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Metri O Centimetri Di Giudizio. Perché Una Canzone Della Pausini È Peggio Di Una Dei Suicide?


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32 replies to this topic

#1 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 20 luglio 2017 - 19:55

Riuscireste a spiegare cosa rende un brano degno e un altro no?
Cosa vi rende più sensibili ad altri ascoltatori?
Quali caratteristiche fanno una musica bella?



Elle è dell'Acquario?
  • -4

Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#2 Araki

    Utente Tracotante

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Inviato 20 luglio 2017 - 20:11

La domanda del titolo è da ban immediato.
  • 1
Just when they think they've got the answers, I change the questions.

#3 il nostro caro angelo

    Anello di Saturno

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Inviato 20 luglio 2017 - 20:51

Si è sucidata la Pausini?
  • 3

#4 Bernardus

    Roadie

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Inviato 20 luglio 2017 - 21:14

In realtà, aldilà dell'umorismo delle patate che qualcuno metterà in campo la domanda è molto intelligente,performante, e porta a notevoli riflessioni.

 

Io credo  non ci sia alcun criterio universale ed oggettivo che stabilisca la superiorità di un prodotto rispetto ad un altro. La componente soggettiva della musica è tale che annienta in sede di ascolto  ogni seria discriminante tecnica,teorica,armonica,ritmica,stilistica.

 

Chi invece tende ad affidarsi a questi fattori per stabilire la validità di un prodotto rispetto ad un altro è un bugiardo con la puzza sotto il naso, senza se e senza ma. Tutti ricerchiamo nella musica emozioni e piacere non esattamente quantificabili  o spiegabili , come succede per le cose più belle della vita. Ho sempre trovato di una stupidità sconcertante il ragionamento a posteriori:"Mi piace questo disco per questo o quel motivo/ questo artista è valido per questo o quel motivo". Noi non stabiliamo un bel nulla nel momento  emozionale.

 

Infatti, gli ascoltatori seri ed appassionati mai direbbero che Laura Pausini o Biagio Antonacci facciano pena in tutti i loro brani.  Non mi sono certo bevuto il cervello come potrebbe pensare qualcuno. I giudizi a posteriori riguardanti gli aspetti tecnici e stilistici della musica sono sacrosanti e servono all'ascoltatore per sviluppare una certa cognizione di causa. Ma questo modus operandi non spegne la lucina del piacere che un pezzo può accendere. Sarò chiaro: posso amare Bach o MIles Davis ma se un pezzo della Pausini mi prende non ci sono cazzi, mi prende e basta. Non posso spiegarlo e non posso negarmelo.

 

Chi ascolta la musica con disinteresse ed amore accetta  questa realtà e pur riconoscendo in sede di giudizio la "superiorità" di un prodotto rispetto ad un altro  sa bene che:

 

1) Ognuno ha dei guilty pleasure se così vogliamo chiamarli. Stasera ho ascoltato : 75 Dollar Bill, A certain ratio, ed ora, visto che il post mi ha messo nelle corna la Pausini sto sentendo " Ascolta il tuo cuore".

 

2) Chi dichiara di ascoltare solo roba "buona" è un patetico bugiardo che ha portato il livello di menzogna ad un livello tale da negare la realtà perfino a se stesso. Fiero del suo personaggio si nega,consciamente ed inconsciamente i suoi guilty pleasure, in nome di una maggiore comprensione e maturità.

 

3) Non esiste alcun parametro per stabilire la superiorità di un brano dei Suicide rispetto alla Pausini, se non altro da un punto di vista emotivo. Essendo però l'aspetto umorale quello principe della musica che subordina tutte le altre riflessioni(a meno che non si faccia ricerca ma è un altro paio di maniche) la risposta è ancor più chiara.


  • 6

#5 simon

    Scaruffiano

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Inviato 20 luglio 2017 - 21:20

gentilissimo utente,

 

grazie a San Severo, riesco a scrivere con maggior frequenza. la ragazzotta italiana che ha spaccato in America (latina) negli anni novanta, zero e Renato, ha saputo far valere una voce paradisiaca ma casereccia e grazie a produzioni in alta definizione ha spaventato il cuore matto dell'italiano e i resti del muscolo si sono sparsi oltre l'Oceano: era lì tra la ciurma messicana, venezuelana, colombiana che il battito della musica italiana forse nata a Napoli ha cancellato ogni record di vendite. 

 

il discorso sul Suicidio è molto diverso: loro hanno creato una sorta di musica nuova, che forse era purissima avanguardia, o purissimo punk anfetamina che schizzava il suo ventre pulsante tra oceani di variazioni di bordoni e di lamenti psicotici e comunque avvinghiati alle radici della musica americana. che cosa mi fa amare il Suicidio rispetto la musica subliminale e allo stesso tempo ferale della Laura? il mio habitat culturale, la mia strana e perversa attitudine a cercare in ogni Arte non l'apollineo e nemmeno il dionisiaco, ma proprio i rumori cruenti della fogna, il marciume che diventa oro, puro agonismo mistico. è tutto una questione di cultura, la cultura della confusione, della ricerca sociologica. non credo debba scrivere altro in merito.


  • 3

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#6 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 21 luglio 2017 - 05:08

Certo che in quanto a spocchia non avete rivali. Morirete uccisi da una ceretta.
Il divertimento è in qualsiasi tipo di risposta.
Il fatto che i Suicide abbiano le caratteristiche descritte da Simon non spiega perché dovrebbero essere meglio di una canzone pop. Ho scritto Pausini, ma poteva essere benissimo qualsiasi altro.
Ottime considerazioni Bernardus
  • 0

Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

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#7 floods

    l'utente main$tream

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Inviato 21 luglio 2017 - 07:35

A me in linea di massima i Suicide non piacciono mentre da un punto di vista prettamente melodico alcune canzoni della Pausini potrebbero e dovrebbero piacermi di più. Il problema è che come spesso accade per quel tipo di musica pop italiana gli arrangiamenti dei pezzi sono sempre troppo generici e bolsi, senza alcun guizzo o particolarità, suonano eccessivamente patinati o, peggio ancora, finto ruock. In più lei dà il colpo di grazia definitivo con le sue interpretazioni prive di sfumature in cui fa a gara con le sirene dell'ambulanza. Insomma secondo me sono le scelte in sede di produzioni a rovinare dei costrutti armonici che in alcuni casi malvagi non sarebbero.


  • 1
RYM enafffffffiiiiooooooooolllll

#8 Kazu Makino

    Groupie

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Inviato 21 luglio 2017 - 08:03

mi piacciono i Suicide e la Pausini mi fa schifo.

questo mi rende una persona migliore di chi ascolta la Pausini? no per niente, solo uno stupido potrebbe pensarlo.

questo mi rende un'ascoltatrice di musica migliore di chi ascolta la Pausini? sì senza dubbio, solo uno stupido potrebbe negarlo.


  • 0

#9 Trespassive-aggressive

    Strawberry Switchblade

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Inviato 21 luglio 2017 - 08:11

questo mi rende un'ascoltatrice di musica migliore di chi ascolta la Pausini? sì senza dubbio, solo uno stupido potrebbe negarlo.

 

In base a cosa lo dici?
Non è una provocazione, chiedo semplicemente (che poi penso sia la domanda iniziale di Succo).

 

N.B.: a me la Pausini fa vomitare.


  • 1

#10 markmus

    cui prodi

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Inviato 21 luglio 2017 - 09:12

Perché Una Canzone Della Pausini È Peggio Di Una Dei Suicide?

meglio / peggio vuol dire poco. diciamo che i suicide hanno aperto nuovi scenari nella musica popular, per quello probabilmente gli viene riconosciuto un piu' alto merito artistico (che e' poi quello che ha detto meglio simon).

 

Riuscireste a spiegare cosa rende un brano degno e un altro no?

un misto di considerazioni tecniche + poetiche + cosa porta di nuovo alla tavola.

 

Cosa vi rende più sensibili ad altri ascoltatori?

ognuno ha il suo campo di gioco, puoi essere piu' sensibile nel tuo genere di riferimento o piu' sensibile nella visione d'insieme. in generale per me come tutte le cose i fattori sono due: talento e pratica. c'e' chi ha piu' o meno orecchio musicale e poi le ore e la dedizione nell'ascolto.

piu' sensibili o meno e' sempre difficile a dirsi. io ho ascoltato miliardi di ore di musica e ho un minimo di educazione, ma riascoltando l'altro giorno get a grip degli aerosmith mi chiedevo: il fatto che mi piace vuol dire che sono rozzo dentro o sono gli altri che non colgono? (non serve che rispondiate ashd )

 

Quali caratteristiche fanno una musica bella?

non e' bello cio' che e' bello, ma che bello che bello che bello. E lo penso veramente. la musica deve catturarti l'immaginario e smuoverti qualcosa dentro, impossibile che lo stesso concetto di bello valga er tutti. detto questo, le cose che arrivano universalmente, i beethoven e l'insalata per dire, sicuramente hanno parecchie delle caratteristiche necessarie, in primis la capacita' artistica ed artigianale dell'autore.

 

questo mi rende un'ascoltatrice di musica migliore di chi ascolta la Pausini? sì senza dubbio, solo uno stupido potrebbe negarlo.

kazu, vai oltre la tautologia ed illuminaci! vedrai che col tempo scoprirai che ci sono ascoltatori dei suicide che sono pessimi (magari anche peggio di chi ascolta la pausini, chissa'). 


  • 2

#11 Kazu Makino

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Inviato 21 luglio 2017 - 09:40

 

questo mi rende un'ascoltatrice di musica migliore di chi ascolta la Pausini? sì senza dubbio, solo uno stupido potrebbe negarlo.

 
In base a cosa lo dici?
Non è una provocazione, chiedo semplicemente (che poi penso sia la domanda iniziale di Succo).

 

non è una domanda polemica, ma tendenziosa perché mette nella complicata situazione di spiegare l'ovvio. :firuli:
diciamo che lo dico in base al buon senso, che mi dice che per capire i Suicide devi avere degli stumenti culturali in più che con la Pausini non servono, perché la musica dei Suicide non concede più di tanto, mentre la musica della Pausini ha l'unico scopo di piacere a più persone possibili e concede tutto nel modo più diretto possibile, che è poi la cosa che di lei più infastidisce i suoi detrattori.
molto genericamente uno che in Italia conosce i Suicide conosce anche la Pausini e ha fatto una scelta (non per forza di ascoltare gli uni o l'altra, ci sta anche snobbare entrambi come dice Floods), invece chi ascolta la Pausini al 99,99% non conosce i Suicide e se anche li ascoltasse per caso ancora prima di percepirla come una musica "brutta" non ne capirebbe neanche il senso. questo perché gli mancherebbero gli strumenti per decodificarla. anche per disinteresse, chiaro.

ora non fatemi l'esempio del vostro amico che ascolta Stockhausen ma ha una passione anche per la Pausini, sarebbe un'eccezione e lo sapete.

e a proposito, io Stockhausen non lo ascolto perché non lo capisco e non mi frega troppo neanche  farlo.
 
tante discussioni di questo nascondano l'equivoco di fondo che + cultura = persona migliore, il che non è vero naturalmente. ma voler negare l'assunto che + cultura = + strumenti per capire la cultura è qualunquismo.
 

 

 

questo mi rende un'ascoltatrice di musica migliore di chi ascolta la Pausini? sì senza dubbio, solo uno stupido potrebbe negarlo.

kazu, vai oltre la tautologia ed illuminaci! vedrai che col tempo scoprirai che ci sono ascoltatori dei suicide che sono pessimi (magari anche peggio di chi ascolta la pausini, chissa').

 

magari l'ho già scoperto visto che è quello che ho scritto.

 

forse invece che migliore dovevo mettere un termine meno equivocabile, ma tanto mi avreste equivocato lo stesso, conosco i meccanismi inevitabili di questo tipo di discussioni.


  • 0

#12 Kazu Makino

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Inviato 21 luglio 2017 - 09:52

ma io adoro il pop. ormai ascolto solo quello! :P

 

non c'è più il messaggio a cui rispondevo. ?_?


  • 0

#13 markmus

    cui prodi

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Inviato 21 luglio 2017 - 09:58

si' ho scritto un pippone, ma poi mi sono accorto che avevo un po' perso la bussola di dove volevo andare a parare asd
 
resta da capire se "l'unico scopo di piacere a più persone possibili e concedere tutto nel modo piu' diretto possibile" sia necessariamente sinonimo di prodotto peggiore rispetto a "non concedere(re) piu' di tanto".
 
e' vero che il pop anche per me deve mantenere qualcosa di meno afferrabile, o se e' tutto apparecchiato sul tavolo mi passa la voglia di tornarci. pero' e' anche vero che pezzi mainstream che apprezzo ce ne sono parecchi e lo scopo che si prefiggono non e' poi molto distante da quello della pausini, che alle mie orecchie probabilmente ha piu' che altro la corpa di affidarsi a vecchi barboni con un concetto archeologico di pezzo per le masse (che pero' sembra sempre riscontrare parecchio successo in sudamerica)

  • 0

#14 Kazu Makino

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Inviato 21 luglio 2017 - 10:28

resta da capire se "l'unico scopo di piacere a più persone possibili e concedere tutto nel modo piu' diretto possibile" sia necessariamente sinonimo di prodotto peggiore rispetto a "non concedere(re) piu' di tanto".

infatti non volevo assolutamente sostenere questo.

a me piacciono ancora le Spice Girls eh, le ho ascoltate più dei Suicide sicuramente.


  • 0

#15 Bernardus

    Roadie

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Inviato 21 luglio 2017 - 11:16

Nessuno nega l'assioma " Cultura= più strumenti per capire la cultura" ma questa verità è secondaria in sede di valutazione di un pezzo. Dalle mie parti si dice che la buona musica deve farti "arrizzicare" le carni. Il resto conta fino ad un certo punto. Se poi si vuol parlare del maggior apporto culturale dei Suicide rispetto alla Pausini è un altro paio di maniche.

 

 

Ci vuole una certa conoscenza per apprezzare un determinato genere o artista. La musica è un linguaggio, non conoscendo il Jazz è difficile che troverò affascinante Coleman Hawkins. Questa argomentazione che potrebbe essere usata come antitesi al mio ragionamento è tutto sommato buona.

 

Peccato però che aldilà dei generi musicali alcuni brani riescano a valicare determinate frontiere, subito! Mi vengono in mente alcuni amici a cui ho fatto ascoltare Generique di Miles Davis, amici che non ascoltano certo Romitelli ma musica della brigata Pausini and company. Adesso hanno il brano nelle loro playlist ed uno si è iniziato a chiedere se non sia il caso di ascoltare altro rispetto al solito che gli viene propinato.

 

A me piace molto in questo senso il messaggio della poesia  di Woodsworth " The solitary  reaper". Il poeta ascolta una mietitrice cantare in gaelico. Non conosce quel tipo di melodia e nemmeno la lingua ma rimane istintivamente colpito dal canto al punto da risultarne turbato.

 

Sul punto:"

mi piacciono i Suicide e la Pausini mi fa schifo.

questo mi rende una persona migliore di chi ascolta la Pausini? no per niente, solo uno stupido potrebbe pensarlo.

questo mi rende un'ascoltatrice di musica migliore di chi ascolta la Pausini? sì senza dubbio, solo uno stupido potrebbe negarlo."

 

Credo di essere uno stupido. La cultura, musicale (e non)  è condizione non sempre  necessaria e mai  sufficiente per poter ridurre il tutto a questa frase così totalizzante, decisiva. Conosco gente che ascolta poca musica ma che è in grado di scovare,quando vuole roba davvero interessante. Non ha un grande grado di cultura, mancando di base la curiosità che è elemento principale nell'apprendimento. Inoltre,, una maggior preparazione non sempre corrisponde a maggior intelligenza. Capita, a volte, che la cultura sia solo uno strumento di erudizione(intesa nel senso più basso del termine di nozioni  imparate  a pappagallo) per dimostrare/si qualcosa. Solo uno spirito critico  riesce a trasformare le informazioni ricevute in oro colato ed il processo non è così semplice ed immediato da poter ricondurre tuttii coloro che s'informano su un dato argomento  alla frase che scrivi.

 

Magari tu sei davvero un'ascoltatrice migliore di altri ma questo non vuol dire che ciò sia valido per ogni elemento di R.

 

(Grazie Suck On)


  • -1

#16 piersa

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Inviato 21 luglio 2017 - 16:48

A me con la Pausini mi piacerebbe tanto fare l'amore.
Siccome lei canta e nel linguaggio esteriorizzato si mostra con quelle caratteristiche che tanto me la fanno desiderare, molto difficilmente potrei sostenere la superiorità dei Suicide. Come dire? È una semplicissima questione di logica e strategia.
Detto questo, non ho mai ascoltato un album per intero della signorina, però non ci ho neanche mai fatto l'amore sicché, come dire?, se questi sono i patti ditemi dove si firma.
  • 0

#17 markmus

    cui prodi

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Inviato 21 luglio 2017 - 17:02

per linguaggio esteriorizzato intendi le tette? i patti non li hai esplicitati, ma finche' la tua e' l'unica firma non dovrebbero esserci rischi per la dolce laura.

 

qua comunque c'e' la descrizione del candidato, se vuoi mandare il CV: http://www.ilmessagg...le-1757739.html.


  • 0

#18 simon

    Scaruffiano

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Inviato 21 luglio 2017 - 17:04

Nessuno nega l'assioma " Cultura= più strumenti per capire la cultura" ma questa verità è secondaria in sede di valutazione di un pezzo. Dalle mie parti si dice che la buona musica deve farti "arrizzicare" le carni. Il resto conta fino ad un certo punto. Se poi si vuol parlare del maggior apporto culturale dei Suicide rispetto alla Pausini è un altro paio di maniche.

 

 

Ci vuole una certa conoscenza per apprezzare un determinato genere o artista. La musica è un linguaggio, non conoscendo il Jazz è difficile che troverò affascinante Coleman Hawkins. Questa argomentazione che potrebbe essere usata come antitesi al mio ragionamento è tutto sommato buona.

 

Peccato però che aldilà dei generi musicali alcuni brani riescano a valicare determinate frontiere, subito! Mi vengono in mente alcuni amici a cui ho fatto ascoltare Generique di Miles Davis, amici che non ascoltano certo Romitelli ma musica della brigata Pausini and company. Adesso hanno il brano nelle loro playlist ed uno si è iniziato a chiedere se non sia il caso di ascoltare altro rispetto al solito che gli viene propinato.

 

A me piace molto in questo senso il messaggio della poesia  di Woodsworth " The solitary  reaper". Il poeta ascolta una mietitrice cantare in gaelico. Non conosce quel tipo di melodia e nemmeno la lingua ma rimane istintivamente colpito dal canto al punto da risultarne turbato.

 

Sul punto:"

mi piacciono i Suicide e la Pausini mi fa schifo.

questo mi rende una persona migliore di chi ascolta la Pausini? no per niente, solo uno stupido potrebbe pensarlo.

questo mi rende un'ascoltatrice di musica migliore di chi ascolta la Pausini? sì senza dubbio, solo uno stupido potrebbe negarlo."

 

Credo di essere uno stupido. La cultura, musicale (e non)  è condizione non sempre  necessaria e mai  sufficiente per poter ridurre il tutto a questa frase così totalizzante, decisiva. Conosco gente che ascolta poca musica ma che è in grado di scovare,quando vuole roba davvero interessante. Non ha un grande grado di cultura, mancando di base la curiosità che è elemento principale nell'apprendimento. Inoltre,, una maggior preparazione non sempre corrisponde a maggior intelligenza. Capita, a volte, che la cultura sia solo uno strumento di erudizione(intesa nel senso più basso del termine di nozioni  imparate  a pappagallo) per dimostrare/si qualcosa. Solo uno spirito critico  riesce a trasformare le informazioni ricevute in oro colato ed il processo non è così semplice ed immediato da poter ricondurre tuttii coloro che s'informano su un dato argomento  alla frase che scrivi.

 

Magari tu sei davvero un'ascoltatrice migliore di altri ma questo non vuol dire che ciò sia valido per ogni elemento di R.

 

(Grazie Suck On)

 

 

ti avverto di una cosa, sono ispirato come un demonio, ti voglio bene, ma soprattutto la mole di lavoro che porto avanti da mesi è arrivata a destinazione, altro che piccola casa editrice, è tutto pronto e firmato e non dico altro. 

 

nei miei mix ho sempre amato contrapporre due distinti, per dirla alla Croce, voglio dire: se metto su un brano lento psicotico completamente strafatto da farmaci psicotici del SUICIDIO, non lo faccio seguire da una omelia satanica, ma cerco di estenderne il suo valore espressivo cromatico in una landa ambientale che potrebbe nascere da Autechre o da altri non professori accademici ma abilissimi a trapanare qualsiasi hardware e qualsia software (anche umano).

 

il geniale utente che ha scritto di voler fare l'amore con Laura ha tutte le ragioni di questo mondo, sono le stesse motivazioni che provo io masturbandomi con ritrovato piacere anche mentale, guardando il programma Mamoli incontra Cecilia Zandalasini: una eruzione pacifica di fluido bianco sul televisore milionario, i suoi primi piani sono angelici e sensuali alla massima potenza.

 

la mia cultura è di non aver cultura, sono un nomade, sono un gender bender a livello musicale ma questo potrebbe anche non significare nulla: ma poniamo il caso che gli U2 ritornino in pista grazie alla produzione post assiomatica di Autechre (e due!) e da qualche cane randagio della Edition Mego, e consumando privatamente questo flusso ne traessi giovamento, non inizierebbe una partita a carte tra il mio Io e il Super Io, ma ne sarei semplicemente felice.


  • 0

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#19 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 21 luglio 2017 - 17:19

Assolutamente. Se aggiungiamo che gli U2 sono ormai perduti, arriviamo dritti a una forma di felicità pura e stravagante come uno speedball preparato da noi stessi, un capolavoro di sintesi dei dettagli (che nei capolavori sono il quid della perfezione: la riappacificazione degli ego (maschera + super) e il criminale Es su chi poggiano le più belle smorzacandela alla facciaccia di bataie, la persona triste contro cui lottare è un dovere civile).
Le tette? Sí, certo. Ma anche un temperamento romagnolo di curiosità e piacere, col solo neo che, a quanto pare, la signorina abbia ceduto alla moda di rasarsela (criminale nella morfologia Bruna). Ma anche i nei sono necessari: è la delusione di una bellezza che può essere Grande ma non Insostenibile.
Come che sia, ti voglio bene.
  • 1

#20 Infinite dest

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Inviato 21 luglio 2017 - 17:28

A me con la Pausini mi piacerebbe tanto fare l'amore


Si dice scopare. Sei il solito sessista
  • 0

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#21 insulina

    Roadie

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Inviato 21 luglio 2017 - 17:34

Cosa rende un brano degno e un altro no? a me viene da dire, salvo rare eccezioni, la capacità di suonare insieme al reale interesse per quel brano da parte di chi lo suona e non necessariamente da parte di chi lo ascolta. Quindi se un brano è degno o no noi non lo potremo mai sapere veramente. Ho risposto però pensando alla parola “degno”, che non è ben fatto o migliore di.. o con i controcapperi. Alle altre due domande non saprei rispondere.

 

 

(I Suicide li ho sentiti per la prima volta qui e ricordo che mi è venuto un attacco di tachicardia non indifferente. ho dovuto smettere dopo poco di ascoltarli, ma mi piacevano molto! Stasera faccio una doppia camomilla e ci riprovo, spero di non tirare le cuoia, nel caso ciao a tutti è stato bello)


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#22 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 21 luglio 2017 - 17:57

Scusami Cali: da dove viene il tuo Nick?

Tornando IT: se al posto della Pausini ci fosse stata Alice, la mia idea sarebbe meno travagliata (a vantaggio delle donnine, ovviamente).
Se Viola Valentino, sarebbe stato un bel casino chè nel semestre del 1984 (mi pare), dsl febbraio di Sanremo al 31 agosto, l'estate del jukebox a palla con Romantici, Viola è stata probabilmente la donna più potente del mondo.
Comunque: insieme a Fabretti scriverò un bellissimo libro su musica & donne. Siamo già d'accordo sugli autori, secondo il metodo alfabetico Calò-Fabretti.
  • 0

#23 insulina

    Roadie

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Inviato 21 luglio 2017 - 21:29

Scusami Cali: da dove viene il tuo Nick?

 

dal mio gatto


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#24 piersa

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Inviato 21 luglio 2017 - 23:40

E il tuo gatto? Grecanico o giudio?
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#25 insulina

    Roadie

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Inviato 22 luglio 2017 - 06:52

E il tuo gatto? Grecanico o giudio?

 

mmh?

 

io non capire ?_?


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#26 wago

    FURTHERMORE

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Inviato 22 luglio 2017 - 07:04

L'unico metro di un qualche interesse e valore è il gusto personale, che non è davvero analizzabile secondo un pacchetto definito di parametri, assortiti in proporzione fissa.
Diffidare da tutto il resto: specialmente da chi pretende di stabilire dove c'è "arte" e dove no.
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"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#27 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 22 luglio 2017 - 10:43

Volendo scavare un minimo nel concetto di "gusto personale", penso per una gran parte incida la percezione che una proposta non s'appiattisca in modo sfacciato su stilemi che percepiamo come banali, ovvii, perfettamente leggibili nelle intenzioni. Come se ci fosse un discorso fra sé e l'artista e si percepisse questo come una figura da indagare e capire, non come uno sciocco di cui puoi prevedere ogni frase e non come qualcuno che pur di conquistarci è disposto a utiizzare trucchetti di scarsa sofisticazione.

Probabilmente rientra in questa sfera la tanto agognata "autenticità artistica": che non significa che il vissuto dell'artista debba coincidere con la sua poetica, ma che percepiamo come verosimili le "pose" in quanto frutto di una ricerca e riflessione personale il cui output è, appunto, sofisticato e rispettoso della propria intelligenza.


  • 4

#28 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 22 luglio 2017 - 11:06

A me con la Pausini mi piacerebbe tanto fare l'amore


Si dice scopare. Sei il solito sessista
Vai a sparare cazzate da altre parti
Sciò, via, stai lontano.
  • -1

Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#29 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 22 luglio 2017 - 11:28

Volendo scavare un minimo nel concetto di "gusto personale", penso per una gran parte incida la percezione che una proposta non s'appiattisca in modo sfacciato su stilemi che percepiamo come banali, ovvii, perfettamente leggibili nelle intenzioni. Come se ci fosse un discorso fra sé e l'artista e si percepisse questo come una figura da indagare e capire, non come uno sciocco di cui puoi prevedere ogni frase e non come qualcuno che pur di conquistarci è disposto a utiizzare trucchetti di scarsa sofisticazione.
Probabilmente rientra in questa sfera la tanto agognata "autenticità artistica": che non significa che il vissuto dell'artista debba coincidere con la sua poetica, ma che percepiamo come verosimili le "pose" in quanto frutto di una ricerca e riflessione personale il cui output è, appunto, sofisticato e rispettoso della propria intelligenza.

Sei molto vicino a quello che pure io pensavo, ma avevo dimenticato
La musica è banale quando nel suo scorrere si può prevedere.
Niente come una grande intuizione melodica riesce a sorprendere l'orecchio e stimolare quindi il piacere, se poi si tratta di capolavori, la sorpresa quasi si azzera è la musica diventa parte di te stesso, ma di quella parte che non conoscevi.
Chiaro è che questo succede a chi ha una predisposizione alla musica stessa.
Sono convinto che chi ama la musica ha talento nella danza o nel suonare, magari inespresso.
La musica è uno dei sentieri per la conoscenza.
  • 1

Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

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#30 piersa

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Inviato 22 luglio 2017 - 15:02

solo una robina, definitiva.

La musica è come il cinema una roba sintetica; quindi tra cuciture e quadrature è percorsa da un lavoro di "adattamento" più vicino all'artigianato che all'arte. Certo, esiste la musica (e il cinema) assoluta, senza concessioni, ma non è la sua vocazione, almeno finché la mia dirimpettaia non spegnerà il suo lettore cd che legge anche i dvd.


  • 0

#31 wago

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Inviato 22 luglio 2017 - 16:10

Volendo scavare un minimo nel concetto di "gusto personale", penso per una gran parte incida la percezione che una proposta non s'appiattisca in modo sfacciato su stilemi che percepiamo come banali, ovvii, perfettamente leggibili nelle intenzioni.

Ma no. Ci sono persone per cui è stabilmente il contrario (apprezzano il già noto, ciò che conferma i dettami del genere, ecc) e - per dire - anche nel mio caso specifico può capitare tranquillamente che una cosa mi piaccia anche se non aggiunge niente a nulla.
Il gusto personale è quella cosa per cui "toh, sto pezzo qui mi piace". Non è matematico, non è davvero prevedibile, spesse volte stupisce anche il suo "proprietario".
È, semmai, analizzabile a posteriori. Una delle cose che più mi diverte nello scrivere di musica è cercare di decifrare perché una canzone o un disco mi piace o mi fa schifo, mettendo in relazione elementi della musica con reazioni emotive o idee che mi appartengono. Ma sempre di considerazioni su casi specifici si tratta, non di teorie generali su "cosa vale e cosa no".
Poi per carità, le ricorrenze esistono e permettono di individuare tendenze generali, ma di tendenze si tratta ("il prog mi piace, le negrigure no"), non certo di regole a cui uniformare la propria condotta.
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"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#32 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 22 luglio 2017 - 18:02

Ma no.


Non lo davo come criterio universale, ma come possibile angolatura, specie per chi scrive qui dentro.
E occhio che "non banale" non significa necessariamente innovativo, lo sai che su questo sono d'accordo con te e che non è neanche una mia priorità.

 

Più che "questo si rifà a lui o quell'altro" pensavo a topoi espressivi, cosa che m'è balzata all'occhio cliccando sciaguratamente su un video dei linkin park nell'altro thread. I commenti sotto al video erano tutti di ex adolescenti che ringraziavano l'ex cantante per averli aiutati in momenti difficili, e il contrasto con la mia opinione della band m'ha fatto riflettere su cosa ci trovassi di insopportabile in una band che, in fondo, a qualcuno ha dato qualcosa di – credo – prezioso.


  • 1

#33 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 22 luglio 2017 - 18:06

 

Ma no.


Non lo davo come criterio universale, ma come possibile angolatura, specie per chi scrive qui dentro.

 

 

Per me credo sia tutto sommato vero. 


  • 0

Statisticamente parlando, non lo so.





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