R & A delle ultime settimane.
Everything But The Girl - Walking Wounded [1996] 8
Everything But The Girl - Amplified Heart [1994] 7
Le melodie, belle, sono sia qua sia là.
La voce, evocativa, di Tracey pure (ed anche quella di Ben, che ho sempre apprezzato un po' meno ma va bene lo stesso).
Ma è l'arrangiamento, il contesto che fa la differenza, con Walking Wounded che strizza l'occhiolino ai nuovi ritmi che arrivavano dalle radio pirate in FM di Londra e che suona fresco e coinvolgente anche a distanza di lustri; però una canzone bella come Missing (nella versione originale, ché il remix di Todd Terry suona un po' datato purtroppo) forse in Walking Wounded non c'è.
Gesu No Kiwami Otome - Daruma Ringo [2017] 7,5
Sto facendo fatica, l'ho già scritto, e non è un album semplice e di pronta presa.
Però questi quattro sanno scrivere e suonare musica alla grande ed hanno idee in straabbondanza.
Insisto nell'ascolto, sboccerà la passione prima o poi?
Katy Perry - Witness [2017] 6,5
Non si può non avere simpatia per la simpatica tamarra proprio ora che la critica ed il pubblico le stanno voltando le spalle (per motivi non chiari.... o forse semplicemente perchè lo swow biz vuole semplicemente "carne fresca" per continuare a fare girare la ruota).
Album fatto di alti e bassi, di ispirazione e di routine, ed eccessivamente lungo.
Ma 6/7 pezzi deliziosi, ben costruiti e con bei suoni, ci sono eccome e per un album di bieco mainstream va più che bene.
Christopher Cross - Christopher Cross [1979] 8
Nel topic "i primi dischi acquistati" Trespass mi ha quasi sfidato a riascoltarmelo, questo album che è stato uno dei primi miei acquisti (direi che l'ho preso ai tempi nel reparto dischi dell'Upim della città più vicina) ma che avevo accantonato da lustri e lustri.
Credevo di ritrovarmi davanti un lavoro bolso, datato e forse un po' lo è; però è anche vero che un certo pop da classifica, venato di rock e di fusion, suonato e cantato da dio, con arrangiamenti ricchi e rigorosamente analogici, (tristemente) non esiste più.
Per la cronaca, non me la sono sentita di tirare fuori la cassettina originale dell'80, perchè siamo nel 2017 ed è molto più comodo Google Play o Spotify.
E poi chi ce l'ha più un posto dove fare girare una cassettina (Max Power a parte)?
Beastie Boys - Licenced To Ill [1986] 8,5
Me lo ripromettevo da quando vuvu aveva fatt uscire la pietra ma ancora non l'avevo ritirato fuori.
E la copertina intonsa del mio vinile [acquisto per corrispondenza presso la Top Ten di Parma, lire 8500], mi faceva temere di averlo ascoltato poco anche in passato.
Ed invece, la puntina cala sulla prima traccia e ti ritrovi a canticchiare ogni singolo pezzo e ridacchiare per le boutades e le trovate geniali che si trovano in tutto l'album.
L'avevo lasciato in un angolo, ma c'era sempre. Ben ritrovato.
Shop Assistants - Will Anything Happen [1986] 7=
Fra tarda new wave (vedi i suoni di basso e batteria), jangle pop (le melodie della chitarra) e twee pop (mi riferisco alla esile voce della cantante), un drappello di canzoncine ingenue e semplici ma deliziose da una band scozzese di cui si parlava un sacco ai tempi ma poi sparita senza lasciare altre tracce.
Prossimamente me lo riascolto con calma.
Ride - Weather Diaries [2017] 7+
Non penso che sia facile per un gruppo che è stato di vivo culto ripresentarsi a distanza di lustri dagli ultimi lavori; se fai cose troppo simili ai vecchi successi cominciano subito a dire che non sai rinnovarti, se fai cose troppo innovative, il tuo pubblico "di riferimento" rimane spiazzato e rischi che poi nemmeno viene a vederti nei live che hai programmato per l'estate dopo l'uscita dell'album.
Figlio forse di questa incertezza (e, magari, di un'ispirazione che non è più quella dei primi album ed EP), questo lavoro zoppica in alcuni episodi ma regala 4/5 pezzi belli belli: da Cali (il pezzo, se vogliamo, più tradizionalmente Ride) ad All I Want (quello che, timidamente, si avventura in direzioni più innovative).