in laboratorio per il beneficio di nowhere.
#146
Inviato 25 ottobre 2017 - 13:11
Per me è buffo che ci si preoccupi tanto per quanto vendono gli Horrors* (ma chi siamo, i loro commercialisti? ), proprio mentre io ho in heavy rotation un album di un tizio inglese che quando è uscito -l'estate scorsa- non è nemmeno entrato nella Top 100 UK degli album.
* che comunque, anche con V hanno fatto una fugace presenza in classifica (una settimana sola, ma al numero 8).
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
#147
Inviato 25 ottobre 2017 - 13:17
Portishead che però un tour ogni tanto lo fanno eh, altrimenti Beth Gibbons come se le paga le sigarette?
La questione che faceva Gozer era inerente al fatto che certi gruppi britannici non sfondano nemmeno nel loro circuito indie, e quello che si teme succeda ai The Horrors è un lento e inesorabile declino persino nella loro scena d'appartenenza. Colpa loro? Colpa dei Chapel Club? No, è che il gusto rock si è spostato nell'essere meno arty possibile (The Horrors) e più altare e candele per cuori infranti (The National), non a caso la critica più comune al gruppo di Faris è proprio quella di non scrivere testi "interessanti".
In tutti questi gruppi Gozeriani è sempre prevalso il lato sonoro, di produzione e molto meno l'aggancio sentimentale agli ascoltatori. L'ultimi dischi di Bon Iver ("il gesu cristo del Folk") sono stati sminuiti anche per questo motivo.
La critica ai testi ci sta tutta eh, forse ne risentiamo meno noi italiani perchè non ci interessa capirli. Ma nel loro caso (almeno fino a questo album, che non ho indagato più di tanto) i testi sono sempre stati di una semplicità quasi fastidiosa. Sono frasi buttate là, senza alcuna pretesa.
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#148
Inviato 25 ottobre 2017 - 13:21
avevo detto altrove che il loro percorso artistico mi ricorda quella dei wild beasts, per entrambi l'ultimo album e' un lavoro di semplificazione delle strutture e certosinita' nella produzione ipermuscolare. i wild beasts si sono sciolti un annetto dopo l'uscita dell'ultimo. cosi', per dire. bands, those funny little plans. #tns (o forse solo un po' sospetti)
#149
Inviato 25 ottobre 2017 - 14:41
anche se fosse, hanno fatto 5 dischi. Mica sono pochi.
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#150
Inviato 25 ottobre 2017 - 14:45
a chi lo dici, la mia band mi sa che si scioglie prima di farne uno
#151
Inviato 25 ottobre 2017 - 15:07
a me è successo lo stesso, l'importante è che rimanga il bassista
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#152
Inviato 26 ottobre 2017 - 09:28
Ora, che loro siano stati una band cardine di questi anni qua dentro lo sappiamo, ma sia a livello di critica che di pubblico la percezione è tutt'altra. Io spero/penso verranno riconosciuti come tali magari a posteriori, ma una strada per ottenersi questo titolo, poteva essere quella delle vendite/riscontro di pubblico (vedi Arctic Monkeys, che dopo un primo album bomba non era affatto scontato si riconfermassero e crescessero sotto questo punto di vista, anzi).
#153
Inviato 26 ottobre 2017 - 11:17
Sta diventendo il muro del pianto dei fans questo topic!
#154
Inviato 26 ottobre 2017 - 11:52
PS dico subito che non me ne frega niente di ascoltare delle band in base a quante/quali altre band abbiano influenzato, mi ci ha fatto pensare Lepo dicendo "band cardine qui dentro, fuori no"
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play
Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you
#155
Inviato 26 ottobre 2017 - 12:53
La scena epic-shoegaze (TOY, scum, chapel club,...) sicuramente è stata influenzata molto da Primary Colours. Dopo Skying sono usciti un po’ di gruppetti neo-baggy tutti più o meno mal cagati, ma comunque sono usciti.
Persino dopo Luminous qualcuno ha provato ad inserirsi su quella scia (penso a East India Youth o gli swim deep del secondo album).
Però il ruolo di band centrale o molto influente per la scena indie inglese raramente viene loro riconosciuto.. L'ha fatto solo NME praticamente.
#156
Inviato 26 ottobre 2017 - 13:07
Non prendetevela (no non sono un hater, Skying lo ricordo veramente bello), ma gli Horrors sono generazionali e/o cardini solo qua dentro
#157
Inviato 26 ottobre 2017 - 13:17
in effetti alcune influenze mi sembrano un po' forzate james... l'influenza di primary colours ci sta, le altre le vedo un po' forzate.
neo-buggy chi sarebbero? si parla di birmingham?
luminous che influenza EIY e SD invece e' un deciso no.
#158
Inviato 26 ottobre 2017 - 13:42
Neo-baggy: SULK e compagnia. Non proprio uguali a skying, sicuramente, ma guarda caso son venuti fuori tutti dopo il 2011, e prima di skying non c’era stata una ripresa di certe tendenze...
Gli SD del secondo album in effetti solo in alcuni pezzi come grand affection hanno provato a creare quel tipo di sound grandioso e molto stratificato (e anche un po’ psych) usando quasi solo sintetizzatori che c’e in Luminous.
EIY pure ha le sue differenze, ma in Culture of Volume oltre agli arrangiamenti sintetici ‘sinfonici’ c’e anche un gusto melodico britannico ‘classico’ diciamo comune agli Horrors.
Ma pure assumendo che abbiano influenzato solo le band di neo shoegaze inglesi di quegli anni, beh, è stata comunque una scena abbastanza fertile, anche se massacrata e durata poco, e non è comunque un titolo trascurabile quello di essere stati un faro per una certa scena.
Non prendetevela (no non sono un hater, Skying lo ricordo veramente bello), ma gli Horrors sono generazionali e/o cardini solo qua dentro
No ma hai ragione, eh, l'opinione generale che si ha di loro è quella di una band come tante, quasi. È che la realtà ha detto un’altra cosa: gli Horrors sono una band che quasi sempre viene seguita con grande attenzione dai musicisti contemporanei e che è stata spesso influente.
#159
Inviato 26 ottobre 2017 - 14:09
Comunque voglio chiarire una cosa: per me gli Horrors sono una band molto influente ed importante, ma non veramente generazionale.
#160
Inviato 03 novembre 2017 - 14:40
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