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La Playlist (16-22 Giugno) Che Oramai Non Apre Più Nessuno :(


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21 replies to this topic

#1 Cyclo

    Palmen am balkon

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Inviato 23 giugno 2017 - 07:21

R & A delle ultime settimane.

 

Everything But The Girl - Walking Wounded [1996] 8

Everything But The Girl - Amplified Heart [1994] 7

Le melodie, belle, sono sia qua sia là.

La voce, evocativa, di Tracey pure (ed anche quella di Ben, che ho sempre apprezzato un po' meno ma va bene lo stesso).

Ma è l'arrangiamento, il contesto che fa la differenza, con Walking Wounded che strizza l'occhiolino ai nuovi ritmi che arrivavano dalle radio pirate in FM di Londra e che suona fresco e coinvolgente anche a distanza di lustri; però una canzone bella come Missing (nella versione originale, ché il remix di Todd Terry suona un po' datato purtroppo) forse in Walking Wounded non c'è.

 

Gesu No Kiwami Otome - Daruma Ringo [2017] 7,5

Sto facendo fatica, l'ho già scritto, e non è un album semplice e di pronta presa.

Però questi quattro sanno scrivere e suonare musica alla grande ed hanno idee in straabbondanza.

Insisto nell'ascolto, sboccerà la passione prima o poi?

 

Katy Perry - Witness [2017] 6,5

Non si può non avere simpatia per la simpatica tamarra proprio ora che la critica ed il pubblico le stanno voltando le spalle (per motivi non chiari.... o forse semplicemente perchè lo swow biz vuole semplicemente "carne fresca" per continuare a fare girare la ruota).

Album fatto di alti e bassi, di ispirazione e di routine, ed eccessivamente lungo.

Ma 6/7 pezzi deliziosi, ben costruiti e con bei suoni, ci sono eccome e per un album di bieco mainstream va più che bene.

 

Christopher Cross - Christopher Cross [1979] 8

Nel topic "i primi dischi acquistati" Trespass mi ha quasi sfidato a riascoltarmelo, questo album che è stato uno dei primi miei acquisti (direi che l'ho preso ai tempi nel reparto dischi dell'Upim della città più vicina) ma che avevo accantonato da lustri e lustri.

Credevo di ritrovarmi davanti un lavoro bolso, datato e forse un po' lo è; però è anche vero che un certo pop da classifica, venato di rock e di fusion, suonato e cantato da dio, con arrangiamenti ricchi e rigorosamente analogici, (tristemente) non esiste più.

 

Per la cronaca, non me la sono sentita di tirare fuori la cassettina originale dell'80, perchè siamo nel 2017 ed è molto più comodo Google Play o Spotify.

E poi chi ce l'ha più un posto dove fare girare una cassettina (Max Power a parte)?

 

Beastie Boys - Licenced To Ill [1986] 8,5

Me lo ripromettevo da quando vuvu aveva fatt uscire la pietra ma ancora non l'avevo ritirato fuori.

E la copertina intonsa del mio vinile [acquisto per corrispondenza presso la Top Ten di Parma, lire 8500], mi faceva temere di averlo ascoltato poco anche in passato.

Ed invece, la puntina cala sulla prima traccia e ti ritrovi a canticchiare ogni singolo pezzo e ridacchiare per le boutades e le trovate geniali che si trovano in tutto l'album.

L'avevo lasciato in un angolo, ma c'era sempre. Ben ritrovato.

 

Shop Assistants - Will Anything Happen [1986] 7=

Fra tarda new wave (vedi i suoni di basso e batteria), jangle pop (le melodie della chitarra) e twee pop (mi riferisco alla esile voce della cantante), un drappello di canzoncine ingenue e semplici ma deliziose da una band scozzese di cui si parlava un sacco ai tempi ma poi sparita senza lasciare altre tracce.

Prossimamente me lo riascolto con calma.

 

Ride - Weather Diaries [2017] 7+

Non penso che sia facile per un gruppo che è stato di vivo culto ripresentarsi a distanza di lustri dagli ultimi lavori; se fai cose troppo simili ai vecchi successi cominciano subito a dire che non sai rinnovarti, se fai cose troppo innovative, il tuo pubblico "di riferimento" rimane spiazzato e rischi che poi nemmeno viene a vederti nei live che hai programmato per l'estate dopo l'uscita dell'album.

Figlio forse di questa incertezza (e, magari, di un'ispirazione che non è più quella dei primi album ed EP), questo lavoro zoppica in alcuni episodi ma regala 4/5 pezzi belli belli: da Cali (il pezzo, se vogliamo, più tradizionalmente Ride) ad All I Want (quello che, timidamente, si avventura in direzioni più innovative).


  • 4

ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.

 

#2 Trespassive-aggressive

    Strawberry Switchblade

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Inviato 23 giugno 2017 - 07:36

 

Everything But The Girl - Amplified Heart [1994] 7

 

 

Christopher Cross - Christopher Cross [1979] 8

 

 

Bravo, ma sono entrambi dei 10. ;)

Il primo è uno degli album che ho ascoltato più volte nella mia vita.
Il secondo non ha un singolo brano fuori posto.


  • 1

#3 Cyclo

    Palmen am balkon

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Inviato 23 giugno 2017 - 07:37

 

 

Everything But The Girl - Amplified Heart [1994] 7

 

 

Christopher Cross - Christopher Cross [1979] 8

 

 

Bravo, ma sono entrambi dei 10. ;)

Il primo è uno degli album che ho ascoltato più volte nella mia vita.
Il secondo non ha un singolo brano fuori posto.

 

Quando ascolterò un album da 10, glielo darò.

 

Nowhere (e così mi riallaccio al resto del post) è uno di quei 4/5 album che più ci si avvicina.


  • 0

ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.

 

#4 Life Is Insignificant

    Deadman

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Inviato 23 giugno 2017 - 07:40

Converter - Shock Front (1999): 7 power noise

Detente - Basic Dwell (2017): 8 UK bass

Emptyset - Borders (2017): 6 power noise

Forest Swords - Compassion (2017): 7 ambient dub

Full of Hell - Trumpeting Ecstasy (2017): 6 grindcore

Go-qualia - Anökumene (2017): 7 idm

Iglooghost - Chinese Nü Yr (2015): 7.5 wonky

King Gizzard & the Lizard Wizard - I'm in Your Mind Fuzz (2014): 7.5 psychedelic rock

Mark McGuire - Living With Yourself (2010): 7 ambient

Meuko! Meuko! - About Time (2017): 7.5 electronic

NAH - Light as Fuck (2015): 7 industrial hip hop

Ondo Fudd - Blue Dot (2016): 7 outsider house

Sufjan Stevens - Carrie & Lowell (2015): 8 singer/songwriter

Swordfish - Rodia (2017): 7.5 midwest emo

TSVI - Sacred Drums (2016): 7.5 UK bass

Various Artists - Planet Giegling Tour (2017): 7 deep house


  • 3

#5 ravintola

    pesky skeleton

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Inviato 23 giugno 2017 - 08:01

ultimi due mesi:

 

adorati:
Slowdive - Slowdive (2017)
 
piaciuti:
Gas - Narkopop (2017)
Johnny Jewel - Windswept (2017)
ロッカーズ ( T H E ☯️ R O C K E R S ) - ディープ夢 (2016)
ロッカーズ ( T H E ☯️ R O C K E R S ) - L P 2 (2016)
Teen Daze - Themes for Dying Earth (2017)
Bruno Sanfilippo - InTRO (2006)
Bruno Sanfilippo - Auralspace (2009)
Steve Roach - Rasa Dance: The Music of Connection (2013)
 
piaciucchiati:
Dialect - Advanced Myth (2015)
Sign Libra - Closer to the Equator (2016)
Boliden - Surfaces (2017)
Sevendeaths - Remote Sympathy (2017)
Nico Niquo - In a Silent Way (2017)
The Seatbelts - Cowboy Bebop Original Soundtrack 2: No Disc (1998)
Geotic - Abysma (2017)
Desertshore - Arc of an Arrow Blind (2017)
V.A. - Mono no aware (2017)
V.A. - Miracle Steps: Music From the Fourth World 1983-2017 (2017)
Gora Sou - Ramifications (2015)
Bruno Sanfilippo - Solemnis (1998)
Bruno Sanfilippo - The New Kingdom (1995)
Bruno Sanfilippo - Sons of the Light (1991)
Cosmic Ground - Cosmic Ground 2 (2015)
SODA lite - In Eco (2017)
Eric Taxxon - Summer Drones (2017)
Kelly Lee Owens - Kelly Lee Owens (2017)
 
meh:
Orphan Fairytale - My Favorite Fairytale (2014)
d'Eon - Music for Keyboards Vol. V: Robby (2014)
Visible Cloaks - Reassemblage (2017)
Tiny Vipers - Laughter (2017)
G.S. Schray - Gabriel (2017)
 
schifati:
Mark McGuire - Beyond Belief (2015)
Mark McGuire - Vision Upon Purpose (2017)

  • 0

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#6 PinkFreud

    Jung Last

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Inviato 23 giugno 2017 - 14:18

Ride - Weather Diaries 7,5

Popsicle - Lacquer 6,5

Dog Faced Hermans - Those Deep Buds 6,5

Cosmig Rough Riders - Enjoy The Melodic Sunshine 7,5


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Ja196z8.jpg

superstereo!

*lastfm*

 

 


#7 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 23 giugno 2017 - 15:10

Katy Perry - Witness (2017): 6

Un gradevole disco di mainstream-pop con un paio di brani super, nuthin' more.

 

SZA - CTRL (2017): 7 (½?)

Non ancora inquadrato bene, l'ho ascoltato poco e senza troppo impegno, però mi piace e già canticchio qualche motivetto senza neanche sapere i titoli. Se ci sento qualcosa dell'ultimo di Franko Ocean? Sì, ci sento.

 

 

The Doobie Brothers - The Captain and Me (1973): 7

E' bello.

 

Riascolti: riprendere in mano i vinili polverosi degli Steely Dan e metterli sul piatto con un buon whisky ghiacciato rientra di diritto tra i piaceri della vita più superiori. Io non ho i vinili ma con spotify free e l'acqua minerale è stato bellissimo lo stesso.

Can't Buy a Thrill (1972): 9

Pretzel Logic (1974): 9
Aja (1977): 10


  • 2

#8 Garp Buzzy Power

    Inelegantly Wasted In Papa's Penthouse Pad In Belgravia

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Inviato 23 giugno 2017 - 15:21

Oasis - Live Demonstration (1993)
Oasis - Definitely Maybe (1994)
Pezzo di storia della musica britannica. Checché se ne dica. 
 
Various Artists - Creation for the Nation (1997)
Le compila di McGee per la Creation. Sempre roba buona.
 
Suede - Head Music (1999)
La maturità. 18 anni. Il britpop morto e sepolto. La nostalgia canaglia di certi pezzi e le copertine dei singoli tutte colorate. Finisce un'era, per me e per loro. Forse il disco a cui sono più affezionato di Brett e soci.
 
The Blue Aeroplanes - Swagger (1990)
Capo assoluto da pietra miliare. Fanno confluire tutto il meglio a cavallo di quell'anno: dai REM ai Waterboys fino ad arrivare al madchester ed al pop C88. Bello bello in modo assurdo.
 
Dan Auerbach - Waiting on a Song (2017)
Grossa delusione dopo l'esordio. Disco veramente troppo piacione.
 
DMA's - DMA's (2015)
DMA's - Hills End (2016)
Revival britpop alla massima putenza ma che piasce. 
 
The Charlatans - Different Days (2017)
Invecchiano bene i ragazzi, molto bene. Anche se non all'altezza del predecessore (la seconda parte sopratutto) è un bel sentire in queste afose serate a mettere a posto la cucina post-cena terremoto figlio più piccolo malefico. Lo approfondirò.
 
Håkan Hellström - Känn ingen sorg för mig Göteborg (2000)
Uno dei componenti degli ormai idoli da cuori very Broder Daniel all'esordio solista tirò fuori un disco pop magnifico. In lingua madre vero ma di facile presa. 
 
...A Toys Orchestra - Technicolor Dreams (2007)
Rimesso su dopo boh, penso 8 anni. Suona ancora fresco e convincente come in quegli anni al netto di tutti i riferimenti faciloni da cui prendono spunto. Avercene ora di dischi pop nostrani così
 
Fairfield Parlour - From Home to Home (1970)
Peter Daltrey capo assoluto anche quando decidere di defilarsi un pelo dalla psichedelia dei suoi Kaleidoscope.

  • 2
"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
 
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."
 
"Coglione"
 
"Ma basta sto tipo di musica da sfattone finto dai"
 
"vabbeh garp te oltre alla barriera linguistica c'hai pure la barriera monogenere"
 

 


#9 cool as kim deal

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Inviato 23 giugno 2017 - 17:45

Kurt Vile - Wakin on a pretty daze 8

Bello, molto bello, e molto ispirato vista la lunghezza direi proibitiva. Fare un disco chitarristico di un'ora e 10 senza annoiare (poi vabbè, un paio di spuntatine ci starebbero, tipo alla coheniana Too hard, che poteva durare un paio di minuti in meno, o Shame chamber, che è il pezzo meno riuscito) e senza sbrodolare (sicché si tratta di pop rock dinoccolato e vagamente acido, che ricorda la foschia mattutina che si crea in certe mattine d'estate, 0 sperimentazione, 0 strappi o divertissement) non è roba facile, quindi ottimo il primo contatto e si può continuare una conoscenza devo dire interessante

 

Spiritualized - Let it come down 6,5

Meh. L'equilibrio hard/soft è ottimamente sintetizzato nell'iniziale On fire, con un ottimo piano e belle chitarre. L'animo selvaggio esplode prepotentemente in The twelve steps a metà disco, chitarre e armonica fragorose ed impazzite. Poi la seconda parte del disco è un continuo tentativo di scrivere un ottimo gospel con strumenti rock. Tentativi ora anonimi(Anything more), ora noiosi (Stop your crying), ora ingiustificatamente annacquati (Won't get to heaven). All'ultimo tentativo finalmente l'esperimento riesce alla perfezione(Lord can you hear me). Per me troppo poco, vista anche la lunghezza oltre l'ora.

 

Arcade Fire - Reflektor 7,5

Il primo disco mi ha fulminato, lo ammetto senza vergogne. Di infatuazioni giamaico/africane è pieno il rock (basti pensare agli orrendi Stones negli anni 80), e sulla carta ben poche potevano apparire meno probabile di idoli indie canadesi. E forse è proprio l'improbabilità del progetto che me lo ha reso così inaspettatamente coinvolgente. Mai sentiti Arcade Fire così sciolti, divertiti e divertenti e coinvolti pur non rinunciando alla loro natura altezzosa e "nordica", vedi specialmente We exist, Fleshbulb eyes e Here comes the night,specialmente quest'ultima, un ponte Montreal/Kingston/Timbuktu assolutamente incosciente e trascinante.

Il secondo disco mi ha un minimo sgonfiato l'entusiasmo: sicuramente è sperimentale nel suo incerto incedere in ambienti DFA, ma, tagliando corto, sono canzoni poco coinvolgenti e sostanzialmente meno riuscite. In ogni caso, un disco su cui è sin troppo facile sparare confondendolo per la Croce Rossa, ed infatti qui dentro sembravano tutti Lee Van Cliff

 

Radiohead - King of limbs 7,5

Già detto brevemente nell'apposito topic: disco "minore" che trova il suo più grande pregio ed il suo più grande difetto nell'essere sfilacciato pur essendo breve, quasi idealmente diviso in due parti, una puro concetto yorkiano, l'altra redesign "di gruppo" della propria storia. 

 

Husker Du - Flip your wig 8

Una garanzia, con una seconda parte devastante: un paio di diamanti hardcore pop (Games e Flexible flyer), un delirio di persecuzione Mouldiano (Find me), le tonsille sputate di Hart contro il muro di Keep hanging on. Da segnalare anche una Green eyes pura cotta adolescenziale e l'incubo chitarristico della strumentale The wit and the wisdom, nata da una costola di Reoccurring dreams.

 

Bedhead - Beheaded 8

Ci sono pochi gruppi più riconcilianti dei Bedhead: slowcore apparentemente immutato ed impassibile ma in realtà dall'impatto emotivo veramente di spessore, coi suoi arpeggi che si rincorrono come onde del mare, la voce impastata dal sonno ed un paio di fughe rumorose (vedi la bellissima Withdraw) fragorose ma ben confinate, quasi a chiedere scusa per la perdita del controllo. La struttura del disco, con un unico pezzo "allegro" (qui Felo de se, che in latina vuol dire suicidio, quindi, ehm...) verso la fine del disco, è identica a quella del primo disco, quasi a sfoggio di un'immobilità da sfoggiare come impronte digitale.

 

Soft Cell - Non-stop erotic cabaret 9

Disco epocale e, discorso banalissimo ma spero non sessista (non lo è in alcun modo,giuro) 100%gay. Un'attitudine che rende gli umori del disco ancora più melodrammatici e partecipati, amplificando di pathos l'alternanza tra dolori amorosi (Bedsitter, la splendida Say hello,wave goodbye) e sesso sfrenato (Sex dwarf, Tainted love), sempre alla ricerca (o forse no?) di quel difficilissimo equilibrio tra vita dissoluta o quantomeno leggera (Chips on my shoulder, praticamente certi LCD Soundsystem 25 anni prima) e vita ordinaria (Frustration).

 

riascolti:

 

Pink Floyd - The piper at the gates of dawn 10

Ogni volta, e capita di rado, che mi approccio a questo disco lo faccio con quell'aria di sufficienza di chi non riesce mai a ricordare perché lo considera un disco da 10, e me ne torno con le ossa rotte. Si tratta di un disco immenso, con una vena di cattiveria che è difficile riscontrare negli altri dischi,e rappresenta senza dubbio il punto più alto della psichedelia nella sua concezione più pura, vergine e pericolosa.

 

Husker Du - Zen arcade 10

Minutemen - Double nickels on the dime 9,5

Ho fatto pace con me stesso riuscendo ad ammettere che gli Huskers sono meglio dei Minutemen, e che DNATD è troppo anarchico per la doppia cifra. 

 

 

Radiohead - The bends 7,5

                    Kid A 8,5

                    Amnesiac 8,5

 

Talking Heads - Fear of music 9,5


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#10 wild horse

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Inviato 23 giugno 2017 - 18:04

*
POPOLARE

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  • 12

 


#11 cool as kim deal

    Utente contro le bonus track

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Inviato 23 giugno 2017 - 18:09

asd
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#12 Mr telefax

    dendrite

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Inviato 23 giugno 2017 - 19:27

Da qualche settimana, complice anche il fatto di andare a piedi in un posto di lavoro (e quindi vai di cuffie con lo smartph1), ho ascoltato qualcosa di diverso dalle mie solite triti abitudini. Mi sono buttato sulla circa elettronica, grazie anche a uno dei più begli articoli letti di recente, quello di Valerio Mattioli sull'elettronica hi-tech (BlowUp di ottobre '16), con un sacco di nomi a me quasi sconosciuti. Partendo da lì ho messo in saccoccia un po' di roba, a cominciare da

 

Oneohtrix Point Never - R Plus Seven, che il buon Mattioli incensa e che invece trovo contraddittorio nelle sensazioni indotte. Un po' facilone, un po' troppo mischione e incasinato, questo mi dico all'ascolto, salvo che poi d'improvviso il tutto acquista senso e valore. Uno sguardo sui suoni d'oggi, con una malinconia artificiale che fa da collante e permea le melodie che sono sempre presenti. Quel senso di perdita di qualcosa di bello e innocente, subito rimpiazzata da uno sberleffo di voci, di tastiere che svergognate mimano quei maledetti anni Ottanta e Novanta. Bello, ma forse troppo concettuale per me.

 

Questo è in realtà l'unico album direttamente legato a quelli presentati da Mattioli, dopodic si passa a

Various artists  ‎– An Anthology Of Noise & Electronic Music / Second A-Chronology 1936-2003, che presenta una scelta molto varia di appunto noise ed elettronica.(ce ne sono altre di queste antologie). Non ho ascoltato molto di questa, ma quel tanto che basta a farmene un'idea. Sono pezzi storici, sia come artisti presenti (da Morton Subtonik ai Laibach a Sun Ra), sia come pezzi proprio; alcuni mi sono familiari, più come suono che per il brano in sé, ma diciamo che ho preferito dedicarmi a due album di due degli artisti inseriti, come per esempio

 

Spk - Leichenschrei. Nell'antologia di cui sopra Spk presentano il capolavoro Slogun, efferato e violentissimo noise industrial.Qui non siamo molto distanti, anzi; chi li conosce sa che dai primi Spk deve aspettarsi atmosfere lugubre e crudeli, synth spaccatimpano, ritmiche pese forte e voci gelide a folate. Interessante, e per me un buon sottofondo mentre rientro a casa. Ma la sorpresa maggiore, e più lieta, è costituita da

 

Autechre - Confield. Confesso che anni fa avevo comprato Incunabula, salvo poi metterlo da parte appena dopo un paio di ascolti. Ora, come un fulmine a ciel sereno, mi trovo a parlare entusiasta di questo disco del 2001: il pregio maggiore sta nel senso di assolutamente non umano di questi ritmi, questi suoni, queste atmosfere. Lo immagino come un documentario su forme d'esistenza biosimulanti, con quei ritmi così sghembi che sembrano imitare battiti cardiaci o catene di montaggio andate a puttane, e quelle gelide melodie che talvolta (molto talvolta) emergono. I brani preferiti sono Pen Expers, Sim Gishel, Uviol, ma tutto l'album è magnifico. Poi per rilassarmi sul serio, ogni tanto mi metto un album trovato per caso:

 

Sarah Leonard - Górecki: O Domina Nostra; Satie; Milhaud; Bryars. Una soprano inglese che rilegge pezzi sacri di compositori come appunto Goreki etc. Un album molto, ma molto bello, davvero un'oasi di pace in mezzo al frastuono che mi circonda, e al caldo di questi giorni. Molto consigliato.

 

Per finire, mi sto riascoltando, alla luce degli album precedenti, un altro classico degli ultimi 15 anni,

Fennesz - Endless Summer. Meraviglioso, una serie di canzoni dalle melodie stellari, piene di sole, e così magnificamente ridotte a coriandoli di suono processato che però non ce la fa a nasconderle, anzi ne dà un fascino ancora maggiore. Dico una cazzata? il Fennesz che tritura con glitch e palle varie quelle canzoni, che altrimenti formerebbero un (grande) album di rock ambientale non è molto distante nel metodo dai Jesus & Mary Chain di Psychocandy, che immergevano nel rumore bianco il pop sixties da loro amato alla follia, senza mai ammazzarlo del tutto, ma anzi dandogli linfa nuova, fresca e diversa.

 

Una canzone da sola mi sono ascoltato, e fa un po' da sunto a quello che ho scritto prima. Non conosco Selected Ambient Works 85-92, solo i primi tre pezzi, ma posso dire che se anche Aphex Twin avesse realizzato Tha e basta, un posto d'onore nella storia musicale di questi vent'anni gliel'avrei trovato senz'altro. Che pezzo fantastico!


  • 1
I personaggi e i fatti narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce

#13 PinkFreud

    Jung Last

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Inviato 23 giugno 2017 - 20:32

cool  visto che ti piacciono Bedhead , ti consiglio anche i Seam

 

 

 

sono Reynard approved , quindi roba buona.


  • 1

Ja196z8.jpg

superstereo!

*lastfm*

 

 


#14 Wriss

    もののあはれ

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Inviato 24 giugno 2017 - 15:09

Ricardo Villalobos - Alcachofa    7 (Tech House)
Il primo album di un allor sconosciuto cileno trapiantato a Berlino che, volenti o nolenti, ha fatto la storia di almeno un lustro di clubbing culture. Personalmente la tech house è un genere che aborro però posso capire che spinta abbia dato il carciofo di Villalobos a tutto un codazzo di persone che successivamente hanno trovato la loro fortuna nell'isola di Ibiza. Un disco veramente piacevole, elegante, colorato e tecnicamente sopraffino come alcune cose di Aphex Twin con le dovute distinzioni del caso. Waiworinao con i suoi giretti di chitarra è davvero bella.

Voilaaa - Des Promesses    8 (Funk) 
I francesi hanno il ritmo nel sangue, un po' come i neri, ed infatti questo album è un mezzo tributo al continente africano. Scoperti totalmente a caso dal buon Piper in due anni hanno piazzato due dischi di funk-rock-pop assolutamente spettacolari super estivi, super coinvolgenti, super danzerecci evviva il funk. Problems migliore basso dell'anno.

The Knife - Silent Shout   7,5 (Synth Pop)
Non conosco granchè i fratelli in questione a parte che vengono dalla Svezia che in fatto di synth pop dettano la legge. So che Silent Shout è un disco fondamentale che va ascoltato almeno una volta nella vita e l'ho fatto. Cupissimo e gelido come la Svezia ma con punte di bellezza davvero inarrivabili.
 

Tzusing - 東方不敗   6,5   (Industrial Techno Oriente Express)
Quello che fa bene la L.I.E.S. e produrre una techno che si discosti dal monopolio tedesco. Per fortuna, aggiungerei, visto la grande sperimentazione che pongono alla base del loro catalogo. Dalle nostre parti sola la Diagonal rischia così.

The XX - I See You  4   (Dream pop/indietronica)
Soporifero a parte qualche trovata del solito Jamie XX che comunque conserva le bombe per il progetto solista (mica è scemo).


  • 0

RYM


#15 Narostium

    Groupie

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Inviato 24 giugno 2017 - 23:17

Soulstice playlist :firuli:

 

Brian Eno & Harold Budd - The Pearl - 7, soave, e' come la svolta nei primi schizzi di una poesia, orecchie di non so quali umani come conchiglie oceaniche

MInistry - Twitch - 7 1/2 archetipi insorgono dall'inconscio operaio

Tinariwen - Imidiwan, Companions - 8

Nine Inch Nails - Not the Actual Events - 7 always the sun, anche quando cala la tenebra

Triana - El Patio

 

Single: Horrors - Machine 7 mi ricorda qualche libro di Nicola Barker, e'  un pregio

 

Ascoltando All Live degli Stranglers, Abraxas di Santana, e le sinfonie del Ludovico Van


  • 0

#16 wago

    FURTHERMORE

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  • LocationBergamo

Inviato 25 giugno 2017 - 07:06

Più di una settimana (senza gran commenti però, mi spiace):

 

Sleepmakeswaves - Made of Breath Only (2017) soft/loud ★★★

凛として時雨 [Ling Tosite Sigure] - #4 (2005) post-hardcore, emo ★★★☆

잠비나이 [Jambinai] - 차연 (Différance) (2012) post-metal, traditional, post-sludge ★★★★

Emel - Ensen (2017) art-pop, drum'n'bass, arabic pop, worldbeat ★★★★

Miyauchi Yuri - ワーキングホリデー [Working Holiday] (2011) folktronica ★★★★ Scoperto due anni fa in un ostello in Giappone, pian piano ho recuperato la sua discografia perché il suo stile leggerino, acustico, allegro/malinconico mi piace un sacco nonostante i pareri sostanzialmente negativi che ho trovato in giro.

GusGus - Mexico (2014) electro, art-pop, techno ★★★☆

PFM - Jet Lag (1977) jazz-rock, progressive rock ★★☆ La PFM è il più grande bluff del prog italiano e questo disco ne è la conferma

Djam Karet - No Commercial Potential (1985) psychedelic rock ★ In teoria doveva essere avant-prog, in pratica è un'ora di jam senza senso, suonate male e incise peggio. Non so come ho fatto ad arrivare in fondo (e soprattutto non so ben perché l'ho fatto).

Blink-182 - Take Off Your Pants and Jacket (2001) pop hardcore punk ★★★★

Brutus - Burst (2017) post-hardcore ★★★☆ Praticamente gli ATDI con suono più robustoso e cantante donna (l'effetto è notevole)

Æther Realm - Tarot (2017) blackened death metal, viking metal, melodic death metal ★★★★

 

In questo istante preciso poi sono in loop assoluto con sta qua, e per precisione col suo madonnissima di ritornello:


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"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#17 Cyclo

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Inviato 25 giugno 2017 - 08:18

Wago, qualche recente uscita di jigsaw pop da consigliare, ce l'hai?


  • 0

ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.

 

#18 wago

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Inviato 25 giugno 2017 - 08:31

Wago, qualche recente uscita di jigsaw pop da consigliare, ce l'hai?

 

No, sono fermo ai Dutch Uncles.
L'altro giorno però mi è capitato di sentire qualche pezzo del nuovo Alt-J (gruppo che mi è sempre piaciuto "sulla carta" ma mi ha poi immancabilmente deluso all'atto dell'ascolto) e mi son ripromesso di mettermici. Sono un po' marginali nel "genere" ma qualche elemento in comune ce lo hanno.

C'è poi il disco nuovo dei Little Comets ma non mi sono ancora degnato di ascoltarlo per davvero, temo la sòla.

 

Bisognerebbe mettersi lì e fare un elenchino di formazioni, comunque. Che il termine è comodo, ma cosa di preciso voglia dire e chi indichi non è mica tanto chiaro manco a me :D


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"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#19 Cyclo

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Inviato 25 giugno 2017 - 08:41

 

Wago, qualche recente uscita di jigsaw pop da consigliare, ce l'hai?

 

No, sono fermo ai Dutch Uncles.
L'altro giorno però mi è capitato di sentire qualche pezzo del nuovo Alt-J (gruppo che mi è sempre piaciuto "sulla carta" ma mi ha poi immancabilmente deluso all'atto dell'ascolto) e mi son ripromesso di mettermici. Sono un po' marginali nel "genere" ma qualche elemento in comune ce lo hanno.

C'è poi il disco nuovo dei Little Comets ma non mi sono ancora degnato di ascoltarlo per davvero, temo la sòla.

 

Bisognerebbe mettersi lì e fare un elenchino di formazioni, comunque. Che il termine è comodo, ma cosa di preciso voglia dire e chi indichi non è mica tanto chiaro manco a me :D

 

 

asd Io lo chiamo "pop saltellante" ma è una definizione così, tanto per

.

Contrariamente alle attese ho scoperto che mi piace questo ""genere""; l'album dei Field Music dello scorso anno lo continuo ad ascoltare con grande piacere (ma di loro non conosco null'altro) ed anche quello dei Dutch Uncles consigliatomi da LFT mi sta piacendo.

L'ultimo singolo degli EE lo trovo molto bello (vedo che ad altri non è piaciuto), speriamo che l'album prossimo futuro si mantenga su questi livelli.


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ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.

 

#20 bELLE ELLEish

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Inviato 25 giugno 2017 - 09:28

Il nome Little Comets non mi ispira ma segno. Se pazientate (nel senso dei giorni e più ashd) potrei aprire un topico.
Il singolo degli EE mi sembra molto in linea con Distant Past, con la differenza che sono più a mio agio con quei suoni. Non so se possano evolversi ancora stilisticamente, lo scorso album per me è perfetto e se fanno 10 nuove canzoni nello stesso stile posso solo gioire.
Dovrò pure risentire un po' di Field Music e School of Language.
Gli Alt-J del primo album sono abbastanza vicini, per come intendo io il genere. Poi faremo le disamine e i gruppi d'ascolto asd
  • 1

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#21 Trespassive-aggressive

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Inviato 25 giugno 2017 - 10:01

Dicesi prog-pop.
Facile
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#22 wago

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Inviato 25 giugno 2017 - 10:53

Il punto non è il nome, è la sostanza.

Prog-pop è un nome generico, tra le uscite di quest'anno ci starebbe dentro pure la Once and Future Band, che ha fatto un disco carino ma non c'entra una mazza con la gente di cui stiamo dicendo noialtri.


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"It's a strange world." "Let's keep it that way."




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