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Cramps Records


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12 replies to this topic

#1 wago

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Inviato 21 febbraio 2007 - 12:39

Ho ascoltato in questi giorni due album di un autore che conoscevo soltanto per "Musica Ribelle", canzone epocale che peraltro ha un testo che mi piglia malissimo. I due album sono "Sugo" e "Diesel", usciti per la Cramps, la stessa di Area, Arti+Mestieri, Alberto Camerini, Claudio Rocchi.
Posto che a parte i due dischi di Finardi conosco solo Area, Arti+Mestieri, "Indicazioni" di Tofani e i lavori solisti di Stratos, cosa conviene ascoltare? I lavori in mio possesso sono bene o male tutti avvicinabili fra loro, imperniati su un jazz-rock infuocato e/o sulla sperimentazione piu' ardita. C'e' altro del genere?

Volendo entrare nel merito dei due dischi di Finardi, va detto che ho trovato entrambi decisamente meritevoli. Tutti e due si avvalgono della collaborazione di musicisti degli Area (Tofani, Tavolazzi e Fariselli) e del violino di Lucio Fabbri (PFM), che danno vita a una macchina jazz-rock/folk dalla potenza sorprendente almeno negli episodi migliori. Da segnalare soprattutto il manifesto generazionale "Musica Ribelle", "La Radio" (creata come jingle per Radio Popolare), la sperimentazione ritmica di "Quasar" dal primo disco. Nel secondo, penalizzato da una produzione piu' patinata e modaiola, spiccano ugualmente pezzi riuscitissimi come "Giai Phong", dedicata alla guerra del Vietnam e caratterizzata da interessanti anche se timide sfumature etniche, le divagazioni acustiche free-form di Tofani in "Non Diventare Grande Mai", la struggente (anche se liricamente infelice) ballatona "Non e' nel Cuore", la frenesia fusion di "Diesel" e soprattutto l'intensissima "Scimmia", dedicata alla propria personale battaglia con l'eroina e giocata su dinamiche accentuatissime, una sorta di "Heroin" jazz-rock all'italiana.
Insomma due dischi non senza pecche ma ricchi di brani eccezionali, anche se spesso deboli sul piano lirico, non tanto per l'attivismo trabordante che ormai fa piu' che altro sorridere, ma per le rime banalotte e un po' di verbosita' non giustificata.
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"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#2 woody

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Inviato 21 febbraio 2007 - 13:33

Concordo su Flight per quanto riguarda Camerini, sul versante pop i suoi primi due dischi sono a mio avviso milgiori di quelli di Finardi, è anche vero che Finardi lo conosco meno, però come diceva appunto wago i dischi di Eugenio sono un pò discontinui e quindi ascoltarli per intero mi risulta difficile.
Anche i primi due Skiantos sono effettivamente imperdibili (imperdibile è anche il box L' Incontenibile Freak Antoni ma sono off topic perchè quello è della italian records).
Da non dimenticare che anche il Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza è stato prodotto dalla Cramps, qui sul forum ne abbiamo parlato spesso.
Il disco di Steve Lacy citato da Flight si chiama Straws ed è in effetti un buon disco, anche se per conoscere Lacy non partirei da quello.
Infine la Cramps produceva anche Mario Schiano, se non erro anche il suo Gruppo Romano Free Jazz, i suoi lavori sono difficilmente reperibili, perlomeno i li cercai in rete un paio d' anni fa e non si trovava un cazzo, magari grazie alla ristampe la situazione è un pò migliorata. Schiano è uno dei più importanti musicisti di free jazz italiani.
Ovviamente i nomi che la Cramps ha prodotto sono molti di più, si va da John Cage a Derek Bailey (presentato a Gianni Sassi, leader della Cramps da Paolo Tofani), da Cornelius Cardew a Giusto Pio, passando a roba più proggy tipo il disoc di Lucio Fabbri "amarena" e l' album di Lovisoni e Messina chiamato "I prati bagnati del monte analogo".
Ah quasi dimenticavo, anche i primi dischi di Battiato e gli Opus Avantra sono della Cramps.
Insomma se si tiene conto che alcuni di questi artisti (soprattutto i vari Bailey, Cage, Tudor, Ashley etc) sono praticamente sconosciuti adesso, in un periodo in cui si credeva che la musica d' avanguardia fosse rappresentata dalla PFM (non è una critica alla PFM è solo che semplicemtne non era avanguardia) un etichetta come la Cramps è proprio un miraggio, credo che sia una delle migliore etichette italiane di sempre, per la cura del packaging e per il livello degli artisti prodotti.
Anche Andrea PAzienza ha disegnato delle strisce per la mitica etichetta visto che Sassi era rimasto colpito dai suoi pennelli.
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#3 Plozzer

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Inviato 22 febbraio 2007 - 10:40

Ah quasi dimenticavo, anche i primi dischi di Battiato e


Battiato non usciva per Bla Bla?
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#4 Nekokuma

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Inviato 22 febbraio 2007 - 10:47

Nemmeno a me risulta che i primi di Battiato siano usciti per la Cramps, però nel 1978 la Cramps ha pubblicato Motore Immobile, il disco d'esordio di Giusto Pio, fido collaboratore di Battiato già all'epoca. Anche Gianni Sassi inoltre prima ancora della Cramps aveva già lavorato con Battiato (che aveva il contratto con la Bla Bla e aveva pubblicato il primo disco nel 72, un anno prima di Arbeit macht frei e praticamente della comparsa della Cramps).
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#5 woody

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Inviato 22 febbraio 2007 - 10:51


Ah quasi dimenticavo, anche i primi dischi di Battiato e


Battiato non usciva per Bla Bla?


Allora, il sito della Cramps ha riaperto da un paio d' anni e sono sicuro che prima vendevano anche i primi lavori di Battiato.
Sono andato a controllare e in effetti i lavori di Battiato sono stati tolti dal sito.
Su italianprog risultano usciti per la Bla Bla, quindi credo che hai proprio ragione te, solo che la copertina di Fetus, soprattutto il retro di copertina, sembrano proprio roba di Gianni Sassi.
A questo punto credo che Sassi prima di fondare la Cramps abbia collaborato con la Bla Bla o curato quella copertina li, nel libro degli Area c'era qualche cenno biografico su di lui ma adesso mi fa fatica ricontrollare!  :P


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#6 Nekokuma

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Inviato 22 febbraio 2007 - 10:54



Ah quasi dimenticavo, anche i primi dischi di Battiato e


Battiato non usciva per Bla Bla?


Allora, il sito della Cramps ha riaperto da un paio d' anni e sono sicuro che prima vendevano anche i primi lavori di Battiato.
Sono andato a controllare e in effetti i lavori di Battiato sono stati tolti dal sito.
Su italianprog risultano usciti per la Bla Bla, quindi credo che hai proprio ragione te, solo che la copertina di Fetus, soprattutto il retro di copertina, sembrano proprio roba di Gianni Sassi.
A questo punto credo che Sassi prima di fondare la Cramps abbia collaborato con la Bla Bla o curato quella copertina li, nel libro degli Area c'era qualche cenno biografico su di lui ma adesso mi fa fatica ricontrollare!  :P


sì sì sono di Sassi infatti, ho appena modificato il mio post precedente, l'ho aggiuto.
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#7 Nekokuma

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Inviato 22 febbraio 2007 - 10:57

ecco c'è scritto pure su italianprog comunque proprio nella pagina della Cramps:

But Gianni Sassi had already been in the music business as an odd presence behind  Franco Battiato's first production, both with his graphic studio "al.sa" and his work as lyric composer with the surname of Frankenstein, from which the Cramps logo derived.
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#8 OldfieldReturn

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Inviato 22 febbraio 2007 - 11:07

Io ti consiglierei il primo di Finardi  "Non lanciate alcun oggetto dai finestrini" lavoro in odore di prog che non mi dispiace affatto..per il resto ho solo gli album di area e rocchi che già conoscete....
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#9 Plozzer

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Inviato 22 febbraio 2007 - 11:25

l'intensissima "Scimmia", dedicata alla propria personale battaglia con l'eroina e giocata su dinamiche accentuatissime, una sorta di "Heroin" jazz-rock all'italiana.


Un pezzo con due coglioni così, secondo me la summa del Finardi di quegli anni, che per il resto mi sembra molto entusiasta e fresco ma anche troppo contagiato da certe ingenuità poetiche proprie del periodo.
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#10 Nekokuma

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Inviato 22 febbraio 2007 - 11:33


l'intensissima "Scimmia", dedicata alla propria personale battaglia con l'eroina e giocata su dinamiche accentuatissime, una sorta di "Heroin" jazz-rock all'italiana.


Un pezzo con due coglioni così, secondo me la summa del Finardi di quegli anni, che per il resto mi sembra molto entusiasta e fresco ma anche troppo contagiato da certe ingenuità poetiche proprie del periodo.


Anche secondo me sono proprio le ingenutià poetiche a far sì che Finardi stia un passo indietro a Camerini, che ha praticamente personalizzato da subito invece quelle tematiche esponendole in un linguaggio e con immagini molto più innovative, secondo me con una maggiore consapevolezza di voler tentare quella commistione tra canzone pop e musica sperimentale che è senza dubbio riuscita anche a Finardi ma che nei lavori di Camerini è proprio punto focale e ragionato.
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#11 Plozzer

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Inviato 22 febbraio 2007 - 11:58

Anche secondo me sono proprio le ingenutià poetiche a far sì che Finardi stia un passo indietro a Camerini, che ha praticamente personalizzato da subito invece quelle tematiche esponendole in un linguaggio e con immagini molto più innovative, secondo me con una maggiore consapevolezza di voler tentare quella commistione tra canzone pop e musica sperimentale che è senza dubbio riuscita anche a Finardi ma che nei lavori di Camerini è proprio punto focale e ragionato.


Finardi poi era molto più sfacciato e dichiaratamente stronzo come personaggio, una vera rockstar, per quegli anni. Non mi spiego bene com'è che non sia diventato lui, a conti fatti, il prototipo di "rocker italiano" che negli anni soltanto Vasco Rossi è riuscito a interpretare in maniera originale.
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#12 woody

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Inviato 22 febbraio 2007 - 13:36

Interessante è il documentario Nudi Verso la Follia, documentario sul festival del Parco Lambro con immagini sul campo nientepopòdimenoche di Alberto Grifi.
Interessante per capire le ingenuità del periodo e del cosiddetto movimento, ci sono interviste (non ricordo con esattezza ma di sicuro a Grifi sempre interessantissimo nei suoi racconti e poi a Finardi, Fariselli degli Area e altri) e spezzoni live con esibizioni di Don Cherry, Finardi, Area e altri.
Finardi spiegava appunto la sua volontà di distaccarsi dal linguaggio colto dei cantautori per adottare un linguaggio più immediato, ma come già fatto notare questa eccessiva immediatezza a volte sfociava in testi un pò banalotti al contrario di Camerini e del suo linguaggio un pò da favola.
Il modo di cantare dei due comunque mi sembra abbastanza simile, con le loro vocali allungate, e credo che entrambi si siano ispirati un pò ai vocalizzi di Stratos ma potrei anche sbagliarmi.
Franco Fabbri nella sua autobiografia (autobiografia che ovviamente ripercorre un pò anche la storia della musica popolare italiana) dice che all' inizio degli anni 70 non c'era nessuno bravo a suonare il blues come Camerini, se per caso fregasse a qualcuno!
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#13 PrebenElkjaer

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Inviato 22 febbraio 2007 - 14:04

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Infine la Cramps produceva anche Mario Schiano, se non erro anche il suo Gruppo Romano Free Jazz, i suoi lavori sono difficilmente reperibili, perlomeno i li cercai in rete un paio d' anni fa e non si trovava un cazzo, magari grazie alla ristampe la situazione è un pò migliorata. Schiano è uno dei più importanti musicisti di free jazz italiani.
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Ã? OT ma mi hai fatto venire in mente che su fuori orario avevano trasmesso una puntata di "15 minuti con..." (mi pare così il titolo della trasmissione) dove  Mario Schiano aveva suonato due pezzi free jazz (sarebbe attualmente improponibile in RAI) che mi son piaciuti molto. L'avevo colpevolmente rimosso. Magari adesso qualcosa si trova in giro :)
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Fat Moe: Noodles, cos'hai fatto in tutti questi anni?
Noodles: Sono andato a letto presto.

Tu sai citare i classici a memoria... ma non distingui il ramo da una foglia...

Fiero membro

Ci sono più dischi di merda che vita!




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