E' un peccato che si sia parlato così poco di un album bellissimo come This Old Dog. Rispetto ai dischi precedenti, lo reputo un gigantesco passo in avanti. Mac DeMarco è uno che le canzoni le sa scrivere, eccome. Peccato solo che nei dischi precedenti la produzione non fosse all'altezza e i brani davano tanto l'idea di "buona la prima". Registrava 3-4 accordi in presa diretta o delle tastiere al volo e via! Per carità, i risultati erano comunque buoni a giudicare da pezzi come Freaking Out the Neighborhood e My Kind of Woman di 2 e Chamber of Reflection di Salad Days.
A questo giro stavolta, il buon Mac ha finalmente realizzato un capolavoro. A livello di suoni, c'è un netto dominio dei sintetizzatori rispetto alle chitarre, per quanto ovviamente non manchino pezzi acustici, a parte dal brano d'apertura My Old Man, che a giudicare dal titolo e dai suoni potrebbe piacere un sacco a 2 mostri sacri come Neil Young e Joni Mitchell (guarda caso anch'essi canadesi). In generale l'album l'ho trovato piuttosto pacato nei toni, ma si tratta di una pacatezza che funziona alla grande poiché i 13 brani sono tutti perfettamente distinguibili tra di loro. E questo a mio avviso è un aspetto estremamente positivo, in quanto ci ho visto tantissimo la volontà di pubblicare un disco solido e studiato a tavolino. I brani dell'album mi piacciono un po' tutti (forse giusto Sister eccede con qualche lamento di troppo, ma si tratta per fortuna di un pezzo da 1 minuto e 20) e dovendone segnalare qualcuno, oltre al già citato brano d'apertura, adoro tanto pezzi più acustici come This Old Dog e Still Beating, quanto pezzi ricchi di tastiere come For the First Time e l'accoppiata One More Love Song e On the Level. Degna di menzione, infine anche i 7 minuti di Moonlight on the River, canzone che parte con una delicata melodia, per poi sfociare in cupa coda strumentale.
Questo è un album che merita tantissimo. Non sarebbe male se guadagnasse qualche ascoltatore in più!